Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 11/3/2012 alle 16:35

Domani riprende il confronto nazionale sulle “politiche del lavoro” fra Governo e parti sociali. In agenda ci sono tutte le questioni più importanti come l’ingresso nel mercato di lavoro, la flessibilità, il precariato, gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione e la ricollocazione.
Nelle stesse ore, in Regione, in commissione attività produttive, affronteremo un tema spinoso, quello del regolamento del tirocinio. Uno strumento che fino a oggi è stato ampiamente utilizzato e che ha bisogno di essere messo a punto per aiutare anche i tanti giovani lombardi che non lavorano e non studiano (sono il 16% della popolazione giovanile).
Differentemente dall’apprendistato, infatti, il tirocinio deve essere regolato nella durata e nel rimborso spese, queste attuali lacune di certo non avvantaggiano il giovane (per leggere le nostre proposte in merito vedi il post dell’11 novembre “Tirocinio e apprendistato”).
L’obiettivo è riformare il lavoro per far aumentare il numero di occupati.
Certo un migliore mercato del lavoro non crea da solo sviluppo; in Lombardia bisogna spingere sui cosiddetti “settori di interesse strategico” che sono: l’agroalimentare, l’aerospazio, l’edilizia sostenibile, l’auto, l’energia, le biotecnologie, l’Ict, i nuovi materiali, la meccanica, la moda e il design.
Anche dal Governo dopo il risanamento di bilancio devono arrivare indicazioni ed investimenti per far riprendere l’economia.
 

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