Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/4/2010 alle 10:10

Angelo nell’ultimo post: “Riforme come cicca americana” ha commentato così: «Perché insisti tanto sull’idea di Stato? La sinistra deve avere un’idea economica più che un’idea istituzionale. Per quest’ultima c’è già la Costituzione».
Caro Angelo, la Costituzione repubblicana è stata fino ad ora il tessuto connettivo della nostra nazione al quale hanno partecipato le grandi culture politiche del novecento. Se il Pd esiste è anche in virtù della condivisione profonda di valori, principi, ideali costituzionali, ma la forma di rappresentanza e di governo cambia con il tempo. Entrando nel merito specifico della tua domanda, questa volta non voglio usare i concetti di un protagonista dell’Assemblea Costituzionale e leader politico a me caro come Aldo Moro. Ti rispondo con le parole di un mostro sacro della sinistra come Antonio Gramsci: un partito politico, per avere successo, per poter incidere sulla realtà, per durare nel tempo, deve essere accompagnato da una chiara visione dello Stato, del suo funzionamento, del suo rinnovamento.
Condivido e sottoscrivo integralmente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 27 commenti -
Il contesto storico gramsciano era incredibilmente diverso ma la sostanza rimane la stessa. Ora è più che mai chiaro che lo Stato non è una sovrastruttura, è la collettività che si organizza e si rappresenta come soggetto vitale e indispensabile della società.
Scritto da Ricercatore universitario il 21/4/2010 alle 10:39
Quando Gramsci esponeva questi concetti voleva dire che i movimenti di protesta per diventare forze politiche vere e proprie avevano bisogna di una idea di Stato. L'insegnamento del grande Gramsci è però valido ancora oggi.
Scritto da Ghiringhelli il 21/4/2010 alle 13:10
Sulla riforma costituzionale l'alternativa mi pare piuttosto semplice. Se non si ha la forza di interdire il progetto berlusconiano è necessario partecipare alla costruzione delle nuove regole. Non si può fare in modo che passi la riforma targata Calderoli. Sarebbe un disastro come la legge elettorale.
Scritto da Tombolini Augusto il 21/4/2010 alle 13:17
Sono un giovane e non ho letto Gramsci, me ne parlava mio papà, vecchio comunista (di militanza, meno di età). Che ci voglia un'idea di Stato lo comprendo però molto bene. Non mi piace quella di Berlusconi e quindi visto che lui comanda e comanderà per un bel pò, purtroppo, sarebbe meglio fare le riforme insieme.
Scritto da Augusto Banfi il 21/4/2010 alle 13:33
Adamoli, vedo che ti stai preparando bene come candidato sindaco di Varese in nome di un centrosinistra allargato. La citazione di Gramsci è OK.
Scritto da Pietro il 21/4/2010 alle 13:56
Non capisco questa canina adorazione dello Stato. Sembra che lo Stato non debba esistere per servire gli uomini ma che gli uomini esistano per adorare questo feticcio. Un partito politico deve avere innanzi tutto una Weltanschauung, una visione del mondo e non una visione dello Stato che non è altro che un'organizzazione di funzionari e di burocrati al servizio della Nazione. Non bisogna confondere il mezzo con lo scopo finale, non si deve dare dignità di contenuto a una forma.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/4/2010 alle 14:04
Pietro, se riesci a piegare questo post alla strumentalità varesina credo che ogni mia risposta sia acqua sul marmo. Dunque assolutamente inutile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2010 alle 14:37
Ancor oggi Antonio Gramsci andrebbe riletto con molta attenzione dopo tante amenità dette e scritte sui partiti liquidi e via inventando... Alla costruzione delle "forme di rappresentanza e di governo" si deve partecipare attivamente e non coltivare l'estraneità come una sorta di snobismo assai pericoloso. Su questo terreno il berlusconismo in salsa calderoliana potrebbe risultare davvero insidioso. Cambiare la legge elettorale in contemporanea con le riforme istituzionali è irrinunciabile.
Scritto da cesare chiericati il 21/4/2010 alle 15:21
Caro Adamoli, non ci siamo capiti. Sono di sinistra-sinistra e sono favorevole alla tua candidatura a sindaco di Varese. E' un'ottima chance che abbiamo come centrosinistra allargato.
Scritto da Pietro il 21/4/2010 alle 15:52
Caro Pietro, tu sarai favorevole e ti ringrazio, ma non sono favorevole io. Perciò discorso chiuso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2010 alle 16:11
L'idea di Stato,Gramsci a parte,non pare tra le prorità degli italiani e anche Berlusconi,come fa abitualmente,la tira fuori dal cilindro e la rimette dentro subito a seconda delle convenienze (vedi dibattito odierno).Altra cosa mettere mano a riforme da tempo sul tappeto (riduz.parlam.,senato riformato,federalismo vero,ruolo premier e governo,province si-no)nell'ambito di poteri reali ma bilanciati,secondo la Costituzione.Il centrosinistra dica la sua,a prescindere da Calderoli,poi confronto..
