Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 15/5/2010 alle 20:06

Scusate se, sull'argomento, insisto. In Gb ha vinto David Cameron leader dei conservatori. Nel nuovo governo è entrata Sayeeda Warsi, avvocato e figlia di immigrati provenienti dal Pakistan. Musulmana, si è presentata alla prima riunione dei nuovi ministri indossando l'abito tradizionale del suo paese, lo "shalwar kamiz". Stiamo parlando, vale la pena sottolinearlo, di un' 'Isola', la 'Grande Bretagna', un tantino nazionalista e molto, ma molto 'tradizionalista'. Nessuno, tra i vincitori della recente competizione elettorale (sicuramente dei moderati),  per la nomina della suddetta signora o signorina, si è scandalizzato. In un mondo globalizzato l'integrazione è un fatto logico e naturale. Soprattutto è necessaria. Da noi qualcuno è convinto di vivere ancora in pieno medioevo, difendendo una rocca che non c'è più, mura cittadine che, dove sono rimaste in piedi, sono solo splendidi cimeli del passato, ponti levatoi che si alzano e si abbassano solo dentro la testa di chi insegue 'fantasie baccate'. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Il conservatorismo di vecchi schemi mentali e organizzativi è il limtite del partito democratico anche, perchè tra la proposta del "Lingotto" e quel che succede qui c'è una bella differenza.
Scritto da Borghi. S. il 16/5/2010 alle 16:15
L'integrazione è un fatto naturale se uno vive al passo con i tempi. Invece la logica di chi non vuole mettere in comune la propria terra, la propria storia, le proprie risorse con la storia e le risorse (le eprsone sono risorse non solo le ricchezze), è indietro anni luce.
Scritto da Maria Borghi il 16/5/2010 alle 16:30
La logica di difendere a oltranza ciò che ci appartiene è eclatante nell'atteggiamento della Lega, ma lo è anche in tanti politici insensibili a ogni forma di cambiamento. Mi è iaciuto il suo intervento su Varesenews e sulla Provincia. Le primarie, volere i cittadini partecipi delle scelte sono segni di integrazione in poltica.
Scritto da Bertoni il 16/5/2010 alle 16:44
Ma la tua è una metafora? Per la serie che "chi vuole capire capisca" pure! Io vedo questo commento molto in liena e in sintona con la proposta costante di svecchiamento che fai da diversi mesi (ancora prima delle elezioni ) nel PD.
Scritto da Fede il 16/5/2010 alle 16:49
Tre minuti di recupero Senatore.....per ora pensiamo all'Inter.
Scritto da Max il 16/5/2010 alle 16:52
Interessante l'idea dei ponti levatoi che si alzano e si abbassano dentro la testa di chi insegue idee bacate, ma soprattutto in quella di chi utilizza le circostanze a seconda del proprio interesse e tornaconto personale.
Scritto da AM il 16/5/2010 alle 17:15
Ma perchè nel PD qualche dirigente fa fatica a volere le primarie? Il partito è sorto attorno alla idea grandiosa e innovativa di Veltroni lanciata al Lingotto (un discorso politico che in tanti ricordano bene ) e le primarie sono l'anima del cambiamento. Non volerle significa avere paura che sia il popolo a scegliere e non la dirigenza.
Scritto da Borghi. S. il 16/5/2010 alle 17:21
In Inghilterra han detto niente circa l'abbigliamento della neoamministratrice giovane in abito tradizionale. Da noi ci sarebbe stata minimo una puntatona di Porta a Porta, con annessi psicologi. Noi pure però abbiamo i nostri primati: credo che quello di Gazzada sia l'unico consiglio comunale dove la maggioranza, con sindaco in testa, sia andata in consiglio vestita da Carnevale. Ne han dato solo una veloce notizia per evitare la figura di palta....nel mondo globale!
Scritto da fataturchina il 16/5/2010 alle 17:27
Ieri ti'ho incontrato a Malnate alla manifestazione in difesa del tricolore e ti ho detto di continuare a esprimere la voglia di cambiare gli schemi della poltiica. Ho notato intanto che mancavano tanti varesini, consiglieri comunali, segretario, poltici, quasi tutti i portavoce: non faccio nomi ma erano un paio in tutto (a parte i regionali e i parlamentari) ad essere lì. Non era certo un fatto locale, ma molto probabilmente qualche ottuso continua a ragionare in termini di "territorialità".
Scritto da Sergio il 16/5/2010 alle 17:36
Mercoledi sera a una riunione a Varese organizzata dai circoli eravamo i soliti più o meno noti, poca gente non iscritta sente il richiamo del partito, segno che bisogna ancora fare tanto, soprattutto nei rioni. Fuori, bisogna andare fuori, in mezzo alla gente, le riunioni serali sono una minima cosa, ma non lo costruiamo così il partito, che ha bisogno d'altro.
Scritto da Democratico il 16/5/2010 alle 19:03
L'integrazione è necessaria. Concordo con te. E' questo il passaggio che sento più urgente come spunto di riflessione, in un post che condivido totalmente.
Scritto da Tiziano S. il 16/5/2010 alle 19:21
L'integrazione sarebbe normale e non un problema se non venisse continuamente seminata la paura del diverso. E ha ragione chi dice che quello che succede a livello di rapporti tra gli immigrati e indigeni accade anche nella politica dove la difesa del proprio orticello è sempre prevalente su tutto ciò che sarebbe possibile costruire.
Scritto da Renzo il 16/5/2010 alle 19:34
Mi piacerebbe vedere una azione decisa del PD contro la chiusura leghista, invece solo poche voci sia alzano . Tra i dirgenti Rossi e Adamoli e gli altri?
Scritto da M.A. il 16/5/2010 alle 20:10
Caro senatore, non faccia troppi voli con la fantasia (che producono, mi scusi, solo banalità). Atteniamoci a quanto è successo da noi: ipotizziamo che il politico in questione non si chiami Sayeeda Warsi ma Nichi Vendola; ipotizziamo pure che non si presenti con il shalwar kamiz ma con i pantaloni arancioni, la maglietta verdina e l'orecchino all'orecchio; ipotizziamo che non sia figlio di pachistani ma "figlio" di Tonino Bello. Secondo lei non verrebbe discriminato nel nostro PD? Suvvia ...
Scritto da Mafalda il 18/5/2010 alle 12:55
Guardiamo il PD: facile accettare, da bravi radical chic - la ministra di origini pachistane. Più difficile accettare di candidare Nichi Vendola alla presidenza della Puglia, al punto da mettere in campo tutte le forze e le personalità negative del partito per fermarlo. Facile insegnare agli altri, difficile praticare quello che insegniamo. Facile integrare il lontano, difficile integrare il "fratello". Caro senatore, legga anche Lei gli scritti di don Tonino Bello sul concetto di "fratello" ..
Scritto da Mafalda il 18/5/2010 alle 13:22
Cara Mafalda. Le mie saranno anche banalità. Volevo solo sollevare, anzi, 'insistere' su un tema che mi sta a cuore. Condivido quello che dice (a parte il tono sempre caustico, ma questa è altra storia). Alla prossima.
Scritto da paolo rossi il 18/5/2010 alle 18:22
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