Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/8/2010 alle 14:19

Non si discute la 'statura' e la professionalità di Eugenio Scalfari. Dico la verità: non condivido tutte le sue tesi, in più l' uomo è autorevole rappresentante di una cultura e di una 'scuola di pensiero', 'liberal- radical-chic' che credo abbia fatto più male che bene alla stessa sinistra italiana. Intellettuali un pò sofisticati, austeri, aristocratici e dalla 'panza piena'. Lo so, non sono molto tenero con quel tipo di ambiente che, a pensarci bene, è in verità meno dannoso e pericoloso di tanti altri viceversa davvero 'perniciosi'. La premessa tediosa per dire che non prendo tutto il 'suo dire', come 'oro colato'. Oggi l' editoriale domenicale di Repubblica, da lui tradizionalmente siglato, mi è sinceramente piaciuto. Soprattutto nel finale del suo ragionamento quando si riferisce al pd: "... se il partito resta nei limiti dei soli iscritti e dell' oligarchia che ne è l'espressione, la partita è chiusa..." Considerazione lapidaria, concisa e totalmente condivisibile. Una posizione, nella dirigenza Democratica, decisamente minoritaria. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Senatore, sei 'pesante' dagli un taglio. Vorrai mica contestare o metterti sullo stesso piano di Scalfari. Abbiamo capito che sei per le primarie. Basta.
Scritto da E.F. il 8/8/2010 alle 20:06
Caro E.F. Che, come dici/e, io sia per le primarie è noto e non c'è bisogno della tua/sua sottolineatura. Non è che le voglio anche per 'decidere il colore della cravatta al congresso' ma, insomma, diciamo che il modello di un partito aperto che coinvolga simpatizzanti ed elettori mi convince e mi piace assai (sono dispiaciuto per te/lei ma ci ritornerò presto e con forza). Ti/la rassicuro, non mi metto sullo stesso piano di nessuno figuriamoci di Scalfari (non sarei in grado di fare nemmeno il suo correttore di bozze). A volte, riconosco, posso essere un pò 'pesante' o supponente come dici/e. Me ne dolgo ma ti rassicuro: possiedo ancora margini di miglioramento.
Scritto da paolo rossi il 8/8/2010 alle 20:21
Caro senatore, i salotti sono sempre perniciosi, ma in particolare quelli radical-chic. Ad esempio, alcuni miei colleghi, pur essendo persone “progressiste” e di un certo spessore umano e culturale, tra un salotto con la Melandri ed uno con la Rosi Mauro, preferirebbero quest’ultimo. Inoltre, mi racconta la mia amica che a Saronno se non fai parte del “salotto” degli scout (dal quale è scaturito l’attuale segretario del circolo) non sei nessuno e non conti niente ..... Povero sindaco!
Scritto da Mafalda il 8/8/2010 alle 21:58
Le primarie potrebbero essere uno strumento utile se non fosse che i partecipanti (nonostante lascino recapiti vari) vengano poi dimenticati. Fatte così, diventano solo un grande momento “emotivo” e nulla di più, quasi alla stregua di una partita della nazionale (per i maschietti) o di un concerto degli U2. A proposito, in questi giorni Torino è in subbuglio per due “ritorni”. Quello degli U2 e quello del Lingotto rilanciato da Chiamparino in una interessante intervista al Corriere di ieri.
