Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/12/2008 alle 10:26

Il risultato del sondaggio molto partecipato dei giorni scorsi ritiene lo sciopero generale del 12 dicembre una scelta sbagliata per il 65 % (antagonismo politico della CGIL: 31%, momento sbagliato: 34%). Il 28% è favorevole e solo l’8% ritiene che avrebbe dovuto essere indetto insieme con CISL e UIL.  Questo dato mi fa riflettere e mi preoccupa: significa forse che si ritiene così largamente che l’unità sindacale sia un fatto del passato non più riproducibile? Spero di no.  Sull’indizione di uno sciopero (perfino generale) ci può essere un contrasto profondo ma sulla riforma dei contratti e sul modo di affrontare la profonda crisi finanziaria ed economica sarà preziosa l’unità del movimento dei lavoratori.
Interessanti sono stati anche i commenti  scritti al sondaggio. L’opinione più radicale è stata espressa da Oscar che si chiede quale sia l’utilità del sindacato oggi, impegnato, a suo dire, a tutelare i già tutelati. Oscar chiede di essere convinto del contrario. Io ci proverò riprendendo questo argomento più volte anche in futuro perché lo spazio di un blog è tiranno. Sia chiaro, l’azione sindacale, anche per me, deve essere riformata, ma soggiungo  che il sindacato  è necessario perfino se e quando sbaglia. Certamente è un grave limite rappresentare soprattutto chi è già occupato, i lavoratori del sistema pubblico e i pensionati. I precari, chi viene espulso dal ciclo lavorativo, i giovani, dovrebbero essere la prima preoccupazione di un sindacato che guardi al di là dei propri iscritti. Ma questo è proprio l’obiettivo della riforma che è ormai iscritta all’ordine del giorno del sindacato.
Detto questo non posso però esimermi dal fare una considerazione piuttosto amara. Nella mia esperienza politica ho attraversato la fase più nera della crisi dei partiti, all’inizio degli anni ’90. Ebbene fra i “politici” vi era generalmente una fortissima consapevolezza della crisi. Oggi fra i sindacalisti non scorgo un grado simile di coscienza della gravità della situazione sindacale. La crisi dei partiti era certamente più grave, investiva il rapporto stesso fra istituzioni ed etica, come abbiamo potuto accertare.  Ritengo però un errore di prospettiva la sottovalutazione dei problemi sindacali di oggi, che non sono tutti spiegabili nel diverso rapporto, collaborativo o antagonistico, fra le forze sindacali e il governo in carica. So perfettamente di dire cose che non mi attireranno le simpatie dei sindacalisti, ma non vedo una ragione valida per stare zitto.
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Non devi stare zitto, anche a costo di dire cose spiacevoli o anche sbagliate. Sei il solo che cerca di esporre qualche idea, il resto è quasi tutto un deserto. Al massimo parlano di strade.....
Scritto da Lorenzo il 10/12/2008 alle 10:51
L'esito del sondaggio e l'articolo di commento mi stimolano una riflessione che farò a 4 mani, con le parole della lettera del segr. della CISL R. Bonanni al corriere di oggi.Sullo sciopero:"Nel caso di questa straordinaria congiuntura economica, ribadiamo che al conflitto si deve saper sostituire il dialogo e la concertazione". Nel protocollo sul welfare del 2007 la CISL ha ottenuto di esterndere le tutele anche ai precari a Tempo determinato.Chiesta in questa finanziaria anche x gli atipici.
Scritto da Nicola Lombardo CISL Ente Regione Lombardia il 10/12/2008 alle 11:19
Credo che il sondaggio per quanto limitato sia rappresentativo di una insoddisfazione diffusa verso lo sciopero. Io probabilmente lo farò perchè iscritto Cgil ma non ne avrei voglia.
Scritto da iscritto Cgil il 10/12/2008 alle 12:21
Uno sciopero generale che divide i lavoratori in un momento come questo è un errore anche se riempirà le piazze. Condivido le considerazioni sui sindacalisti. Sono rispettose ma chiare.
