Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 6/3/2012 alle 20:05

In questa giornata segnata dall’avviso di garanzia al presidente del consiglio Boni, in Consiglio è stato approvato il “piano casa due” che riguarda gli interventi sul patrimonio edilizio lombardo.
L’ultima volta che abbiamo discusso di questo tema è stato il 21 febbraio, quando il Pd è riuscito a correggere l’articolo 4 che consentiva di demolire e ricostruire gli edifici senza rispettare il vincolo di sagoma e compromettendo l’equilibrio urbanistico delle zone interessate.
Ora, in netto ritardo rispetto a quando si era preventivato, si è arrivati a una norma contraddittoria che presenta al proprio interno diversi problemi applicativi. L’obiettivo di consentire interventi di sostituzione e ristrutturazione si scontra con strumenti di incentivo poco efficaci. Le norme per favorire l'accesso abitativo alle fasce sociali più deboli rischia di rimanere senza sostanza.
Comunque speriamo che il “piano casa due” abbia più successo del precedente “piano casa” perché è chiara la necessità di intervenire per migliorare i nostri edifici e per risparmiare energia.
Il piano casa due avrebbe potuto permettere un riorientamento del settore edilizio che in questo momento è bloccato, l'occasione si è persa.
 

Categoria: Lombardia
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