Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/11/2011 alle 10:04

 


E’ credibile affermare che da un disastro naturale si può ricavare una lezione per il futuro? La storia ci dimostra che questo purtroppo è raramente vero. Non solo in Italia, ma una tale constatazione non ci può consolare.
Poca la prevenzione, sovrabbondanti i condoni edilizi. Troppo asfalto, troppa cementificazione, troppa campagna sottratta al suo destino secolare.
Colpa soltanto delle leggi nazionali e regionali? Lo Stato è da lunghissimo tempo inerte su questo piano e le Regioni hanno perciò operato senza una cornice nazionale di riferimento.
La mia esperienza, però, mi fa dire che è un errore mettere solo la legislazione sul banco degli accusati. Porto un esempio. La legge regionale della Lombardia 51 del 1975 - forse la legge più importante approvata dalla piena consociazione Dc-Pci-Psi - era da tutti considerata un esempio da imitare: restrittiva, vincolistica, con molti controlli burocratici.
Ma nel periodo in cui è rimasta in vigore non sono mancati gli scempi e il disordine edilizio non è affatto cessato.
Serve la responsabilità degli amministratori locali, la consapevolezza degli urbanisti, la vigilanza delle comunità. Serve capire che l’urbanistica non è una materia tecnica di competenza degli esperti, bensì un forte valore comunitario.
I comuni stanno redigendo i nuovi Pgt (Piani di governo del Territorio). Quante assemblee pubbliche e quanta tensione etica per discutere del futuro delle città e dei paesi? Dov’è l’amore per il territorio sventolato nelle campagne elettorali?
Troppo comodo dare  tutta la colpa alle leggi.


 

Commenti dei lettori: 41 commenti -
E stavano approvando un altro condono edilizio. Meno male che fra qualche settimana se ne andranno.
Scritto da Una lettrice il 9/11/2011 alle 10:29
Da quando sono cessati i controlli regionali sui piani urbanistici locali le cose sono peggiorate.
Scritto da Giovanni Pini il 9/11/2011 alle 10:43
Lo Stato e gli Enti locali non hanno solo il compito di fare le leggi ( tutt'ora manca una legge naxzionale sui suoli) ma anche di farle rispettare attraverso le proprie strutture. Invece sono proprio gli Enti pubblici a violare le leggi con modifiche, deroghe, sanatorie. In questi giorni il Comune di Varese ha approvato la costruzione del parcheggio sotterraneo di Villa Augusta nonostante una petizione di duemila cittadini; siccome c'erano dei vincoli ha cambiato persino il regolamento.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 9/11/2011 alle 10:48
Caro Adamoli, dopo la sua legge sulle ristrutturazioni edilizie (sono passati più di 20 anni) è cominciato anche in Lombardia un andazzo troppo permissivo, dai sottotetti alla svalutazione della grande idea dei parchi regionali. Si poteva e doveva sburocratizzare senza però togliere alcune protezioni pubbliche che erano e sono necessarie.
Scritto da Funzionario regionale il 9/11/2011 alle 12:00
Dove ha sempre comandato la sinistra, vedi Sesto S. Giovanni, le cose non sono andate meglio. Anzi, vedere il caso di Filippo Penati per credere.
Scritto da Brambilla Luigi il 9/11/2011 alle 12:11
Luisa Oprandi nella sua campagna elettorale a Varese ha ignorato quasi totalmente l'urbanistica. Hanno fatto e detto di più Molinari e Cacioppo. Ormai queste cose è giunta l'ora di dirle chiaramente.
Scritto da G.L. il 9/11/2011 alle 13:06
L'expò 2015 è un grande evento ma potrebbe essere, se non curato bene, un'altra occasione per mangiare aree verdi in una zona fortemente antropizzata.
Scritto da G. Ardo il 9/11/2011 alle 13:34
Bravo @G.L., tu hai capito proprio tutto. Quelli che hai citato saranno espertoni di urbanistica, ne dubito fortemente conoscono quattro cose in croce, l' Oprandi capiva capisce la gente. Gli espetrtoni sono quelli che non la volevano e che l' hanno fatta perdere nonostante fossero del PD. Luisa poteva farcela ma ci voleva un po' più tempo. Altro che urbanistica @G.L. sei un cameriere di camerieri. Ridicolo.
