Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/3/2010 alle 09:15

Questo articolo è stato pubblicato stamattina sulla prima pagina della Prealpina e di Europa che me lo aveva espressamente chiesto.

Quando l’arroganza del potere non paga, anzi. È un’asserzione che si attaglia perfettamente allo spettacolo indecoroso delle presunte irregolarità nella presentazione delle liste di Roberto Formigoni. Tutto questo poteva essere evitato con la nuova legge elettorale regionale, ma non se ne è fatto nulla. Perché? Bastano due righe di cronaca per spiegarlo.
Anno 2007, la Regione non riesce a portare in porto la riforma dello Statuto dopo anni di infruttuosa esperienza di una Commissione speciale guidata da Forza Italia. La Corte Costituzionale emette una pronuncia nettissima in merito ai “rischi particolarmente gravi sul piano della funzionalità e della legalità sostanziale” che la Regione avrebbe corso con un ulteriore rinvio dello Statuto. Formigoni accetta a questo punto l’idea di un presidente bipartisan della Commissione speciale e vengo eletto all’unanimità. I compiti sono tre: lo Statuto, approvato a tempo di record e quasi all’unanimità nel luglio 2008. Il Regolamento generale, idem come sopra, un anno dopo. La nuova legge elettorale che però viene sfilata all’ultimo momento alla nostra competenza.
E pensare che erano già pronti otto punti che avevo illustrato alla Commissione e al Consiglio senza raccogliere obiezioni. Si tratta solo, siamo nel luglio del 2009, di mantenere in vita la Commissione speciale ancora per qualche mese. Lega Nord si oppone. Vuole dimostrarmi, dice il capogruppo in Consiglio regionale con il suo proverbiale bon ton, che la maggioranza è maggiorenne, che sa fare da sé, che in pochissimo tempo la loro proposta elettorale sarà legge. Un mese dopo deposito a nome del Pd, come primo firmatario, un progetto di legge che tutti informalmente giudicano di ottima fattura. Ma non lo si discute nemmeno. Nel dicembre (tre mesi fa) il Pdl si sveglia, presenta un progettino “impresentabile” che contiene però un’idea interessante. La semplificazione delle modalità di presentazione delle liste elettorali. Il Pd accoglie subito la proposta di buon senso, ma insistiamo su altri tre punti. Il primo, la non rieleggibilità del presidente dopo due mandati consecutivi. È un passaggio obbligato. Si tratta infatti del recepimento necessario di una norma di principio contenuta nella Legge dello Stato 165/2004 (da notare che sono passati sei anni). Il secondo è l’applicazione, per quanto di competenza della legge elettorale, del principio statutario delle pari opportunità. Oggi tredici donne soltanto su ottanta consiglieri e nessuna donna nel governo regionale di sedici. Il terzo punto è l’eliminazione del “listino del presidente” (sedici consiglieri sottratti al voto degli elettori) su cui si è consumato un commercio inqualificabile.
La risposta della maggioranza è che, a queste condizioni, non si procede. Il finale di questo film è quello che conosciamo con una legge elettorale che ancora non c’è. Aggiusteranno le cose, credo, ma il vulnus di credibilità e di professionalità allargherà il solco fra cittadini, politica e istituzioni.

Commenti dei lettori: 46 commenti -
Qui c'è la spiegazione di molte storture di questa campagna elettorale: Formigoni che va verso il ventennio, cosa non consentita a nessuno: le donne che saranno ancora pochissime; il listino di Formigoni miserevole.
Scritto da Baroffio Loredana il 3/3/2010 alle 10:24
Non sapevo che Lega Nord si era opposta alla prosecuzione della Commissione Speciale per la nuova legge elettorale. E' giusto far sapere queste cose, altrimenti sembra che loro abbiano sempre ragione.
Scritto da Piero Rossi il 3/3/2010 alle 10:28
"Allargherà il solco fra cittadini, politica ed istituzioni". La continuazione e la conferma. Di un fallimento.
