Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/1/2010 alle 14:53

Discussione questa mattina in un bar all’ora del cappuccino con persone curiose della politica. Il succo: questi radicali sono inaffidabili. Ottengono l’appoggio del Pd nel Lazio per Emma Bonino e Oliviero Toscani (fotografo famoso in tutto il mondo), candidato radicale per la presidenza della Toscana, chiede di poter rappresentare tutto il berlusconismo come antagonista della coalizione di centrosinistra. In Lombardia, poi, i radicali si presentano con una lista autonoma e un proprio candidato presidente (Marco Cappato) e, sentite sentite, Emma Bonino sarà capolista in tre province (Milano, Brescia e Bergamo). Un bella faccia tosta, la conclusione quasi unanime.
Sono radicali, cari miei. È l’unico vero partito italiano fuori da schemi e stereotipi. La sola forza che, da sempre, non è né di destra né di sinistra. Liberisti in economia, libertari in campo etico, occidentali con licenza in politica estera. Li devi prendere o lasciare così come sono. Emma Bonino è stata capacissimo “uomo” di governo e nel Lazio saprà stare in coalizione con intelligenza e flessibilità. Ma il carattere identitario dei radicali è forgiato nell’acciaio.
Detto tutto questo, l’intrusione in Lombardia, Emma Bonino poteva davvero risparmiarsela.

Commenti dei lettori: 20 commenti -
Da sempre "movimentisti" sono coerenti con la loro tradizione e la loro identità a geometria variabile. Non sono proprio gli ideali alleati di legislatura, al massimo posso essere dei taxi, come avrebbe detto Enrico Mattei, da impiegare per tratti di strada in comune. Il problema è il costo della corsa che potrebbe rivelarsi più salato di quanto si potesse ipotizzare, vedi il capolistismo della Bonino. Toscani invece, grande artista, soffre di endemica, vanesia autoreferenzialità.
Scritto da cesare chiericati il 20/1/2010 alle 15:34
Ai non addetti ai lavori diventa difficile capire questa strategia o addirittura considerarla ingannevole per gli elettori. Non è in questo modo che il pd può riabilitarsi agli occhi dei cittadini
Scritto da pensionato il 20/1/2010 alle 16:16
Radicali sì... radicali no? Questo è il problema. Adamoli ha focalizzzato assai bene la realtà e @ Cesare Chiericati ha rimarcato il "rischio" di un costo della corsa piuttosto condizionante, anche per il dopo. Commenti ironici di amici filo centrodestra: per fortuna che i Radicali non sono con noi... (e Radicali bipartisan?). Oppure: fioriranno rose? ahi, le spine, e che spine! Un'incognita, da sempre, i Radicali! Certo non è gente cheta e camomillosa... portano sempre dialettica e come! Bene.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 20/1/2010 alle 17:00
Sono preoccupato: condivido sempre più spesso le tue tesi! Scherzo, ovviamente, le sintonie in questo partito sono importanti, ben oltre le 'appartenenze' interne. Sulla Bonino si possono soprattutto esprimere giudizi positivi. E' una persona capace e preparata. Certo, l'intrusione in Lombardia, come sostieni, 'poteva proprio risparmiarsela'. Qualche incongruenza c'è tutta. Siamo abituati (sicuramente ingenui) a stringere sempre accordi con chi, poi, non li rispetta (Di Pietro insegna).
Scritto da paolo rossi il 20/1/2010 alle 17:16
Nel tuo sempre attuale e intelligente post del 09.01 "Emma Bonino e i cattolici" vi sono registrati commenti 14.01 e 16.01 inviati da "Ultime notizie": in essi si comincia a vedere l'effetto pro-contro dei Radicali. Restano sempre un'incognita, magari sostanziale nell'esito in un modo o in un altro della formazione regionale della candidata radicale. Vedasi, se si vuole, quei due commenti, giunti magari un pò fuori tempo massimo per quel post... possono interessare pro o meno, chissà!
Scritto da Ultime notizie il 20/1/2010 alle 17:19
Le contraddizioni dei radicali sono lampanti. Tu dici che fanno parte della loro natura e che la Bonino si comporterà in modo realistico e flessibile se vincerà nel Lazio. Spero che tu abbia ragione.
Scritto da Osvaldo il 20/1/2010 alle 19:52
In epoca postideologica deve contare soprattutto il programma. Ed è importante che venga discusso e deciso in sede regionale.
Scritto da Franco il 20/1/2010 alle 20:32
Il programma di Emma Bonino è presentato nel trailer "Emmatar". Ma i nostri politici sanno cosa sia la vergogna? La classe politica che ci governa o che preme con tutti i mezzi per farlo, riesce a essere più disgustosa della così detta società civile. Credo che l'indignazione ormai non sia più sufficiente. Occorre portare il dispregio per questi omuncoli a un livello diverso.
