Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/2/2010 alle 15:05

Emma Bonino si era proposta in solitudine come presidente della Regione Lazio. Per Il Pd accettare la sua auto-candidatura era probabilmente il modo migliore dal punto di vita pragmatico per uscire dallo smarrimento post Marrazzo. Così avevo inteso con una buona dose di realismo. È chiaro, la Bonino è sangue radicale, nessuno può farle una trasfusione, ma, perdio, quando diventa candidata della coalizione, come tale deve comportarsi.
Già Pierluigi Bersani (facciamo nomi e cognomi) aveva ecceduto nel consentirle di essere capolista in Lombardia in ben tre province nelle liste autonome dei radicali. Ma che la Bonino continui a comportarsi come se non fosse leader della coalizione di cui il Pd è il partito cardine è inammissibile. Lo sciopero della fame e della sete lo facciano, ne parlo con profondo rispetto, Pannella ed altri colleghi, non lei. Affermare tutto ciò è autolesionismo del Pd, come scrive Pierluigi Battista sul Corriere di questa mattina? Neanche per sogno, lo sarebbe se ribollissero rancori anti-radicali, forse legittimi da parte di alcuni, ma oggi tardivi e controproducenti. Che la Bonino si comporti da presidente è invece una richiesta sacrosanta. In un post del 20 gennaio scrivevo: « Sono radicali, cari miei. È l’unico vero partito italiano fuori da schemi e stereotipi. La sola forza che, da sempre, non è né di destra né di sinistra». Anche per uno che ragiona così, la Bonino sta andando oltre il seminato. Detto tutto questo, calma e sangue freddo. Evitiamo di incaponirci reciprocamente in un gioco al massacro che tolga al centro sinistra le buone potenzialità di vittoria nel Lazio.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 38 commenti -
Sottoscrivo anche le virgole. C'è però da dire che, ultimamente, non ne 'imbrocchiamo mezza'.
Scritto da paolo rossi il 24/2/2010 alle 15:17
Adamoli, tempo addietro, su Emma Bonino candidata di centro sinistra, riferimmo il parere di amici di centro destra: "per fortuna che non ce l'abbiamo noi come nostra candidata presidente della regione Lazio". Ora ci hanno ribadito la loro opinione, ironici e cattivelli soddisfatti. Ma, come sempre, non tutto il mal vien per nuocere perchè a volte da un male può arrivare un bene. Chissà...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 24/2/2010 alle 15:48
Concordo perfettamente. La Bonino sta esagerando troppo e il PD si sta mostrando debole, debole.
Scritto da Il pirata il 24/2/2010 alle 16:14
Se per "ultimamente" intendi dalle finte primarie 2007, sono d'accordo con te, caro Paolo Rossi.
Scritto da Larpi il 24/2/2010 alle 16:16
beh il minimo che si puo' fare per far andar meglio le cose e' chiamare i propri colleghi consiglieri comunali e proviciali ed invitarli a prestare la loro opera istituzionale come autenticatori in modo da dare modo ad un partito onesto di raccogliere le firme alle proprie liste in maniera legale. Oppure premere in consiglio regionale per ottenere una deroga per i partiti che hanno dei rappresentati in parlamento.
Scritto da Dario Russo il 24/2/2010 alle 16:29
Hanno sbagliato ad accettare la candidatura della Bonino. C'è poco da discutere. Perderanno il voto cattolico della capitale.
Scritto da G. F. il 24/2/2010 alle 16:29
sottoscrivo.cosi ci copriamo di ridicolo,andiamo avanti come i gamberi.Di fronte a questo tutto il lavoro positivo fatto dai circoli e sul territorio fa a farsi benedire! Se davvero i circoli sono la risorsa di questo PD allora che questi comportamenti che lesionano l'operato sul territorio siano evitati;da portavoce lo trovo inammisibile, perchè i piccoli traguardi sul territorio sono sudati,e i gesti e le azioni a livello nazionale di questo tipo li minano nel loro risultato! SVEGLIAMOCI!!!