Scritto da Carlo A.A. il 3/3/2010 alle 10:34
La gravità dei fatti è davvero enorme: i politici al potere continuano a non rispettare le leggi, questa vergogna della legge elettorale in Lombardia è nauseante....ripeto per l'ennesima volta che nessuno deve amministrare qualcosa che non sia di sua proprietà per più di due mandati, può collaborare, restare negli organi direttivi, ma non vogliamo nè RE nè VICERE in Italia, la costituzione non ammette il mutamento: siamo una repubblica e tale dobbiamo rimanere....
Scritto da GianMarco Calella il 3/3/2010 alle 10:47
Il vulnus di credibilità c'è fin d'ora ma colpisce purtroppo anche tutte le forze di centrosinistra. Perciò articoli come questo sono utili per far capire di chi sono le responsabilità. Grazie e buona giornata.
Scritto da Giovane di Bergamo il 3/3/2010 alle 10:59
Ma che gente siete ? Badate ancora a leggi e regolamenti. Per Formigon di tratta di "orpelli burocratici" quelli che gli hanno bloccato la lista. Orpello per orpello io mi rifiuuterò di pagare tutte le addizionali regionali decretate da Formigoni. Gli comunicherò una formale diffida a procedere nei miei confronti.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 3/3/2010 alle 11:27
Ricostruzione che non fa una piega. Del tutto condivisibile. Buon senso venduto in pillole. Tutti oggi possono vedere quanto ce n'è bisogno. Ora che sarai più libero...potresti fare da consulente. Ho giusto in mente una squadra che ...DOVREBBE ASSOLUTAMENTE INGAGGIARTI. Incomincia per PD....(completa tu) Fabrizio Piacentini
Scritto da Fabrizio Piacentini il 3/3/2010 alle 11:31
Queste spiegazioni servono moltissimo. Bisogna far sapere come sono andate le cose, di chi sono le respomsabilità, chi non ha voluto la nuova legge elettorale. Che il tutto possa ritorcersi contro di loro m'interessa poco. I problemi sono quelli politici evidenziati nell'articolo.
Scritto da Michele S. il 3/3/2010 alle 12:42
Operazione trasparenza. Grazie. Comunque in tutto il baillame di liste presentate, non presentate, firme, non firme ecc. ecc. l'opinione pubblica fa sempre più fatica a trovare modo di parlare di progetti, contenuti, idee, obiettivi. E' indubbio: si allarga il solco cittadini e istituzioni. Nonostante i cittadini formano e sono le istituzioni.
Scritto da FrancescoG. il 3/3/2010 alle 13:22
Se l'aspetto della irregolarità delle firme riguarda in primo luogo le "carenze" organizzative e PDL, la responsabilità politica della mancata approvazione da parte del Consiglio Regionale di una propria legge elettorale è tutta della Lega Nord. Nonostante gli annunci federalisti, proprio in Lombardia il partito di Bossi si è reso complice della conservazione, sia rinunciando a praticare l'autonomia, anche elettorale, della Lombardia, sia avvallando la riconferma (ormai a vita!) di Formigoni.
Scritto da Leonardo il 3/3/2010 alle 13:40
Piacentini, non scherzare...
Scritto da Andrea il 3/3/2010 alle 13:55
Leonardo ha ragione. Non dobbiamo essere indulgenti con la Lega. Dal racconto di Adamoli, pubblico con date ed episodi quindi fondato, le responsabilità leghiste sono inequivocabili.
Scritto da Giorgio (Milano) il 3/3/2010 alle 15:23
Picentini, spiegati meglio. Non vorrai dire il PDL per caso. Essendo anch'io di Tradate come te, ti toglierei il saluto.
Scritto da Un PD Tradate il 3/3/2010 alle 15:28
Il passaggio della Corte Costituzionale è molto forte. Ah se tutte queste cose le sapessero gli elettori...
Scritto da Bernasconi Luisa il 3/3/2010 alle 16:47
Con la dietrologia non si va da nessuna parte...Lo Statuto , il Regolamanto Generale c'è, non hanno accettato gli otto punti?Non Ti sarai mico offeso per caso? Ma in democrazia la maggioranza cos'è? I problemi se li sbrogli chi li ha fatti o no!! Faciamo il Pd non i piagnistei Adamoli!!!
