Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 2/7/2010 alle 13:42

Lo dico subito a scanso di equivoci: non sono uno di quelli che rivuole leader del Pd Walter Veltroni. Ha contribuito in maniera determinante alla nascita di questo partito, ha prima vinto e poi perso. Ha deciso di 'andarsene' e poi di 'tornare'. Gli 'spetta' ma , dal mio punto di vista, non come 'numero uno del partito'. Tutto ciò, credo, in coerenza con quanto lui stesso ha, convintamente, sempre sostenuto. Quello che ha per me ancora valore sono le idee di quel piddì, di quella 'nuova stagione contro tutti i conservatorismi':  'La politica del Lingotto'.  La ritengo una proposta attuale (tra l'altro non virtuale visto il 33% dei consensi raccolti) e, per quell' idea, sono 'pronto a tutto'. " Di fronte ad un Paese bloccato da un sistema di veti incrociati occorre, contro ogni conservatorismo di destra e di sinistra, mettere in campo una proposta per una società aperta e non burocratica, un luogo in ci sia concessa a tutti l' opportunità di migliorare la propria condizione e non una gabbia di privilegi corporativi, una terra di sogni da realizzare e non odi da coltivare".  Senza la condivisione di questo, in fondo semplice ed efficace, concetto non potrei proprio stare in questo partito. Di più:  questa è la ragione 'centrale' del mio impegno.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 21 commenti -
Il Lingotto, quel progetto aperto e innovativo a livello di idee, di stile e di "modo di essere e di porsi" è la vera anima del PD. In tanti abbiamo voluto "quel" partito, quella carica di rottura coi vecchi schemi, quel coraggio. Il disamore ora nasce dal fatto che noi non iscritti siamo esclusi dalle riflessioni, dal ragionare insime. Il PD lo costruiscono i soliti vecchi nomi (più o meno dietro le fila) e credo senatore che la sua fatica a proporre qualcosa di diverso sia immensa. Non demorda
Scritto da Borghi. S. il 2/7/2010 alle 15:55
Seguo la vicenda politica del PD da lettore dei quotidiani e di blog. Magari mi sbaglio ma mi pare di capire che lei sta cercando di dire a gran voce che sia necessario cambiare marcia e ritrovare le idee fondanti (del Lingotto, care a tutti), altri la seguono su questa strada (ho visto un post di Adamoli che dice chiaramente anche ai più "miopi" che qualcosa nel PD non va e che si sta soffocando la libertà personale), Alfieri dice che vuole apertura e cambiamento. Chi lo impedisce?.
Scritto da Giuseppe il 2/7/2010 alle 16:09
@giuseppe. Se è un attento lettore di giornali e di blog, la risposta se la può dare da solo. Ci sono quelli che non si esprimono mai su questo punto, che non parlano mai di apertura perchè fino ad ora non l'hanno consentita, che non si lasciano sfuggire un solo parere in merito alle idee originali del PD (che allora hanno scelto anche loro). Sono quelli che hanno usato quindi il Lingotto e le sue proposte come un treno per arrivare a fare un partito che poi hanno ricondotto ai vecchi schemi.
Scritto da Borghi. S. il 2/7/2010 alle 16:22
Di stare in questo partito per come lo hanno ridotto, a Varese, la gestione provinciale e cittadina, siamo stanchi in molti. Mi auguro che lei ci resti a darci carica con la tenacia con cui continua a non nascondere certi disagi e la voglia di cambiare. Mi lascia qualche dubbio la posizione "all'esterno" di Alfieri, che fa cose per conto proprio e che spero, visto quel che dice, che sia solidale con lei senatore e non con la locomotiva sbffante che ha trainato il PD fino ad ora.
Scritto da S.D. il 2/7/2010 alle 16:26
E che qualche mente geniale non tiri in ballo le "primarie delle idee" come è stato detto nella assemblea degli iscritti della città di Varese, altrimenti scendiamo al minimo storico! Per il congresso provinciale e cittadino abbiate il coraggio di mettere sul paitto almeno 3 o 4 nomi (tutti conosciuti e credibili e di pari livello), con voto segreto. Per le primarie dei candidati sindaco fate lo stesso e ricordatevi nelle amministrative che esistono anche le donne.
Scritto da M.M il 2/7/2010 alle 16:38
Quando nel partito dei DS hanno "fatto le scarpe" a un grande segretario provinciale come Manolo, hanno fatto un gravissimo errore e tanti compagni capiscono bene cosa sto dicendo. Non vado oltre.