Scritto da un rottamatore il 9/11/2011 alle 13:57
Ottimo post ma l'Italia è nel baratro, di questo dovremmo parlare.
Scritto da Francesco S. il 9/11/2011 alle 14:09
@G.L. da che mondo è mondo non si vincono l' elezioni Amministrative con la pur importantissima urbanistica. Oltre tutto hai citato nel tuo commento degli esperti, come ampiamente noto, di fama nazionale. Gente che non voleva l' Oprandi che invece ha opttenuto un grande risultato per il PD. Ovvio che c'era da aspettarsi che la stessa venisse nominata capogruppo. Figuriamoci, hanno piazzato un funzionario di partito. Urbanisti? Direi più "affossatori cimiteriali" (s'intende sul piano politico).
Scritto da paperoga il 9/11/2011 alle 14:17
Sarebbe l' ora di non dire stupidate @G.L. Provaci dai, ti daremo volentieri tutti una mano.
Scritto da una rottamatrice il 9/11/2011 alle 14:22
Il post parla dei contenuti urbanistici e c'è chi continua a polemizzare pro o contro Luisa Oprandi. Una volta mi stava simpatica ma adesso mi ha davvero stancato. Il centrosinistra di Varese è diventato invivibile.
Scritto da Rosanna il 9/11/2011 alle 14:28
Scusi Adamoli, un' aggiunta. Dopo che hanno fatto fuori l' Oprandi almeno che la lascino in pace. Questo richiamo del signor @G.L ai suoi presunti limiti in campagna elettorale è oltre tutto un falso, un gettare discredito. So che Lei non può rispondere a tutti, ma spero in una sua parola, altrimenti si alimentano brutti percorsi e falsità.
Scritto da una rottamatrice il 9/11/2011 alle 14:33
concordo con Adamoli: la legge da sola non basta; se non c'è senso etico "fatta la legge è fatto l'inganno".In Italia perchè si dia un valore alla legalità occorre ricostruire le coscienze, altrimenti non ci saranno mai guardiani a sufficienza
Scritto da beatrice il 9/11/2011 alle 15:03
@Rosanna vai a dare lezioni da un altra parte, la tua è una reazione strumentale e fuori luogo. Cosa c'entra infatti Luisa Oprandi con quelli come me o altri che inviano su di un blog un sostegno visto e solo perchè altri ancora la tirano in ballo? Ma dove vivi? Sai cosa è un blog? Il fatto è che lo sai bene, ma fai parte anche tu della congrega degli antiluisa, una settarella minoritaria, almeno in città..Ti sei tradita. Io sull' argomento non ho più altro da dire.
Scritto da un rottamatore il 9/11/2011 alle 15:21
Siccome questa vampata polemica su Varese l'ha iniziata @G.L. mi rivolgo direttamente a lui. Che senso ha contrapporre la campagna elettorale di @Luisa Oprandi con le idee sull'urbanistica di @Molinari e @Cacioppo? Le loro proposte, a quanto mi risulta, erano parte integrante del programma della candidata sindaco. Il progetto era uno e soltanto uno. Non c'è nessuna ragione per ritornare ancora sulla campagna amministrativa trascorsa quando dovremmo prepararci alla prossima campagna politica. Non censuro mai nessuno ma il blog non vuole diventare assolutamente la palestra per polemiche superate, stucchevoli e dannose.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/11/2011 alle 15:23
Condivido il contenuto del post e sottoscrivo il commento di @Camillo Massimo Fiori. La cosa più preoccupante, per lo meno quello che io temo, è che, finita l’emergenza (situazione in cui c’è sempre chi lucra come gli sciacalli che brindavano al terremoto) si continuerà allegramente come prima; salvo piangere e mettere una nuova accisa al prossimo prevedibilissimo disastro. Purtroppo è vero: le leggi non bastano. Lo diceva già il Sommo Poeta: “le leggi son, ma chi pon mano ad esse”?
Scritto da Angelo Eberli il 9/11/2011 alle 15:43
Condivido la conclusione di Adamoli. Solo una breve riflessione. E' abbastanza evidente che quanto è successo a Varese o in altri comuni nella rcecente vicenda elettorale amministrativa, ha avuto ed avrà precise ricadute anche dentro il Partito Democratico. Forse si andrà a votare presto. Motivo di più per analizzare e capire ciò che è avvenuto. Insomma Giuseppe, non si sta parlando solo di tensioni lontane e da seppellire, si parla di presente.
