Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 13/8/2012 alle 11:23

Ieri si sono concluse le Olimpiadi di Londra. Eccezionale il risalto che la città britannica ha avuto da questo evento, preparato nei tempi giusti e utilizzando tutti i media disponibili.
Se le Olimpiadi di Pechino, nel 2008, rappresentavano l'apertura del nuovo mondo, Londra ha fatto dell'evento un grande show sportivo che ha unito miliardi di spettatori.
Al di là dello sport, le Olimpiadi ci portano ad analizzare il mondo che cambia. Il medagliere infatti ci offre, seppure in modo superficiale, una rappresentazione dello sport e della società internazionale. Ne emerge un'Europa multirazziale, con grandi potenzialità, ma una storia di divisioni che pesa e che trova riscontro nella distribuzione delle medaglie (complessivamente l'Europa ha portato a casa il primato di 218 medaglie).
In prima linea ci sono gli Usa con 104 medaglie, poi il gigante cinese con 87. A seguire la Russia: 115 medaglie vinte con i Paesi vicini. Marginale la presenza dell'India, nonostante sia grandissima: un intero Continente.
Nel 2016 ci racconteranno il riscatto di una grande area che sta ritrovando la sua energia: il Brasile.
Con questi pensieri, arrostendo nel caldo, nel mezzo di un momento politico anch'esso in evoluzione, ci avviciniamo al nostro Ferragosto.
 

Categoria: Idee e proposte
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