Scritto da Malnatese il 2/7/2010 alle 16:41
@Borghi.Condivido. Anzi, vedrai che adesso qualche gallina canterà e farà l'uovo. Cosa ci scommetti che adesso verranno fuori apertamente anche quelli che han smpre taciuto a dire che il PD deve esere aperto, coinvolgente, capace di ascoltare i cittadini. Io apprezzo molto, anche se non provengo dal centro democratico, quello che sta facendo il senatore Rossi e gli riconosco il merito di avere sbloccato la riflessione politica a Varese
Scritto da M.M. il 2/7/2010 alle 16:47
Lei è un sognatore. Pensa forse che, a parte pochi idealisti, davvero nel vostro partito ci siano persone al vertice così disposte a lasciare spazio ai nuovi, alle donne, a chi non è dentro la rete del partito? Lei sta facendo questo discorso da tempo e se deve parlarne e riparlarne è perchè qualche ruggine "all'interno" la vede e qualche aria malsana in direzione "antiapertura", nel segno del "conservatorismo"di posti, cariche e ruoli....la respira.
Scritto da fede il 2/7/2010 alle 18:11
Sono uno che ha votato alle primarie (quelle di Veltroni), poi ho votato a quelle per il segretario nazionale (ho votato Bersani), ho lasciato le mie mail a destra e a manca e non ho mai ricevuto una comunicazione di nessun tipo. Mi hanno risposto quando l'ho chiesto a un consigliere comunale che "il segretario provinciale non vuole che si usino gli indirizzi mail per rispetto delle regole nazionali". Scusi e l'antiburocrazia cosa sarebbe se non questi freni?
Scritto da Masnaghese il 2/7/2010 alle 18:16
Ho partecipato sabato alla riunione pubblica fatta da Alfieri. A conclusione un signore, che non conosco e mi pare si chiami Radici, ha tirato le somme e fatto delle proposte. Chiaramente ha criticato la gestione Tosi, che ha ridimensionato la vitalità del partito in provincia e detto che servono persone nuove. Mi pareva per tanti aspetti una autocandidatura. Quindi Alfieri sta proponendo prima di tutti e fuori dal partito il suo candidato alla segreteria provinciale?
Scritto da F.L. il 2/7/2010 alle 18:29
Il cambiamento non ci sarà finchè gestiranno il partito persone poco aperte come Tosi, Mirabelli, Molinari e Cacioppo. Che seguono logiche di "tocca a me e tocca te", di percentuali, di "conta chi ha preso voti", di delfini e proseliti. Le primarie speriamo le facciano e vere, non fittizie.
Scritto da SD il 2/7/2010 alle 18:55
Ma Radice era vicesegretario provinciale della Margherita, se non mi sbaglio. Quindi proprio una novità, non c'è che dire. Complimenti! Sarebbe questo il cambiamento tanto sbandierato da Alfieri? Ma senatore, lei porta sul piatto ideali e valori e la realtà delle cose è che c'è sempre chi cavalca ogni progetto ideale a proprio vantaggio. Uno che è in politica da anni si spaccia per il nuovo?
Scritto da Massimo il 2/7/2010 alle 19:00
Ce ne andremo in molti, senatore se i suoi colleghi di partito non condivideranno da subito l'idea di qualcosa di diverso. Basta con le lotte tra i sostenitori di Tosi e quelli di Alfieri, stop agli accordi sottobanco, a chi si arrabbia perchè le donne devono apparentemente esserci ma non prendere voti e se li prendono sono da eliminare in partenza. Basta con il bavaglio nel parlare contro la Lega perchè Marantelli non vuole. Ci dica dove va e verremo con lei.
Scritto da Burbero benpensante il 2/7/2010 alle 19:06
Massimo, la questione del vecchio e del nuovo non è semplicemente relegabile agli anni di impegno politico di una persona. Conosco, infatti, giovani-vecchi e vecchi-giovani. Che poi il 'largo ai giovani' debba essere un fatto sostanziale e non semplicemente la consueta dichiarazione di intenti, mi sembra sacrosanto. A mio avviso chi vuole, per esempio, un partito aperto e moderno, capace di farsi contaminare, adeguato ai cambiamenti è, a prescindere, per 'il nuovo'. Questo conta, punto e a capo. Può essere dunque solo una questione di 'carta d'identità o di anni di militanza politica'?.
Scritto da paolo rossi il 2/7/2010 alle 19:19
Il segretario poltiico, comunque, si continua a dire. A nessuno viene in mente di dire LA SEGRETARIA PROVINCIALE. Come a nessuno viene in mente di dire La candidata allla provincia di Varese, La candidata sindaco. Ce n'è di strada da fare nel PD perchè i primi a non volere le donne candidate alle cariche apicali sono quelli che adesso ricoprono tali ruoli. Anzi caso mai dicono il contrario e spesso criticano le donne intelligenti che hanno nel loro partito.
Scritto da Maria C. il 2/7/2010 alle 19:40
Scrivo a te quello che ho scritto anche sul blog di Tosi un attimo fa. Condivido da sempre la posizione originaria di apertura, primaire e rinnovamento del PD (Veltroni, Franceschini, Area Democratica) e mi fa quasi rabbia che si debba richiedere come elemosina ciò che è connaturato al PD stesso. Non sbaglia chi vuole un partito così, sbaglia chi vuole portarlo da un'altra parte. E, semmai, non tu ma costoro sono fuori luogo.
Scritto da Luisa Oprandi il 2/7/2010 alle 19:57
"Bello" il Lingotto di Veltroni, sia il 1° come leader DS che il 2° come leader PD. Ottima scenografia, tanto pathos, frasi ad effetto, tanta estetica politica, abbronzata e ricca gente in prima fila (Colaninno, Calearo, ecc.). Una situazione "pansechiana" (da Panseca, architetto/scenografo dei congressi craxiani del PSI) di sicuro effetto ma, visti i risultati, con scarsa sostanza politica. Come può un leader sgonfiarsi così in poco tempo? I casi sono due: o il leader è scarso o lo spirito del
Scritto da Mafalda il 4/7/2010 alle 00:21
Lingotto era/è solo una finzione per celare la mancanza di un progetto e le feroci lotte intestine per il mero mantenimento delle nomenklature (anche quelle incompetenti) che ancora oggi contraddistinguono il PD. Anzichè evocare il Lingotto, si legga Curzio Maltese sul Venerdì di Repubblica del 25 giugno ..... @Borghi: mi pare singolare che abbia tanto amato un partito al punto da non iscriversi. Poi, parlare di coraggio e rottura di schemi è fuori luogo. Veltroni non è stato Gorbaciov!!!.
Scritto da Mafalda il 4/7/2010 alle 00:34
Belle parole ma la verità è che il Partito in provincia si è ridotto alla gestione e sopratutto alla CONSERVAZIONE dell'esistente, inteso come cariche di direzione e gestione del Partito, e sopratutto di cariche istituzionali di prestigio. Conservazione o acquisizione di cariche da garantirsi attraverso "l'unanimismo" deciso dai vertici, a scapito di un ricambio generazionale, di genere, ma soprattutto di merito. Per quanto riguarda l'elezione del Segretario Provinciale su cui mi preme puntare i riflettori, questa volta sarà scelto direttamente dagli iscritti. Cosa che non è avvenuta la volta scorsa dove l'attuale Segretario fu l'espressione del Coordinamento provinciale. Coordinamento da noi votato su liste bloccate, cioè senza preferenze, e i cui candidati vennero scelti in base a imprescindibile giudizio dell'allora Commissione elettorale presieduta dal Segretario provinciale dell'epoca. (Sempre Tosi) L'elezione diretta del nuovo Segretario Provinciale da parte degli iscritti oggi , ci offre l'opportunità di essere artefici e costruttori del progetto che desideriamo per il nostro Partito in provincia. di Nella situazione attuale, i vari Candidati alla Segreteria provinciale ,(sempre come io mi auguro che ce ne sia più di uno ), avranno l'opportunità di scegliere all'interno dei vari Circoli, le persone che ritengono meritevole promuovere al Coordnamento provinciale ,inserendole nella propria lista. Direi pertanto che sarebbe saggio cogliere all'interno delle regole imposteci le opportunità e gli spazi di democrazia e pluralismo, rifiutando un "unanimismo" solo di comodo e che non potrà mai assurgere alla dignità della vera "UNITA'" Cordiali saluti
Scritto da PD Speranza il 4/7/2010 alle 11:59
Cara Mafalda, condivido alcune tue critiche alla così detta 'politica del 'lingotto'. Siccome però sei persona sicuramente concreta e razionale ti dico: ricordati che quella politica ci ha portati al 33% dei consensi. Oggi abbiamo perso 6, 7 punti. A Varese siamo passati da un buon 27% ad uno streminzito 19%. Oltre ai possibili e vari concetti, e alle teorie, mi pare che questo dato, evidente ed inequivocabile, dovrebbe essere tenuto in circostanziata ed attenta considerazione. O sbaglio?
Scritto da paolo rossi il 4/7/2010 alle 14:27
Caro Rossi, Certamente la colpa dell’arretramento del Partito anche nella nostra Provincia è dovuta all’andamento ondivago della politica dei nostri dirigenti nazionali. Il danno fatto da Veltroni nel deludere le speranze che aveva suscitate nel popolo delle primarie è ormai irreversibile, Bersani per non avere delusioni dopo essere stato lui stesso eletto con le primarie le ha abolite per quanto riguarda i quadri intermedi di Partito. A mio avviso avanti di questo passo resteremo (o resteranno) in pochi e nemmeno buoni. Unica speranza l’elezione diretta del Segretario provinciale. Già circolano indiscrezioni di nomi scelti a tavolino tra pochi (max 3) amici, nomi che non devono disturbare i manovratori (sempre quelli nel bene e nel male) e la pianificazione delle carriere. Mi auguro davvero data la possibilità di scegliere che ci viene data, che dalla base si alzi un sussulto di orgoglio capace di definire e appoggiare una candidatura (non di più altrimenti si perde), che sia sì unitaria ma della parte migliore del Partito, quella che desidera il VERO CAMBIAMENTO. Il “CAMBIAMO” di Tosi mi ricorda molto il “cambiare tutto per non cambiare nulla” di Gattopardiana memoria.
Scritto da Democratica gllaratese il 5/7/2010 alle 00:55
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