Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 4/6/2010 alle 13:47

 O ci vogliamo fare del male o non abbiamo altri pensieri o forse, dico io, entrambe le cose. Ho appreso della rilevantissima polemica a proposito del simbolo del Pd considerato da qualcuno asettico e poco efficace. Non la penso così, ma vi pare che questo sia un tema 'centrale' per una forza politica come la nostra? Di asettico e non efficace rischia di essere la nostra politica se rimane in una zona così 'ombrosa e grigia'. Lo ripeterò fino alla noia. In una fase dialettica e di transizione ci può stare il fatto che un'organizzazione come la nostra sia un poco ferma tra innovazione e conservazione. Ma, appunto, solo in una fase di transizione, di passaggio,  poi,  tra il nuovo e la conservazione, bisogna scegliere con coraggio ( per altro non occorre quello da leone) e con determinazione. Pensiamo ai messaggi discordanti che abbiamo e che stiamo lanciando. Prima (e non mi riferisco alla seconda guerra punica) primarie anche per decidere dove spostare le virgole, adesso iniziativa da spedire velocemente in soffitta. Prima tutti i piazza a fare il nuovo partito (dicasi 20.000 in provincia di Varese) ora, alè, si torna al vecchio, decida il comitato ristretto, o centrale o, vattelapesca, che dir si voglia. Non entro, almeno questa volta, nel merito (sono decisamente per un partito popolare ed aperto è quindi finanche pleonastico  evidenziare da che parte sto). Quello che invece vorrei sottolineare con forza è che i messaggi non possono essere costantemente discordanti, non possono variare a seconda della 'faccia' del Segretario, non possono funzionare ad intermittenza. Così non si cresce sul piano politico nè su quello elettorale (e la gente è sempre più sbigottita). Se ci accontentiamo dello 'zoccolo duro' decidiamo coscientemente  di optare per la pura e semplice 'testimonianza', immobili ed in preda ad un attacco di 'bradipismo parossistico'. Altro che simbolo del partito. Se proprio si vuole, il logo cambiamolo pure; mettiamoci, in alternativa, una bella sveglia. Più adeguato e, soprattutto, più utile.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 41 commenti -
La ammiro per la tenacia con cui cerca di smuovere le acque in un partito che si sta accomodando beatamente sulle poltrone sgangherate di vecchi sistemi. Ha ragione essenzialmente sulle primarie e sulla necessità di non prendere in giro la gente. Hanno voluto Bersani proprio perchè le primarie non siafcessero più. E immagino che Marantelli, Tosi, Mirabelli siano della stessa idea: decidono in due o tre tutto. Anche suppongo il loro "personale" futuro sicuro.
Scritto da Davide il 4/6/2010 alle 15:12
Cosa vuole che vogliano le primarie gente che da dieci anni decidono tutto nel partito. Ma lo sa che quando c'è stata la votazione per il segretario mi hanno telefonato a casa (in privato semmai appena la vedo le dico anche chi) dicendomi chi dovevo votare? E lo han fatto con tanti compagni. Con le primarie farebbero lo stesso.
Scritto da Pietro il 4/6/2010 alle 15:15
L'idea di una bella sveglia al posto del simbolo del PD non è male. Mi sembra che lei senatore non lesini fuocherelli sotto la sedia perchè altri si smuovano, parla da mesi apertamente di dovere cambiare le cose, di dare al partito una dimensione veramente democratica. Ma lei si accorge che a Varese si vedono tutti gli altri partiti e il PD no? Solo isolate persone per fortuna per conto loro dicono quel che pensano, ma la forza di tre anni fa è stata buttata via dai dirigenti varesini.
Scritto da Giorgio G. il 4/6/2010 alle 15:22
Le priamrie le vogliono i cittadini. Solo alcuni iscritti al PD, forse quelli di provenienza diessina, non le vogliono. Io all'epoca della scelta del segretario ho sentito chiaramente dire che chi voleva Franceschini e seguiva la liena di Veltroni-Franceschini-Fassino voleva assolutamente le primarie per i candidati nelle amministrazioni. Se non le fanno è perchè vogliono lasciare la città alla Lega. Forse ai "leghisti rossi" va bene così.
