Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 15/6/2010 alle 14:33

Stare e 'vivere' in un partito plurale significa accettare e rispettare storie, percorsi e distinte identità di riferimento. Leggo oggi sul Corsera un' intervista a Franco Marini così sintetizzata nel titolo: "Dominio Ds sul Pd. Gli ex popolari facciano fronte". Mi sento ancora un 'cattolico democratico' e le mie tappe ed i vari passaggi sono stati gli stessi del Presidente Marini. Nonostante ciò non condivido questa 'raccolta'identitaria' che sa, più che altro, di 'posizionamento politico interno', di 'correntismo' vecchia maniera. Oggi ritengo che un solo tema possa alzare steccati dentro il Pd (e non già quel tipo di appartenenza che per altro deve sussistere e può ancora 'ispirare'). E' la divisione tra conservatori ed innovatori, tra chi vuole un partito tradizionale e chi un partito nuovo, tra chi pensa ad un' organizzazione chiusa dentro i suoi ormai vetusti rituali e chi è per una 'politica aperta' in grado di farsi 'contaminare' anche da elettori e simpatizzanti. Una divisione che è concreta e reale ma che è assolutamente trasversale dentro il piddì, che accomuna o divide non già per le vecchie, seppur rispettabili, provenienze. L'unico motivo per il quale sarebbe giusto, eventualmente, dar vita ad una  vera e propria 'battaglia politica'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 23 commenti -
Mi piace molto il suo approccio alla linea politica di un partito "in fieri"come è il PD. C'è differenza tra chi ha occhi capaci di lungimiranza e chi invece continua a fare i calcoli sui numeri che decretano il "predominio" nel partito e si ferma a una vecchia politica. Ammiro molto lei e la sua apertura e lo sforzo di diverse donne e uomini del PD per una linea innovativa. La più pesante sedimentazione di Tosi, Marantelli e Mirabelli (vista in fase di congresso) mi stimola meno.
Scritto da Borghi. S. il 15/6/2010 alle 15:22
Primo segno di innovazione le primarie. E vedremo se quelli che fino ad ora non le hanno volute (ricordo benissimo interventi di Marantelli su giornali e di Mirabelli prima del congresso al mio paese) non saranno i primi a candidarsi. Vuole scommetterci? Bisogna che la gente entri nell'ottica di partecipare, di andare alle primarie, altrimenti faranno sempre loro quello che vogliono con gli iscritti.....
Scritto da Bruno il 15/6/2010 alle 15:31
Ma se Mirabelli le derideva le primarie fino a settimana scorsa. L'ho sentito apertamente io. Anche Marantelli è contrario. Che parlano davvero del valore delle primarie sono Rossi, Adamoli e a volte Alfieri. Non ci mettete però dei candidati che alle primarie non ci credono. Vogliamo solo gente che le ha sempre pensate come una risorsa. Altrimenti sono solo una scusa.
Scritto da Martino il 15/6/2010 alle 15:42
Altro segno di apertura è sicuramente la valorizzazione delle donne e dei giovani, non per partito preso, ma se ci penso che in consiglio comunale di Varese ci sono alcuni da diverse legislature (Cacioppo, Molinari, Mirabelli) e mai una donna. I giovani sono forse i rispettivi pupilli, ma senza troppa autonomia. Altri consiglieri comunali non si sono mai sentiti nè visti...Il partito aperto è quello che sa anche cercare segnali nuovi nella società.
Scritto da Mario il 15/6/2010 alle 16:37
Nel prossimo consiglio comunale di Varese entreranno alcuni sicuri (così mi hanno detto in federazione): Giovanni Piana, Matteo Acchini, Luca Conte, Rossella Dimaggio, Andrea Civati e Erica Lenzi. Questi sono quelli ai quali il partito garantirà voti. E lo chiamano democratico? Posto per la gente non ce n'è assolutamente, decidono già tutto. Schierati con Bersani prevalentemnte, perchè quella è la linea vincente al congresso. Era così vent'anni fa. Ma per piacere.
