Se verranno meno gli aiuti dello stato, tutti gli sforzi fatti per l'implementazione delle energie verdi potrebbero vanificarsi.
Nello stesso tempo, però, l'energia verde è in parte responsabile dei rincari che si troveranno gli italiani nella bolletta.
La soluzione, ovviamente, non è quella di dire addio all'eco-sostenibilità, ma di rivedere i criteri delle agevolazioni e di cancellare dalla bolletta tutti quegli oneri aggiunti che con l'energia non c'entrano nulla.
La questione è complessa.
Da una parte bisogna ammettere che, se lo sviluppo delle rinnovabili in questi anni ha avuto un boom, è stato proprio per la generosità della legislazione che, soprattutto nel 2008, ha visto il nostro Paese ai primi posti per gli incentivi erogati a chi sceglieva di installare pannelli solari o altri impianti per produrre energia. E sono soprattutto aziende estere ad avere colto l’occasione.
Gli incentivi dati, però, hanno fatto si che l'energia divenisse più costosa per tutti.
E’giusto pensare a come creare una filiera tecnologica ed industriale tale da far crescere operatori italiani in grado di competere ed esportare.
Ma occorre verificare i prezzi, altrimenti nel 2012 il conto per la promozione della produzione di energie da fonti rinnovabili potrebbe salire dai 7,2 miliardi del 2011 a 10,4 miliardi di euro. Mantenendo il costo dell’energia in Italia del 25-30% superiore alla media europea e di circa il 15% superiore a quella della Germania che ha il più alto contributo percentuale di energia derivante da fonti rinnovabili.