Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/12/2012 alle 17:04


Ho sempre considerato Mario Monti un politico al di fuori dei partiti definendolo così varie volte.
Del resto chiamare “tecnico” un personalità che tra l’altro è stata per 10anni nel “governo” europeo è stravagante.
Monti in un anno a Palazzo Chigi si è mosso con avvedutezza politica avendo una maggioranza che più contrastante era difficile immaginare.
Mi piacerebbe molto che collaborasse col prossimo centrosinistra al governo. Ma non sarà facile. Parlare di Monti non significa affatto parlare soltanto di una persona ma di una politica, di un programma, di uno stile di vita e istituzionale, di un’impronta culturale. Apprezzo tutto ciò ma mi rendo conto che a sinistra è ingombrante.
Ipotizzarlo ministro dell’Economia o degli Esteri in un governo Bersani è difficile per il netto veto preannunciato da Vendola. Il ritorno in Europa dopo 10anni già passati a Bruxelles è quanto meno improbabile.
Sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica ma anche questa strada rischia di rivelarsi irta di difficoltà per le polemiche aspre sulla sua “discesa in campo”.
Oggi l’unica cosa saggia è lasciarlo libero di fare la sua scelta senza condizionamenti troppo pesanti. Vuole candidarsi premier? Se sarà questa la sua decisione è perché lui crede che sia nell’interesse dell’Italia.
Si può discutere la sua linea politica ma non la sua qualità morale.

Commenti dei lettori: 59 commenti -
L'intervista di D'Alema sul Corriere di qualche giorno fa con cui affermava che non sarebbe morale se Monti si candidasse era brutta. Meglio l'impostazione più prudente di Bersani.
Scritto da G.G. il 16/12/2012 alle 18:05
Meno male che Vendola c'è.
Scritto da Osvaldo il 16/12/2012 alle 18:28
Condivido ma bisogna dire che Monti un anno fa aveva detto che non si sarebbe candidato. In questa situazione con lo sfascio del centrodestra capisco che ci siano molti ambienti che lo vogliano in campo.
Scritto da Giovanna G. il 16/12/2012 alle 19:21
Sono curioso di sapere in cosa potrebbe consistere una collaborazione di Monti con un governo di centrosinistra-
Scritto da Giuseppe Morelli il 16/12/2012 alle 19:22
Abbiamo di fronte due grandi personaggi, entrambi sostenuti dalle principali famiglie politiche europee, quella socialdemocratica e quella popolare; ciò non significa che è diminuita la nostra sovranità ma che è aumentato il nostro prestigio nella Comunità dei popoli europei. Dopo la fine del suo mandato a termine, Monti può scegliere liberamente; non ha alcuna incompatibilità morale e c’è il precedente di Dini che, dopo essere stato indicato da Berlusconi, sostenne il centrosinistra. Tuttavia se Monti scende in campo perde la sua caratteristica di “terzietà” e deve rappresentare il Centro democratico che, dopo la fine della D.C. è sottorappresentato. Ciò lo pone in una una condizione di obiettivo antagonismo con il P.D. da cui ha avuto una collaborazione piena e leale. Il problema non è costituito dalle qualità personali di Bersani e Monti, che si stimano a vicenda, ma dai ruoli che possono essere diversi. Se vince Bersani si va verso una maggioranza di centro sinistra che comprende la sinistra radicale e che lascia allo sbando una parte cospicua dell’elettorato che si riaggregherà in qualche forma anche senza Berlusconi. Con Monti lo scenario cambierebbe totalmente perché il Centro democratico probabilmente si riconoscerebbe nelle idee liberali di Monti e diverrebbe un attore capace di ricostruire una dialettica “normale” relegando in posizione marginale le forze qualunquistiche della destra. Ma per svolgere questo ruolo serve che Monti prevalga su Bersani, il che è dubbio, e dovrebbe poi scegliere la via della collaborazione o dell’alternativa, comunque in un quadro democratico. Sono queste ipotesi difficili e delicate da valutare anche perché siamo di fronte al dissesto degli equilibri emersi con la seconda Repubblica che hanno aggravato notevolmente la situazione dell’Italia. Nonostante queste difficoltà, si intravede qualche luce ma ragione e sentimento inevitabilmente configgono.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 16/12/2012 alle 19:44
Si chiede qualcuno cosa possa avere a che fare Monti col centro sinistra. Rappresentare degnamente il centro no? Vedo storcere il naso a certa sinistra.Si perché quella sinistra li il centro lo vuole subalterno.Deve legittimare una definizione non giocare un ruolo politico.Certi personaggi del centro che si aggirano per Montecitorio sono li a occupare un posto o a rappresentare un qualche interesse collettivo? Mi pare giusta la prima.Con buona pace della sinistra d'alemiana o vendoliana che sia.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 16/12/2012 alle 20:09
I dati economici (di realtà) del governo Monti, comparati con i dati precedenti alla sua ascesa al potere: 1) Prodotto interno lordo al -2.3% (era al 0.4%) 2) Rapporto debito pil al 126.7% (era al 120.7%) 3) Spesa per interessi/pil al 5.4% (era al 4.6%) 4) Domanda interna -5% (era al -1%) 5) Tasso d’interesse sui mutui 4.8% (era al 4.6%) 6) Pressione fiscale al 55% (era al 51.6%). Comunque, caro Adamoli, concordo con lei: Monti dovrebbe candidarsi, magari anche con B., che lo propone come leader del PDL. Ho sempre pensato che Crispi dopo la battaglia di Adua sbagliò a dimettersi, e che Cadorna, dopo Caporetto, fu ingiustamente destituito. Credo lei concordi. Non ripetiamo l’ errore con Monti.
