"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 20/10/2012 alle 15:22
Indagati, arrestati, istituzioni calpestate. Non c’è pace sotto i cieli di Lombardia. Dobbiamo mettere la parola fine all’era Formigoni. Un passaggio epocale per la nostra regione che si sta consumando in queste ore cariche di tensioni con una maggioranza incapace di scrivere con dignità almeno l’ultima pagina della sua storia.
Proviamo a mettere un po’ di ordine.
 
L’ULTIMO SCANDALO E LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO

Settimana scorsa (martedì 16 ottobre) dopo l’ultimo scandalo che ha coinvolto la Giunta Regionale (l’arresto dell’Assessore Zambetti, accusato di voto di scambio con la ‘ndrangheta) e dopo giorni di trattative e ultimatum reciproci con la Lega Nord, Formigoni ha annunciato che questa legislatura si chiuderà con la seduta del Consiglio Regionale di giovedì 25 ottobre, promettendo di voler prima approvare in tempi record la nuova legge elettorale lombarda.

Ora tre sono le vie che portano allo scioglimento del Consiglio Regionale.

1) Le dimissioni del Presidente della Giunta.

2) La votazione di una mozione di sfiducia.

3) La presentazione contestuale e contemporanea delle dimissioni di almeno 41 consiglieri.

Al momento nessuna di queste condizioni si è verificata. I consiglieri di Pd, Sel e Idv hanno già consegnato nelle mani del capogruppo del Partito Democratico le loro dimissioni; siamo però solo 27, a cui si aggiungerebbero i 3 dell’Udc e la consigliera dei Pensionati (arriviamo così a 31). Mancano quindi 10 altri consiglieri che le presentino insieme a noi per poter arrivare al quorum necessario per lo scioglimento.

FORMIGONI

Il “celeste” è un animale ferito. Scatenato in una battaglia contro tutti e contro tutto, contro il Pdl nazionale reo di averlo scaricato, contro la Lega accusata di tradimento, contro l’opposizione cattiva e ingiusta con il rischio che alla fine la sua finisca per diventare una battaglia contro i lombardi. Lunedì forse presenterà la nuova giunta “tecnica” che dovrebbe svolgere l’ordinaria amministrazione fino alle lezioni che lui vuole nel più breve tempo possibile. Sembra lavorare ad una coalizione di “moderati” guidata dall’ex sindaco Gabriele Albertini.

LEGA NORD

Solita Lega dalle due facce. A Roma con Maroni tenta di ricucire con il Pdl, mentre a Milano con Matteo Salvini dà fiato al malumore della base contro Formigoni. Vuole a tutti i costi votare ad aprile, insieme alle politiche, con l’ex ministro dell’interno alla guida di una coalizione di centrodestra. Sta approfittando della drammatica crisi del Pdl per far dimenticare il suo recente passato fatto di diamanti, fattuchiere e finte lauree. In questo week end ha allestito una consultazione della base ai gazebo sul da farsi e sulla scelta del candidato Governatore. Intanto in Consiglio con un ultimo colpo di coda ha affossato la discussione sulla nuova legge elettorale (quindi grazie a loro ci terremo pure il listino bloccato) usandola come ricatto per tentare di evitare lo scioglimento del Consiglio il 25 ottobre. A proposito di doppia faccia, è sorprendente come oggi sia Maroni a chiedere l’election day quando solo l’anno scorso da ministro si rifiutò di accorpare amministrative e referendum facendo sprecare più di 300 milioni.

POPOLO DELLE LIBERTA’

Allo sbando, lacerato tra ultras formigoniani (sempre meno) e lealisti. Non più tardi di martedì scorso l’annuncio solenne: il Pdl con l’approvazione della nuova legge elettorale si dimetterà in massa. Ora rimane solo la sensazione di un grande imbarazzo sul da farsi. La nuova legge elettorale è saltata per l’ostruzionismo della Lega. Il nome di Albertini non entusiasma i berluscones che attendono la linea da Alfano.

