Un luogo discretamente (è un eufemismo) frequentato qui al Senato è la sua elegante e fornita bouvette. Un buon via vai di alti dirigenti, funzionari, giornalisti e ospiti vari ma, soprattutto, pullulante di Senatori, spesso presenti in loco anche durante i lavori in Aula. Il prezzo delle consumazioni (recentemente c'è stato un 'comprensibile' aumento) è comunque 'arcipopolare'. Ma non è solo questo il punto. Discorrendo con alcuni 'commessi-cassieri' mi è stato detto, non senza reciproco imbarazzo, che diversi miei colleghi, nell'abituale confusione e forse in preda a 'improvvise distrazioni', dopo aver consumato, bypassano agilmente e con nonchalance la cassa. Mi è stato altresì assicurato (e questo non è ovviamente consolatorio) che il 'vezzo' in questione è rigorosamente bipartisan. Ora lungi da me 'buttare benzina sul fuoco' facendo 'il primo della classe' (che non sono e non sono mai stato) e 'sputare' demagogicamente sulla categoria alla quale, momentaneamente, appartengo, ma questo disdicevole comportamento ( anche se opera di una esigua minoranza)  fa cadere le braccia. Anzi, qualcos' altro.