Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 31/8/2011 alle 17:00

Un passo avanti e cinque indietro, uno due tre stella. Neanche il tempo di formulare un’ipotesi di intervento e, guarda un po’, la manovra è ancora in discussione. Oggi, grazie alle proteste giustificate ed al vizio di probabile incostituzionalità, è arrivato il dietro-front sulle pensioni. Salta così, fortunatamente, il provvedimento ingiusto che prevedeva il mancato riscatto degli anni della laurea e del servizio militare. Si torna quindi a ipotizzare un aumento dell'Iva e del contributo di solidarietà.
Nel frattempo la Commissione Europea controlla quello che sta accadendo e a quanto si apprende «farà particolarmente attenzione alla composizione finale del pacchetto di misure». La preoccupazione di Bruxelles, inoltre, è che non saranno inserite misure per il rilancio del paese e per favorire l’occupazione. Questo, del resto, è anche il nostro timore.
La manovra, così come è formulata, verrà pagata solo dai ceti più deboli. Inoltre, non si capisce come si farà a arrivare al pareggio di bilancio recuperando 1,5 miliardi (500 milioni nel 2013 e 1 miliardo nel 2014). Ma chissà quante cose dovranno ancora succedere dopo aver discusso ben 1.300 emendamenti per cambiare la manovra. Quello che è certo è che il Governo non sa più che pesci pigliare e che il tempo passa senza che si arrivi a un nulla di fatto.
Un Governo che accumula pasticci ed errori, si giustifica la necessità di cambiare.
 

Commenti dei lettori: 2 commenti -
Ebbene sģ, hanno fatto marcia indietro, forse per via delle proteste ben motivate e giustificate, forse per probabile incostituzionalitą. Si sente parlare di patrimoniale sui grandi, immensi capitali e anche a certi storici infiniti privilegi, di agevolazioni ed esenzioni fiscali, denunciati pochi giorni fa dal partito radicale e che hanno creato non poche reazioni e polemiche.
Scritto da Carlo A. il 31/8/2011 alle 17:42
Caro Tosi, chissą quante migliaia di cittadini sono indignati perchč questo governo ha considerato il servizio militare come una vacanza. Come ho espresso in maniera completa in una lettera a Varesenews, molti militari hanno svolto un vero lavoro, cuochi, autisti, fabbri. Io svolgevo l'attivitą di tecnico specializzato nella riparazione di radio militari al terzo battaglione Spluga a Milano, tutti i giorni, senza stipendio. Ora speriamo nella vostra forza di opposizione, un caro saluto.
Scritto da Felice Ferrazza il 31/8/2011 alle 18:19
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