LEGGE ELETTORALE

Nonostante l’accelerazione promessa da Formigoni in questi giorni la Lega ha fatto saltare la discussione sulla nuova legge elettorale. Dall’inizio della legislatura ci siamo battuti in Consiglio Regionale affinchè la Lombardia si dotasse di nuove regole, cancellando il listino bloccato e introducendo la doppia preferenza di genere. Se la maggioranza vuole fare sul serio noi siamo pronti a votarla anche nell’ultima e ormai tanto attesa seduta del 25 ottobre. 

PARTITO DEMOCRATICO

Per noi la legislatura è finita da tempo, travolta dagli scandali e dall’implosione di un sistema di potere che da 17 anni governa la Lombardia. L’incertezza sulla data del voto non permette ancora di avere un calendario preciso da qui alle elezioni, ma il Partito Democratico è pronto da subito a questa sfida epocale, proponendo un progetto aperto a soggetti politici, civici e sociali. La logica è quella del Patto Civico, ovvero una grande proposta di cambiamento della Lombardia per accogliere e valorizzare le tante energie e disponibilità presenti nei nostri territori. Facendo tesoro delle tante esperienze maturate nelle amministrazioni locali lombarde.

In questo progetto un ruolo chiave lo rivestiranno le primarie per la selezione del miglior candidato possibile a governare la nostra regione. Le elezioni primarie sono uno straordinario strumento di partecipazione. Non bisogna temerle. Quando poi sono vere e non scontate esprimono al massimo il loro potenziale, recuperando e coinvolgendo competenze e passioni indispensabili per la difficile sfida di Governo. Così sta avvenendo sul piano nazionale, così dovrà accadere anche in Lombardia.

Nulla è scontato, l’unica cosa certa è che questa volta in Lombardia giochiamo per vincere e per ridare ai cittadini delle istituzioni in cui legalità, trasparenza e competenza ritornino ad essere di casa.


