"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 30/11/2012 alle 11:17

E’ chiaro a tutti che ora l’obiettivo è salvaguardare il successo delle primarie. Lo straordinario momento di democrazia del 25 novembre. Per il bene del Pd e del centrosinistra.

Solo un’intesa tra Bersani e Renzi può evitare la confusione in vista del ballottaggio.

Però non si può mistificare la realtà, accusando il Sindaco di Firenze di voler cambiare o forzare le regole quando è esattamente successo il contrario.

Voglio essere preciso e netto su questo.

Il regolamento delle primarie, approvato il 19 ottobre 2012, dal Comitato nazionale dei garanti, recita all’articolo 14 comma 4: “Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale,  sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno  della Coalizione di centro sinistra “Italia  Bene  Comune” e quindi si iscrivano all’Albo  degli elettori” .

Correttamente poi il Coordinamento nazionale emana la delibera numero 21 che ribadisce il vincolo della sola dichiarazione che autocertifica le causa indipendente dalla propria volontà e precisa i giorni della registrazione. Il sistema era così già perfettamente compiuto. Non vi era bisogno di ulteriori delibere integrative.

Lunedì 26 novembre, dopo i risultati del primo turno, il Coordinamento nazionale emana la delibera numero 25 che inserisce il controllo delle motivazioni e stabilisce che sarà il coordinamento provinciale (dove il rappresentante di Renzi non ha diritto di voto) a decidere con discrezionalità chi potrà votare o no, in base alla consistenza delle motivazioni. Facendo saltare così il principio dell’autocertificazione.

“Spetta al  Coordinamento provinciale valutare  la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell’elettore, che ne hanno impedito l’ iscrizione all’Albo degli elettori entro il 25 novembre, ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o meno  la registrazione all’Albo degli elettori”.

Vengono quindi modificate le regole in corsa, contraddicendo l’art. 14 comma 4 del regolamento, che è la fonte superiore. In quest’ottica l’operazione del sito www.domenicavoto.it è una reazione – certamente opinabile – di legittima difesa.

Ognuno può pensarla come vuole in materia. Mi premeva però ricordare i fatti. Adesso possiamo solo appellarci al buon senso dei Coordinamenti provinciali. 
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Chiedo scusa a @paolo rossi @giusto BN e @Andre ma per errore ho cancellato i vostri commenti insieme alle mie risposte. Vi chiedo di ripostarli se volete, li pubblicherò immediatamente.
Scritto da Alessandro Alfieri il 30/11/2012 alle 13:18
Nessun problema, è capitato anche a me. Allora riscrivo che ti preferisco quando fai politica che l' azzeccagarbugli.
Scritto da paolo rossi il 30/11/2012 alle 13:22
bravo...grazie
Scritto da zva il 30/11/2012 alle 13:28
@paolo rossi, anche a me piace di più fare politica. Siccome mi è stato detto di aver usato parole ignobili quando ho semplicemente raccontato quello che è successo, ho voluto mettere in ordine i fatti. Le delibere sono lì per essere lette e parlano da sole.
Scritto da Alessandro Alfieri il 30/11/2012 alle 13:56
Le regole si fanno prima e si rispettano dopo.Le pretese dei Gori exBerlusconiani.e relative lamentele, servono solo a fare polveroni mediatici,utili per tenere alta l'attenzione. O la tensione! Caro Alfieri e cari Renziani, va bene fare movimento ma state un pò esagerando!Spero che domenica sera torni il sereno!
Scritto da Giusto BN il 30/11/2012 alle 14:19
Caro Alessandro, niente da dire sulla tua spiegazione analitica, ho letto però altre tue dichiarazioni di oggi nella quali sostanzialmente affermi che le regole non sono state condivise da Renzi. Su questo punto vorrei allora dire che le regole stabilite dai partiti della coalizione sono le regole delle primarie. Bersani ha fortemente voluto questo passaggio. Sentirsi cosa a parte rispetto a questo processo democratico è scorretto e richiama un biasimevole vizio italiano. C'è una voglia berlusconiana di vittoria che speravo fosse passata, e ricordo che questo tipo di vittorie le stiamo pagando tutti in Italia. Abbiamo bisogno, non solo in politica, non di salvatori della patria ma di una classe dirigente responsabile, onesta, che pensi prima che alla propria carriera all'Italia, a prescindere dall'età anagrafica. Il momento magico delle primarie, cui Renzi ha contribuito sicuramente in modo significativo, non deve essere offuscato da queste beghe. Speriamo, ci sono ancora due giorni.
Scritto da silvio aimetti il 30/11/2012 alle 15:05
Ok, Silvio. Ne parliamo a voce quando ci vediamo. Ma ti assicuro che sto facendo la mia parte da dirigente responsabile. L'unica cosa che non posso accettare è una lettura semplificata che racconta che da una parte ci sono i buoni e dall'altra i cattivi. Vale per tutti chiaramente
Scritto da Alessandro Alfieri il 30/11/2012 alle 15:17
Emerge dalla nota di Alfieri questa vocazione al 'controllo delle motivazioni' che ha un che di antico, quasi che i 'comitati provinciali' abbiamo ad essersi eretti a giudici che stabiliscono se una motivazione è buona oppure cattiva, insomma faccenda da comitato centrale in falsetto.
Scritto da marino contardo il 5/12/2012 alle 14:18
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