Scritto da Nando il 4/6/2010 alle 15:26
a me, invece, hanno telefonato a casa per darmi indicazione di votare Alfieri. Io, però, nel segreto della cabina elettorale, ho votato per il candidato che preferivo cioè Tosi.
Scritto da rossella garrone il 4/6/2010 alle 15:26
Appunto, con le primarie si risolve tutto questo problema.
Scritto da Mario il 4/6/2010 alle 15:29
Caro senatore, ma Lei non è, per caso, tra quelli che decidono tutto nel partito? Girano voci di alcune riunioni cui Lei avrebbe partecipato con Alfieri, Adamoli e Luisa Oprandi. Poi, guarda caso, mi sono arrivate alcune indicazioni di voto. Ma, allora, perché, fa la verginella?
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 15:30
Ma lei non fa politica da quasi trent'anni? Non è stato anche segretario provinciale della Margherita? Non fa parte a pieno titolo di coloro che hanno la responsabilità della situazione attuale del partito? Non ha contribuito e non contribuisce a prendere tutte le decisioni più importanti? Una bella sveglia dovrebbe cominciare a darsela lei, usando magari questo blog per illustrare a noi elettori qual è la sua attività in Parlamento.
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 15:37
Ma la signora Rossella forse non ha capito che parlavo della elezione del segretario del PD e non delle regionali. Che alle elezioni ci dicano cosa votare, che ogni candidato faccia la sua campagna elettorale mi sembra normale. Anche Casini ha fatto telefonare se è per quello. Ma che per votare un candidato interno, dalla federazione mi si chiami e mi si dica che devo ostacolare chi vuole Franceschini, mi sembra fuori luogo. Nello stesso partito si fanno guerra?
Scritto da Pietro il 4/6/2010 alle 15:41
In nessun partito del mondo le cariche interne vengono decise tramite le primarie. Nemmeno negli USA. Ci sarà pure un motivo, no?
Scritto da mara il 4/6/2010 alle 15:43
Mi pare che, come sempre, noi parliamo di cose a cui alla gente normale non interessa niente. E siamo anche capaci di dividerci tra tifosi delle primarie e no. Le primarie non sono un'ideologia ma uno strumento che, in certe condizioni, non sempre, potrebbe servire per individuare i candidati migliori alle cariche istituzionali. Per le cariche interne preferisco che siano gli iscritti a decidere.
Scritto da valentina il 4/6/2010 alle 15:47
Signor Polenta, che conosciamo tutti bene dietro quello pseudonimo, è inutile che faccia finta di essere uno sprovveduto. Lei mischia le cose per confondere la genta ma sa bene che Alfieri, Rossi e Oprandi non hanno nemmeno sostenuto lo stesso candidato alle regionali, non si sono mai riuniti se non in runioni se non in assemblee pubbliche. Il vero probblema del PD è quello che sta facendo lei; sputare sulla gente che non la pensa come lei.
Scritto da gorgonzola il 4/6/2010 alle 15:48
@valentina. Questo lo dice lei. A me, eprsona normale, questo discorso interessa e parecchio. Io, cittadino, voglio le primarie per la elezione del sindaco di Varese. Altrimenti il PD non lo voto più perchè ci prendono in giro. Ha ragione Rossi, bravo.
Scritto da Bruno il 4/6/2010 alle 15:51
@Pietro: a me hanno telefonato dalla federazione per dirmi che non dovevo assolutamente votare per Bersani. E allora? Purtroppo il meccanismo delle primarie scatena una campagna elettorale interna con dinamiche molto simili alle campagne elettorali normali. Per fortuna, ora, per le cariche interne, non ci saranno più le primarie. Io sono pienamente d'accordo.
Scritto da martino il 4/6/2010 alle 15:52
@gorgonzola: siete davvero ridicoli. Io ho partecipato ad una riunione di ex popolari alla quale c'erano parecchi di voi. Vuole negare che ci sia stata questa riunione? Devo proprio dire cosa è stato detto?
Scritto da francesco il 4/6/2010 alle 15:58
@gorgonzola: è forse vietato usare pseudonimi in questo blog? Dalle firme che leggo non credo proprio. Lei afferma di conoscermi bene e può anche darsi visto che ero iscritto alla Margherita. Comunque ribadisco: in occasione delle primarie per scegliere il segretario nazionale, tutti, ma proprio tutti, hanno telefonato o fatto telefonare per sostenere il proprio candidato. Credo che sostenere la verità non significhi affatto sputare su chi non la pensa come me.
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 16:09
Le riunioni sono semmai dei Popolari (presidente Andrea Larghi) e non degli ex. Se lei ha partecipato a qualche riunione era proprio perchè pubblica, altrimenti come avrebbe potuto e sarà stata una riunione di partito, perchè i quattro da lei citati si ritrovano solo li (Adamoli, Rossi, Alfieri, Oprandi) perchè hanno in comune l'appartenenza al PD. Dei Popolari fanno parte solo tre di loro, mi pare. Alle regionali hanno votato per due candidati diversi. Credo che lei stia un po' inventando.
Scritto da Pietro il 4/6/2010 alle 16:12
Caro polenta, certo che faccio politica da 30 anni. Diciamo che, semplicemente, ho idee diverse dalle sue (anzi al suo confronto, visto quello che sostiene, mi sento un giovanotto). Posso dire o no di volere un partito moderno ed aperto? Posso sostenere o no che le primarie, non da utilizzare sistematicamente, sono uno strumento prezioso per il nostro partito? posso dire o no di essere contro un idea ottocentesca della politica? Vede quello che scrivo sul blog è quello che sostengo nel partito.
Scritto da paolo rossi il 4/6/2010 alle 16:13
Mi sapete spiegare, visto che le primarie sarebbero il rimedio taumaturgico per rivitalizzare le cariche interne al partito, perchè parecchi coordinamenti di circolo, eletti nel 2008 tramite le primarie, sono così poco rappresentativi del nostro territorio? In molti paesi i coordinamenti di circolo del PD, eletti tramite le primarie, semplicemente non esistono o non se ne percepisce l'esistenza.
Scritto da barbara il 4/6/2010 alle 16:20
Ha ragione Pietro. I Popolari non sono ex perchè l'associazione e la federazione esistono ancora e presidenti sono Andrea Lrghi e Franco Fachini. Quindi puoi avere partecipato a una riunione di popoalri, ma uno di loro non ci poteva essere (chi? Vediamo se c'eri veramente). Quindi NON SEI MAI STATO A NESSUNA RIUNIONE E INVENTI. Nel PD le quattro persone che hai detto si sono trovate solo in riunioni alle quali c'erano anche Tosi, polenta e altri.
Scritto da M.A. il 4/6/2010 alle 16:20
Lei può dire quello che vuole. Ciò che conta è quello che fa o non fa. E, purtroppo, da elettore del PD, non sono affatto contento del suo operato. Posso dirlo o è vietato? Fa parte della cultura di un partito moderno ed aperto accettare le idee diverse dalle proprie o no? Partito moderno e aperto è una formula vuota se non la si riempie con parole antiche come selezione della classe politica per merito e non per appartenenza ad una determinata corrente, competenza e concretezza. Non crede?
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 16:32
@M.A.: non c'era Alfieri. Vuoi sapere altro? Come vedi, alla riunione c'ero e non invento proprio niente.
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 16:36
Ci mancherebbe. Può dirlo eccome e rispetto la sua opinione. Solo non faccia il furbo sul partito 'aperto'. Tutto va riempito con idee e contenuti. Io, per esempio, sono per le primarie (da utilizzare anche per i parlamentari, sia chiaro) seppur non in modo sistematico, lei è decisamente contrario. Ha paura di perdere il controllo della situazione. Lei ragiona da funzionario di partito io no (nonostante per carità sia pieno di tantissimi altri difetti e limiti).
Scritto da paolo rossi il 4/6/2010 alle 16:50
SMETTETELA TUTTI QUANTI, DAL PRIMO ALL'ULTIMO, CHE FATE PENA.
Scritto da Uno (forse) del PD il 4/6/2010 alle 16:58
Io ragionerò pure da funzionario di partito come dice lei ma faccio l'imprenditore. Per quanto riguarda le primarie: sono favorevole per tutte le cariche istituzionali monocratiche (parlamentare, presidente della regione, presidente della provincia, sindaco); sono contrario per le cariche interne al partito.