Scritto da Carlo il 16/12/2012 alle 20:36
Monti serve per reintrodurre una dialettica più seria nella politica italiana. Da questo punto di vista faccio il tifo per Monti.
Scritto da Maurizio il 16/12/2012 alle 20:47
Credo che la scelta di Monti sia difficile e tormentata. .Schierarsi con chi alla fine l'ha sfiduciato pesantemente ? Per fare un piacere a Berlusconi ?Accettare di mettersi a capo di un centro quanto mai composito con un modesto esito elettorale ? Lo sbocco alla Presidenza della Repubblica sarebbe quanto mai allettante. Senza dichiararlo pubblicamente il PD lo garantirebbe. Ma Monti rischierebbe di non avere l'appoggio del centro e della destra.Per vendetta del rifiuto a schierasi con loro.
Scritto da A.Vaghi il 16/12/2012 alle 20:59
Aggiungo,ho visto e sentito Napolitano dopo il colloquio di stamane con Monti. Ha risposto seccato ai giornalisti. Non con la solita gentilezza. Brutto segno..O Monti ha continuato a fare il pesce in barile o ha annunciato una discesa in campo.
Scritto da A.Vaghi il 16/12/2012 alle 21:11
Ha ragione D'Alema, a prescindere dalle parole brusche e poco diplomatiche: sarebbe quantomeno strano che Monti si ponesse come leader di un'aggregazione, nella quale siano determinanti le forze politiche che lo hanno costretto prematuramente alla resa, contro una coalizione di centrosinistra, o meglio il P.D. , che lo ha sostenuto lealmente fino alla fine. In altri termini il problema non è tanto che Monti sia libero o meno:è ovvio che lo sia. Semmai, qualora decidesse di fare il gran passo da "tecnico"a "politico", come si potrebbe o dovrebbe schierare? Non con il centrodestra intesa come un'armata variegata e brancaleonesca che comprendesse tutto e il contrario di tutto (Lega a parte, forse) al solo scopo di impedire al centrosinistra di vincere. Sembra che Monti abbia già escluso tale opzione, poichè francamente un suo governo appoggiato da Berlusconi e Brunetta andrebbe francamente contro qualsiasi criterio di buonsenso, di intelligenza e di logica politica. Eugenio Scalfari, nell'editoriale di domenica su "la Repubblica", auspica una collaborazione, nelle forme che Monti stesso deciderà, con il centrosinistra, dal quale, P.D. in testa, il premier ha avuto il più leale sostegno. Credo sia possibile, anzi auspicabile. Ad una condizione: che le forze di centro, non berlusconiane, da Casini a Fini a Montezemolo riescano finalmente a trovare tra loro la quadra, con Monti poi che di tale aggregazione accetti di essere il leader o semplicemnete il punto di riferimento. Sarebbe in questo caso inevitabile un confronto-scontro elettorale con il centrosinistra, come parecchi temono i ncasa P.D.? Non necessariamente. O meglio: potrebbe anche darsi che un centro liberal moderato, deberlusconizzato, percepito come alternativo al centrosinistra, raccolga un ampio consenso elettorale, sottraendo voti sia alla sinistra che alla destra meno radicale.E allora? Dovremmo temere tale scenario? Certo noi del P.D. potremmo perdere consensi; l'importante però che, qualora le due aggregazioni, il centro deberlusconizzato ed il centrosinistra, non avessero i numeri sufficienti per governare, siano disposti a collaborare per il bene degli Italiani, dando vita ad una specie di grande coalizione. In fondo, in un momento altrettanto difficile per il nostro Paese, circa 35 anni fa, le due forze allora antagoniste, Democrazia Cristiana e Partito Comunista, non dettero forse vita ad una collaborazione governativa, eludendo la conventio ad excludendum contro i comunisti italiani? Collaborazione che, comunque la si voglia giudicare, era resa necessaria dalla situazione drammatica in cui si trovava l'Italia. E ora non siamo in una situazione alquanto simile?
Scritto da Mariuccio Bianchi il 16/12/2012 alle 21:23
Monti non si schiererà né con Berlusconi né con una coalizione che abbia dentro Vendola. Berlusconi è in stato confusionale ma avete ascoltato Vendola? Per lui Monti è il nemico da battere. Come fa Monti a schierarsi con lui?
Scritto da A.F. il 16/12/2012 alle 21:57
Che Monti vada pure con i movimenticchi del centro. Prenderà una sventola e la chiudiamo lì con una fase che avrà avuto una sua utilità ma che è ora di lasciare alle spalle.
Scritto da Mario T. il 16/12/2012 alle 23:10
Monti, se ritiene utile entrare nell'agone politico, deve poter liberamente scegliere cosa fare. Le parole di D'Alema non mi sono piaciute e Bersani non l'ha giustamente seguito, però non ritengo che, dopo "l'ammuina" del cavaliere che l'ha defenestrato per interposta persona, Monti si schieri con l'una o con l'altra aggregazione. Lo vedo sponsor, con l'intenzione di superare il 4%, di una lista di super partes: Il suo futuro è come Capo dello Stato o all'economia. E sarebbe ancora utile.
