Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 26/8/2010 alle 15:37

Giuro non lo sapevo, anche se la notizia in sè non è così eclatante. Rispetto alla vicenda monegasca che ha coinvolto la famiglia Fini, Isabella Alemanno, moglie del Sindaco capitolino, si è schierata oggi a difesa della consorte del Presidente della Camera. Quello che ignoravo della signora Rauti (il cognome da signorina) è il suo ruolo di consigliere regionale del Lazio. Ma guarda che caso anche lei? Il 'Trota', poco più che ventenne, figlio del 'capo dei padani', seduto al Pirellone, la moglie di Fassino, piazzata al Senato, idem la signora Fede, così come la consorte del capo pd campano Bassolino e via di questo passo; ogni giorno se ne scopre una nuova. Per non parlare del 'sottobosco': una miriade di parenti di leader, a sinistra come al centro e così a destra, piazzati in consigli di amministrazione vari, enti ecc. ecc. Il maestro di queste operazioni non poteva che essere il Premier, che sa volare ben oltre le semplici parentele. Solo al Senato (che conosco bene) siedono suoi ex-compagni delle elementari, avvocati personali, veline e soubrette di vario genere e specie, medici di fiducia e mi fermo qui. Tutti bravi, tutti dei geni. Oltre a questa pessima legge elettorale (che a dir poco favorisce questo 'sistema') siamo ormai ad un indecente degrado generalizzato. Da Repubblica delle banane. Sono un demagogo?

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 18 commenti -
La chiamano meritocrazia, senatore, meritocrazia. Che compare nei programmi elettorali di entrambi gli schieramenti. Lo schieramento di centrodestra la applica ad ampio spettro (tradotto: prima o poi avranno "benefici" tutti gli aderenti). Quelli di centrosinistra la applicano in maniera più selettiva (tradotto: beneficiano sempre i soliti pochi). Ci stavamo dimenticando di Sandra, moglie di Mastella (che ha presieduto la assemblea regionale campana), di Linda Lanzillotta, moglie di
Scritto da Mafalda il 26/8/2010 alle 17:25
Bassanini, quella di Sacconi che mentre il marito era titolare della Salute (e si occupava di suina) dirigeva Farmindustria e distribuiva i vaccini. Io non sono così stupita!!! L’Italia è fatta così ed è ben rappresentata dal politico per eccellenza, Cetto La Qualunque il quale, nel suo programma elettorale, ha solo due “punti-cardine”: il primo è il cemento, il secondo è troppo volgare e giammai uscirà dalla mia tastiera. I lettori lo conosceranno. Non mi piace fare nomi sul web però c’è una
Scritto da Mafalda il 26/8/2010 alle 17:28
Caro Rossi, non fare di tutta l'erba un fascio. Vogliamo valorizzare le donne ? Facciamolo e cerchiamo di capire se i posti che occupano sono dovuti al loro fascino estetico ci siamo capiti ?) o a loro qualità professionali dimostrate. Mi pare che richiamare soltanto dei legami parentali sia assai riduttivo. O no ?
Scritto da AMBROGIO VAGHI il 26/8/2010 alle 17:29
curiosità che vorrei togliermi: la Picco Bellazzi Presidente del Direttivo del circolo del PD di Busto Arsizio è per caso imparentata con il candidato alle regionali Picco Bellazzi? Si chiamasse Rossi o Bianchi ... ma Picco Bellazzi non è un cognome così diffuso. Nota: trovo che un segretario basti ed avanzi a rappresentare un circolo. Se si è “creato il bisogno” di avere due figure (che magari nemmeno si parlano fra di loro) è per aumentare le possibilità di applicare la suddetta meritocrazia.
Scritto da Mafalda il 26/8/2010 alle 17:32
Il buon gusto dovrebbe portare uno di quei signori o una di quelle signore citate da Rossi a lasciare il campo alla consorte o al consorte. Entrambi in posti di potere non mi pare opportuno, anche se si tratta di meriti.
Scritto da giorgio il 26/8/2010 alle 17:57
Vale il discroso anche per chi è "stipendiato" da un politico. Se sono funzionari a pagamento (e quindi direttamente dipendenti da uno o l'altro) non devono ricoprire incarichi elettivi. Altrimenti lasciano l'incarico a pagamento.