Scritto da Alfredo il 3/3/2010 alle 16:52
Mi sembra strano che in tutte le altre regioni sia filato tutto liscio. le regole ,se tali vanno osservate, se sono orpelli burocratici come il tipo di timbro si può nella sostanza soprassedere. Nel 1995 alcuni partiti piccoli non rispettarono le scadenze di legge e Scalfaro, presidente Repubblica, chiese al Presidente del consiglio Dini un decreto di proroga. A sinistra si sbaglia a non ricordare questi precedenti .
Scritto da pensionato il 3/3/2010 alle 17:03
Forse la convinzione di "stravincere" come ha detto a Varese alla kermesse di lancio di Cattaneo all'ex cinema Politeama, ha indotto Formigoni a qualche errore di troppo che qualche scalfitura alla sua immagine potrebbe anche portarla. La ricostruzione di Adamoli è stringente ma resta da capire come mai a tempo debito i media non ne abbiano parlato o quasi. Delle due l'una: o c'è totale unanimismo verso il "caudillo" lecchese oppure il PD qualche problema di comunicazione ce l'ha.
Scritto da cesare chiericati il 3/3/2010 alle 17:40
Quale dietrologia, quali piagnistei, Alfredo, la ricostruzione è precisa e oggi in regione ne prendevano atto quasi tutti, anche del PDL. Funzionari, ex Forza Italia, riconoscevano di aver commesso degli errori. Non dobbiamo noi metterli in evidenza. AVANTI ADAMOLI!
Scritto da Dirigente Consiglio reg.le il 3/3/2010 alle 17:52
Caro pensionato, nelle altre regioni non sono stati fatti esposti. Chissà, magari anche lì avrebbero potuto scoprire magagne. Intanto nel Veneto (a Padova) hanno trovato i morti che hanno firmato per il Pdl, per cui non è filato tutto liscio come dici tu. La questione poi non è di un semplice timbro: si parla anche di firme false, e la situazione sembra aggravarsi man mano che i controlli vanno più a fondo. Strano che adesso vi aggrappiate alla sinistra: non siete il partito del fare? Sì, fare tardi...
Scritto da Fede il 3/3/2010 alle 19:36
Comincia la dietrologia, imperversano i retroscena: Lega contro PDL e viceversa. Lasciamoli fare. La cronaca riportata nel post è chiarissima e parla da sè. Bisognerebe diffonderla maggiormente. Questo per quanto riguarda la legge che non s'è fatta. Per le firme raccolte è tutto ridicolo.
Scritto da Andrea il 3/3/2010 alle 20:18
Lasciamoli affogare nel loro fango. Chiericati però ha ragione. Per sapere certe cose bisogna leggere i blog, questo ed altri. Nella nostra provincia solo questo. E l'informazione del PD in quanto tale dov'è?
Scritto da Renato C. il 3/3/2010 alle 20:23
Se non ci fosse stato di mezzo il rischio per Formigoni di non essere ricandidato la legge sarebbe stata cambiata togliendo la raccolta delle firme che danneggia anche i partiti piccoli. Questa è la morale della favola.
Scritto da Volonté L. il 3/3/2010 alle 21:06
Ho sentito Adamoli dire queste cose in un convegno a Milano alla presenza di rappresentanti di altri partiti e nessuno ha fatto obiezioni. Anzi gli davano ragione.
Scritto da PD Sesto S. Giovanni il 3/3/2010 alle 21:08
La maggioranza regionale ha delle enormi responsabilità per quello che si poteva fare e non s'è fatto. Trovo molto giusto chiamarla alla sbarra (politica), compresa la Lega che a Milano dice una cosa e nei paesi ne dice un'altra.
Scritto da Il Celeste il 3/3/2010 alle 21:28
Sulla vergogna del listino del Presidente si è detto fin troppo poco. C'è stata una spartizione volgare.