Scritto da Mafalda il 8/8/2010 alle 22:09
E' vero Mafalda. Le Primarie hanno senso se sono 'vere'. Se vengono 'pilotate' e se la competizione è finta provocano un negativo 'effetto boomerang'. Pensa che in provincia ci hanno sostenuto oltre 23.000 persone (che, come dici, hanno lasciato nome, cognome ed indirizzo) a fronte di soli 3.500 iscritti. Naturalmente non sono state più considerate. Figurati, anche nei piccoli circoli ti potevi trovare gente nuova e non controllata che, potenzialmente, poteva iscriversi al partito. Avrebbe significato per molti perdere, o rischiare di perdere, il 'tuo poterino locale'. Meglio lasciarli fuori. Questo è puntualmente avvenuto (e poi quando parlo di residui leninisti anche nel pd c'è chi si offende!) Quegli elenchi, di fatto, sono considerati (a tutti i livelli la struttura del ns partito) al pari dei libri segreti de 'Il nome della Rosa'. Un ultima cosa pro-primarie. Se' fatte bene' consentono sul territorio e mediaticamente, di iniziare prima la campagna elettorale. Considerando i mezzi che, per esempio, abbiamo alle nostre latitudini e l'importanza determinante della 'comunicazione', anche questo non mi sembra un 'vanataggio' trascurabile. Siamo in sintonia sui salotti radical-chic (mi è capitato controvoglia e per 'lavoro' di frequentarne qualcuno, ma soffro. Preferisco il circolo a gazzosa e malvasia (la droga alla quale mi ha iniziato giovanissimo mio nonno Paolino classe 1896). Dal circolo agli U2 il passaggio è più breve e diretto di quanto uno non si immagini. I miei coetanei sono semplicemente grandiosi, rock puro, semplice ma 'squassante dentro'. E poi sono irlandesi una terra meravigliosa. Confesso di aver sempre avuto, soprattutto per i cattolici del nord di quel Paese, una simpatia e di aver provato e provare per loro una solidarietà particolare e non vado avanti perchè non mi pare il caso.........potrei compromettermi definitivamente.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2010 alle 10:08
P.S. x Mafalda. La Melandri è noiosina ed, in una sera con lei a salotto, rischi di essere avvolto e poi travolto, ma sempre con gelido distacco, da una serie di mini-flash pseudoculturali. La Rosy Mauro, che è tutto tranne una stupida, potrebbe raccontarti a raffica una serie di barzellette (qualcuna anche 'piccante') e la preferirei anch'io come compagna di serata. Poi una pugliese della Lega Nord non capita tutti i giorni.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2010 alle 10:44
Le primarie vere sono un peso per alcuni politici locali che preferiscono scegliere il loro candidato, decidendo tra quattro mura, in modo che non sia un intralcio ai loro obiettivi futuri. Non si affideranno mai alla libertà democratica delle primarie e lei fa bene (contrariamente a quanto dice E.F.) altrimenti passerebbe sotto silenzio questo discorso fondamentale. Non è solo lei per le primarie, siamo anche noi che siamo nei famosi 23 mila votanti di allora....
Scritto da Mauro il 9/8/2010 alle 12:28
Approfitto dello spazio lasciato dai blogger che, ormai, saranno in vacanza per lasciare un altro messaggio. Sono d’accordo con te sulla compagna di serata, includimi pure. Ogni tanto bisogna scrollarsi di dosso il perbenismo e lo snobismo dei tanti "sepolcri imbiancati” che ci circondano. Inoltre, presumo che la Mauro non sia mai stata in Kenia da Briatore. Ma, caro senatore, non è che per aderire al PD ci verrà richiesta la tessera del Rotary Club di Malindi? Sì, quello cantato da Vecchioni...
Scritto da Mafalda il 9/8/2010 alle 12:37
No dai Mafalda. Nel pd, nonostante tutto (considerando anche le fastidiose devianze esistenti ) sopravvive un dna popolare che è pulito e sano ed è elemento per cui vale ancora la pena spendersi. La Rosy (la 'badante' di Bossi come qualcuno ingenerosamente dice) non frequenterà i salotti di Briatore e company ma quello, ti assicuro ristrettissimo, potente ed altrettanto 'oligarchico', di Re Umberto da Padania. Un sito in qualche modo 'odiato', per chi non ne fa parte, e contemporaneamente ambito da tre quarti dei miei colleghi leghisti che, come i poverelli davanti le gastronomie, scrutano da fuori, curiosi ed affamati, l' interno con il naso schiacciato sul vetro.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2010 alle 13:10
X P. Rossi Condivido il tuo giudizio su E. Scalfari ; ho qualche dubbio quando si erge a suggeritore di strategia. Un partito deve avere una base ampia , aperta ma stabilmente organizzata e acculturata da cui far scaturire la classe dirigente del Paese. Scalfari la vuole mobile e gestibile mediaticamente(a1/"2 Repubblica)
Scritto da osservatore il 9/8/2010 alle 14:35
A proposito di primarie, ho letto questa mattina che Adamoli ha ripetuto che non si candiderà alle primarie. Appunto alle primarie. non ha detto "a sindaco di Varese". Poi afferma che il candidato dovrà andar bene alla coalizione. Come dire: è presto oggi per decidere perchè non sappiamo quale coalizione avremo. Volevo chiederlo a lui ma ho visto che ha chiuso il suo bel blog. Lei cosa ne pensa? Io sarei favorevole ad insistere con lui.