Scritto da Fiore il 26/8/2010 alle 17:59
Apprezzo il fatto che si parli di questa incongruenza, che dovrebbe essere vietata per legge. Come mai nella scuola per essere esaminatori bisogna dichiarare di non avere gradi di parentela con i candidati per non fare favoritismi, mentre quando si tratta di votare alla Camera o in Senato il problema di parentele e amicizie e quindi di eventuali favoritismi non eisste più?
Scritto da domenico il 26/8/2010 alle 18:07
Non vorrei apparire come quella che difende il proprio partito ma occorre fare una precisazione. La senatrice Serafini in Fassino (citata da Rossi) e l'onorevole Lanzillotta in Bassanini (citata da me) non sono paragonabili alle veline di Berlusconi. La prima credo sia esperta in welfare, sanità e problematiche dell'infanzia, la seconda in materie finanziarie. Rimangono pur sempre "consorti di" ma stanno in piedi da sole. Conosco un po' meno la senatrice Carloni in Bassolino. Distinguo doveroso.
Scritto da Mafalda il 26/8/2010 alle 20:12
Se la signora Rauti in Alemanno è consigliere del Lazio avrà avuto un congruo numero di preferenze, come del resto il Trota. Semmai andrebbe rivisto come vengono scelti i candidati ma dal momento che non sappiamo farlo con chiarezza in casa nostra, io non vado a giudicare nei partiti altrui…contenti i loro elettori.Per quanto riguarda invece il Parlamento sappiamo che sia i candidati che gli eletti vengono scelti dalle segreterie di partito,alle quali molti rispondono invece che ai loro elettori e qui lo sconcio è di tutti , maschi e femmine.D’altronde non si può chiedere alle persone di scegliere tra carriera e matrimonio, perché oltre alle coppie regolari ci sono gli amanti, gli amici,i genitori,i colleghi, le segretarie , corrotti e corruttori, l’igienista dentale e in quel di Busto anche un suocero.Quelle che mancano sono regole certe di meritocrazia ma il nepotismo è male antico anche se negli ultimi tempi in Italia il baillamme e la decadenza sono totali e ingiustificabili. A volte persone veramente valide entrambe si accoppiano, glielo vogliamo proibire? Sesso e potere è un binomio vincente e non sempre negativo; negli USA abbiamo lo splendido esempio dei Clinton.Credo caro Senatore che la vera frode, maritato o single è di chi si fa eleggere,vizio diffuso anche a livello comunale, per poi servire interessi di parte e non quelli dei cittadini elettori.
Scritto da Pasquino il 26/8/2010 alle 23:45
Ok Pasquino ed ok Mafalda. In particolare non mi sfugge che c'è differenza tra chi è nominato e chi è eletto attraverso le preferenze. E, caro Vaghi, non 'faccio di tutta l'erba un fascio' ma penso che questa sia una questione di stile che manca anche a sinistra. Naturalmente se poi si vuole mettere sullo stesso piano il candidato alle regionali con la figlia che fa il presidente del direttivo di busto si può fare, ma non è proprio la stessa cosa rispetto a quanto evidenziato nel post di oggi (Mafalda non fare domande retoriche e provocatorie visto che conosci bene la situazione di Busto Arsizio).
Scritto da paolo rossi il 27/8/2010 alle 01:14
Il parallelismo fatto da Mafalda che tira in ballo il fatto che Picco Bellazzi sia stato candidato alle regionali e la figlia sia nel direttivo del circolo di Busto è assurdo. Dal momento che Mafalda (che conosce bene la ssituazione del PD) sa che molte persone presenti nei direttivi dei circoli sono anche amminitratori e che qualche sindaco ha anche diversi e svariati incarichi e magari è anche candidato per altri ruoli di vertice...come qualche assessore....
Scritto da bustocco il 27/8/2010 alle 15:37
Personalmente ritengo che sia importante fare delle attente scelte di persone: competenti, preparate, oneste, appassionate alla politica come servizio, credibili. Il problema esiste quando l'incarico è assegnato per "ssimilazione", parentela, vicinanza di corrente, portaborsismo...Per il resto spero sia sempre il buon senso a prevalere e non opportunismo o rigidismi eccessivi
Scritto da Luisa Oprandi il 27/8/2010 alle 15:58
Scusate se “disturbo” ancora ma era per rispondere a @Luisa che scrive: “persone appassionate alla politica come servizio”. E’ evidente che per te è così e si vede. Però, se ti guardi un po’ intorno devi riconoscere che la normalità, purtroppo, consiste nel far politica per la “ciccia” e/o per un riscontro mediatico. O per un bisogno di ruolo. O per affermazione (a volte patologica) del proprio io. Non vorrei essere la solita disfattista ma sono rari i casi di “spirito di servizio”.