Scritto da B.Bruni il 21/4/2010 alle 17:22
@ B. Bruni. Scusa ma la riforma della stato come la intendo io è proprio l'attuazione delle riforme che tu indichi con chiarezza: federalismo. parlamente, istituzioni locali. Che cosa altrimenti?
Scritto da Rodolfo E. il 21/4/2010 alle 20:36
Sul blog di Rossi parlano molto di lei e della sua candidatura a sindaco di Varese. Lei ha detto, rispondendo ad Angelo, che è un discorso inutile. Non capisco perchè mai continuano a farlo.
Scritto da Una che la conosce il 21/4/2010 alle 20:57
Cesare Chiericati fa, al solito, un commento serio che è anche una risposta a Filippo Valmaggia. Mi piace il modo di esprimersi di Valmaggia ma solo il modo, il contenuto no. Anche se io propendo per il centrodestra.
Scritto da Montalbetti il 21/4/2010 alle 21:01
Spero che tu riuscirai, aiutato dai commenti, a mantenere questo solito stile di dialogo. Su altri blog ospitati da Varesenews ci sono chiacchiere e pettegolezzi che non mi vanno proprio.
Scritto da Giovanna G. il 21/4/2010 alle 21:05
Le parole di Gramsci sono ancora di attualità, non c'è dubbio. La cosa strana è che i suoi concetti sono fatti propri da un leader della Destra come Fini. Non so se il presidente della Camera sopravviverà alla bufera che lo sta travolgendo ma in questo caso può essere una sponda utile per una riforma seria.
Scritto da Formenti Giuseppe il 21/4/2010 alle 21:18
Mi indignano i pettegolezzi che si stanno facendo intorno alle donne e agli uomini del PD di Varese. E' un modo orribile di fare politica e di usare altri blog.
Scritto da Elisabetta il 21/4/2010 alle 21:23
Chissà come va a finire il tormentone Berlusconi-Fini? Mi domando se c'è speranza di una intesa del centrosinistra con Fini per certe decisioni per esempio sugli immigrati e sulla legge elettorale.
Scritto da Botti Giulio il 21/4/2010 alle 21:27
La sinistra dovrebbe avere più coraggio se vuole essere utile. Invece siete una massa di paurosi. Adesso sperate perfino in Fini senza accorgervi che è un ramo secco che si spezzerà fra poco.
Scritto da G.G. il 21/4/2010 alle 21:43
@ Una che la conosce - Me lo chiedo anch'io perchè continuano queste chiacchiere. Forse perchè parlare di nomi è più facile che ragionare di problemi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2010 alle 22:19
Perchè mai un postdemocristiano dovrebbe sentire il bisogno di citare Gramsci sulle riforme istituzionali? Questa proprio non l'ho capita.
Scritto da Il perfido il 21/4/2010 alle 22:22
La Costituzione repubblicana è vecchia e ammuffita, va cambiata senza indugi e alla radice. Siete ancora legati alla Resistenza che ormai è un ricordo sbiadito. Non c'è più in circolazione un solo fascista, salvo forse Filippo Valmaggia (onore alle armi). Voi che corteggiate Fini avete il coraggio di parlare ancora di antifascimo? State scherzando.
Scritto da Stefano D. il 21/4/2010 alle 22:48
La penso come B. Bruni. Si tiri fuori una proposta equilibrata con i giusti pesi e contrappesi di potere e di controllo e si vada al confronto senza puzza sotto il naso. Non si lasci campo libero a Calderoli e Gasparri. Ma siamo matti?
Scritto da PD Somma L. il 21/4/2010 alle 22:53
Lascio il medesimo commento sul tuo blog e su quello di Rossi. Stili diversi ma molto utili entrambi e con la stessa apertura a tutti: a chi segue il tema, a chi aggiunge informazioni, a chi si inserisce per abbassare i livelli, a chi attacca ed esalta con la stessa facilità. Nessuno dei due è privo di riferimenti anche pesanti, politici e alle persone. E’ nella natura del blog, diversamente avreste aperto un innocuo sito controllato. Intanto fate politica e questo conta.
Scritto da Luisa Oprandi il 22/4/2010 alle 00:18
Il federalismo è parte del discorso sulla riforma dello stato. La confusione è grande, non ci sono cifre sui costi, non si sa che cosa vorrà dire bene per i cittadini. Forse è per la mia origine meridionale ma io diffido molto.
Scritto da Salvatore il 22/4/2010 alle 08:15
Il discorso sulle riforme mi convince però resto scettica sulla possibiltà di giungere ad un accordo col berlusconismo che vuole solo portare Berlusconi al Quirinale con poteri molto più forti di oggi.
Scritto da Rosi il 22/4/2010 alle 08:56
Sottoscivo Rosi. Attenzione e prudenza con Berlusconi.
Scritto da Roberto il 22/4/2010 alle 12:01
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