Scritto da Federico Antognazza - Portavoce PD Venegono Inf il 24/2/2010 alle 16:51
Caro Giuseppe, quando ci sono di mezzo i radicali c’è una domanda ricorrente da porci, ma sono compatibili con noi? I radicali sono quelli liberali, liberisti e libertari. Io da cattolico democratico non potrò mai essere né liberista né libertario e penso che anche chi proviene dalla sinistra tradizionale sia in serio imbarazzo a fronte di queste definizioni. Insomma ogni qualvolta ci muoviamo con loro è una sofferenza. Ne vale la pena?
Scritto da roberto molinari il 24/2/2010 alle 16:54
La strategia è un miraggio di questi tempi...nessuno deve tradire la propria natura politica...ma c'è unlimite a tutto...gli scioperi della fame li fa chi non ha mezzi per cambiare ciò che vorrebbe: mi pare che il governatore di una regione come il Lazio di poteri ne abbia....basta adottare una strategia meno autolesionista e molto la Bonino potrà fare se eletta!
Scritto da GianMarco Calella il 24/2/2010 alle 17:02
Tu hai ragione, i radicali sono unici in Italia. Vivono nel loro microcosmo, proprio per questo affidare la leadership di una intera coalizione è stato avventuroso. La Bonino è stata brava sia nel governo di Prodi sia in Europa ma non era la prima, era dentro un gioco di squadra. Questo è il problema che Bersani deve affrontare standole vicino.
Scritto da Gianfranco G. il 24/2/2010 alle 17:03
Impossibile, per me, aggiungere qualcosa. Soltanto un paragone calcistico. Parafrasando il sistema radicale, mi aspetterei di vedere Seedorf, ex-Inter, segnare nella porta rossonera durante il prossimo derby. Con buona pace del nostro ospitante :-)
Scritto da FrancescoG. il 24/2/2010 alle 17:23
Il Pd con la Bonino sta calando le braghe, pensate cosa sta facendo con Di Pietro, Conviene perdere le elezioni in grade e incominciare una nuova realtà più seria e coerente con i suoi elettori e con una vera opposizione e non sempre il no di Di Pietro, Franceschini ecc
Scritto da Umberto il 24/2/2010 alle 17:35
Poichè il PD è nato in parte per convinzione e in parte per costrizione alcune scelte(V. Bonino) sono state inesorabilmente del secondo tipo.Sembra il caso di cominciare ad operare coerentemente e con metodo verso quelle del primo tipo.
Scritto da Pierluigi Galli il 24/2/2010 alle 17:37
ci fosse stato un altro candidato, ce lo avremmo messo , ma non c'era. ringraziamo il cielo allora che c'è la bonino, che almeno ha riaperto la partita ... i radicali tirano al loro, e si sa...il PD tiri al suo, e vediamo se una convenienza per entrambi ci può essere : aspettarsi da loro che abbiano a cuore qualcosa di più che loro stessi è un po' vano...come dimostrato dal regolamento TV recentemente approvato. ma i gatti vanno bene anche bigi, se hanno qualche speranza di prendere il topo.
Scritto da marco_2 il 24/2/2010 alle 18:47
Mettiamo le cose a posto. Nel Lazio il PD non ha scelto ma ha dovuto prendere atto che la Bonino si era già scelta da sola. E' dunque apparso il male minore visto che nessuno faceva la fila per candidarsi a governatore del Lazio . Purtroppo di tratta di un Partito il Radicale a. responsabilità limitata. Dobbiamo dire chiaro e tondo che la Bonino sbaglia a privilegiare l'interesse del suo orticello partitico a scapito dell'interesse più generale della coalizione che le ha dato fiducia nel Lazio
Scritto da Ambrogio V. il 24/2/2010 alle 18:48
I radicali sono una forzatura perfino nell'alleanza con noi. Immaginiamoci il concedere a loro la guida della coalizione. Un errore madornale anche se capisco il realismo necessario nel Lazio.