Scritto da Pietro il 15/6/2010 alle 16:41
Caro Rossi, ho l'impressione che parecchi di coloro che inviano commenti non siano iscriitti al PD . Questo mi fa piacere ma bisogna dire chiaro che per loro di primarie non ce ne sono per la scelta dei dirigenti del PD. Quindi si affrettino ad iscriversi se vogliono dire la loro e contare nei congressi. Di buoni consigli è pieno il mondo e di buoni propositi si dice sia addirittura lastricato l'inferno...
Scritto da A.Vaghi il 15/6/2010 alle 16:44
@A.Vaghi. Proprio un bell'esempio di democrazia dire "per loro di primarie non ce ne sono...che si affrettino a iscriversi". Io ero iscritto ai DS, sono stato iscritto al PD lo scorso anno e non rinnovo la tessera , come ho già detto in altri commenti, dopo che ad alcuni di noi sono arrivate esplicite telefonate di compagni dalla federazione per dirci che cosa dovevamo votare. Io ho votato Franceschini anzichè Bersani, l'ho detto e oggi non mi parlano più i miei ex compagni.
Scritto da P.P il 15/6/2010 alle 17:29
Quesllo descritto dal signor A.Vaghi è il partito democratico che non volevamo. Quando abbiamo sostenuto Veltroni abbiamo capito che si voleva qualcosa di diverso. Poi al momento di votare per il segretario nazionale dopo che Veltroni se ne è andato hanno fatto un pressing forte e hanno voluto Bersani che ha riportato indietro il partito verso la mancanza di valore per i non iscritti. Le primarie le vuole la gente.
Scritto da P.P il 15/6/2010 alle 17:34
Non Le sembrerà vero ma sono totalmente d'accordo con quanto scrive. E' fondamentale, su scala nazionale, uscire dalla logica delle componenti datate pre-PD, così come è altrettanto fondamentale, su scala più "locale", uscire dalle logiche "amicali" (che, a parer mio, sono molto più perniciose). Ed è per questo che sono contraria alle primarie perchè non è mai successo di dover scegliere fra "il lungo, il corto e il pacioccone" (bei tempi quelli di Mago Zurlì!) ma fra i candidati delle diverse
Scritto da Mafalda - Pd nonostante tutto il 15/6/2010 alle 19:03
e "vecchie" correnti: ex Ds, ex Margherita, ex Ds di centro, ex Margherita di sinistra, ecc. O no? Capisco le rimostranze di @PP però, anche a sua tutela, ritengo che debbano essere solo gli iscritti a votare per le primarie in modo da contenere il numero delle persone prese in giro ed evitare una finta partecipazione collettiva, funzionale solo agli "addetti ai lavori". Lancio al senatore la sfida di promuovere, in provincia di Varese, una "costituente degli innovatori del PD". Buona serata.
Scritto da Mafalda - Pd nonostante tutto il 15/6/2010 alle 19:14
Mafalda non far piovere a dirotto. La pensi come me? Miracolo!! Scherzo, ovviamente. Sulle primarie però ritengo possano essere uno strumento utile e 'meno controllabile' da parte di certa vecchia politica (che per la verità ha in sè anche qualcosa di buono e se lo dico io......)Potrebbero essere un' idea libera e vincente. Non credi? Perchè non provare? Ci vuole solo un pò di coraggio (nemmeno così 'eroico').
Scritto da paolo rossi il 15/6/2010 alle 19:22
Con questa logica di volere fare votare alle (finte) primarie solo gli iscritti, si mette su il vestitino della festa a una politica vecchia e ammuffita. Se votano solo gli iscritti, lo sappiamo bene, che "il voto si controlla" mentre se vota tutta la gente non si controlla un bel niente. Apprezzo molto che per la scelta dei candidati alle amministrative Rossi proponga di chiamare a raccolta tutti quelli che lo desiderino. Segno di superamento delle logiche di appartenenza.
Scritto da Renzo il 15/6/2010 alle 20:03
Se fanno finta di volere le primarie ma poi, come dice Mafalda, votano solo gli iscritti, allora si che ci prendono per i fondelli.
Scritto da Valerio il 15/6/2010 alle 20:05
Caro P.P. ma siamo così deboli politicamente da essere pronti a portare il nostro cervello all'ammasso soltanto se receviamo una telefonata ?