Scritto da Mafalda il 27/8/2010 alle 20:36
Anzi, per quest’ultimi, spesso, l’ambiente dei partiti diventa ostile. Pensa che conservo delle mail di qualche tempo fa (di persone che conosciamo tutti) che sono una “chicca” dello spirito di servizio, una perla. Neanche ti immagini. Le tengo lì, a monito, per ricordarmi di diffidare di chiunque mi parli di spirito di servizio (e di meritocrazia) in politica. Al contrario, un esempio a caso, non avrei dubbi a dare credito allo "spirito di servizio" di Madre Augusta Negri.
Scritto da Mafalda il 27/8/2010 alle 20:38
Caro senatore, scusami se anziché entrare nel merito del tuo post ( su cui, per la verità, non avrei niente di nuovo o di più profondo da aggiungere ai già ricchi commenti e alle tue puntuali precisazioni) mi soffermo a commentare, col garbo dovuto ad una democratica che è anche un pezzo di “muro maestro “ di questo blog, le ultime affermazioni fatte da Mafalda in merito allo “spirito di servizio” richiamato da Luisa Oprandi nel suo commento. Io mi rifiuto di pensare che la “normalità” nel mio partito, nel Partito Democratico, consista “nel far politica per la ‘ciccia’ e/o per un riscontro mediatico. O per un bisogno di ruolo. O per affermazione (a volte patologica) del proprio io”. Della maggioranza del PD non sempre condivido fino in fondo programmi e modalità di intervento, ma sono una piccola minoranza, le persone di cui mi trovo a pensare ciò che Mafalda pensa che sia invece la “normalità”. Io, con le sue opinioni, avrei tolto immediatamente il disturbo, avrei lasciato il partito, con le mie convinzioni mi è bastato invece selezionare meglio gli interlocutori. Luisa Oprandi è tra le persona che ho imparato a conoscere in quest’ultimo anno, la stimo: E’ BRAVA COME POCHE, ma è ONESTA, TRASPARENTE, ALTRUISTA, disinteressata e generosa nel donare il suo tempo agli altri, attraverso la politica, COME TANTE, tantissime donne e uomini ( naturalmente). Mi dispiace che Mafalda pensi certe cose e un po’ mi fa paura ( perché potrei essere io in errore: prigioniero della mia ingenuità!) e mi dispiace immensamente che il suo anonimato ci impedisca di parlarne a “quattr’occhi “, potrebbe essere utile ad entrambi. Chiudendo, colgo l’occasione per salutare Ambrogio Vaghi , i cui interventi ho avuto modo di apprezzare nei pochi anni in cui mi è capitato di esser membro del Comitato federale del PCI, spero si ricordi di me.
Scritto da Giovanniderosa il 27/8/2010 alle 23:14
Grazie, Giovanni. Semmai, tu sei la “pietra angolare” ….. E’ sempre un piacere leggere le tue esperienze politiche e di vita. Per venire alla tua stimolante osservazione, devi sapere che io sono un’idealista “concreta” e, quindi, disincantata. E’ vero, il mio commento può sembrare troppo pessimista ma quella che ho descritto (non prima di aver espresso il mio giudizio positivo su Luisa) è la realtà della politica dei tempi nostri caratterizzata da dinamiche (personalismi, lobbismi, logiche da
Scritto da Mafalda il 28/8/2010 alle 17:32
clan, ecc.) che accomunano tutti i partiti. Tuttavia, io credo nella politica e per “farla” non si può prescindere dai partiti. Per mia storia e formazione, il PD è quello rispondente. Ma non credo ad una superiorità morale dei suoi dirigenti (salvo eccezioni). Infatti, le meschinità dell’animo umano sono ben distribuite a destra come a sinistra, così come gli “uomini di buona volontà”. Quest’ultimi (perlomeno quelli del nostro Partito) dovrebbero non lasciarsi fagocitare dalle logiche perverse
Scritto da Mafalda il 28/8/2010 alle 17:33
della politica e saper rischiare. E questo è un appello che vi lancio. Anzi, dirò di più: “Chi ha orecchi per intendere …..”. Grazie ancora, Giovanni, della tua accogliente attenzione. Non tutti hanno cura di leggere, con attenzione appunto, le parole degli altri. Sono certa che ci conosceremo e magari ci convinceremo l’un l’altro.
Scritto da Mafalda il 28/8/2010 alle 17:35
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