Scritto da Sic Est il 16/12/2012 alle 23:11
Certo sarebbe dura per Monti schierarsi col PD,come pure accettare il suo sostegno per scalare il QUIRINALE. Cercando di entrare nella sua mentalita'penso che optera'per il Centro,sia unificato ma senza Berlusca,gli exAN e la Lega,sia raggruppato in formazioni distinte.Ci si e'messa anche la Chiesa a tirarlo in questa direzione. Per il PD si preparano tempi bui,la sua vittoria e'incerta,e se anche vincera'dovra'necessariam.trovare l'accordo per governare con questo"terzo polo"che si sta formando
Scritto da giovanni dotti il 17/12/2012 alle 01:21
Certamente libertà di scelta. Vale per tutti. Mi convincono le considerazioni di M. Bianchi, C.M. Fiori e A. Vaghi. Queste le mie. 1) C'è l'impressione tirino Monti per la giacca (giacche eleganti, peccato rovinarle). Perché? Perché non c'è nessuno se non vecchie ricette o altro considerato, dagli stessi sodali, troppo poco. 2) Per come si sono messe le cose, Monti può dare l'impressione di essere il candidato di Berlusconi. Credo ci starà attento. 3) Avrebbe lo stesso problema di Prodi:è di fatto senza un partito. Con l'aggravante che i gruppi di sostegno hanno un radicamento politico da verificare. 4) Sarebbe vertice di un raggruppamento "melting pot" variegato, come lo sono stati la destra dannosa di questi anni ed il quasi inconcludente centrosinistra del 2006. 5) Costruire una federazione a 2 mesi dalle elezioni non mi pare un`operazione che dia stabilita`. 6) Vedo piu` elite che popolo. Ricordo che alle prossime elezion la gran parte dei leader (candidati o no, Grillo compreso) sono dei milionari o generi di milionari. Nessuna pregiudiziale, ma io qualche domanda sul perché me la faccio.
Scritto da FrancescoG. il 17/12/2012 alle 08:26
@Mariuccio Bianchi. "Eugenio Scalfari auspica una collaborazione, nelle forme che Monti stesso deciderà, con il centrosinistra, dal quale, P.D. in testa, il premier ha avuto il più leale sostegno". Ma dove? Il Pd lo ha sostenuto ma Vendola che è il secondo partito della coalizione lo ha combtatutto più aspramente che mai.
Scritto da Un cislino il 17/12/2012 alle 09:24
@Mariuccio Bianchi. Aggiungo una coa. E cosa dici sull'accordo sulla produttività? Ti rendi conto delle posizioni della sinistra che sarà certamente alleata col Pd?
Scritto da Un cislino il 17/12/2012 alle 09:26
Anche l'assennato Bersani berlusconeggia? Da La Repubblica di venerdì 14, pag. 4, apprendo che Bersani ha dichiarato “Mi verrebbe voglia di fare un po' di giravolte anch'io, visto che ne basta una di Berlusconi per fare le prime pagine dei giornali”. E così ha tentato - ma è finito comunque a pagina 4 – affermando che “i progressisti devono essere generosi, siamo pronti al confronto dopo il voto con un centro europeista”. Cosa ha detto il già assennato Bersani? DOPO IL VOTO? Essendo io un conclamato cretino di sinistra rinuncio, esterefatto, ad ogni commento e lascio la parola a Pietro Ichino che nel suo “editoriale telegrafico” di oggi 17 dicembre scrive: “Ma se questo è davvero il suo disegno, perché l’alleanza con il centro non farla prima delle elezioni, domani stesso? Solo perché Vendola non vuole? Se è per questo, Vendola non è stato mai d’accordo neppure con l’appoggio che il Pd ha dato a Mario Monti per tutto l’ultimo anno. Gli elettori hanno diritto di sapere con precisione per che cosa votano”. 
Scritto da ulderico monti il 17/12/2012 alle 10:17
Il ragionamento di @Fiori è interessante come sempre ma non ho capito se lui auspica oppure no che Monti si candidi. Obiettivamente non è facile dirlo. Io tutto sommato dico di si.
Scritto da Luigi il 17/12/2012 alle 10:32
Caro@Massimo (19.44), con questa legge elettorale se Monti darà il suo nome ad una coalizione di centro metterà ordine nella dialettica politica lasciando da parte i populisti, gli ex An, gli europeisti scettici, la Lega, ma potrà influire veramente sul governo del Paese solo se al Senato la coalizione di Bersani non otterrà la maggioranza. Mi sbaglierò ma penso sia questo il suo dubbio. Lui non vorrà fare solo testimonianza ma essere decisivo per le sorti dell’Italia. Auspico ancora qualche forma d’intesa col Pd anche se per lui sarà difficile accettare la presenza di Vendola suo avversario accanito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2012 alle 10:42
I cicli dell’economia non sono sovrapponibili alle fasi della politica. Le leggi formalmente approvate dispiegano i loro effetti in tempi successivi e in più ampi periodi. L’impatto delle scelte politiche sul sistema economico va valutato nel medio periodo; negli ultimi vent’anni, nella fase della seconda Repubblica, i risultati sono sempre stati negativi. Il “rigore” ha sempre effetti depressivi ma, con duemila miliardi di debito, se si fosse continuato nella politica di “spesa allegra” l’Italia sarebbe stata messa in condizione di “default”; solo con i conti in ordine si possono creare le condizioni per una ripresa ma il debito ricadrà in gran parte sulle prossime generazioni e il “consumismo” non sarà più possibile. La politica non fa i miracoli, come si crede, e inoltre deve tener conto di fattori globali (l’economia è interconnessa) e naturali (come i terremoti e le alluvioni). L’Europa può aiutarci ma anche noi dobbiamo contribuire verso altri Paesi che sono in difficoltà. I contributi all’Europa