Scritto da A.Vaghi il 15/6/2010 alle 20:07
Caro Vaghi non facciamo demagogia. Significa (e io concordo con chi mi ha preceduto, anche nel non rinnovare la tessera) che non vogliamo dei dirigenti e dei funzionari del partito che dalla federazione ci indichino cosa votare e chi votare. Non abbiamo il cervello all'ammasso, ma abbiamo voglia di gente che interpreti il ruolo del dirigente di partito diversamente. Non voglio nè il consigliere comunale, nè il deputato che mi suggeriscano cosa fare.
Scritto da camillo il 15/6/2010 alle 20:47
Niente demagogia, caro Camillo e caro P.P. finiamola con lo "scandalo" della telefonata. Se uno mi telefona per darmi un suggerimento ed io lo condivido mi congratulo con lui per la comune scelta. Se uno mi telefona a mi suggerisce un nome che non mi va glielo dico. Non solo ,cerco di convincerlo che sbaglia portando argomenti se ne ho, per sostenere la mia posizione. Se non ci comportiamo così fra noi mi chiedo con che spirito e con che capacità politica possiamo confrontarci con gli avversari
Scritto da A. Vaghi il 15/6/2010 alle 21:28
@Vaghi. Quando si tratta di diefndere i comapgni.....
Scritto da massimo il 16/6/2010 alle 14:24
La mia storia politica( modesta e a corrente alterna ) si è svolta tutta all'interno del PCI-PDS-DS-PD, Sono cattolico e di sinistra, decisamente cattolico e decisamente di sinistra. Può sembrare una contraddizione, ma se penso ad un sistema di valori ove la carità ( il primo e più importante comandamento ! ) genera tutti gli altri, dalla solidarietà all'impegno per la pace, la multietnicità ecc... allora il PD è il mio Partito, se però sa essere strumento nuovo, aperto, che abbatta steccati e p
Scritto da giovanniderosa il 17/6/2010 alle 10:03
...e ponti. A mio avviso è uno "steccato", una barriera limitare le primarie ai soli iscritti al PD. Il popolo del Pd è il popolo degli elettori, il popolo di chi emette la delega, assegna priviligi ( si, anche privilegi ) ma soprattutto riconosce c ompetenze e le mette in campo, caricandole di responsabilità. Tutto ciò lo fa attraverso lo strumento Partito, uno strumento che non gli ha regalato nessuno,ma che grazie alla Costituzione ha contribuito a costruire. Gli iscritti al Partito sono p
Scritto da giovanniderosa il 17/6/2010 alle 10:12
...gli scritti la Partito sono come il lievito, hanno il compito di agire su tutta la "massa" : farla "crescere" . Se questo avviene, ci sarà uno scambio continuo e bidirezionale tra iscritti e non ( ancora) iscritti, di idee, riflessioni, sollecitazioni, proposte, sostegno. Insomma il PD me lo immaggino vivo e tale può essere se aperto...carismatico. Già carismatico, perchè questa deve tornare ad essere caratteristà non più esclusiva del leader ( fonte di tanti guai ) ma del Partito. Saluti.
Scritto da giovanniderosa il 17/6/2010 alle 10:22
Senatore, mi scuso con lei, ma mi sono permesso di pubblicare il suo post " Conservatori o innovatori", tra le mie "note" in Facebook. Naturalmente ho riportato il link al suo blog. Se non dovsse gradire questo tipo di "condivisione" me lo dica liberamente e mi asterrò dal farlo, per rispetto alla sua persona e al suo ruolo. Per consentirle di conoscermi meglio, mi permetto di segnalarle il mio piccolo blog: www.giovanniderosa.blogspot.com. Cordiali saluti.
Scritto da giovanniderosa il 17/6/2010 alle 14:48
Figurati giovanniderosa, per me è un piacere e mi sento onorato.
Scritto da paolo rossi il 17/6/2010 alle 20:32
Grazie, ma è indubbio che l'onore sia tutto mio. Grazie comunque per la cortesia.
Scritto da giovanniderosa il 18/6/2010 alle 15:55
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