Oggi, in Qatar, Monti ha siglato una importante partnership. Ora Doha è pronta a investire in Italia. Viene spontaneo chiedersi, come mai non lo si è fatto prima? La risposta delle autorità di Doha è stata eloquente: “è stata la corruzione a scoraggiarci fino a oggi”.
L’esempio del Qatar mostra come la limitazione degli investimenti esteri derivi da corruzione, lunghezza dei tempi della giustizia e burocrazia. Si tratta di un giudizio importante, che evidenzia quali siano le riforme indispensabili. La valutazione di Doha deve sollecitarci a investire in modo radicale su noi stessi, con l’obiettivo di diventare un Paese più “trasparente” e più “semplice” da gestire.
Spesso, infatti, è proprio nelle carte della burocrazia e di una cattiva politica che si annidano quegli intralci che possono servire alla criminalità per ancorare i suoi tentacoli.
Positivo per Varese aver aperto le porte al Qatar. Doha potrebbe essere un partner importante anche per noi.