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 17:19
Caro polenta probabilmente ci siamo. La penso come lei. Oddio forse per qualche 'incarico' di partito 'importante' non è un delitto scomodare le primarie, ma il mio non è un dogma. Comunque dire 'funzionario di partito' non vuole essere, sia chiaro, un offesa per nessuno. I nostri a Varese sono bravi, competenti e 'insostituibili'. Li stimo. Ma il funzionario dovrebbe fare il funzionario il politico dovrebbe fare il politico. Lei, non se la prenda, è un raro caso di imprenditore che ragiona da funzionario, ma non è così grave. C'è rimedio (scherzo naturalmente).
Scritto da paolo rossi il 4/6/2010 alle 17:37
Caro senatore, Lei dice giustamente che il funzionario dovrebbe fare il funzionario e il politico dovrebbe fare il politico. Ma, a Varese, non esiste forse un consigliere regionale appena eletto che ha fatto contemporaneamente il funzionario (stipendiato da Penati) e il politico? E che, attualmente, ricopre il duplice ruolo di consigliere regionale e consigliere comunale? Come la mettiamo?
Scritto da rossella il 4/6/2010 alle 17:49
Ah, ah, ah! La sua battuta sarebbe divertente se io fossi la persona che, evidentemente, lei suppone che io sia. Per fortuna o purtroppo, a seconda dei punti di vista, faccio l'imprenditore. Mi spiace di avere abusato del suo blog. Mi piacerebbe, tuttavia, che il mio partito utilizzasse questo importante strumento non per testare i mal di pancia interni ma per spiegare la propria visione del mondo, il proprio programma, le proprie idee ai cittadini normali che non fanno politica 24 ore al giorno
Scritto da polenta il 4/6/2010 alle 17:56
Sciur polenta lei non ha abusato di niente. Seppur dietro l'anonimato (che io accetto sul biog basta che i commenti non siano volgari e/o offensivi), con me è stato è 'duro' ma schietto. Va bene così. A Rossella vorrei dire che non mi risulta esserci un'incompatibilità tra consigliere regionale e comunale. Se così dovesse invece essere.............. Non faccio il difensore di nessuno ma attenzione: un conto è fare il consulente, altro il funzionario di partito.
Scritto da paolo rossi il 4/6/2010 alle 18:14
Caro senatore, non vorrei sbagliarmi, ma nello Statuto dovrebbe esistere incompatibilità tra due cariche istituzionali.Per quanto riguarda la consulenza del consigliere regionale appena eletto è significativo il fatto che non sia stata rinnovata dopo la sconfitta di Penati. Non vorrei che ci fossero due pesi e misure: uno per gli amici della propria area politica e uno per gli altri.
Scritto da rossella il 4/6/2010 alle 19:04
Il signor polenta imprenditore però sicuramente non è nè di Gorla , nè di Laveno. Altrimenti come noi saprebbe che su questi due comuni della nostra provincia proprio il senatore Rossi ha fatto convogliare di recente una somma (a disposizione per attività locali ) molto consistente . Chieda bene al sindaco Jelmini e magari provi a chiederlo anche all'attuale sindachessa leghista.
Scritto da Lavenese il 4/6/2010 alle 19:18
Se c'è incompatibilità si procederà. Per il 'un peso e due misure' la cosa non mi riguarda. Tosi, Marantelli, Adamoli, Alfieri al Congresso hanno tutti sostenuto Bersani mentre io Franceschini. Quindi........il mio ragionamento va ben oltre le più o meno presunte 'appartenenze interne'.
Scritto da paolo rossi il 4/6/2010 alle 19:20
Ma non avete proprio altro da discutere ? Molti di voi si comportano come una frotta di bimbi dell'asilo. E non offendetevi. E' così. C'è chi non sa come tirare la fine del mese; la finanziaria di Tremonti -Berlusconi e Bossi creerà nuovi disagti e nuove povertà e noi, anzichè offrire proposte concrete almeno per attenuare la grave crisi, ci dilettiamo a discutere di logo e di primarie interne al partito. Ma non sentite la potente voce che si alza dagli elettori e che urla : ma chi se frega !
