"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 28/11/2011 alle 15:14

Come vi avevo annunciato, Regione Lombardia interverrà per modificare i limiti demografici imposti dalla legge nazionale (decreto legge 78/2010 e decreto legge 138/2011) per le unioni e le convenzioni obbligatorie dei piccoli Comuni.

Sia per i Comuni sotto i 1000 abitanti sia per quelli tra i 1000 e i 5000 abitanti il limite demografico minimo per la gestione associata delle funzioni fondamentali, tramite convenzioni o unioni, scenderà a 5000 abitanti (per i Comuni appartenenti a Comunità Montane il limite sarà 3000), oppure pari al quadruplo del numero degli abitanti del Comune più piccolo tra quelli associati. Sarà previsto inoltre, in caso di impossibilità ad arrivare ai limiti demografici stabiliti dalla legge, la possibilità di richiedere motivate deroghe alla Giunta Regionale.

Regione Lombardia ha così di fatto recepito le osservazioni del Partito Democratio e di ANCI. Il Consiglio approverà i nuovi limiti a dicembre nella sessione di bilancio.
 
Rimangono tuttavia irrisolte le questioni riguardanti la tutela delle unioni già esistenti, le difficoltà per le unioni o le convezioni tra Comuni di diverse dimensioni e l'estensione del patto di stabilità ai Comuni superiori ai mille abitanti. Per questo, sempre grazie all'iniziativa del Partito Democratico, la Giunta ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro l'art. 16 del decreto 138/2011.
 
 
Categoria: Lombardia
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