"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 16/4/2011 alle 09:47

La Carta Regionale dei Servizi (CRS) è stata indubbiamente un passo in avanti tecnologico. Pensiamo solo ai benefici per i medici di base e gli operatori sanitari.

Ma i cittadini per cosa usano la CRS?

Sono molti infatti le possibilità che il servizio offre: dalla prenotazione di visite sanitarie alla scelta del medico, dalle Dote scuola e lavoro alla richiesta di patrocini passando per il servizio del Portale dei tributi, dai servizi di Equitalia alla casella postale certificata. Secondo quanto ci racconta Regione a quasi dieci anni dalla sua introduzione la carta dovrebbe essere lo strumento più utilizzato dai cittadini lombardi e avrebbe dovuto eliminare gli sprechi. Ma chiunque di noi, sa bene che non è così.

Sono solo quattro le funzioni realmente sfruttate: tesserino di indentificazione nelle sedi regionali; certificazione della maggiore età ai distributori automatici di sigarette; codice fiscale e tessera sanitaria in farmacia; carta sconto benzina nella fascia confinaria.

Ma quanto sono costati tutti i potenziali servizi della CRS?

Dal 2001 al 2011 la Regione ha speso per la CRS € 1.532.182.157,57 (fonte Regione Lombardia). Nel dettaglio della Provincia di Varese € 136.364.212,02 (stima dai dati Lombardia Informatica).

La carta è costata finora € 214,6 al singolo contribuente lombardo (sono 7.139.900, fonte MEF - Dipartimento delle Finanze).

Gestore della CRS e gran beneficiaria dei fondi stanziati è Lombardia Informatica.

Lombardia Informatica (insieme alle controllate Lombardia Integrata spa e Lombardia Servizi), è un vero e proprio carrozzone regionale che fatica a rinnovarsi. Basti pensare che a Lombardia Informatica spetta un canone annuale di € 11,25 per ogni CRS distribuita e attivata e anche € 8 per ogni CRS non consegnata per motivi ad essa non imputabili.
Se analizziamo poi il dettaglio del 2010 si scopre che lo stanziamento definitivo di Regione Lombardia per la carta è pari a € 250.752.219,97, dei quali € 22.316.947,58 per la Provincia di Varese.

Se paragoniamo questo dato al dato degli introiti di Regione Lombardia dovuti al pagamento del ticket farmaceutico in Provincia di Varese (€ 18.800.000) è evidente che, con una più attenta ed economica gestione della CRS, si sarebbero potuti evitare sprechi e, ancora più importante, avremmo potuto ripensare il ticket: cancellarlo del tutto o toglierlo per i reddito medi e bassi.

 

SPESE SOSTENUTE DALLA REGIONE PER L'INFORMATICA SANITARIA - RISORSE AUTONOME

CONFRONTO

Anni 2001-2011

Anno 2010

Regione Lombardia

1,532,182,157.57
250,752,219.97

Provincia di Varese

136,364,212.02
22.316.947,58
 

Introiti ticket farmaceutico

Regione Lombardia

 
199,000,000.00

Provincia di Varese

 
18,800,000.00
 
 
Commenti dei lettori: 2 commenti -
abitare in campagna con strade sterrate e comprare una ferrari...
Scritto da Fede il 16/4/2011 alle 14:33
"Dal 2001 al 2011 la Regione ha speso per la CRS 1.532.182.157.27 euro (fonte Regione Lombardia)". Dicesi: un miliardocinquecentotrentaduemilionicentoottandaduemilacentocinquantasette/27 euro. Che, tradotto nelle vecchie lire, chiede l'anziano suocero, abtuato a ragionare ancora all'antica... quanti miliardi di quelle lire? Ma è talmente semplice, caro suocero, basta moltiplicare quella cifra per 1936,27... Già, riponde lui, ma io non ci riesco...
Scritto da Roscar il 16/4/2011 alle 17:13
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