"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 23/3/2011 alle 13:28

Ieri si è celebrata la giornata mondiale dell’acqua. Per l’occasione ho promosso un convegno sulla qualità delle acque in Lombardia e ho voluto concentrare l’attenzione sui servizi di fognatura e depurazione.

Voi vi chiederete “e a chi interessa?”.

Spesso invece ci concentriamo solo sull’acqua che entra nelle nostre case attraverso i rubinetti e non ci preoccupiamo di sapere dove va a finire una volta utilizzata.

La nostra Regione è ancora lontana dagli obiettivi previsti dalla normativa ambientale europea. Una parte di cittadini infatti risulta tutt’oggi non coperta dal servizio di fognatura. La copertura del servizio di depurazione è parziale e vi sono zone dove parte del carico civile e industriale non risulta ancora collettato al sistema depurativo (il 2,5% dei reflui urbani degli agglomerati sopra i 10.000 abitanti non viene ancora trattato). Inoltre, le acque trattate non sempre presentano una riduzione di fosforo e azoto del 75% (parametro indicato dalla Commissione Europea). Per questi motivi, la Lombardia è interessata da una procedura di infrazione per il mancato rispetto della direttiva comunitaria  in materia ( 91/271) e rischia di ricevere pesanti sanzioni.

Servono in tempi brevi più risorse, più interventi, più depuratori, consapevoli che il raggiungimento degli standard qualitativi ottimali delle nostre acque potrebbe anche comportare un graduale adeguamento delle tariffe (che sono le più basse d'Europa).

La numerosità degli attori e la frammentazione delle loro competenze allo stato attuale costituiscono però un problema a cui occorre trovare rapida soluzione: nella maggior parte degli ambiti si è ancora lontani dalla gestione del servizio idrico integrato da parte di un unico operatore.

 A questo link trovate l’articolo di “Repubblica” sul convegno.

Commenti dei lettori: 3 commenti -
ottima iniziativa
Scritto da Franco R. il 23/3/2011 alle 14:25
eventuali aumenti tariffari potrebbero essere accettati solo se il servizio continuasse ad essere pubblico,l'apertura della procedura di infrazione da parte della comunita europea era stata sottolineata in una lettera al direttore VN dal consigliere mirabelli ma non ha avuto molta risonanza,è certo che in provincia di varese tutti,PD compreso, si occupano esclusivamente delle acque del lago di varese,risultato sul maggiore da pino a sesto 5 spiagge balneabili
Scritto da mottaangelo il 23/3/2011 alle 18:14
In Lombardia siamo al 54% dell'attivazione delle gestioni integrate(istat). Non è stato appieno sfruttato il federalismo dell'acqua, ormai quasi maggiorenne (è del 94).Le tariffe,giuste e ben articolate sui consumi,devono coprire i costi vivi e di investimento, per qualsiasi gestore.Oppure non si faranno nuove opere ed i comuni continueranno a ripianare le spese togliendo risorse ad esempio, a servizi sociali e scuole. La situazione è già insostenibile. Ne va del nostro benessere.
Scritto da FrancescoG. il 24/3/2011 alle 13:05
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