Categoria: Persone, Lombardia
Commenti dei lettori: 7 commenti -
giovanni dottiCaro@Alfieri,gia'mi conosci,dopo la delusione per il comportamento della Sinistra sul caso H.DelPonte non ho piu'consultato il tuo blog.Mi auguro che quanto scrivi nell'ultimo capoverso costituisca un impegno per il futuro.Se anche sostengo i giovani e il ricambio generazionale nei partiti,per una carica importante come quella di Presidente della Regione sono per Adamoli,per la sua esperienza e onesta'intellettuale.Vorrei che tu ti esprimessi chiaram.su questo punto,a prescindere d
Scritto da giovanni dotti il 23/10/2012 alle 11:59
giovanni dottiCaro@Alfieri,gia'mi conosci,dopo la delusione per il comportamento della Sinistra sul caso H.DelPonte non ho piu'consultato il tuo blog.Mi auguro che quanto scrivi nell'ultimo capoverso costituisca un impegno per il futuro.Se anche sostengo i giovani e il ricambio generazionale nei partiti,per una carica importante come quella di Presidente della Regione sono per Adamoli,per la sua esperienza e onesta'intellettuale.Vorrei che tu ti esprimessi chiaram.su questo punto,a prescindere d
Scritto da giovanni dotti il 23/10/2012 alle 11:59
Sono sostanzialmente d'accordo con gran parte dell'intervento di Alerssandro: su quanto è successo in casa di Formigoni e del centrodestra e sui tentativi, da non sottovalutare, di rimettere in piedi una'alleanza ancora una volta - per loro -vincente. Alleanza che poptrebbe essere quella auspicata da Berlusconi con la Lega o quella preferita, al momento, da una parte del P.D.L. per una convergenza al centro con Casini, marginalizzando o mettendo da parte la Lega. L'esito del voto in Sicilia potrebbe non essere ininfluente in tale contesto. Una cosa però mi lascia alquanto perplesso: l'affermazione di Alessandro che il P.D. sia pronto da subito a questa sfida epocale. Eh no, caro Alessandro, magari fosse così! Mi pare invece che, al di là delle buone intenzioni, al di là del lavoro encomiabile che tu, Tosi ed altri avete fatto e state facendo, il P.D. sia in alto mare in fatto di programmi, di alleanze, di candidato "governatore". Programma. Occorre, a mio parere, che, a partire da quanto fatto ed elaborato negli ultimi anni dal nostro gruppo consiliare si mettano per iscritto alcuni obiettivi chiari in fatto di sanità e di stato sociale (non per "rottamare" tutto, ci mancherebbe, ma per raddrizzare le storture ed i limiti di un modello di Welfare che vorrebbe sempre più privilegiare la domanda, senza preoccuparsi di garantire un'offerta universalistica, sia pure selettiva, per quanto riguarda la partecipazione ai costi). Non dimentichiamo il tema del lavoro, dell'occupazione e della crescita. Al di là dei compiti istituzionali e degli spessi inutili "Patti" oggi di moda tra istituzioni e parti sociali, quali risorse la Regione può mettere a disposizione per lenire gli effetti della disoccupazione e per incentivare qualche forma di crescita produttiva? Ancora: al di là del pianto greco di Cattaneo e pari suoi, un taglio concreto e dichiarato ai costi ed agli sprechi (vedi indennità, stipendi, rimborsi di consiglieri ed assessori; vedi sedi di rappresentanza all'estero) della politica regionale, sarebbe d'aiuto per riconciliare almeno un poco politica e cittadini. E poi politica delle infrastrutture, uso del suolo, green economy, ecc. Per concludere su questo punto che per esseri pronti alla sfida è necessario un programma concreto, chiaro e convincente da offrire, questo certo da subito, agli elettori. Alleanze. Mi pare che in Lombardia prevalga un'ipotesi che non privilegia l'accoppiata P.D.- S.E.L., ma che comprenda anche l'I.D.V. Siamo convinti che sia la migliore delle Alleanze possibili? Peraltro, come ho scritto, l'esito delle elezioni siciliane, ci dirà qualcosa in proposito. Candidato "Governatore". Anch'io, come molti, ho tifato Ambrosoli, ma sembra che l'interessato abbia rifiutato. Allora? Primarie o non primarie, non credo che lo schema risultato vincente per il comune di Milano, con Pisapia, possa riproporsi in regione. Per vincere, a mio parere, occorre convergere al centro e non racchiuderci nel fortino della sinistra. Quindi Bruno Tabacci potrebbe essere un candidato spendibile, pur con qualche rischio che venga percepito come il già visto e l'usato più o meno sicuro (ma francamente non vedo all'orizzonte, a livello lombardo, magari per miopia mia, nè un Bersani, nè un Renzi). Ecco, per concludere, qualche modesto suggerimento per preparare con molto scrupolo e serietà la sfida, davvero epocale, se non altro perchè dovrebbe porre fine al ventennio formigoniano.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 23/10/2012 alle 17:43