Scritto da Alessia il 9/8/2010 alle 16:50
Sarò sincero Alessia. Adamoli, che ha l'unico 'difetto' di non essere un ragazzo, sarebbe un ottimo candidato sindaco per Varese (e lo dico per la città intera e non solo per il centrosinistra). Non è uno però che si butta con generosità, tanto meno 'alla rinfusa' e sperare di 'averlo della partita' solo per farci fare semplicemente bella figura è praticamente impossibile. Se si aspettano tutte le condizioni e le convergenze astrali per vederlo scendere in campo stiamo freschi. Sulle primarie non saprei. Per me sono utili a prescindere, ma non è che ce le ha prescritte il dottore. In ogni caso se non si dovesse trovare un candidato autorevole, bravo e conosciuto e se nel partito, su quel nome, non si trovasse la quasi unanimità, meglio, appunto, ricorrere alle primarie che, però, dovranno essere vere, non pilotate e non lottizzate. Viceversa saranno un boomerang.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2010 alle 17:11
Vi conosco tutti e due, tu e Adamoli, molto bene. Forse sono più amico tuo che suo, anche per età. Forse sei tu che sei poco generoso. Quando ti sei candidato poteva candidarsi lui, no? Ti ha dato una gran mano. E' stato lui il regista. Nel 1996 si era candidato in un collegio perdentissimo, per pura testimonianza. Si è ritirato dalla regione e ha aiutato con discrezione un giovane. Tiene aperto un blog molto ineteressante. Un'altra cosa, glielo ha chiesto il partito di candidarsi?
Scritto da Uno che vi conosce il 9/8/2010 alle 19:05
Senti 'Uno che vi conosce', se conosci bene, scusa il bisticcio di parole, Giuseppe sai bene come è fatto nei pregi, tanti, e nei difetti, qualcuno. Non sono generoso io? Può essere. Guarda però che Adamoli non ha rinunciato a nulla per me, solo, purtroppo e per quanto riguarda le 'politiche' del 2006, non poteva candidarsi. Se ciò fosse stato possibile è chiaro che il nostro candidato (margherita) sarebbe stato lui e con pieno merito. Poi si è impegnato moltissimo ed è stato determinate per la mia elezione. Lo ho sempre riconosciuto volentieri e pubblicamente, su questo blog, da altre parti e lo farò sempre ed ovunque. Non volevo certo, proprio io, offenderlo. Per quello che ho detto su di lui e Varese mi spiace. Confermo anche le virgole a costo di passare per uno stronzo.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2010 alle 19:15
Io invece vi conosco tutti e tre: Rossi. Adamoli e quello che si firma @unocheviconosce. A quest'ultimo ricordo che Adamoli si era recato da Marini a chiedere esplicitamente di potere essere lui il candidato al Senato. Ma era già consigliere regionale e, se fosse andato a Roma, al suo posto sarebbe entrato in consiglio un socialista. Perciò assieme hanno concordato che sarebbe stato meglio di no. Penso che se lo ricordi il commentatore (più giovane di me e quindi con meno amnesie).
Scritto da Un anziano il 9/8/2010 alle 20:19
@Alessia. Io per esempio stimo Adamoli ma non voterei mai lui come sindaco di Varese. La mia generazione (quella dei trentenni) e quella più giovane pur rispettando le persone che hanno esperienza preferirebbe una persona di Varese (lui se non erro è di Vedano), che si conosca, che abbia la possibilità magari di fare anche due mandati e di non avere a quell'epoca ottant'anni. Ritengo che dire che non esista un cittadino o una cittadina in grado di candidarsi sia una offesa per noi.