Scritto da Francesca il 3/3/2010 alle 21:39
Scusa Adamoli, ma perche' "aggiusteranno le cose"? Perché voi politici sembra abbiate tutti l'arroganza di dire che se inciampate in una legge le date un calcio e la cambiate? Cominciate voi a dare l'esempio ai cittadini riguardo al fatto che le leggi vanno PRIMA rispettate e POI nel caso, dopo attenta valutazione, modificate. Ma a palle ferme...
Scritto da RB il 3/3/2010 alle 21:42
Correggo il mio commento. Dopo evidenza ci voleva il punto di domanda: "non dobbiamo noi metterli in evidenza?" Anche chi lavora in regione con qualche responsabilità può avere un'anima politica.
Scritto da Dirigente Consiglio Reg.le il 3/3/2010 alle 21:46
Ho sentito Valerio Onida questa sera su "La 7". E' del parere che gli errori siano rimediabili. Tutto quindi potrebbe essere sistemato ma la figuraccia di Formigoni resta.
Scritto da Osvaldo il 3/3/2010 alle 22:38
Anch'io credo che "aggiusteranno le cose" in un modo o nell'altro ma qualche punto percentuale sul campo lo lasceranno. Ho letto il tuo articolo e ti ringrazio per la chiarezza e il rigore della tua posizione.
Scritto da Bortoluzzi il 3/3/2010 alle 23:00
Ha ragione pensionato, quando evoca i fatti del 1995. Anche il Pdl ha dimostrato di essere un partito piccolo, quindi va aiutato
Scritto da Adriano il 3/3/2010 alle 23:39
nel 2000, le elezioni regionali in molise, vinte dal centrosinistra, vennero annullata dal tar, sul ricorso del centrodestra, per problemi nella presentazione delle liste dei verdi e dei comunisti italiani. si rivotò l'anno dopo e vinse il centrodestra. ovviamente, i paladini del diritto e della democrazia, che oggi gridano allo scandalo, si guardano bene dal ricordare certi precedenti. grazie per la chiarezza nelle informazioni, e per il lavoro fatto in questi anni.
Scritto da faber il 4/3/2010 alle 00:18
L'arroganza politica di questa maggioranza non poteva che portare a questo .......... Le regole , le leggi sono fatte per essere rispettate......
Scritto da mimmo il 4/3/2010 alle 00:49
Caro Piacentini ti conosco da quando sei nato, come conoscevo tuo padre. Da piccoli dimostravi poca intelligenza, da grande ti e' sparita anche quella poca. Ti sei messo in politica perche' il cartaceo non rende piu' ?
Scritto da Ex tradatese il 4/3/2010 alle 08:03
@ Ex tradatese - Ho messo il tuo commento perchè detesto censurare tuttavia ti prego di evitare ogni offesa personale a maggior ragione nel caso in cui non si usa il proprio nome. E' un invito che rivolgo a tutti anche quando ci si presenta a viso aperto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/3/2010 alle 08:34
Raccolta tra amici: per colpa di burocrazia e di regole e di adempimenti obbligatori e farraginosi e di pochi addetti ai lavori di presentazione delle liste, è democratico che milioni di cittadini, di qualsiasi colorazione politica essi siano, vengano esclusi dal diritto di votare i loro partiti politici?
Scritto da Amici al bar il 4/3/2010 alle 08:39
Se fossero confermate le esclusioni di Formigoni e Polverini, ci sarebbero milioni di voti in libertà, a spasso: come reagiranno? Pare che sia in programma di far convergere in massa quei voti su altra lista in diretta concorrenza con chi, ora, pare essere avvantaggiato in quelle regioni dalle esclusioni. Certo è che sarebbe davvero il colmo.
Scritto da Rosella il 4/3/2010 alle 08:45
@ RB - Il mio pezzo è lì a dimostrare che la legge volevamo cambiarla prima del fattaccio. E' che chiaro che "aggiusteranno le cose" evoca una eventualità di cui "loro" si assumono tutta la responsabilità ed è dentro un contesto di fortissima critica. Se per te i politici sono tutti uguali...fai pure tu. Mi auguro solo di contribuire a farti cambiare idea.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/3/2010 alle 08:50
Ho cercato questa mattina sulla Prealpina e altri giornali una eventuale contestazione della cronaca riportata nell'articolo. Niente di niente. I fatti sono quelli. Per non rinunciare alla ricandidatruta del presidente e al listino hanno buttato al vento un'idea di buon senso su un modo più semplice di presentare le liste.