e, soprattutto, l’enorme cifra degli interessi sul debito, oltre all’imponente quota di evasione fiscale sono tra le voci più importanti del nostro deficit annuo, nonostante l’ “avanzo primario” raggiunto. L’anno scorso eravamo sull’ “orlo del baratro”, l’emergenza si è attenuata ma siamo ben lontani dall’essere fuori pericolo e non si può ritornare allo scialo di prima (anche le “ruberie” dei politici sostenevano la domanda). Con Monti al governo c’è la garanzia di un modo serio di far politica; tagliando la spesa pubblica improduttiva e liberando così le risorse per sostenere i redditi dei ceti più deboli e sostenendo lo Stato di sicurezza sociale che è a rischio.. La sua discesa in campo va vista positivamente perché darebbe rappresentanza a quell’elettorato qualunquista di destra che, anche dopo Berlusconi, si riaggregherebbe intorno a figure molto più preoccupanti. Anche Bersani ha le carte in regola per governare ma l’alleanza con la sinistra radicale, che guarda ancora alla “società post-fordista” e non vuole una politica di risanamento, è una spina nel fianco- Con il “porcellum” la sinistra può ragionevolmente puntare alla vittoria ma sarebbe meglio se la parte residua dell’elettorato sia rappresentata da un centro democratico anziché da forze populiste. La discesa in campo di Monti cambierebbe lo scenario politico in meglio e farebbe bene anche al P.D. ; non sarà la “foglia di fico” per Berlusconi ma, come dice Adamoli, un collaboratore-competitore del Partito Democratico che non dovrà subire i possibili ricatti della sinistra radicale. Aprire una pagina nuova della politica italiana significa avere una democrazia meno fragile, “normale”, e un maggior rispetto da parte dell’ Europa.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 17/12/2012 alle 11:30
Caro Ulderico@10.17, ma con quale "centro" il PD deve dichiarare l'alleanza prima del voto ? Aiutami a capire, perchè ci sono tanti"centri" più dei miei capelli. E non sono calvo.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 17/12/2012 alle 11:49
Qualunque sarà la scerlta di Monti gli sono riconoscente per aver salvato l'Italia dal baratro in cui l'aveva cacciata il duo Berlusconi-Bossi.
Scritto da Pd Pavia il 17/12/2012 alle 12:21
@Fiori: gentile Fiori, mi permetta una risposta: dovrebbe considerare che in economia, per utilizzare le parole di un vero economista, una cosa “o è nei numeri o non è”. Monti ha semplicemente incrementato la recessione italiana, pur non provocata dal suo governo, ma dalle congiunture internazionali e da B. Aggiungo: dal punto di vista della struttura del modus cogitandi si dovrebbe comprendere che con ragionamenti basati sui cosiddetti “controfattuali” si può dire tutto ed il contrario di tutto. Gli effetti di un tale metodo di ragionamento, come pure del cosiddetto “pensiero per appartenenza” (ben noto in psicologia sociale), sono spesso deleteri, come la Storia dimostra (credo lei lo sappia bene), e se il singolo individuo non è capace di tornare a ragionare sui dati di realtà, e discernere chi in politica provoca danni e chi no, temo che la “mezzoggiornificazione” del nostro paese sarà il futuro.
Scritto da Carlo il 17/12/2012 alle 12:38
@Ambrogio Vaghi. Non a me devi rivolgere la domanda, ma al Bersani che certamente ha in mente quale interlocutore vorrà contattare DOPO il voto. L'anomalia non è "il Centro", bensì la contraddizione di considerarlo un interlocutore indispensabile con cui, però, trattare DOPO. Che lo dica io non importa a nessuno, che lo dica Ichino (e altri) può interessare - oltre me - anche qualche moltitudine. "La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo...".
Scritto da ulderico monti il 17/12/2012 alle 12:48
Sinceramente e spudoratamente, come al solito, penso che Monti farebbe bene a uscire di scena adesso e a non candidarsi. Ma, c'è un ma, dovrebbe prima chiedere il semocommissariamento dei conti cioè lo scudo anti spread di Mr Draghi. A questo punto sì, con un bel memorandum sul tavolo, si candidi pure anche mia zia... più danni di tanto non riuscirebbe a fare. A meno che non ci sia un modo per sostituire Napolitano con una persona di garanzia forte altrettanto quanto lui. Meglio la BCE.
Scritto da Nicoletta il 17/12/2012 alle 13:00
come dice Adamoli nel post, il nome Monti implica una politica : sono favorevole che si candidi, e che si candidi anche contro il PD, per 2 motivi . 1) così i montiani del PD non entrano in parlamento col voto mio, cosa che mi da' uggia, ma con quello di chi la pensa come loro, e 2) così si vede se, oltre a BCE e PPE, l'agenda monti va bene anche agli italiani : e dove la risposta fosse NO,si potrà fare diversamente con meno ambiguità.
Scritto da marco il 17/12/2012 alle 14:07
Non illudetitevi troppo voi a sinistra: dopo Monti di sarà ancora Monti.
Scritto da Bianchi Giò il 17/12/2012 alle 15:17
Mi pare che si stia dimenticando che la cosiddetta "Agenda Monti" è il risultato dell'incapacità della Intelllighentia economica (?) del governo Berlusconi (Berlusconi, Bossi, Tremonti, Brunetta e altre teste decotte). Non ci si può dimenticare che poco più di un anno addietro il governo del cavaliere, in una convulsa sequela di manovre economiche senza senso, ci stava conducendo verso il fallimento. Monti è una risorsa, il problema resta sempre Berlusconi che promette da 20 anni le stesse cose.
