"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 9/1/2012 alle 08:00

Anche l’Azienda ospedaliera Macchi, di cui fa parte l’ospedale di Luino, ha subito l’impatto delle manovre dei governi di centro destra. Infatti oltre ai tagli previsti dalle regole di sistema 2011 e 2012, l’azienda sconta anche il piano di razionalizzazione della spesa 2011.

In questo quadro l’ospedale “Luini – Confalonieri” ha futuro se intraprende seriamente la via della specializzazione. Vanno in questa direzione i nuovi posti letto per pazienti sub-acuti; specializzarsi sulle cure riabilitative potrebbe essere, anche alla luce del favorevole contesto geografico-ambientale, una delle peculiarità dell’ospedale.

Contemporaneamente la struttura deve diventare un vero e proprio ospedale del territorio. In questo senso è indispensabile un potenziamento del day surgery e una migliore localizzazione del punto prelievi. Una vocazione che potrà essere rafforzata in prospettiva con l’introduzione dei CREG, i cosiddetti DRG di territorio, disegnati sulle esigenze dei malati cronici.

E’ oggi più che mai pericolosa una battaglia di campanile con Cittiglio, se si litiga a difesa di posizioni di retroguardia si rischia di perdere tutti. E’ indispensabile evitare la competizione e promuovere l’integrazione tra i due nosocomi, anche gli amministratori locali devono sforzarsi di fare squadra per il bene di tutti i cittadini (ad esempio nel caso dei mezzi per l’emergenza-urgenza).

Le polemiche degli ultimi giorni di esponenti dell’Udc e soprattutto della Lega Nord lasciano basiti. L’assessore regionale alla Sanità, Bresciani, è un leghista e il carroccio insieme al Pdl in tutte le sedi ha deciso, votato e approvato i tagli, i ridimensionamenti e le razionalizzazioni. Se vogliono seriamente lavorare per il bene del territorio vadano a protestare con i loro capi e capetti a Milano e a Gemonio e lascino perdere inutili sceneggiate.

Commenti dei lettori: 1 commento -
Il vero problema è che ci sono troppi presidi ospedalieri e il Sistema non è in grado di mantenerli tutti ad un livello qualitativo adeguato. La buona politica deve affrontare il tema della necessaria razionalizzazione delle strutture, che si può avere solo con la chiusura e l'azzeramento dei costi riferiti ad alcune di queste. Altrimenti continueremo a illudere la gente che non rischia la pelle andando in ospedali ormai superati, con l'unico pregio di essere sotto casa.
Scritto da Lele il 10/1/2012 alle 18:05
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