Scritto da Militante di sinistra il 4/3/2010 alle 10:58
Mi chiamo Pellegrini Daniele abitavo a Tradate in via Albisetti nr. 5. Piacentini mi conosce molto bene, non ritengo offensivo dire che manca di intelligenza un commento lasciato con i puntini in sospeso in varie parti, se sa dica e se non sa non insinui. Questo per evitare l'anonimato. In ogni caso, prima volta in vita mia, condivido le parole di Di Pietro, troppa arroganza politica porta a quello che sta succedendo in Lombardie e Lazio.
Scritto da Ex tradatese il 4/3/2010 alle 11:02
Si era chiarito e ribadito che gli pseudonimi, o nick, o altre sigle ed abbrevazioni, o solo l'indicazione di un nome o solo iniziali come firma di commenti che siano cortesi, garbati, pacati, civili, non offensivi... vanno benissimo. Diventa odioso, antipatico, non condivisibile e quindi sempre censurabile il commentatore che semina zizzania, o lancia accuse, e che non firma con nome e cognome, come dev'essere. Diversamente si astenga dalle cattiverie e negatività gratuite di qualsiasi genere.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 4/3/2010 alle 11:32
In questi attimi si è sparsa la notizia, fondata, che il Governo ci metterebbe una pezza con un decreto di rinvio delle elezioni a Giugno, smentendo quanto aveva nelle prime ore, saggiamente, scongiurato. Una vergogna. Un colpo di mano istituzionale. Alla fine pagheranno i cittadini. Scommetto che con la scusa, quale indennizzo per quanto già speso dai candidati, saranno anche aumentati i rimborsi ed i tetti di spesa........ E io pago per le incompetenze altrui....Che bella lezione per i figli.
Scritto da Nicola il 4/3/2010 alle 11:37
Vorrei dire all'ex tradatese che di arroganza politica parla anche il PD e tutta l'opposizione non solo Di Pietro. Questo stesso blog alcuni giorni fa titolava "stupidità e arroganza". Lo dico per precisare. A me il richiamo a Di Pietro va benissimo.
Scritto da Emanuele il 4/3/2010 alle 12:06
Mi pare che emerga chiaro, ancora una volta, come ci si trovi di fronte ad un tentativo, ennesimo, di mettere in un angolo il parere dell'elettore "tanto le elezioni sono già vinte": un progetto, sempre più evidente, di società verticale, in cui pari diritti e pari doveri siano un surplus. La cosiderazione delle elezioni regionali, che sono una cosa seria, come un "ludus carthaceus" di antica e triste memoria. Per interpretare la riflessione di Mario Calabresi di ieri sera a Varese.
Scritto da Ugo Marelli il 4/3/2010 alle 14:53
La verità sta tutta qui : non avevano considerato che questi "magistrati talebani" sapevano anche "fare di conto". Cioè sapevano contare. Hanno contato le firme , controllato i timbri, e patatrach !
Scritto da Ambrogio V: il 4/3/2010 alle 20:24
Cerco sempre di evitare le polemiche, anche a distanza. Ma non ce la faccio più. Ci sono reazioni di politici che ricordano bambini viziati a cui si è rotto il giocattolo. Dimostrano ancora una volta debolezza di pensiero e di azione. Modello "caragnin dell'uratori" che tutti noi abbiamo conosciuto da piccoli :-) La colpa è sempre d'altri. Chi non non ammette i suoi errori non è maturo. Basta con arroganti frignette. Scusate lo sfogo. In futuro cercherò di evitare, perchè non è costruttivo...
Scritto da FrancescoG. il 5/3/2010 alle 09:27
@FrancescoG. - Invece, secondo noi, il tuo commento è assai costruttivo e positivo per il messaggio di serietà e di coerenza che trasmette, proprio considerando l'evolversi di quel fatto.
Scritto da Rosella e Carlo il 5/3/2010 alle 11:19
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