"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 1/2/2011 alle 12:42

"Per rivolgersi oggi credibilmente all'opposizione bisognerebbe che il Presidente Berlusconi fosse in grado di rivolgersi credibilmente al Paese. Non è così. Il Presidente del Consiglio non è in condizione di aprire una fase nuova: ne è anzi l'impedimento. Nessuna partita si può giocare a tempo scaduto. Ormai il Paese non chiede al Presidente Berlusconi un programma: gli chiede un gesto".

Questo è un passaggio della lettera di Pierluigi Bersani pubblicata oggi dal Corriere: condivido a pieno. Qualcuno - vedi Marcecaglia e Bonanni (forse non potevano diversamente)- ha timidamente aperto all'appello del premier. Nel 1997 ci fidammo di Berlusconi per la prima volta, provando ad aprire una stagione di riforme. Su quell'altare sacrificammo la legge sul conflitto di interessi. Sappiamo com'è finita: ci stiamo ancora leccando le ferite.

Ha senso fidarsi ancora?
 

Commenti dei lettori: 10 commenti -
sottoscrivo anch'io Bersani,non possiamo e non dobbiamo fidarci. Sta solo cercando di non affondare e noi non possiamo regalargli l'ennesimo salvagente!!a casa!!
Scritto da valceresio il 1/2/2011 alle 13:27
è scontato che non possiamo più fidarci di B. ma la memoria dello sciagurato patto "della crostata" dovrebbe farci ricordare la lungimiranza e la sagacia dei nostri cari leader nel 1997 (è il 2011 e sono ancora gli stessi!!!!)
Scritto da rottamatore vero il 1/2/2011 alle 14:58
ma siete ancora lì a pensarci... a casa!
Scritto da Marco Fossi il 1/2/2011 alle 15:16
.....e di chi dovrebbero fidarsi gli italiani? .....e se poi fra qualche anno (come sarà) dovesse risultare tutta una montatura l'affare Ruby? .....vi fidate della magistratura? ....ogni giorno assistiamo a sentenze vergognose e da tempo siamo dietro il Burundi. Bersani? Ottimo per la bocciofila del paese.
Scritto da otrebor il 1/2/2011 alle 17:52
@otrebor, ma veramente credi sia tutto una montatura? Non scherziamo. Possiamo parlare di accanimento giudiziario negli anni, ma negare l'evidenza...
Scritto da federico m il 1/2/2011 alle 19:20
Dopo l’ambigua apertura – del tutto gratuita - di D’Alema sul presidenzialismo, la risposta di Bersani almeno fa chiarezza sul fatto che non vi siano spazi per pasticci (comunemente definiti “inciuci”). Se il tema del presidenzialismo è così urgente, perché non diventa oggetto di dibattito interno al pari del federalismo? In particolare, su come conciliare il federalismo con il presidenzialismo. In merito alla lettera di Bersani, mi permetto di evidenziare una “zona d’ombra”, precisamente nel passaggio in cui egli scrive: “Quel che serve, in modo ineludibile, è uno sforzo collettivo (omissis) in cui tutti accettino di disturbarsi leggendo il futuro con gli occhi della nuova generazione”. Cosa vorrà mai dire “accettare di disturbarsi”? E’ un concetto nuovo alla politica? A mio parere, vuole invitare i lavoratori a rinunciare ai cosiddetti “diritti acquisiti” in nome della causa delle giovani generazioni. Mi sembra un modo criptico per confermare la linea-Marchionne. In questo inquietante concetto del “disturbarsi” non ci sarà mica lo zampino del senatore Ichino (che sulla rinuncia ai diritti acquisiti la pensa in modo ben preciso …).
Scritto da Mafalda il 1/2/2011 alle 19:37
Dopo l’ambigua apertura – del tutto gratuita - di D’Alema sul presidenzialismo, la risposta di Bersani almeno fa chiarezza sul fatto che non vi siano spazi per pasticci (comunemente definiti “inciuci”). Se il tema del presidenzialismo è così urgente, perché non diventa oggetto di dibattito interno al pari del federalismo? In particolare, su come conciliare il federalismo con il presidenzialismo. In merito alla lettera di Bersani, mi permetto di evidenziare una “zona d’ombra”, precisamente nel passaggio in cui egli scrive: “Quel che serve, in modo ineludibile, è uno sforzo collettivo (omissis) in cui tutti accettino di disturbarsi leggendo il futuro con gli occhi della nuova generazione”. Cosa vorrà mai dire “accettare di disturbarsi”? E’ un concetto nuovo alla politica? A mio parere, vuole invitare i lavoratori a rinunciare ai cosiddetti “diritti acquisiti” in nome della causa delle giovani generazioni. Mi sembra un modo criptico per confermare la linea-Marchionne. In questo inquietante concetto del “disturbarsi” non ci sarà mica lo zampino del senatore Ichino (che sulla rinuncia ai diritti acquisiti la pensa in modo ben preciso …).
Scritto da Mafalda il 1/2/2011 alle 19:37
Lei sig Alfieri si dovrebbe almeno vergognare un pò, se si affida solo alle immagini, metta qualche cosa di utile nel suo scritto...foto di questo genere di Bersani, Bindy, Prodi ect ce ne sono a bizzeffe.....Mi spiace, non La leggerò più e invitero altre persone a non farlo....
Scritto da Ferruccio il 1/2/2011 alle 21:27
Credo che la proposta di Berlusconi sia stata tutta una montatura. Lui si aspettava già in anticipo il giusto rifiuto di Bersani. Quindi ora avrà alibi per sostenere che lui ci ha provato a cercare un punto di raccordo con il PD. In ogni caso penso che il centrosinistra debba trovare un linguaggio proprio di proposte concrete per l'Italia a 360 gradi, per le Imprese, per i lavoratori dipendenti ed autonomi. Un linguaggio nuovo che faccia appassionare, come lo è stato con Veltroni nel 2008.
Scritto da Simone F. il 2/2/2011 alle 08:57
@Ferruccio io stavo indicando la luna,non vorrei sbagliarmi ma temo lei si sia soffermato sul dito.
Scritto da Alessandro Alfieri il 2/2/2011 alle 10:10
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