Gia' scritto,ma non lo vedo ancora pubblicato
Scritto da giovanni dotti il 23/10/2012 alle 21:08
Sono sostanzialmente d'accordo con gran parte dell'intervento di Alerssandro: su quanto è successo in casa di Formigoni e del centrodestra e sui tentativi, da non sottovalutare, di rimettere in piedi una'alleanza ancora una volta - per loro -vincente. Alleanza che poptrebbe essere quella auspicata da Berlusconi con la Lega o quella preferita, al momento, da una parte del P.D.L. per una convergenza al centro con Casini, marginalizzando o mettendo da parte la Lega. L'esito del voto in Sicilia potrebbe non essere ininfluente in tale contesto. Una cosa però mi lascia alquanto perplesso: l'affermazione di Alessandro che il P.D. sia pronto da subito a questa sfida epocale. Eh no, caro Alessandro, magari fosse così! Mi pare invece che, al di là delle buone intenzioni, al di là del lavoro encomiabile che tu, Tosi ed altri avete fatto e state facendo, il P.D. sia in alto mare in fatto di programmi, di alleanze, di candidato "governatore". Programma. Occorre, a mio parere, che, a partire da quanto fatto ed elaborato negli ultimi anni dal nostro gruppo consiliare si mettano per iscritto alcuni obiettivi chiari in fatto di sanità e di stato sociale (non per "rottamare" tutto, ci mancherebbe, ma per raddrizzare le storture ed i limiti di un modello di Welfare che vorrebbe sempre più privilegiare la domanda, senza preoccuparsi di garantire un'offerta universalistica, sia pure selettiva, per quanto riguarda la partecipazione ai costi). Non dimentichiamo il tema del lavoro, dell'occupazione e della crescita. Al di là dei compiti istituzionali e degli spessi inutili "Patti" oggi di moda tra istituzioni e parti sociali, quali risorse la Regione può mettere a disposizione per lenire gli effetti della disoccupazione e per incentivare qualche forma di crescita produttiva? Ancora: al di là del pianto greco di Cattaneo e pari suoi, un taglio concreto e dichiarato ai costi ed agli sprechi (vedi indennità, stipendi, rimborsi di consiglieri ed assessori; vedi sedi di rappresentanza all'estero) della politica regionale, sarebbe d'aiuto per riconciliare almeno un poco politica e cittadini. E poi politica delle infrastrutture, uso del suolo, green economy, ecc. Per concludere su questo punto che per esseri pronti alla sfida è necessario un programma concreto, chiaro e convincente da offrire, questo certo da subito, agli elettori. Alleanze. Mi pare che in Lombardia prevalga un'ipotesi che non privilegia l'accoppiata P.D.- S.E.L., ma che comprenda anche l'I.D.V. Siamo convinti che sia la migliore delle Alleanze possibili? Peraltro, come ho scritto, l'esito delle elezioni siciliane, ci dirà qualcosa in proposito. Candidato "Governatore". Anch'io, come molti, ho tifato Ambrosoli, ma sembra che l'interessato abbia rifiutato. Allora? Primarie o non primarie, non credo che lo schema risultato vincente per il comune di Milano, con Pisapia, possa riproporsi in regione. Per vincere, a mio parere, occorre convergere al centro e non racchiuderci nel fortino della sinistra. Quindi Bruno Tabacci potrebbe essere un candidato spendibile, pur con qualche rischio che venga percepito come il già visto e l'usato più o meno sicuro (ma francamente non vedo all'orizzonte, a livello lombardo, magari per miopia mia, nè un Bersani, nè un Renzi). Ecco, per concludere, qualche modesto suggerimento per preparare con molto scrupolo e serietà la sfida, davvero epocale, se non altro perchè dovrebbe porre fine al ventennio formigoniano.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 24/10/2012 alle 18:08
Ripeto la domanda,per @Alfieri,@Mariuccio Bianchi e per chi non l'avesse ancora capita: cosa ne pensate di una possibile candidatura ADAMOLI per la Presidenza della Regione Lombardia ? Non fate i politicanti, fate i politici seri ed esprimete liberamente, se lo potete ,la vostra opinione al riguardo. Ripeto che secondo il sottoscritto ed altri che per Voi non contano un ca... andrebbe a pennello. Grazie.
Scritto da giovanni dotti il 25/10/2012 alle 20:41
@giovanni dotti stimo moltissimo Giuseppe Adamoli,è persona che conosce a fondo Regione Lombardia,il nostro statuto porterà indelebilmente il suo nome. E' però arrivato il momento di mettere alla prova una generazione che nella nostra regione ha governato,e bene,nelle amministrazioni locali comprese le grandi città, per praticare, non solo a parole, quella discontinuità e quel rinnovamento che i lombardi chiedono a gran voce.
Scritto da Alessandro Alfieri il 27/10/2012 alle 20:38
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