Scritto da Vaghi A. il 4/6/2010 alle 19:36
Cara Rossella il Pd di Varese non sarà certo l'Eldorado ma ha dei rappresentanti nelle istituzioni seri che meritano rispetto,la sfido a fare un confronto con tutti gli altri partiti.Stia tranquilla il neo-consigliere regionale di cui parla opterà a breve per la regione sono sicuro, e per la precisione era sì consulente per Penati(PD) ma una volta eletto Podestà(PDL) questi come previsto ha scelto nuovi consulenti di fiducia.Più trasparente di così.Non si può essere così leggeri nei commenti...
Scritto da Camillo Massimo il 5/6/2010 alle 00:25
Caro Vaghi hai ragione ma il blog è il blog e ognuno è libero di esprimersi come crede. Certo in questa fase ci sono delle priorità, quella economica su tutte, ma, in uno spazio di questo tipo, si può parlare anche di altro, o no? Che poi le primarie abbiano scarsa importanza non lo so. Parlare dell' assetto di un partito, della sua democrazia interna, delle modalità in atto in un'organizzazione politica siamo proprio sicuri che significhi 'parlare d'aria fritta'?
Scritto da paolo rossi il 5/6/2010 alle 09:23
@polenta (chiunque egli sia). Intanto la invito, per quel che mi riguarda, a fare nomi solo in presenza di certezze e non citando a vanvera situazioni inesistenti. Personalmente non sono una ex popolare (nel senso del partito) in quanto NON SONO MAI STATA ISCRITTA nè al PPI nè alla Margherita. Faccio parte della Associazione Popolari (con finalità culturali) da due anni e partecipo solo a riunioni regolarmente indette e pubbliche presiedute da Andrea Larghi.
Scritto da Luisa Oprandi il 5/6/2010 alle 09:26
@.M.A. E' stata fatta una sola riunione della Associazione Popolari di cui esiste verbale e le persone presenti erano una trentina alla Sala traduttori e interpreti di Varese. C'erano anche Molinari, Fachini, Grasso, Perazzolo, Ghiringhelli, etc... Ci manca solo che un'associazione non possa indire riunioni. Se c'eri però sei un iscritto ma con le idee poco chiare e anche con scarso senso della verità. Alla prossima riunione (se non hai barato anche sulle iniziali) ti consegnerò copia del verbale per rinfrescarti al memoria.
Scritto da Luisa Oprandi il 5/6/2010 alle 09:45
Caro Rossi, siamo d'accordo. Parlare di primarie non è parlare di aria fritta, ma intendiamoci una volta per sempre. Primarie sì per tutte le cariche istituzionali e aperte a tutti amici ed elettori ( sarebbe bene però, prima o poi avere un albo degli elettori del PD ). Per la scelta dei dirigenti del partito si può anche qui ricorrere alle primarie ma devono votare soltanto gli iscritti al PD. Altrimenti non capirei il perchè di una mia iscrizione al PD se i dirigenti me lisceglie Pinco Palla.
Scritto da A. Vaghi il 5/6/2010 alle 12:17
Caro Vaghi, concordo anche sulle virgole.
Scritto da paolo rossi il 5/6/2010 alle 13:23
Caro senatore, cosa intende per "partito moderno". Scriva, se desidera, un intero blog sul concetto di "moderno" (e anche su "consulente"). Sono curiosa. Mi piace Polenta mentre trovo che Gorgonzola sia "virginale": lui (lei?) pensa che sostenere candidati diversi o appartenere a mozioni diverse escluda il sedersi ad un tavolo insieme per decidere. Invece avviene così: siete sempre voi, sempre gli stessi che decidete tutto, che decidete sempre i soliti per le primarie che, quindi, non servono.
Scritto da Mafalda - Pd nonostante tutto il 6/6/2010 alle 11:06
Non è una regola prevedere le primarie per tutto ma, cara Mafalda, assicuro che sono molto ma molto meno controllabili e, riservano, a volte, delle sorprese (penso per esempio a Renzi a Firenze). Dire: "le cose vanno comunque e sempre in un certo modo e male" e 'lasciare la palla', conseguentemente, a 'gruppi decisionali ristretti' non mi sembra una buona trovata ma una resa. Devo per onor del vero anche aggiungere che non sempre le scelte di candidature fatte dal partito siano automaticamente da buttare via e da scartare. Anzi, a volte hanno avuto successo.
Scritto da paolo rossi il 6/6/2010 alle 19:16
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