Scritto da Giovanni il 24/2/2010 alle 18:58
Sulla candidatura Bonino nel Lazio si concorda tutti: si è proposta, è stata accettata (o subita) e speriamo di farcela (non credo che il voto cattolico scappi per questo). E' il partito radicale,nella sua dirigenza pannelliana,che è anomalo. E' così da sempre:sopperisce ai lunghi periodi di silenzio/assenza su tutte le questioni quotidiane della politica e,nelle campagne elettorali,tenta di tornare alla ribalta.Risultato.stanno sempre attorno all'1%. Meglio però di qua che di là..è la politica!
Scritto da Lele il 24/2/2010 alle 19:31
Ambrogio V. è semplice e saggio nel suo commento. Io lo sottoscrivo anche se ritengo che più grinta non nuocerebbe.
Scritto da Giordano il 24/2/2010 alle 21:53
Caro Giuseppe, hai ragione, però ascoltiamo Dario Russo e aiutiamo i radicali a raccogliere le firme. Oggi non si può fare altro.
Scritto da Farina Luigi il 24/2/2010 alle 21:55
Trovo giusto il post ma sbagliata l'indignazione contro la Bonino. Pretendere che si comporti da candidata della coalizione si ma senza eccedere nella polemica. Se il PD avesse avuto un candidato l'avrebbe proposto. Questo era il nodo da sciogliere.
Scritto da Lucifero il 24/2/2010 alle 22:04
PierLuigi Galli dice che è importante che cominciate a fare delle cose per convinzione e non per costrizione. Sono con lui. Se non farete in questo modo morirete anzitempo. Non sono del PD anche se qualche volta sono tentato di votarlo. Ma siate voi stessi!
Scritto da Fernando G. il 24/2/2010 alle 23:05
il PD e' il partito dell'alternanza. ma per il "realismo necessario" come scrive Giovanni, si deve far rappresentare nel Lazio dalla Bonino, nelle puglie da Vendola, in Campania da De luca. E' proprio un'altra Italia, scusate ...un altro PD.
Scritto da eliseo il 24/2/2010 alle 23:13
Sottoscrivo il commento di Molinari ed aggiungo: ...ma una volta non si diceva che il PD va da solo?? Sarebbe ora|..... e, mal che vada, dopo queste elezioni avremo tre anni di tempo per "ricostituirci" come un "PARTITO NUOVO".
Scritto da Tino Rossi il 25/2/2010 alle 00:11
Molti commenti mettono direttamente o indirettamente sotto accusa la gestione Bersani. Tu che cosa ne pensi? Lo voteresti ancora?
Scritto da Matteo il 25/2/2010 alle 09:39
E' un sollievo leggere i vostri pensieri. C'è voglia, passione, interesse per un qualcosa di serio e autonomo. A me serve, da sostegno. Grazie, di cuore.
Scritto da FrancescoG. il 25/2/2010 alle 09:45
Bonino in Lazio, Vendola in Puglia, De Luca in Campania. Non mi pare che la nostra dirigenza abbia fatto molto bene. Anzi sono desolata. Mi sfogo su questo bel blog così poi ritorno a sperare per il PD. Non lo chiuda quando non sarà più consigliere regionale. A proposito, ha dato un esempio importante e per questo la ringrazio. Mio padre dice però che lei non doveva ritirarsi dalla competizione e che avrebbe vinto alla grande.
Scritto da Una giovane PD il 25/2/2010 alle 09:50
Caro Adamoli, la mia stima nei tuoi confronti è rimasta quella di un tempo, quando ero più giovane di te e ti guardavo come un ersempio. Anzi sul piano personale la mia stima è accresciuta. Non voto nella tua provincia altrimenti ti avrei sostenuto sempre ma come fai ad accettare questo PD così confuso e senza nessuna identità? Probabilmente diserterò le urne per le regionali. Solo una tua risposta convincente potrebbe farmi cambiare idea.