Scritto da Roberto il 9/8/2010 alle 21:26
Sono un iscritto del partito e sono giovane. La questione è semplice e Roberto l'ha indicata bene: come varesino credo sia una umiliazione che il PD possa ritenere che siano solo due persone che già rivestono cariche e che hanno già ottenuto tanto dalla poltiica quelle in grado di potere fare il sindaco. Oltre 8o mila abitanti e solo Adamoli o Marantelli possono rivestire la carica o candidarsi? Un partito che ragiona in questo modo è vecchio e burocratizzato, non certo democratico.
Scritto da classe 1986 il 9/8/2010 alle 21:37
e continueremo a perdere anche per questo immobilismo. La gente capisce che il PD non ha coraggio, non sa guardare avanti, sa solo voltarsi indietro, va a cercare semmai il libero professionista di turno o il politico famoso di turno e ai cittadini queste cose danno fastidio, perchè un partito popolare e democratico non può dire che "solo qualcuno" può candidarsi ma deve aprirsi e proporre persone che normalmente vivono nella città. Almeno per i comuni che sia così.
Scritto da classe 1986 il 9/8/2010 alle 21:51
Non capisco, Adamoli ha già detto e ripetuto che non si presenta. Se si candidasse, qualcuno direbbe che c'è bisogno di rinnovamento. Se non si candida, pecca di generosità. Mah. Queste discussioni sarebbe meglio farle con lui presente, non quando è in vacanza. Anche la ricostruzione del 1996 non è giusta, salvo l'episodio del successore socialista. Non c'è stato nessun incontro con Marini, è stata una decisione sua. Ma questa è acqua passata. Per me è sempre un riferimento fondamentale.
Scritto da Andrea il 9/8/2010 alle 22:23
Più che dire che non si candida Adamoli cosa dovrebbe fare? Vi pare giusto parlare di nomi in questo modo? Sarebbe ingeneroso perchè non si candida in questo vespaio?
Scritto da L. A. il 9/8/2010 alle 22:52
Mi spiace la piega assunta da alcuni commenti. Il blog è però così e, tra anonimi e meno anonimi, va preso con le pinze. Io, per quanto riguarda l' episodio specifico di Adamoli candidato al parlamento so bene e nel dettaglio come andò. Tutto lecito e niente di male. Quel che per me conta è che si spese molto per me e, lo ripeto ancora, se sto dove sto lo devo soprattutto a lui, a Dario Franceschini ed a Franco Marini punto (questo perchè la legge elettorale porta alla nomina dei parlamentari più che alla loro elezione). Sono stato dunque più fortunato e raccomandato (come tanti altri colleghi) che bravo. Sulla eventuale candidatura di Adamoli a Sindaco di Varese ho detto che sarebbe un ottima candidatura, forse la migliore ma, con franchezza, penso che la prudenza di Giuseppe non lo potrà portare ad un gesto di generosità così grande. Non ho, cari amici, bestemmiato in Chiesa, ho solo espresso, pacatamente, la mia opinione, spero si possa ancora. Comunque non la cambio di un millimetro. A meno che i fatti........... Tra l'altro ricordo che le mie considerazioni sono firmate con nome e cognome, quella di molti di voi, protetta dall' anonimato.Meglio sottolinearlo ma va bene così.
Scritto da paolo rossi il 10/8/2010 alle 00:45
Questa discussione avrebbe avuto senso e sarebbe stata anche utile se fatta in una riunione pubblica con la presenza delle persone, che possono precisare, chiarire, contraddire. Così no. Mi stupisco perfino del livello decente che ha mantenuto. Come dice Rossi l'anonimato spinge ad affermare cose che magari si sono soltanto sentitte e a colpire per il gusto di farlo. Se non è avvenuto è perchè Adamoli deve godere di buonissima considerazione. Io onestamente lo conosco poco.