Scritto da paperoga il 9/11/2011 alle 15:43
Ho notato che il sindaco Fontana nel post che hai linkato sulle parole "futuro delle città" ti aveva promesso una relazione dell'assessore Benelli. Ti chiedo se ti è arrivata e puoi renderla pubblica.
Scritto da Architetto a Varese il 9/11/2011 alle 15:51
Interessante il commento di @Camillo Massimo Fiori. Se a Varese le petizioni vengono ignorate, è inutile parlare di partecipazione popolare.
Scritto da Montalbetti il 9/11/2011 alle 15:54
A Milano è in corso una discussione molto interessante e proficua fra la Giunta Pisapia, le minoranze, le organizzazioni economiche e sociali, sulle correzioni da apportare al Pgt approvato dalla Giunta Moratti. E' un metodo che mi convince. Mi auguro che le elezioni in arrivo non sciupino tutto.
Scritto da Dirigente regionale il 9/11/2011 alle 16:09
Caro Adamoli, mi piacerebbe sapere se le province - che secondo me andrebbero abolite - hanno qualche competenza in materia urbanistica.
Scritto da Giovanna G. il 9/11/2011 alle 16:26
La legge regionale del 2005 prevedeva che i Comuni lombardi si dotassero del Pianodi Governo del Territorio(PGT)entro il marzo 2009. A quella data solo il 5%dei 1546 Comuni avevano provveduto.Va ricordato che il PGT è lo strumento di pianificazione urbanistica con lo scopo di definire l'assetto dell'intero territorio comunale.Allora di chi sono le responsabilità?:certamente dei Comuni,dei professionisti e di noi cittadini che ci interessiamo poco.Poi ci lamentiamo dei disastri!
Scritto da Ravani il 9/11/2011 alle 16:30
@Architetto a Varese - No, il sindaco di Varese, Attilio Fontana, che allora era stato gentile nel rispondermi sul blog, non mi ha ancora inviato la relazione dettagliata dell'assessore Binelli. Se e quando la ricevo, lo comunicherò.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/11/2011 alle 17:07
@Giovanna G. - Le province della Lombardia, dalla data di approvazione della legge regionale in vigore (2005), hanno delle competenze sostanziali in materia urbanistica, sia nella redazione del proprio Piano territoriale, sia nell'esame dei Pgt dei comuni. E' una delle poche ragioni che, secondo me, giustificano almeno in parte l'esistenza di questi Enti. Il fatto è che molte province non sono ancora bene attrezzate nell'esercizio di queste funzioni delicate e molti rimpiangono i controlli regionali. Io però non sono fra questi e non tanto perchè avevo presentato allora l'emendamento per il passaggio di queste competenze alle province, ma soprattutto perchè ritengo più pregnante e incisivo il ruolo democratico delle province rispetto al ruolo tecnocratico dei burocrati regionali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/11/2011 alle 17:12
Pur non facendo parte di alcun organismo ufficiale del P.D. ho partecipato – tramite Internet – ai lavori del gruppo che si è occupato dall’aspetto urbanistico alle elezioni comunali di Varese. Ho inviato elaborati, interventi, proposte anche in contradditorio, e il mio contributo è stato in buona parte recepito dal programma che, sotto lo specifico aspetto, giudico molto buono. Ho inoltre inviato al candidato sindaco, Luisa Oprandi, una sintesi di principi e obiettivi in linea con l’esperienza urbanista europea, finalizzata a “un progetto per Varese”. Ignoro però se tale materiale sia stata “popolarizzato” o se è rimasto allo stato di documento. L’ “idea di città” e la sua articolazione in specifiche direzioni non può nascere solo dalla spontanea riflessione dei singoli cittadini; in una materia così complessa e obiettivamente difficile, intorno a cui ruotano interessi economici ingenti (e rischi altrettanto imponenti), serve il traino dei Partiti che devono fornire ai cittadini informazioni esaustive e proposte concrete in modo da far nascere una coscienza collettiva intorno al bene pubblico per eccellenza che è la comunità cittadina. Non ho l’impressione che l’opinione pubblica varesina (ma neanche quella nazionale) abbia percepito un interesse del P.D. su questa materia che è all’origine proprio del concetto di politica (da “polis” e “urbs”). Per cambiare la diffusa “mentalità di destra” non bastano i volti nuovi, servono anche le idee innovative.
