La voce e le opinioni dell'Unione provinciale e delle associazioni territoriali
Associazione Commercianti
inserito il 25/3/2008 alle 10:33

Ristoratori responsabili del carovita? La categoria, in seno ad Uniascom, rispedisce l’accusa al mittente, dopo la comparsa di alcuni articoli di giornale su aumenti di prezzo in pizzerie e ristoranti lombardi.

Lo ribadisce il Presidente dei Ristoratori Uniascom Giordano Ferrarese:
“Essere ristoratore oggi – spiega - non è assolutamente semplice, ci sono regolamenti, leggi, sanzioni, imposte, studi di settore. Se qualcuno pensasse di diventare ricco, farebbe bene ad andare a piedi a Lourdes per chiederlo come grazia. Eppure, la stampa punta il dito contro il nostro settore, settore che non ha mai chiesto niente né preteso niente dall’opinione pubblica. L’effetto mediatico è assicurato: aumenta il carburante, l’energia elettrica, il pane, il latte, i beni di prima necessità, le imposte, ma gli unici responsabili del carovita sarebbero ristoranti e pizzerie. Non è giusto”.

Gli aumenti nel settore dell’energia, si fanno sentire con particolare forza sulla categoria. E poi ci sono gli studi di settore:
“Un meccanismo – commenta Ferrarese – per il quale non conta ciò che realmente si fattura, quanto i consumi di energia elettrica, il numero di sedie nel locale, quanta biancheria si lava, che tipo di menù si offre. Dalla Finanziaria del 2006, gli Studi sono stati rivisti al rialzo. Lo Stato, per combattere realmente il sommerso e l’evasione fiscale, dovrebbe fare due cose: far pagare le imposte a tutti in modo equo, e dare la possibilità di avere una detrazione di imposta per ogni singolo scontrino o ricevuta. Il bene più prezioso per un commerciante è il cliente. Questo accade ancor più nella ristorazione dove la fidelizzazione sfocia in veri e propri rapporti di amicizia. E il cliente spesso, vedendoci come ultima catena della filiera, non capisce che in realtà si è costretti ad incrementare i prezzi per non chiudere”.

Infine, un doppio invito di Ferrarese: “Ai colleghi dico continuate a lavorare con criterio, qualità, rispetto, e fiducia nel futuro anche se le forze vengono a mancare. E alla clientela: abbiate fiducia nel piccolo negozio sotto casa, nel ristorante del vostro quartiere, nella pizzeria, dove quando entrate, date del tu, siete accolti con un sorriso e un saluto gentile. Non perché siete portatori di denaro, ma perché siete parte della vita quotidiana di tutti noi”.

Categoria: Economia, Persone
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