Scritto da Arnaboldi S. il 25/2/2010 alle 10:54
@Matteo. Onestamente, oggettivamente, che poteva fare il nostro "povero" Bersani? Chiunque altro al posto suo avrebbe potuto fare diversamente? E poi, chissà, se il risultato dovesse premiare il centro sinistra... che direbbero poi i nostri simpatici criticoni? Sempre facile giudicare chi deve fare, operare, decidere... sempre pronti a dire: ah, ma l'avevo detto io! Mettiamoci nei panni di chi comunque deve prendere decisioni...
Scritto da Carlo A.A. il 25/2/2010 alle 13:16
Io voto PD sia pure senza molta convinzione. Ho sempre seguito Adamoli ma Arnaboldi non ha tutti i torti quando dice che questo partito è confuso.
Scritto da Giancarlo il 25/2/2010 alle 13:42
Dove stà l'idea di un Pd nuovo che sappia risvegliare questa società appiattita sulla corruzione di troppe persone che usano il potere sia politico che del capitale per propri interessi e calpestano ogni valore morale, di giustizia e di bene comune?Ma perchè il Pd non pone con forza e determinazione la questione morale incominciando proprio dalle candidature.Non condivido la scelta della Bonino, per la sua storia,per la gretta visione del bene comune, per l'incapace visione di della società...
Scritto da Giancarlo Bettinelli il 25/2/2010 alle 15:37
......non può la Bonino rappresentare l'istanza di una generale moralità di cui c'è bisogno nella società di oggi.Il Pd non aveva candidati,bene, avrebbe dovuto chiederlo all'Udc e appoggiarlo Mi spiace Bersani non sà leggere i tempi,l'analisi di Pisanu, tanto di cappello per la sua bravura , avrebbe dovuto farla lui. Franceschini pur con gli errori commessi, è stato l'unico che ha sollevato l'urgenza al ritorno di una polica alta di etica morale e di programmi.Se il Pd non fa ciò quale futuro?
Scritto da Giancarlo Bettinelli il 25/2/2010 alle 15:48
@ Giancarlo Bettinelli mah, della Bonino si possono dire tante cose, ma la sua inattaccabilità dal punto di vista dell'integrità morale è cosa riconosciuta da tutti, no ? secondo me Bersani ha fatto Bene, e nell'intervista a Repubblica di oggi la Bonino rimette un po' la cose a posto...
Scritto da marco il 25/2/2010 alle 16:27
Il commento di Giancarlo Bettinelli ha forse qualche esagerazione ma non fa grinze. La gestione di Bersani lascia un pò a desiderare. Non è così caro Giuseppe? Molti di noi guardano a te, non dimenticarlo.
Scritto da Ghiringhelli il 25/2/2010 alle 16:31
OK, è necessario parlare sempre chiaro.
Scritto da Lucianone il 25/2/2010 alle 16:55
Agli interrogativi e alle obiezioni rispetto alla guida di Bersani dedicherò un post nella giornata di domani.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2010 alle 22:47
Caro Adamoli, il problema non è la Bonino , il problema è lo sfascio completo della legalità repubblicana a cui noi abbiamo contribuito molte volte. La richiesta sacrosanta è che la legge si rispetti, ad esempio noi ci comportiamo con Errani allo stesso modo di Formigoni che si ripresenta in spregio e sfregio ad una legge chiarissima ed oltretutto ad un principio comune in ogni democrazia. Non serve vincere le elezioni facendo perdere il paese.
Scritto da Lino Madoglio il 26/2/2010 alle 10:51
caro giuseppe, bastavano le ultime due righe e per il resto mettere a fuoco qualche buon argomento antilega che è lì che soffriamo. per stare a Roma e citare un NON pannelliano famoso: "demose da fa"
Scritto da roberto il 26/2/2010 alle 18:56
Mah, non mi stupirei di questo desiderio di auto-identificazione. Altrimenti si sarebbe iscritta al Pd. E così, se a posteriori succederanno cose nel suo stile, nessuno potrà dire: "ma come...?" Lei fa benissimo la sua parte. Insomma, fa il suo mestiere. Il problema, semmai, è se il Pd non aveva qualcun altro / a da candidare.
Scritto da Sandro Frigerio il 2/3/2010 alle 00:01
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