Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 4/8/2010 alle 13:31

 Non entrerò, per lo meno oggi, nel merito delle recentissime vicende politiche. Solo un' amara considerazione. Il nostro è un Paese immaturo, sclerotico e vecchio ( e 'aggettivo 'immaturo', in questo caso, non 'cozza' e non è in contraddizione  con l'altro aggettivo'vecchio') La sua classe politica è l'avanguardia di questa arretratezza che è, innanzitutto, culturale.  La nostra tanto e spesso esaltata 'società civile'  non è messa meglio. Siamo dominati e frantumati dalle caste e dalle corporazioni che, ovviamente, esercitano il loro peso ovunque nel mondo ma, da altre parti, sono per lo meno 'contenute' dalla politica. Non il contrario. Possiamo cambiare tutti i 'meccanismi elettorali' che vogliamo, ma per superare questa instabilità politica occorre altro. In tempi di crisi, ancor di più, è necessario risolvere i problemi della gente, in tempi di crisi chi ne fa le spese sono soprattutto le categorie sociali e le persone più deboli. Meglio non dimenticarselo. Profetiche sono state le parole di Aldo Moro"Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere".

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 16 commenti -
“La nostra tanto esaltata 'società civile', non è messa meglio”. E’ vero. Romano Prodi, in una sua affermazione di qualche anno fa, disse che “il cittadino non è migliore del politico che lo rappresenta”. Io rettificherei: molti cittadini sono molto meglio del politico che hanno votato (ad esempio, la mia vicina di casa 78enne potrebbe fare benissimo l’assessore ai lavori pubblici, avrebbe buon senso da vendere). Ma la restante stragrande maggioranza dei cittadini non è meglio dei politici.
Scritto da Mafalda il 4/8/2010 alle 14:41
Al di là di tutto, un plauso al senatore Rossi che non "bleffa", non si atteggia e si presenta nella sua genuinità.
Scritto da Mafalda il 4/8/2010 alle 14:54
E' vero Mafalda, hai ragione. Aggiungerei purtroppo. Sono davvero tanti i cittadini migliori di noi politici (per la verità non ci vuole un' impresa) ma la maggior parte di essi, ahimè, non lo sono proprio. Il problema è essenzialmente culturale e dovrebbe essere risolto partendo dalla Scuola. Abbiamo bisogno tutti ma proprio tutti di una generale 'elevazione'. L' Educazione Civica (in assoluto la più importante) con l'Italiano, la Storia e l'Inglese andrebbero considerate 'le materie principali' a partire dalle elementari ed introdotte già alla scuola materna. Sono certo. Qualcosa cambierebbe.
Scritto da paolo rossi il 4/8/2010 alle 15:48
L'appello fatto 35 anni fa da Aldo Moro era l'amara constatazione che già allora la nostra società era in piena involuzione etica.La famosa società civile è in gran parte responsabile del declino e buona parte dei politici sono ossequienti ai potentati e attenti a conservare i privilegi piuttosto che spendersi con coraggio a dare il buon esempio e a operare concretamente, Il Paese è vecchio e sono purtroppo già vecchi molti giovani in politica che imitano coloro che criticavano.A noi cambiare.
Scritto da Ravani il 4/8/2010 alle 17:43
La scuola d'accordo,ma disgraziatamente OGGI votano gli adulti.Io credo che la prima RIVOLUZIONE CULTURALE da fare sia quella dei palinsesti televisivi, almeno per quanto riguarda la TV pubblica. Poi per decenza e spregio delle pari opportunità si potrebbe anche intervenire sulle TV private non con la censura ma con il penale. E' in atto (non so se rientri anche questo nei piani della P3) una cosciente e diseducativa strategia politica allla quale anche il centrosin. non riesce o vuole opporsi.
Scritto da Maria Rossa il 4/8/2010 alle 19:00
Cara Maria Rossa hai perfettamente ragione. La televisione, soprattutto quella commerciale, insomma quella del Cavaliere, in questi ultimi 25 anni ha provocato danni devastanti, ha condizionato e formato un paio di generazioni, ha manipolato e 'confuso i cervelli', ha indirizzato, anzi, 'guidato'. Terrificante. Oggi anche la televisione di Stato (vedi Rai1) è nelle Sue 'lunghe mani' e si vede. Lì, ai vertici, non operano dei professionisti ma dei 'viscidi tirapiedi'. Ricordo, con autentico rimpianto, i Tg dell'era democristiana e socialista. Di parte, sia chiaro, ma al confronto di questi 'pirati' quella sembrava davvero la tv svedese.
Scritto da paolo rossi il 4/8/2010 alle 19:57
Dire che la colpa sia di Berlusconi mi sembra sia una valutazione comodamente riduttiva. Moro constatava una situazione che era già in atto, come detto prima da Ravani. La rivoluzione culturale anche riferita ai costumi l'ha fatta il '68.In anni recenti abbiamo avuto presidenti Rai e direttori di area di sinistra ma non hanno cambiato nulla. Ci vorrebbe una rivoluzione culturale di segno opposto ma non vedo segnali positivi neanche a sinistra.
