Arcumeggia è stata la prima esperienza di “galleria all’aperto dell’affresco” in Italia ed è tutt’oggi uno dei più noti e importanti “borghi dipinti” per il valore degli artisti contemporanei che hanno realizzato le proprie opere sui muri esterni degli edifici del borgo.
E’ di questi giorni però l’allarme lanciato dalla presidente della Pro Arcumeggia, Angela Viola. Se non si interviene al più presto con il recupero conservativo degli affreschi c’è il rischio concreto di perdere queste opere di grandissimo valore artistico. Purtroppo uno studio dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze nel 2007 ha esaminato tutti gli affreschi ed ha evidenziato come alcuni già siano sostanzialmente irrecuperabili.
Per salvare questa piccola perla in mezzo alle nostre montagne è necessario ora che le istituzioni, di qualsiasi livello e di qualsiasi colore politico, facciano seriamente e velocemente la propria parte. Ben vengano quindi le proposte fatte in questi giorni dalla presidente della commissione cultura in Regione Luciana Ruffinelli che ha lanciato una “adozione regionale” dei dipinti.
E’ il momento di mettere in campo tutte le idee e le strategie possibili che abbiano però le gambe per camminare; personalmente mi impegnerò affinchè la “magia” di Arcumeggia sia salvaguardata e per far sì che si evitino vuoti annunci e false illusioni che l’antico borgo non merita.
Sì, consigliere, come scrive nel post sarebbe auspicabile che si “evitino vuoti annunci e false illusioni”. Occorre, quindi, che l’audizione con Robi Ronza dia seguito ad una sinergia Giunta/Consiglio che porti ad una valorizzazione del patrimonio artistico lombardo e, nel caso specifico, anche di Arcumeggia, che rimane un piccolo gioiello da preservare. Occorrerà, quindi, “pressare” la Ruffinelli che, oltre che essere la Presidente, è anche varesina. Temo, però, che i lavori della VII, almeno per il prossimo mese, si paralizzino sulla discussione del pdl 74 (esposizione crocefisso) della Lega. Ho già letto le prese di posizione dei Suoi colleghi, Pizzul e Civati, di netta contrarietà al provvedimento legislativo. E se è contrario Pizzul – che era Presidente Diocesano dell’Azione Cattolica Ambrosiana – vuol dire che le disposizioni ivi contenute sono proprio strumentali …
Scritto da Mafalda il 16/6/2011 alle 22:22
