Ieri il Consiglio Regionale ha censurato all’unanimità sia il sindaco uscente di Gallarate e attuale direttore generale dell’Asl di Sondrio, Nicola Mucci, che la direttrice dell’azienda ospedaliera di Gallarate, Maria Cristina Cantù, entrambi impegnati direttamente in campagna elettorale, per Pdl e Lega, nonostante il ruolo pubblico ricoperto.
Le mozioni inizialmente erano due: la prima, quella della Lega, chiedeva la revoca dell’incarico a Mucci, presente alle elezioni comunali di Gallarate con una lista personale a sostegno del pidiellino Massimo Bossi; la seconda, presentata invece in Aula dal Pdl, aveva come obiettivo la dottoressa Cantù, presente sul palco in una manifestazione elettorale a sostegno della candidata leghista Bianchi. La mozione finale votata compone i due testi e censura entrambi i direttori generali, per aver utilizzato il proprio ruolo di dirigenti di strutture in capo alla Regione per sostenere attivamente candidati di parte.
Anche se censurato resta il comportamento scorretto e inammissibile. A Gallarate i partiti del centrodestra hanno schierato i manager pubblici. Abbiamo a lungo criticato la lottizzazione di questi incarichi, assegnati con una sorta di manuale Cencelli, come ammesso dall’assessore regionale alla sanità Bresciani. Una modalità sbagliata, da riformare nella direzione del merito e non dell’appartenenza politica. Certo non ci aspettavamo che i nominati ai vertici della sanità arrivassero a presentare liste e a fare campagna per la propria parte politica, in spregio ai basilari principi di opportunità. Un comportamento del genere non si deve più ripetere.
meno male, c'è il rischio di accettare supinamente questi comportamenti. o peggio di assuefarsi
Scritto da medico gallaratese il 18/5/2011 alle 15:21
E perchè una mozione di censura di questi deprecabili comportamenti non l'avete presentata voi consiglieri regionali del PD ?
Scritto da Ambrogio Vaghi il 18/5/2011 alle 18:02
@Ambrogio Vaghi, i primi a presentare le mozioni sono stati proprio Pdl e Lega,successivamente il testo unificato di censura era assolutamente condivisibile, diventava così inutile presentarne una noi che non sarebbe mai stata approvata.
Scritto da Alessandro Alfieri il 19/5/2011 alle 19:04