Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/6/2012 alle 18:37

Alla fine si scopre che gli esodati sono 390.200. Non 65mila come si era stimato in un primo momento. Peccato che i fondi ci sarebbero solo per salvaguardarne 65 mila. E gli altri?
Occorre fare chiarezza su questi passaggi. Dietro quei numeri c’è la vita di persone che sono uscite dal lavoro e che si trovano senza copertura provvidenziale e senza ammortizzatori sociali. Lavoratori non ancora in pensione e praticamente impossibilitati a trovare un lavoro per coprire il tempo che manca, vista la crisi. La situazione già critica, sommata all’incertezza con cui viene affrontata, mette le persone in difficoltà. Il problema, naturalmente, è da risolvere. Si è allungata l’età pensionabile senza accompagnarla con le indispensabili misure di sostegno. La tematica è troppo importante per poter essere affrontata con superficialità. La chiarezza è fondamentale, sia da parte di Inps che da parte del governo tecnico.
 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 1 commento -
un tecnico ma non solo dovrebbe avere i dati aggiornati a portata di mano su cui appunto basare gli interventi, le prese di posizione nei ragionamenti , le linee di indirizzo e non certo per fare figure, come fossero le figurine dell'album, se poi invece si tratta di appositi figuranti messi apposta dai veri burattinai...; comunque l'unità in Europa esiste ma solo per il sistema banche , le cui decisioni si ripercuotono sulla massa dei cittadini
Scritto da zva il 13/6/2012 alle 09:32
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