Scritto da Uslenghi il 10/12/2008 alle 12:34
Condivido in toto il post di Adamoli, aggiungo che forse i nostri sindacalisti sono spesso troppo impegnati nella difesa degli interessi del sindacato e che molte volte questi non coincidono con gli interessi dei lavoratori (patronati, assicurazioni ecc.) e nelle trattative con il governo funziona più o meno così:"chiudi un occhio qui che poi io ti dò l'agevolazione per il caaf , mi assicuro con te, ecc." e così il sindacato si rafforza economicamente ma non fa l'interesse del lavoratore.
Scritto da alessandro il 10/12/2008 alle 12:56
Sono contro Berlusconi, voto PD, ma venerdì non sciopero. Ho un'idea chiara, è uno sciopero politico che non serve a chi lavora. Serve solo a Berlusconi per la sua propaganda idiota.
Scritto da Giorgio F. il 10/12/2008 alle 13:07
Interessante il confronto fra la crisi sindacale e quella politica di alcuni anni fa. I sindacalisti non devono essere votati e si accontentano del loro tran tran. Per loro è un mestiere, per non essere licenziati devono solo ubbidire a chi comanda. Lo sciopero è una cavolata. La destra vincerà per altri 20 anni, purtroppo.
Scritto da Paolo.B. il 10/12/2008 alle 13:35
Evviva! Ieri si sono telefonati, stamattina si sono perfino incontrati (pare). Walter e Massimo, amori miei. Hanno parlato soltanto della questione morale? E che importa! Aprofitto del primo spazio che mi capita per celebrare l'evento. Vado a fare SMS, e-mail, telefonate. Adamoli, fai suonare le campane. Con le posizioni che prendi sui temi etici (per fortuna) avrai perso qualche sacerdote amico, ma ti sarà rimasto pure qualche sacrestano che vota per noi. Il PD è rinato, è rinato
Scritto da Andrea il 10/12/2008 alle 15:13
Quello che scrivi è il pensiero tuo o del PD? Se fosse quello del PD non saremmo così in basso. Questa è l'impostazione che servirebbe per guadagnare consensi in Lombardia e al nord. Lo sciopero è l'ennesima risposta vecchia che irrita la gente, anche la nostra.
Scritto da A.S. Gallarate il 10/12/2008 alle 15:31
Capisco la difesa che fai del sindacato solo perchè la leghi alla sua riforma, alla cui realizzazione però io non credo molto. Questo sciopero è sbagliato ma pure Bonanni non scherza in fatto di cavolate.
Scritto da Giorgio F. il 10/12/2008 alle 16:40
L'ho già detto qualche giorno fa quando ha lanciato il sondaggio. C'erano tanti commenti neanche uno dei sindacalisti, salvo Nicola della Cisl regionale. Mi colpisce questa assenza. Non guardano il blog? Lo ritengono non meritevole di interventi? Si sentono superiori? Giù dall'albero cari sindacalisti. Questo blog vi tratta fin troppo bene.
Scritto da Luisa Cardin il 10/12/2008 alle 18:00
L'ironia di Andrea è assolutamente giustificata. L'incontro fra Veltroni e D'Alema sembra quello fra due capi di stato di paesi quasi nemici. Ma siamo matti? Datevi una regolata.
Scritto da un PD deluso il 10/12/2008 alle 20:00
I sindacati sono necessari solo se si rinnovano e non fanno politica in modo così sfacciato. Parlo della CGL ma anche, in parte, della CISL e della UIL. I sindacalisti invece sono dei lavoratori che tengono alla pagnotta e stop.
Scritto da Federico il 10/12/2008 alle 20:44
Il tuo blog è l'unico che parla di queste cose. Non condivido interamente il tuo giudizio ma almeno hai il buon senso e il coraggio di trattare argomenti veri.
Scritto da R.B. il 11/12/2008 alle 10:16
Io non so se gli scioperi servono. Ho, però, oggi la dimostrazione che le varie manifestazioni di protesta contro i decreti Gelmini degli esiti gli han portati. Aspettiamo un attimo prima di abbandonare queste forme di protesta
Scritto da Ema il 11/12/2008 alle 20:23
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