Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 28/5/2010 alle 15:27

 Ieri l'altro a Roma, presso Palazzo Madama, ho avuto modo di chiacchierare  a lungo con Nuccio Fava, indimenticabile giornalista RAI e familiare volto del TG negli anni 70'-80' e 90'. Mi ha fatto effetto discorrere amabilmente con un personaggio che, quando avevo i calzoni corti e muovevo i miei primi incertissimi passi in politica, era già, dentro il video, un professionista- commentatore famoso e carismatico (almeno per quelli della mia generazione). "dal punto di vista dell'informazione oggi siamo in pieno basso impero- queste alcune delle sue parole, e ancora-io ero un democristiano ed il TG1 aveva quell'orientamento politico, ma le notizie erano le notizie. Potevano essere commentate in un modo o nell'altro ma non cancellate ed omesse perchè, in qualche modo,  ritenute scomode o fastidiose. Questo, invece, è il tempo orwelliano del Grande Fratello, del controllo assoluto da parte dei poteri forti,  dell' intromissione sistematica ed asfissiante. Quando anche il giornalismo diventa di questa natura significa vivere in un vero e proprio regime ". No comment. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 9 commenti -
Il giornalismo è tale se c'è giudizio, punto di vista: l'asetticità del della sola informazione è un farro "contro natura", se solo pensiamo quando e perchè il giornalismo è nato. La distinzione tra quanto accadeva qualche decennio fa e ora è determinata anche dalla scarsissima attenzione della gente, che non si ribella perchè "pepauperata" del valore del sapere. Siamo noi che dobbiamo pretendere quel che ci negano.
Scritto da Borghi. S. il 28/5/2010 alle 19:31
Il caso della Busi, da lei trattato in un post precedente, è ulteriore conferma della degenrazione del sistema informativo sempre più sottomesso al controllo della poltiica. Ma noi ce ne rendiamo conto?
Scritto da Massimo il 29/5/2010 alle 11:35
Il basso impero ha rappresentato al degenerazione degli ideali e la perdita di riferiemnti politici, sociali e culturali stabili. Penso abbia ragione Nuccio Fava. Ed anche chi commenta che la nostra indifferenza è uno strumento in più in mano di chi vuole un'informazione che non informa.
Scritto da Marco il 29/5/2010 alle 12:17
Il controllo dell'informazione è, indirettamente, il controllo della opinione pubblica, almeno di buona parte dei cittadini che si affidano esclusivamente ai TG per sapere cosa succede. Del resto anche la carta stampata è imbavagliata da mezzucoli legislativi che impediscono libertà di informazione
Scritto da Giorgi il 29/5/2010 alle 13:56
Una cosa davvero patetica quella che hanno indirettamente fatto alla Busi. E grande donna lei, che ha capito a quale controllo era sottoposta, a quale diritto di libertà rinunciava e ha detto "Vi saluto!". Le donne hanno coraggio da vendere, molto più degli uomini.
Scritto da A:E. il 29/5/2010 alle 14:57
Siamo in pieno regime e nessuno si accorge. Svegliamoci.
Scritto da F:V: il 29/5/2010 alle 15:03
Loro possono dire tutto, anche che si puliscono il.......con il tricolore. Gli altri non pssono dire quello che pensano. Ma la genete dove è???
Scritto da Piero B il 29/5/2010 alle 15:05
Dobbiamo riappropiarci della libertà di parola e di informazione. Cis tanno sottomettendo e non ce ne accorgiamo. Ma quando ci si sveglia, gente? insista senatore nel ricordarci i nostri errori di cittadini .....perchè la poltiica la facciamo anche noi persone comuniassieme a voi politici.
Scritto da Nottambulo (oggi no) il 30/5/2010 alle 13:32
La libertà di parola, bene prezioso. Muoviamoci, parliamone. I giovani dove sono su questo argomento? Mi spaventa il loro silenzio.
Scritto da ferdi il 30/5/2010 alle 15:11
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: