"Insieme costruiamo il futuro."
Alessandro Alfieri   alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it
inserito il 24/6/2014 alle 14:50

All’indomani del referendum che ha chiuso di fatto le porte in faccia ai frontalieri lombardi, Maroni si era detto assolutamente tranquillo e aveva rassicurato i lavoratori di confine che nulla poteva accadere loro. Invece, la Confederazione va avanti con i suoi provvedimenti e il Canton Ticino è forse più accanito di prima e prosegue con le iniziative antilombarde, vedasi la recente approvazione da parte del Consiglio federale svizzero del piano per l’attuazione del nuovo articolo costituzionale sull’immigrazione.

Anche se i contingenti scatteranno solo dal 2017, già molti nostri lavoratori, soprattutto quelli che espletano la propria professione in Ticino con le notifiche, si stanno trovando in serie difficoltà. Per Maroni non c’era nulla di che preoccuparsi, ma a distanza di pochi mesi i risultati già si vedono e il clima è decisamente cambiato. Basta guardare lo spot televisivo che invita i consumatori svizzeri a non rivolgersi a imprese italiane. Vista l'estrema delicatezza del tema, come Partito Democratico, chiediamo che il Consiglio Regionale affronti immeditamente il problema. Per questo abbiamo oggi presentato una mozione urgente.

 
Commenti dei lettori: 1 commento -
tanto urgente che non commenta nessuno, non dovrebbe essere possibile imputare ad una persona quello che dovrebbe essere il sentore di tanti, o preso di concerto..grazie..
Scritto da zva il 27/6/2014 alle 19:44
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