Scritto da Cmf. il 9/11/2011 alle 18:46
Confermo l'opinione di @Dirigente regionale. A Milano sull'urbanistica si sta lavorando bene. La concertazione fra pubblico e privato è un'arma importante per un Pgt equilibrato, non espansivo, che non freni lo sviluppo.
Scritto da Il pirata il 9/11/2011 alle 18:47
E' incredibile il silenzio intorni ai Pgt e questo avviene quasi dovunque anche dove governa la sinistra. La Lega però è maestra di immobilismo e di non partecipazione.
Scritto da Bartoli Carlo il 9/11/2011 alle 19:10
Ma se lo Stato è inerte o assente è ovvio che poi ognuno vada per la propria strada. Non sono molto pratica del settore ma il buonsenso mi dice che ci vuole un organo preposto al controllo dell’abusivismo. Esiste? Se esiste latita visto che in Liguria hanno costruito fin sul greto dei torrenti…Inoltre il Ministero dell’ambiente avrebbe dovuto a mio parere fare una mappatura delle zone a rischio e intervenire. Qualcuno dirà ma non ci sono i soldi…basterebbe a mio avviso non dilapidarli. Ancora non sappiamo quant’è costata all’Italia la “Cricca delle Grandi Opere”, sì proprio quella che rideva per il terremoto e ristrutturava gratis case o contribuiva all’acquisto all’insaputa del proprietario. Ingenti somme dilapidate in Sardegna dove si doveva tenere il G8 poi dirottato all’Aquila, altrettante per il progetto del ponte di Messina che probabilmente non si farà mai, senza contare il costo dei mega raduni religiosi a Roma che il Vaticano può anche permettersi di autofinanziare, visto che a quanto dicono non paga l’Ici. Tutti soldi che si potevano investire nella tutela del territorio a prevenzione di calamità naturali..(naturali fino ad un certo punto). La prevenzione oltre al valore inestimabile di preservare vite umane serve anche ad evitare il grande esborso economico che poi lo Stato deve affrontare per risarcire in parte i danni (lo farà per questi ultimi??) e ricostruire dove necessario.
Scritto da Maria Rossa il 9/11/2011 alle 20:05
Rispondo a @Fiori. Seguo abbastanza attentamente la politica varesina del Pd ma quei documenti di cui parla non li ho mai visti circolare. Se abbiano dormito nei cassetti del partito o dei candidati questo non lo so. Come dice giustramente @Adamoli (e pensare che lo criticavo asrpamente) il programma del centrosinistra era comunque buono anche sotto il profilo urbanistico.
Scritto da Una lettrice il 9/11/2011 alle 20:27
"Serve la responsabilità degli amministratori locali, la consapevolezza degli urbanisti, la vigilanza delle comunità. Serve capire che l’urbanistica non è una materia tecnica di competenza degli esperti, bensì un forte valore comunitario". Queste parole sono giuste e le sottoscrivo purché siano rivoltre al centrosinistra e non solo al centrodestra.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 9/11/2011 alle 20:34
Non è stata la famosa legge Adamoli del 1990 ad aprire all'urbanistica cosiddetta contrattata?