Scritto da ex moroteo il 4/8/2010 alle 22:15
Il senso del dovere è anzitutto frutto dell'educazione familiare, scolastica, associativa. Tutte queste fondamentali forze sociali dovrebbero convergere attorno alla creazione del cittadino. Esiste una larga e buona fetta della società che ha sanissimi principi e valori, tanti giovani impegnati, tanti adulti aperti all'esterno delle loro case, tanti anziani che sanno ancora tramandare sggezza. Questa società esiste. Solo che non se ne parla, le istituzioni non la valorizzano (continua)
Scritto da Luisa Oprandi il 5/8/2010 alle 00:34
Il sistema informativo, dai giornali al web, ha grandi responsabilità nella costruzione positiva del pensiero sociale e collettivo. Da insegnante posso garantire che quando ai giovani si propongo progetti o momenti di riflessione di "peso", su temi importanti di natura sociale o etica, i ragazzi rispondono, si appassionano. Anche a noi adulti non farebbe male entrare nell'ottica di avere bisogno di imparare e formarci. Ma del fare cultura molti hanno paura, perchè la cultura rende liberi.
Scritto da Luisa Oprandi il 5/8/2010 alle 00:51
Caro ex moroteo, dici bene. La 'colpa' non è solo di Berlusconi ma soprattutto.
Scritto da paolo rossi il 5/8/2010 alle 07:32
Grazie senatore per le tue "provocazioni" e per la capacità che hai di portarci, apparentemente "fuori tema" ( la mozione di sfiducia a Caliendo, la legge elettorale , ecc...) , ma in realtà nel cuore del problema poi sviscerato dai commeti. Condivido la critica di Mafalda a cui mi abbandono anch'io in tanti momenti di amarezza, ma mi appassiona, mi riapre il cuore alla speranza l'intervento di Luisa Oprandi, aperto a cogliere ciò che c'è di positivo( ed è tanto) per ripartire dai fondamentali.
Scritto da Giovanniderosa il 5/8/2010 alle 08:56
@RossiMa"sopratutto"di chi non lo ha contrastato per tempo ponendo con forza la questione del"conflitto"di interessi. @LuisaSono convinta anch'io che la maggior parte della società sia ancora composta di persone ricche di valori morali però se la maggioranza invece di intercettarla noi confluisce verso Berlusconi qualcosa non va Oltre sani principi bisogna poi avere la capacità di saper discernere al momento del voto Altrimenti rimane il dubbio che nessun partito sia all'altezza morale delPaese
Scritto da Adriana Scanferla il 5/8/2010 alle 10:29
Una classe politica arretrata: ha ragione Rossi quando lo dice e ridice, anche in forma dialetticamente diversa. Il problema è proprio nel non sapersi staccare da certi "cliché". Pensiamo a un politico che non perde occasione di dirsi e dire quanto è importante (vedi blog sulla moglie di Moro o la coppia in piscina che lo ha "riconosciuto"....)oppure a un altro che tace per non compromettersi, a uno che boccheggia e vende "smancerie" . Lei si salva Rossi per onestà intellettuale.
Scritto da Michele il 5/8/2010 alle 15:45
Concordo sualla diversità di Rossi rispetto a certi standard
Scritto da ex DS il 5/8/2010 alle 16:07
Caro onorevole l'odio per Berlusconi non vi permette di analizzare i mali della nostra società. Il lassismo culturale è anche frutto di spettacoli condotti da "artisti" di sinistra ancor prima che Berlusconi entrasse in politica.(per esempio spettacoli della Carrà anni 70). La memoria è importante in politica .
Scritto da ex moroteo il 5/8/2010 alle 22:58
E' vero, ex- moroteo, che un particolare 'lassismo culturale', come lo ha definito lei, è frutto anche di una 'certa sinistra'. Comunque, per quanto mi riguarda, non ce l' ho, a vuoto, con Berlusconi. Ottimo imprenditore, li riconosco altresì grandi ed uniche, nel suo genere, capacità e doti comunicative oltre che un 'innata intelligenza, anche politica. Quello che non possiamo misconoscere e tollerare, mi scusi, è il 'modello di società che globalmente il Cavaliere propone attraverso un potere mediatico enorme (che mi pare di poter dire la pericolosa eversiva- comunista e show girl Raffaella Carrà non possedeva) ed un potere politico esercitato (con il consenso popolare, sia chiaro) e gestito, a occhio e croce, 'pro domo sua', comunque con spavalderia ed arroganza e con risultati per il Paese che solo con un eufemismo possiamo definire come deludenti. Tutto questo non è accettabile.
Scritto da paolo.rossi il 6/8/2010 alle 09:37
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