Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/10/2008 alle 11:43

Così Walter Veltroni ha rotto l'alleanza con Antono Di Pietro. Non mi rallegro e non mi straccio le vesti. Prendo atto. Ma quanti errori sono stati commessi in questo difficile e controverso rapporto politico! L'ultimo è quello di candidare Leoluca Orlando alla presidenza della vigilanza Rai.
E' vero che questa carica spetta all'opposizione, ma naturalmente ha bisogno dei voti della maggioranza che mai glieli avrebbe dati, a meno di una fortissima compensazione a favore di Berlusconi (corte costituzionale od altro).
Valeva la pena di dire di sì ad Orlando facendo poi incattivire ulteriormente Di Pietro per l'impossibilità di condurre in porto l'operazione?

Commenti dei lettori: 15 commenti -
Col senno di poi dobbiamo dire che anche la vicenda Leoluca Orlando è stata un errore. Tu (o lei) quando te ne sei accorto?
Scritto da Ariosto il 20/10/2008 alle 14:24
Non condivido il fatto che Veltroni sia andato da Fazio per rompere con DI PIETRO. Pur essendo favorevole alla decisione ritengo che così fatta sia più che dannosa. Così ha fatto diventare Di Pietro un martire (vedi sondaggio corriere.it). Invece si doveva forzare nel concreto (chiedera a DI PIETRO di cambiare il candidato alla commiss. di vigilanza per esempio) così da capire il gioco del ns. ex alleato. Ora anche a livello locale ci sarà qualche imbarazzo di più e qualche soluzione di meno....
Scritto da Ale il 20/10/2008 alle 15:10
Dì la verità che sei contento di questa rottura. O no?
Scritto da Montalbetti C. il 20/10/2008 alle 15:38
Non hai mai parlato in pubblico di Di Pietro. Perchè non lo fai adesso? Questo farebbe del tuo blog un fatto di successo.
Scritto da Un tuo amico fedele il 20/10/2008 alle 15:42
Non ho visto la trasmissione di Fazio; ho saputo in seguito delle parole di Veltroni. Forse la candidatura di Leoluca Orlando andava valutata meglio prima; ma io spesso mi ritrovo a condivedere la schiettezza di Di Pietro.Ma questo non è sufficiente per allearsi in questo momento. Cordiali saluti
Scritto da bruna croci il 20/10/2008 alle 16:19
Non sono malizioso come Montalbetti. Chi si è accorto ieri della rottura mi pare un po' in ritardo. La rottura è avvenuta subito dopo le elezioni quando Di Pietro si è rifiutato di entrare nel gruppo unico parlamentare del PD ( come dai patti ). Di Pietro è capace di diventare martire da solo, non l'ha certo fatto diventare la dichiarazione di Veltron a chiarimento dei fatti.i Finirà anche la telenovela Orlando, ma era corretto che una forza parlamentare di opposizione avesse un incarico.
Scritto da Vaghi il 20/10/2008 alle 16:32
L'IDV aveva tutti i diritti di indicare il candidato. Perchè ce la prendiamo sempre tra di noi ignorando Berlusconi, il vero Don Rodrigo della nomina del presidente della commissione di vigilanza ? Non è lui che intende barattare la nomina di Pecorella ? Certo con l'IDV localmnte avremo problemi ma fino ad ora il PD si è comportato lealmente. Se poi Di Pietro continuerà a seminare vento non potrà lamentarsi se raccoglierà tempesta.
Scritto da Vaghi il 20/10/2008 alle 16:42
Con Di Pietro si sarebbe dovuto rompere il giorno successivo in cui ha costituito un suo gruppo parlamentare. L'errore s'è fatto in origine accettandolo come alleato alle elezioni, privilegiandolo rispetti ai radicali, ai socialisti, ecc. O si correva veramente "da soli" oppure ci si alleava con altre forze, escluse solo le sinistre radicali. Ciò si era detto a tempo debito. La ns/ visione politica è a corto raggio.