Scritto da Responsabilità il 10/8/2010 alle 08:40
Caro senatore, quando ho spento ieri il computer (erano le 15 e non l’ho più riacceso) sembrava che fossero tutti in spiaggia o sulle alte cime (o in piscina per incontrare Adamoli ...) al punto che sembrava che dialogassimo solo io e te. Un dialogo leggero e scherzoso (e, dal mio punto di vista, anche piacevole) ma circoscritto. Invece vedo che basta gettare qualche nome “locale” (evidentemente, Melandri e Mauro non erano sufficientemente di appeal) che i blogger spuntano fuori come funghi allo
Scritto da Mafalda il 10/8/2010 alle 11:03
scopo di “supporre” situazioni, scandagliare avvenimenti e fatti (anche lontani nel tempo) oppure, come spesso succede, per denigrare qualcuno. Boh! Sarà che sono molto versatile o sarà il clima ferragostano ma credo che un po’ di gioco “scherzoso” non faccia male a nessuno. Passando ad altro argomento, concedimi una considerazione. Leggendo qua e là i vari blog si è rafforzata in me l’avversione verso i sornioni (e le sornione) che raramente lasciano commenti (forse perché ritenuta una
Scritto da Mafalda il 10/8/2010 alle 11:07
pratica svilente per la loro persona?) ma che però al momento giusto saltano sempre fuori per dire “io ci sono!”, scegliendosi il blog “più ad effetto”. Forse ci vogliono far credere che passavano di lì casualmente proprio in quel momento. Io invece credo che stiano tutto il giorno a “spiare” a mo’ di Grande Fratello (quello orwelliano, però). Sono troppo criptica? Ma sì, forse in questo caso è meglio essere criptici. Buona giornata!
Scritto da Mafalda il 10/8/2010 alle 11:10
Ho l'impressione che dietro i blog, a parte le stimatissime persone che usano i loro nomi ben identificabili, si insinuino anche altre presenze che hanno il compito preciso di destabilizzare il livello della discussione, abbassandolo talvolta a livelli insopportabili. E' cosa risaputa e diffusa, nonchè mirata. La scelta di farla su alcuni blog si e su altri no è chiara.Triste è il fatto che molti di questi "anonimi" sono nel partito e ciò la dice lunga...
Scritto da Luisa Oprandi il 10/8/2010 alle 12:41
Una sera alla Schiranna un signore che vedo spesso a mangiare ha raccontato ad alta voce al bar che un funzionario e politico del PD ( di cui ha fatto nome e cognome) scrive lettere ai giornali e cose varie servendosi del suo nome e di quello di altre persone che gli han dato l'OK. Sarà una pratica normale, ma a me fa senso. Ha citato esempi, ridendo sguaiatamente assieme ad alcuni ragazzi e adulti con la maglietta della festa, e in diversi dai tavolini di fianco abbiamo sentito.
Scritto da Fernanda il 10/8/2010 alle 12:56
fate le primarie e la gente vi riterrà ancora credibili. Se fate solo scelte di partito, non state a domandarvi perchè poi si voti UDC o IDV. I moderati cattolici da una parte, i modernisti dall'altra, ma non con voi. Se invece siete coerenti con le idee di democrazia e apertura che avete "usato" per fare nascere il partito, riunendo migliaiae migliaia di consensi, forse l'opposizione avrà un volto. Troppo comodo avere preso in giro i cittadini altrimenti.
Scritto da Maurizio F. il 10/8/2010 alle 13:04
@Fernanda. Non so a cosa lei si riferisca, ma suppongo che quello che ha sentito fosse un' esagerazione, di qualcuno magari nemmeno "astemio". In ogni caso io dicevo altro: che certi anonimi (o che siglano i commenti) sono persone che conoscono bene le dimaniche interne del PD, che parlano con degli intenti ben precisi. A questo mi riferivo e se lei nota quando il livello si abbassa non c'è una firma per esteso. Così non si costruisce ma, consapevolmente, si distrugge.
Scritto da Luisa Oprandi il 10/8/2010 alle 13:08
per me ha ragione Paolo Rossi, Adamoli non si butta nella mischia a casaccio. Adamoli poi ha capito il gioco sia che si presentano uniti Pdl/Lega sia Pdl e Lega distinti al primo turno.Adamoli ne uscirebbe sconfitto.Ha già sbagliato alcuni anni fa a candidarsi al parlamento. Poi il Pd non può candidare un ex segretario provinciale della DC e anche già assessore regionale sempre per la DC. Il Pd deve trovare una persona giovane o meno giovane ma di estrazione di sinistra
Scritto da osservatore il 10/8/2010 alle 14:12
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