Scritto da Filippo Valmaggia il 20/1/2010 alle 22:13
Di Pietro non ha rispettato gli impegni presi, dice giustamente Rossi. Mi sbaglierò ma credo che la Bonino li rispetterà.
Scritto da Fernando il 21/1/2010 alle 00:17
@ Filippo Valmaggia. Ti leggo spesso e volentieri anche se raramente condivido. Ho una domanda da farti: con il disprezzo che mostri verso la politica e la classe dirigente ti rendi conto che scrivi su un blog di un uomo politico che da spazio a tutti e dunque non è così male come tu descrivi, generalizzando troppo? Guarda che io sono tutt'altro che del PD. In teoria sono più verso il centrodestra, come ho sempre detto.
Scritto da Bianchi Giò il 21/1/2010 alle 08:55
@ Bianchi Giò. Il fatto che io scriva in casa di Adamoli dovrebbe almeno far supporre che apprezzi il mio ospite e le sue buone maniere. Le case degli altri politici, a parte pochissime eccezioni, sono infrequentabili e andrebbero abbattute come anticamente si faceva con le case dei debitori e dei nemici.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/1/2010 alle 09:51
21.01. Ultime notizie da Internet. Grazie al card. Ruini, Pieferdinando nelle regionali del Lazio (Roma-Vaticano...) si schiera con il centrodestra. Il ruolo dei cattolici diventa fondamentale (?) nelle scelte politiche che contemplino (?) la difesa dei valori etici cattolici. E' il commento spontaneo di chi osserva dall'esterno questo "via vai" di locali coalizioni, alleanze, adesioni, convinzioni... Un generale rimescolamento di carte. Pro, contro? Nelle urne tutto potrà accadere... O no?
Scritto da Robecco sul Naviglio il 21/1/2010 alle 10:57
@ Bianchi Giò. Eppure Filippo Valmaggia, per logica conseguenza del suo dire sugli omuncoli, evidenzia, di riflesso, la singolarità di chi, invece, omuncolo non lo è (mai stato) e quindi viene esaltato il valore diell'uomo politico che fa politica da uomo serio, onesto, lineare, trasarente, oggettivo. Come ben dimostrano i fatti e le opinioni di tanti osservatori, di parte e non.
Scritto da Robecco sul Naviglio 2 il 21/1/2010 alle 11:07
Ci si scandalizza solamente del fatto che la Bonino possa essere presente anche in Lombardia, senza minimamente riflettere sulla indelicatezza, sulla mancanza di sensibilità, di sostenere un candidato radicale in una regione dove, comunque, si trova la Santa Sede. La politica supera e copre ogni "credo". Non stupiamoci che molti cattolici (non quelli che si definiscono adulti, democratici, progressisti..(?)) abbandonino il PD.
Scritto da eliseo valenti il 21/1/2010 alle 12:31
Caro Valenti, abbandonano il PD per andare dove? Nel PDL dove i valori sono così rispettati? Oppure basta qualche incontro con il Card. Ruini, come fa Berlusconi, per lavarsi la coscienza?
Scritto da Ghiringhelli il 21/1/2010 alle 15:31
@ Ultime notizie. Non mi erano affatto sfuggiti i due commenti che richiami, anche se erano giunti in ritardo. Riprenderò il tema dei cattolici nel PD con più spazio a disposizione. Sono dispiaciuto per l'uscita di Carra e Lusetti, di quest'ultimo sono amico da molto tempo. La mia scelta la conosci, io preferisco accettare la sfida sui progetti e sugli obiettivi dentro il PD, alla mia libera maniera naturalmente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2010 alle 15:39
Dentro il PD "alla tua libera maniera", dici nell'ultimo breve commento. Ecco questa è la cosa che mi piace di più di questo blog.
Scritto da Luigino il 21/1/2010 alle 19:50
Condivido Luigino. La libertà di analisi e di giudizio è una cosa molto importante e gratificante anche per chi legge.
Scritto da Nicora L. il 21/1/2010 alle 23:15
@ Luigino - @ Nicora L. -- Quando il "padrone di casa", oltre ad essere cortese ed ospitale, dimostra oggettiva apertura dialettica e onestà intellettuale, è scontato che avrà... commensali interessati ad esserlo altrettanto; a beneficiarne in positivo è la gente che poi ognuno di essi frequenta, strada facendo. Ossia: opera bene, susciterai altro bene... Questa è vera politica.
Scritto da Carlo e Rosella il 22/1/2010 alle 11:44
ringrazio Adamoli per lo spazio che mette a disposizione; non vorrei abusarne, ma, desiderei rispondere all'amico Ghiringhelli : apprezzo la tua ...ironia: Purtroppo l'ironia non porta voti...anzi! Sarebbe meglio riflettere, alla luce soprattutto dei dati reali e oggettivi.
Scritto da eliseo valenti il 22/1/2010 alle 20:10
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