Scritto da Ambrogio L. il 9/11/2011 alle 21:43
@Ambrogio L. - Ti ringrazio per la domanda, sinceramente. La legge conosciuta con il mio nome puntava sulla ristrutturazione edilizia degli edifici e su quella urbanistica di porzione di quartiere. Naturalmente i privati, come avviene normalmente, dovevano discutere la soluzione con i Comuni che poi decidevano pubblicamente con atti del consiglio comunale, non della giunta soltanto, cioè della maggioranza politica. I risultati positivi, ottenuti senza esborso di denaro pubblico, sono stati riconosciuti da tutti. Perfino chi l'aveva osteggiata (destra, comunisti e Lega), l'avrebbero poi applicata con successo. Il caso eclatante è rappresentatao da Marco Formenti, sindaco leghista di Milano, che dopo averla contrastata ne ha richiesto la proroga per ben due volte.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/11/2011 alle 23:02
Gentile Adamoli, in Lombardia il consumo di suolo negli ultimi anni è stato imponente, dati alla mano: il suolo è stato cementificato al ritmo di 140.000 metri quadrati al giorno, per un totale di circa 5.000 ettari l'anno coperti da cemento e asfalto (edilizia residenziale e commerciale, strade, impianti industriali, centri commerciali e capannoni) facendo quindi della Lombardia una delle regioni più cementificate d'Europa. Il nostro presidente d'altronde ha dato l'esempio facendo abbattere a Milano il bosco di Goia per costruirci sopra la nuova sede della Regione, e quindi non bisogna stupirsi che comuni e provincie seguano cotanto esempio. Che la Liguria fosse da tempo divenuta simile a un cementificio lo scrive Grasso sul Corriere, e alcuni libri coraggiosi avevano già denunciato la situazione. Perciò mi indigno quando leggo sui giornali che si sta cercando il capro espiatorio per la tragedia avvenuta:è forse colpa di qualche povero sindaco quanto è accaduto? Io non credo. Tutte queste colate di cemento, le famose "infrastrutture", sono ritenute da molti politici, industriali, ed associazioni di categoria, un bene per il territorio, ed è allora inutile accorgersi in ritardo che hanno un costo così tragico, è allora inutile fare demagogia e cercare un colpevole quando appena prima del cataclisma le si definiva "sviluppo del territorio".
Scritto da Carlo il 10/11/2011 alle 01:47
@Carlo - Suppongo che tu segua il blog abbastanza spesso anche se i tuoi commenti, sempre documentati, mancavano da un pò di tempo. E dunque sai che non vado mai alla ricerca del capro espiatorio tra i sindaci. Intendevo soltanto chiamare alla responsabilità le associazioni e le organizzazioni sociali per un maggiore controllo dello sviluppo urbano e degli strumenti della sua regolazione che sono largamnete ignorati anche per responsabiltà di quelle amministrazioni che preferiscono tenere la carte coperte. Il modo come le comunità locali trascurano la formazione dei Pgt mi preoccupa molto. Dal modo come ragioni penso che tu lo sia almeno al pari mio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/11/2011 alle 10:28
Esco dal seminato per una volta: perché non hai parlato del voto sul Rendiconto che ha mandato sotto il governo?
Scritto da Luigino il 10/11/2011 alle 10:46
Varese è bloccata dalla dabbenaggine della Lega. Gridatelo alto e forte.
Scritto da Varesino arrabbiato il 10/11/2011 alle 11:53
Caro @Luigino, della situazione determinatasi con voto sul Rendiconto dello Stato abbiamo parlato lungamente l'altro ieri pomeriggio in tempo reale. Oggi questo problema è su tutte le prime pagine dei giornali. Ne ridiscuteremo nei prossimi giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/11/2011 alle 12:08
Non voglio tornare sulle polemiche sollevate in alcuni commenti. Trovo scandaloso che qualcuno se la prenda con l' Oprandi che poi ha anche pagato l' ottusità del PD di Varese. Luisa ha invece ottunuto un grande risultato, i due esperti di urbanistica, uno non si è presentato all' elezioni l' altro è stato bocciato dagli elettori. Da Lei caro Adamoli mi sarei aspettato una maggiore difesa della candidata sindaco.
Scritto da ex-Margherita il 10/11/2011 alle 15:11
Quale difesa, caro ex Margherita? La credi così debole? Allora non la conosci. Questo è un blog, non un tribunale e io non sono il giudice. Ognuno esprime il suo parere e i lettori giudicano. Abbi fiducia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/11/2011 alle 16:22
Senza polemica Adamoli, so bene che l' Oprandi sa difendersi da sola. Diciamo che la sua candidatura è stata abbastanza travagliata proprio dentro il vostro partito. L' hanno accettata perchè non avevano altrenative ed erano a quel punto con le spalle al muro. Dopo hanno fatto le solite scelte interne anzichè valutare un impatto diverso e nuovo sulla città. A quel livello mi aspettavo un Suo autorevole e semplice parere. E' stato prudente, posso persino comprenderlo, ma questa è la solita musica.
Scritto da ex-Margherita il 10/11/2011 alle 18:27
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