Scritto da Ravani il 20/10/2008 alle 18:51
La mia impressione è che si stia facendo tanta politica e poca pratica. A che serve questa rottura? È lo stesso Veltroni che rimprovera il governo di pensare a cose futili invece che ai problemi del Paese, e poi salta fuori con queste trovate. Abbiamo dei ministri-ombra: perché non anticipano il governo con dei decreti legge-ombra, in modo che facciano capire agli italiani che abbiamo delle proposte? Invece ci mettiamo a litigare tra noi con le varie correnti e correntine, stiamo lì a guardare e criticare tutto quello che fa berlusconi, rompiamo alleanze... tutte cose che lasciano perplesso me e suppongo anche buona parte degli italiani
Scritto da Adriano il 20/10/2008 alle 19:22
Ma va là, Adriano. Adesso ci mancano solo i decreti-legge ombra...Ma lo sai che di iniziativa parlamentare si fanno soltanto disegni di legge e non decreti- legge ?
Scritto da La zanzara il 20/10/2008 alle 20:12
Concordo con quanto ha scritto Ravani. Da ex socialista ritengo un errore aver accolto Di Pietro con tanto di simbolo ed aver negato al partito socialista analoga opportunità. Ora siamo il solo Paese europeo a non veder rappresentato in Parlamento un partito storico della sinistra che, nonostante gli errori di un passato recente, (degenerazioni che mi indussero ad abbandonarlo) credo non meriti l'obsolescenza. E valutando l’esiguo numero di quanti ex socialisti ci ritroviamo oggi nel Pd , faccio voti perché si creino le condizioni per un riavvicinamento di quanti, al momento, si ritrovano senza patria. Ritengo che il Pd debba fare uno sforzo per tentare questo recupero. Stringe il cuore vedere quanti ex militanti si trovano tra le file dei Berluscones…
Scritto da Angelo Eberli il 20/10/2008 alle 20:48
Cari amici il PD è un vuoto a perdere, né carne nè pesce un partito di potere senza idee e programma, sonnecchia all'opposizione così come è stato incapace di agire quando era al governo. Manca un progetto vero, mancano dirigenti politici capaci, propositivi e credibili. C'è una schiera di bocciati e battuti a tutti livelli da roma fino a noi. La prima regola in democrazia è quella che chi ha perso lascia mentre da noi si ricicla questa è la povertà della nostra democrazia.
Scritto da teseo il 20/10/2008 alle 22:52
Non sono mai contento delle rotture. Infatti delle due l’una: o è sopravvenuta una crisi grave nel rapporto politico, oppure si è sbagliato quando si è decisa l’alleanza. Nel nostro caso Di Pietro ha sicuramente avuto le maggiori responsabilità, ma anche il PD non è esente da errori con una linea che fin qui è apparsa piuttosto traballante. Per quanto riguarda la Vigilanza RAI, l’opposizione ha diritto per legge alla presidenza, ma ha anche il dovere di proporre un candidato accettabile dalla maggioranza del Parlamento. Altrimenti resta solo la logica di uno scambio che in questo caso sarebbe (o sarebbe stato) nettamente a favore del Premier. A Di Pietro dedicherò prima o poi un post su questo blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/10/2008 alle 16:47
Zanzara, non stiamo a giocare e sottilizzare sui termini: quello che volevo dire lo si è capito benissimo. Io vorrei più iniziativa da parte del PD, che invece mi pare succube di Berlusconi: sembra stia lì ad aspettare ciò che combina il nostro premier. Invece secondo me bisogna giocare d'anticipo. Altrimenti, il nostro governo-ombra a che serve?
Scritto da Adriano il 21/10/2008 alle 18:55
Una risposta lucida e convincente. Ma io resto sempre in attesa che tu ci parli di Di Pietro.
Scritto da Un tuo amico fedele il 21/10/2008 alle 21:05
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