Scritto da Sic Est il 17/12/2012 alle 15:43
Il Signor @Ulderico Monti, oltre ad essere “vitale” e “sanguigno”, trasmette anche una certa “virilità esistenziale”, quel non so che di energia positiva che fa dispetto alla sua età. A noi giunge questa immagine. Potenza della sensibilità telematica, molto sviluppata nel Paese delle Meraviglie. Ma se proprio insiste nell'essere annoverato fra i Reverendi, esaudiremo le sue richieste. E’ solo questione di cambiare i nostri registri. Che si sia avvicinato ai socialisti nel 2009, è anche una fortuna, perché si è risparmiato gli anni di unione con i Radicali, che non riscuotono la nostra simpatia per la loro esasperata (e disperata) laicità. Nel fine settimana abbiamo scollegato la comunicazione esterna ma non quella interna, che è sempre intensa e feconda. Fra riflessioni e risate, la comunità del Paese delle Meraviglie ha integrato le due categorie che avevo esposto. Pertanto, oltre a cretino e stupido, il saggio Brucaliffo sostiene che la politica annoveri anche il bastardo, il pirla e il fesso. Abbiamo fatto un gioco di società, attribuendo a ognuna di queste categorie nomi e cognomi di vostri politici nazionali. Giammai, nomi locali, giammai! Non vi conosciamo per niente. Ebbene, le risate sono state così tante che, per la Duchessa e la Regina di Cuori, hanno anche costituito un'ottima ginnastica facciale antirughe. Non sono mancati momenti di autoironia che qui ripropongo: è difficile che io sia stata cretina ma stupida sì. Spesso sono stata stupida e fessa.
Scritto da Alice in wonderland il 17/12/2012 alle 16:04
Caro Reverendo @Giuseppe Adamoli, mi scuso di rispondere solo ora, ma abbiamo preso l'abitudine di scollegare i fili nel fine settimana. Alcuni addirittura li perdiamo e, si sa, quando si perde il filo, riprenderlo non è facile. Lei dichiara di non essere interessato alla categoria dei cattolici in politica (15.12.2012, h. 18.28). Certo! Noi riteniamo che lei sia più interessato alla categoria degli ex democristiani. E tante sono state, su queste pagine, le sue riflessioni sulla presunta egemonia diessina, nell’ambito del Pd, nei confronti dei margheritini, ex democristiani. (Un giorno è arrivato anche tale @Reverendo Ravani che, lancia in resta, si mise ad insultare una commentatrice. Tanto fu maleducato questo Reverendo Ravani, che la commentatrice se ne andò per sempre. Prosit!). Analoghe riflessioni sono state spesso intavolate anche dal Reverendissimo @Camillo Massimo Fiori. Tesi pregevoli e dotte, assunti articolati ma, strucca strucca (come dice la mia Duchessa), spesso finalizzati a lamentare un presunto esiguo spazio degli ex democristiani nel Pd che, a onor del vero, è una intricata giungla che ha soffocato tutte le sue piante pioniere. E cosa dire del Diacono Permanente (non riesce ad ultimare gli studi per diventare Reverendo) @Roberto Molinari? E’ bravo, comunicati sempre lucidi, i suoi, che stimolano sempre una sola domanda: “E quindi?”. Segue il silenzio.
Scritto da Alice in wonderland il 17/12/2012 alle 16:07
Con riferimento alla telefonata, caro @Reverendo Giuseppe Adamoli, mi pare sia chiaro che la questione che si pone sul tavolo non è quella dell’anonimato, dal momento che anch’io lo sono. Infatti, la persona a cui alludiamo io e lei non è tenuta a firmarsi con nome e cognome ma, a mio giudizio, a essere se stessa. Solo in quel caso dovrebbe essere degna di interlocuzione seria. Rimanere sul blog come 60enne, montiano convinto e bersaniano doc, mi pare una follia, avente il solo scopo di buggerare gli ospiti. Altra cosa, invece, sono gli slanci di filantropia (non saprei come chiamarla) che questa persona manifesta (anche oggi, anche in questo post, potrei fare l’elenco dei nomi). Comportamento incomprensibile, ma d’altronde ... Tenerli o ammazzarli, dice il saggio Brucaliffo.
Scritto da Alice in wonderland il 17/12/2012 alle 16:10
@Ulderico carissimo, citi Ichino come fosse la Bibbia. E' un ottimo giuslavorista ma come politico, conoscendolo, vale quanto me e te.E perchè dovrei rivolgere la domanda a Bersani ? Ha diritto di tenere qualche carta scoperta, come tutti gli altri, in questo momemto.
Scritto da A.Vaghi il 17/12/2012 alle 16:33
Che confusione nella destra! Meloni e Crosetto, Formigoni e Albertini, Gasparri e La Russa. Brunetta e Santanché e poi sempre lui l'immarcescibile Cavaliere. Ma perchè non si gode la sua bella fidanzata? Se Monti si mette a federare questi è matto e gli tolgo il mio rispetto.
Scritto da Elisabetta C. il 17/12/2012 alle 16:46
Non hai detto niente sulle primarie regionali, come mai?
Scritto da Nicola il 17/12/2012 alle 17:07
Mi sembra ormai certo che Monti scendera' in campo col Centro,per questo il PD,facendo buon viso a cattiva sorte,dovrebbe iniziare a dialogare con quanti ne faranno parte,escluse ovviam.le dx.populiste di B&B e exAN,per cercare un'intesa su un PROGRAMMA serio e condiviso in favore delle categorie sociali piu'colpite dalla crisi e dai provvedimenti del governoMonti.Senza pero'escludere l'alleanza col SEL,che lealmente potra'sostenerlo nelle scelte"di sinistra"dentro o fuori dal prossimo governo.
Scritto da giovanni dotti il 17/12/2012 alle 17:18
Nonostante un paio di indicatori positivi, come i numeri confortanti dei sondaggi e la gigantesca affluenza alle primarie, con po’ di avvedutezza non è difficile cogliere l’enorme difficoltà del centrosinistra di Bersani. Temo che il centrosinistra italiano rimanga in panne (senza conducente, senza benzina, senza livelli, a momenti senza il mezzo) ancora almeno per dieci anni. Il centro è un aborto e, se solo avessero un pizzico di dignità, alcuni politici si farebbero da parte (uno su tutti, il fallimentare Fini). Manca un leader di centrodestra, che non può certamente essere quella figura grottesca intervistata ieri dalla D’Urso, e nemmeno il teleguidato Alfano. Quante e quali, le responsabilità dei politici dell’ultimo ventennio?
Scritto da eg il 17/12/2012 alle 17:36
@ Alice in Wonderland – Il P.D. lascia scarso spazio ai cattolici democratici perché questi non lo cercano, non propongono le loro idee e i valori ad esse coerenti, i concetti essenziali e ancora moderni della loro esperienza. E’ un caso di evidente di autolesionismo collettivo. La civiltà cristiana è strettamente imparentata con la politica ma gli ex democristiani si adagiano nel conformismo perché hanno più a cuore le loro carriere dei loro principi. Saranno spazzati via e sostituiti con energie fresche e vitali che potranno aggregarsi anche in forze progressiste diverse dal P.D. che tornerebbe ad essere un partito laicista e, forse, classista. In alternativa al populismo dilagante, la gente vuole una politica che non si limiti a gestire l’esistente ma sappia cercare “nuovi cieli e una terra nuova”.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 17/12/2012 alle 18:04
All' amico cislino (che con cattivo vezzo non dichiara nome e cognome): sono anchi'io militante Cisl e capisco le tue preoccupazioni in rapporto a Vendola. Peraltro confido nella capacità di Bersani di far capire a Vendola stesso che non siamo più ai tempi dell'armata Brancaleone, qual era l'Unione di Prodi. Parimenti mi auguro che i centristi, con o senza Monti, mantengano il proposito di non fare alcuna ammucchiata con coloro-P.D.L. e affini, che hanno reso assai tormentato il percorso del governo Monti fino a sfiduciarlo. Di conseguenza spero che i centristi stessi ed il centrosinistra, qualora nessuno dei due schieramenti sia autosufficienti dopo la tornata elettorale, siano disposti a collaborare per la formazione di un nuovo governo, il cui segno sia la continuità, con le necessariecorrezioni nel segno dell'equità e della crescita, dell'agenda Monti. Quanto al'accordo sulla produttività, sono sostanzialmente d'accordo che andava sottoscritto e che la Cgil ha sbagliato a non firmarlo; tuttavia non posso non vedere alcuni elementi di criticità, due in particolare: la detassazione totalmente a carico della fiscalità generale, in un momento in cui forse andavano potenziati gli strumenti relativi agli ammortizzatori sociali; poi la facoltà assegnata alla contrattazione di secondo livello di decidere il demansionamento in fabbrica non va preso alla leggera. Ciò non di meno la Cgil ha sbagliato a non aderire, anche perchè il motivo di dissociazione prevalente è stato quello improrio di risolvere con quell'accordo la questione della rappresentanza in fabbrica (alias della Fiom).
Scritto da Mariuccio Bianchi il 17/12/2012 alle 18:07
come ben sai sono uno che sta con Vendola e il tuo auspicio (a differenza dell'auspicato precedente tiket), mi trova d'accordo. Come ben si vede il problema dei problemi e cambiare TUTTA L'AGENDA POLITICA ITALIANA archiaviando una volta per tutte e definitivamente il berluscoleghismo che ha fatto strame del nostro povero paese. Senza questo cancro degenerato in metastasi, tutti e ripeto "tutti" devono concorrere alla ricostruzione del nostro paese senza veti contro nessuno, MONTI COMPRESO.
Scritto da ROBINEWS il 17/12/2012 alle 18:38
Cara @Alice (16.17) - Sono molto interessato alla cultura dei cattolici democratici che penso possa essere ancora necessaria all’Italia. Ma non sono affatto disponibile a farmi classificare in una delle decine di pseudo organizzazioni politiche che vi si richiamano. Non mi sento nemmeno ex democristiano, anche se lo sono stato orgogliosamente. Questa denominazione “ex” mi mette tristezza. Ho scritto decine di post in cui dico che trovo urgente archiviare sia la categoria di ex o post comunisti, sia di ex o post democristiani. Infatti nel Pd non mi sono mai riconosciuto in Marini, Franceschini, Fioroni, Bindi, vale a dire le correnti ufficiali degli ex popolari. Semmai in Letta, ma per il suo modo di ragionare più che per altro. Che poi nel Pd sia largamente prevalente una cultura di sinistra tradizionale che non mi affascina lo grido ai quattro venti da molto tempo. Questo tema è stato oggetto del mio ultimo confronto con Letta che stimo sempre anche se, dal mio punto di vista, incide troppo poco nella linea del Pd. Complimenti per la verve dialettica nel vostro bel Paese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2012 alle 18:45
Continua-@robinews- la prossima legislatura deve essere autenticamente "costituente" nel solco della più bella costituzione del mondo e a questo compito come già scritto devono concorrere "tutti" Monti compreso, sia come senatore a vita, ministro o futuro presidente della repubblica. Il tutto però nella chiarezza che tutto questo dovrà prendere forma e sostanza "dopo il responso elettorale". Elettori e cittadini devono esprimersi liberamente senza "assetti di potere predefiniti".
Scritto da ROBINEWS il 17/12/2012 alle 18:45
continua@robinews- dopo le elezioni quindi-il nuovo parlamento, sulla base della costituzione repubblicana potrà lavorare alla ricostruzione del nostro paese, senza pregiudiziali contro Monti o altri protagonisti democratici della vita politica e parlamentare MA ANCHE SENZA PREGIUDIZI O PREGIUDIZIALI CONTRO VENDOLA O UNA SINISTRA CHE PUO' SENZA OMBRA DI DUBBIO DARE IL SUO ORIGINALE E DECISIVO CONTRIBUTO PER RINFONDARE L'ITALIA CON EQUITA' (vera)-GIUSTIZIA SOCIALE (vera) E LIBERTA' (vera).
Scritto da ROBINEWS il 17/12/2012 alle 18:54
@Alice in wonderland alle ore 16,04 mi definisce trasmettitore di “virilità esistenziale”. Arrossisco per timidezza e confesso che un tale giudizio non l'ebbi mai nel corso di antiche esperienze di peccatore forse redento e forse no. Che risponderò alla deliziosa Alice? Non potendo inviarle un omaggio di rose rosse, vorrei poetare, ma non oso. Così me ne sto alle prese con un quadrilemma di espressioni. 1. Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al cuore... / 2. O Lola c'hai di latti la cammisa, si bianca e russa comu la cirasa... / 3. O soave fanciulla, o dolce viso di mite circonfuso alba lunar... / 4. Chi è costei che sale dal deserto fragrante di mirra e di incenso …? Gliele dedico tutte, prima che la Famiglia mi blocchi il conto corrente e mi interdica.
Scritto da ulderico monti il 17/12/2012 alle 19:18
In questo particolare momento politico mi trovo in difficoltà nel postare un commento perché non riesco a vedere le cose a “bocce ferme”; troppi sono ancora i parametri non quantificabili. Certo, se la disputa fosse tra una destra moderata europeista con a capo Monti ed una coalizione progressista guidata da Bersani, riterrei di essere, come Pangloss, nel migliore dei mondi possibili. Qualunque fosse il responso delle urne si potrebbero dormire sonni tranquilli. Purtroppo la situazione italiana è ben diversa. Cambiando discorso, provo un certo disagio per le parole di @CMF: “La civiltà cristiana è strettamente imparentata con la politica ma gli ex democristiani si adagiano nel conformismo perché hanno più a cuore le loro carriere dei loro principi” . Si riferisce forse all’Editto di Costantino recentemente celebrato dal card. Scola contro la laicità dello Stato? Dobbiamo tornare alle guerre di religione?
Scritto da Angelo Eberli il 17/12/2012 alle 19:40
Ormai è chiaro che Monti si schiera e non con Bersani e Vendola. Sono soddisfatto, avrà il mio voto. Proseguo con coerenza il mio cammino da quando votavo per te con entusiasmo e per il tuo partito sebbene con minore convinzione.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 17/12/2012 alle 19:44
Caro @Nicola (17.07), scusami, mi stava sfuggendo la tua domanda diretta e precisa. Non ho parlato molto delle cosiddette primarie regionali perché l'esito era più che scontato. Nessuna suspense, nessuna bagliore programmatico, che spero sopraggiunga nei prossimi giorni. Ho votato Ambrosoli e lo sosterrò più che posso ma un giro propagandistico, senz'altro utile, dev'esse chiamato così senza usurpare altri nomi, se vogliamo preservarne la credibilità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2012 alle 20:38
Sottoscrivo con entusiasmo l'ultima riga del post "Si può discutere la sua linea politica (di Monti) ma non la sua qualità morale". Bravissimo.
Scritto da Cereda il 17/12/2012 alle 21:17
I sondaggi dicono che già oggi Monti ha un'area virtuale del 20%. Vuol dire che i partiti sono vissuti come organizzazioni insufficienti per darci un governo serio. Cos'hanno fatto durante l'anno di Monti. La legge elettorale, la riforma del parlamento, la legge sui partiti? Niente di tutto questo e di che cosa si lamentano?
Scritto da G.G. il 17/12/2012 alle 22:24
Mi identifico con i montiani del PD che tra i renziani dovrebbero essere la maggioranza. In un periodo di candidature pilotate dall'apparato non ci saranno molte manifestazioni d'interesse esplicite. Dopo le cose cambieranno.
Scritto da Flavio Argentesi il 17/12/2012 alle 22:29
Sono un renziano del Pd e voterò Bersani ma lui capisca che una parte di chi ha votato Matteo deve essere riconquistato altrimenti voteranno Monti se si presentaerà.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 17/12/2012 alle 23:24
Commovente il commento del Signor @Ulderico Monti, commovente, da vero Cavaliere Cortese. Per l’occasione, ho rispolverato (nel vero senso della parola) la storia di “Abelardo e Eloisa. Parole al posto di cose” (Mariateresa Fumagalli, Beonio Brocchieri, Le Scie Mondadori, 1984). Quanto romanticismo questa sera nel Paese delle Meraviglie. Quanto romanticismo! Iniziamo a leggere: “La campagna doveva essere bella all’Argenteuil nel 1118. Oggi l’abitato è opaco e anonimo e il monastero un poverissimo rudere. Nel cielo a sud-est, di giorno una macchia grigia, di notte un ventaglio di luce, indicano la presenza di Parigi. La Senna, oggi lenta e scura, può avere nella nostra memoria le piccole onde brillanti e compatte fissate nelle tele degli Impressionisti; i pochi alberi stentati da periferia cittadina possono far ricordare quelli alti, sovrastanti le case, dipinti da Monet in un magico mattino invernale del 1876. Ma nessuna immagine può sorreggere la fantasia se ci spingiamo più indietro nel tempo, lontano, fino a quel 1118 …”.
Scritto da Alice in wonderland il 18/12/2012 alle 00:20
Il Reverendissimo @Camillo Massimo Fiori redige una precisa e sincera descrizione dell’ethos del politico democristiano. Una perla. Non so ad altri, a me tanta sincerità conforta. Sarebbe auspicabile che anche dal fronte dei partiti della sinistra storica e radicale giungesse un’altrettanta determinata analisi. Sono, invece, le sue conclusioni che non mi convincono. Se per “energie fresche e vitali che si aggreghino in forze progressiste diverse dal Pd” allude a Renzi (che per il momento è ancora nel Pd) e a Olivero e a Riccardi, temo ci sia ancora da lavorare. Non capisco i motivi per cui una persona di notevole spessore come Riccardi non sia confluita nel Pd ma stia alla ricerca di un “centro” che stenta a prender forma. Giusta anche l’analisi del Reverendo @Giuseppe Adamoli sul superamento delle categorie degli ex o dei post, abbandonando pregiudizi e diffidenze. Volendo entrare, per un attimo, nella testa di Olivero (insisto su di lui perché meno noto e meno autorevole di Riccardi) non comprendo la genesi della sua vicinanza agli “ideali” e alle proposte di Cordero di Montezemolo, anziché a Bersani. La mission (alla inglese) della Comunità romana di Sant’Egidio mi è sempre parsa lontana da quella del Circolo del Golf al quale è iscritto Cordero di Montezemolo. E le Acli non sono un marchio come la Ferrari ma una comunità di popolo, una comunità di lavoratori cristiani.
Scritto da Alice in wonderland il 18/12/2012 alle 00:28
Udite, udite! Eugenio Scalfari ha scritto un lungo sermone, da cui traggo il brano seguente: “Massimo D'Alema lo ha (intende Mario Monti) pubblicamente diffidato: metterebbe in difficoltà il Pd, il partito che più degli altri lo ha lealmente appoggiato fin dall'inizio quando Berlusconi si dimise e il Pd avrebbe potuto chiedere che si andasse subito alle elezioni che probabilmente avrebbe vinto. Bersani respinse quella pur legittima tentazione nell'interesse dell'Italia. ”. D’Alema, lo sappiamo, è com'è. E non c'è speranza. L’altro, l’Eugenio, è il Profeta: e ora ci racconta che il PD poteva chiedere le elezioni, e vincere, ma non l’ha fatto nell’interesse dell’Italia. Così dicendo sottintende che Napolitano è un ambizioso che, avendo la possibilità di dare all’Italia un governo eletto – come hanno tutti in Occidente, compresi quegli sfigati di greci – non l’ha fatto. E recitare così il ruolo di deus ex machina. Siamo alla farsa tragica o, se preferite, alla tragedia farsesca. Anatema!
Scritto da ulderico monti il 18/12/2012 alle 08:07
Non vivo nel paese di Lewis Carroll, né prendo molto sul serio le lezioni di Eugenio Scalfari (un Roberto D’Agostino più alfabetizzato ma sempre un inventore di notizie false rifilate per vere). A me sembra che stiamo analizzando quello che Monti non ha detto (nel diritto positivo chi tace non dice niente) e le prese di posizione che non ha “preso”. Sono convinto, e presto ne avremo la conferma, che Monti non ha alcuna intenzione di entrare a gamba tesa nell’agone politico mentre si tiene disponibile (Monti, ripeto, è una risorsa, il problema è Berlusconi che da vent’anni racconta al “popolo bue” le stesse cose e cerca di rendere il Paese ingovernabile) per un’eventuale sua riproposizione. Lo vedo bene come Capo dello Stato o come Ministro dell’Economia. Le mezze calzette (Montezemolo, Olivero, Riccardi, associazionismi vari sedicenti cattolici, eccetera) mi sembrano quei burattinai che non si sono accorti che gli è rimasto solo lo spago in mano. Che D’Alema sia stato uno screanzato è chiaro a tutti, ma tra poco potrà dedicarsi a tempo pieno alla sua barca e non avrà opportunità per fare altri danni sulla terraferma.
Scritto da Sic Est il 18/12/2012 alle 09:41
@eg si domanda quante e quali sono le responsabilità dei politici dell’ultimo ventennio. Moltissime. Prevalentemente della destra ma in parte anche della sinistra. Per me l'autocritica severa l'aveva iniziata Veltroni ma non ha saputo o potuto portare a termine l'azione conseguente. Un vero spreco.
Scritto da Giorgio S. il 18/12/2012 alle 10:28
L'impressione e'che il PD non abbia intenzione di assumere la guida del governo,oggi come in passato.Nel PD molti sono i"renziani"che pensano che tutto sommato sia meglio che ci vada Monti, meglio se con una maggioranza di centro-sin.in cui prevalgano i pdiessini. Condivido con@RobinNews che non ci devono essere pregiudiziali che tendano ad escludere il SEL; a@SicEst dico che sara'sempre meglio confrontarsi con un centro anche di mezze calzette,ma senza B&B,LaRussa&C e tutta l'accozzagliadiprima
Scritto da giovanni dotti il 18/12/2012 alle 13:05
@Alice del 18/12 0028, ben detto, ben detto, ti abbraccio
Scritto da Ambrogio il 18/12/2012 alle 19:06
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