Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 28/4/2012 alle 14:38

La volontà, specialmente se parte dal basso, porta buoni frutti. Il restauro del Monastero di Cairate mostra come i cittadini, con la loro passione, possano far vivere il territorio.
Negli anni ’90 il monastero era in condizioni fatiscenti, con infiltrazioni di acqua che cancellavano giorno dopo giorno gli splendidi affreschi di Aurelio Luini. L’edificio sembrava destinato a essere demolito. Ma è stata la pressione della Pro Loco (così come quella delle associazioni e delle persone legatissime alla storia) a sensibilizzare la pubblica opinione e le istituzioni sull’importanza di salvaguardare quell’edificio fondato nel 737 dalla nobile donna longobarda Manigunda.
Alla fine, nel 2000, la Provincia rinunciò all’idea di dismetterlo e definì gli investimenti necessari per farlo diventare un punto di interesse architettonico.
L’intervento di ristrutturazione è stato lungo, ma ora il Monastero costituisce - insieme a Torba, Castelseprio e Castiglione Olona - un patrimonio di notevole importanza. Verrà consegnato alle generazioni successive e riuscirà a catalizzare l’attenzione dei turisti. Un bel gioco di squadra, da ripetere in altri siti della provincia.
 

Commenti dei lettori: -
Archivi:
Ultimi post:
(27/12/2012 - 18:18)
(14/12/2012 - 17:23)
(12/12/2012 - 20:37)
(10/12/2012 - 17:27)
(4/12/2012 - 16:30)
(1/12/2012 - 16:41)
(30/11/2012 - 15:26)
(29/11/2012 - 15:00)
(26/11/2012 - 14:47)
Links: