Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 6/9/2010 alle 14:58

 Il Bruno Vespa nazionale, oramai, non ci sorprende. A Venezia, durante la premiazione del Premio Campiello 'Opera Prima', consegnato alla giovane Silvia Avallone autrice del romanzo 'Acciaio', chiamandola sul palco si è completamente disinteressato all' opera vincitrice per dedicare le sue esclusive attenzioni (facendo sì che così fosse anche per la platea e per il pubblico televisivo a casa) allo, da lui definito, 'strepitoso decolletè' della scrittrice nonchè soffermandosì con insistenza sui tatuaggi che ella esibiva. Episodio marginale, si dirà, ma comunque sgradevole per contenuto, tono e stile che manifesta una, ahimè, diffusa considerazione della donna. In particolare a destra, quella cultura politica, questo ha prodotto negli anni e questo produce ai nostri giorni. E a sinistra? Un poco meglio ma non troppo. Nel Pd qualcosa per la verità si è mosso. Assegnare al genere, seppur forzatamente, il 50% degli spazi nelle varie assemblee di partito è cosa buona e giusta. Vero è che poi qualche sbarramento è stato 'spontaneamente' innalzato tanto è che per arrivare ai vertici del partito, le donne devono ancora fare 'tripla fatica' rispetto a noi maschietti. La cosa non si risolve semplicemente con l'introduzione di ulteriori 'quote rosa', ma attraverso una maggiore disponibilità culturale e, direi, mentale. Sarebbe ora, viceversa dimostreremmo anche noi di essere Vespasiani (senza offesa).

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 33 commenti -
Visto che rivaluta le donne nel PD, perchè non si fa promotore di una donna Segretario provinciale? O la D'Adda o la Prati?
Scritto da Ex democristiano il 6/9/2010 alle 17:47
Caro ex-democristiano. Ho già detto e scritto che il segretario provinciale andrà scelto per le sue capacità politiche e non per il genere. Con questo voglio dire che, a parità di condizione politica, una donna a mio avviso potrebbe concretizzare, senza dubbio, un vero e proprio 'valore aggiunto'. Per altro sia la Prati che la D'Adda, che per ragioni diverse stimo, sono nella rosa, stando a quello che si 'muove' in questo periodo nel partito, dei quattro o cinque 'papabili'. Sentiamo quali sono le proposte che ci verranno fatte. Poi come nostra area di riferimento ci troveremo, discuteremo insieme e, alla fine, decideremo. Sono per una costruzione unitaria ma non unanimistica del pd provinciale in questa difficile e travagliata fase politica. Questo è l'obiettivo prioritario, naturalmente se ci saranno e si determineranno le giuste condizioni. Se così non sarà non escludo una nostra possibile candidatura autonoma. Magari, perchè no, quella di un' altra donna.
Scritto da paolo rossi il 6/9/2010 alle 19:32
Non credo che il problema in essere sia rappresentato dal sesso del prossimo segretario provinciale del pd. Non vi è dubbio che oggi le donne, più a destra che a sinistra ad onor del vero, nella politica siano penalizzate.E' quanto mai urgente rimediare non solo attraverso le quote rosa ma cambiando un atteggiamento. A questo livello le cose si complicano ed i tempi si allungano, me ne rendo conto. Per questa ragione qualche gesto di rottura non mi sembrerebbe cosi fuori posto o da considerarsi addirittura come velleitario o provocatorio. Se lei ne fosse promotore lo considererei naturale per la battaglia che sta facendo nel pd e mi farebbe perfino piacere.
Scritto da Borghi S. il 6/9/2010 alle 19:47
Condivido il commento del signor Borghi, che mette in luce il fatto che la promozione delle donne nelle amministrazioni e nei ruoli interni al partito non è solo un fatto di genere. E' un cultura nuova che nasce dall'idea di partito dinamico, attento alla realtà. Le donne sicuramente, anche nel PD e nonostante la "facciata", fanno molta fatica perchè il sistema di scelta è in mano esclusivamente a uomini. Ditemi se avete una donna segretario o sindaco in una delle grandi città della provincia?
Scritto da Malinverno il 6/9/2010 alle 21:22
Come mai quando si viene alla festa della Schiranna ci sono molte donne a lavorare e quando si tratta di metterle nei ruoli che contano...le fate scomparire? Ve l'hanno detto che anche alcune grandi banche e multinazionali hanno già fatto la scelta di collocare donne ai vertici dei quadri dirigenziali?
Scritto da Punto di domanda il 6/9/2010 alle 21:27
Il ruolo delle donne nel centrodestra è talmente subalterno al "vortice ormonale maschile" che perde l'orientamento anche un bacchettone come Vespa. C'è poco da meravigliarsi. E allora, pur senza rasentare i loro eccessi, basta con le sole parole e fate vedere anche voi del PD che alle donne ci tenete e sul serio. Cosa ne dite alle prossime amministrative di candidare unanimemente tre donne: a Varese, Busto e Gallarate? Sarebbe un segno forte, ma il coraggio non l'avrete mai, suppongo.
Scritto da Miriana il 6/9/2010 alle 22:07
@Miriana. Non capiscono che una donna farebbe guadagnare solo punti al Partito democratico perchè sarebbe veramente una svolta e una messa in atto di quanto hanno detto per portare alle urne delle primarie tre milioni di italiani. Non penserà forse di avere il piacere di sentire dire dal signor Tosi o da Molinari o da Mirabelli che sono d'accordo a candidare donne alla segreteria cittadina o al comune di Varese....Sono favole, cara Miriana, vogliono comandare loro tre e i loro seguaci.
Scritto da Maurizio M. il 6/9/2010 alle 22:22
@punto di domanda. Ma questi del PD parlano, parlano, parlano, ma sono più chiusi e ottusi dei conservatori. Il partito democratico è più dittatoriale degli altri perchè comandano gli ex DS e quando si tratta di andare a votare partono gli ordini di scuderia e la libertà è schiacciata dal sistema partito del vecchio PCI. A Varese hanno cacciato Manolo per fare spazio a Marantelli e a Tosi e adesso ci sono i seguaci Mirabelli e Molinari (portaborse di Marantelli, lui che era democristiano)
Scritto da Fioravanti il 6/9/2010 alle 22:27
Le donne per loro contano solo se sono delle "compagne", quelle moderate, intelligenti ma non schierate e libere non le vogliono tra i piedi. Questo è il moderno rinnovato partito dei democratici.
Scritto da Fioravanti il 6/9/2010 alle 22:28
Difatti le uniche due donne candidate alla segreteria provinciale sono la Prati e la D'Adda, tutte e due dei DS, anzi la D'Adda originariamente ancora più a sinistra. Sono due compagne, altrimenti non le avrebbero nemmeno prese in consiederazione. Perchè vanno bene a Marantelli e Tosi, se non col cavolo che le avrebbero candidate. Il parere di Adamoli, Rossi e Alfieri non lo considerano nemmeno quando si tratta di scegliere e per questo in tanti ex DS il PD non lo votano.
Scritto da Fioravanti il 6/9/2010 alle 22:39
Date una lezione al centrodestra e candidate delle donne e altre mettetele ai vertici del partito. Fate una rivoluzione, ma che siano gli uomini del PD a fare un passo indietro e a promuoverle. Le state lasciando sole (come la Prati alle regionali, come sarà per tutte le altre) a fare la loro battaglia per dei meriti che come persone hanno. Le mettete solo nei comuni piccoli o negli organismi di mille persone per dare loro un contentino. Mica siamo scemi da non capirlo.
Scritto da Nottambulo il 6/9/2010 alle 23:10
Ho aspettato per vedere se qualcuno di voi avrebbe detto qualcosa quando Gheddafi, col consenso del governo, ha fatto quel raduno vergognoso con 500 ragazze ai suoi piedi. Ma tutti i politici del PD, sempre pronti a parlare di calcio come Marantelli, non hanno saputo dire una sola parola in difesa delle donne e del ruolo cretino (ovviamente immeritato) che hanno dovuto subire. Han parlato solo poche donne del PD su facebook, ma gli uomini dove erano?
Scritto da Veronica il 6/9/2010 alle 23:19
Confermo quanto ho detto nel mio commento ( n 30) al suo post sulla Educazione Civica. Parlavo di donne e credo di potere ridire che sicuramente alla prima candidatura di donna il vostro partito ne opporrà una di un maschio "di apparato". A Varese gli antgonisti a una donna saranno Mirabelli ( ex DS funzionario e da anni segretario del signor Tosi mi hanno detto alla Schiranna), Cacioppo (ex DS) e Molinari (che guida il sonnolento PD a Varese). E' un semplice pronostico. Ha ragione Maria Rossa
Scritto da Borghi S. il 6/9/2010 alle 23:27
Uomini di apparato? Uomini obbligati a dire di si a qualcuno: personalmente non voterò nessuno che sia stipendiato dal partito o da un politico, nè chi ha un posto di lavoro assegnato grazie a qualche politico, nè chi cambia bandiera per interessi propri. Dateci però la garanzia delle primarie, altrimenti è vero quel che dicono e cioè che VOGLIONO che il PD perda per preparare la strada a Marantelli tra cinque anni. Viva il partito personale!
Scritto da Francesco il 6/9/2010 alle 23:59
Le donne sono valorizzate nella Lega, che le mettono a fare il sindaco come la Bertuletti e la Galimberti o come la Cane di Viggiù. Vi fregherà il centrodestra che dice di candidare Fontana e poi vi piazza lì una donna all'ultimo momento. E vedrete quanti consiglieri e assessori donne nel centrodestra. Le vostre compagne moriranno di invidia.
Scritto da Occhiodilince il 7/9/2010 alle 00:03
Solo la Lega e il PDL ha le donne in consiglio comunale a Varese, voi siete tutti uomini. Parlate poco di donne per piacere che siete i primi a non prenderle in considerazione. La Siluri non è vostra se non sbaglio e nemmeno l'assessore alla scuola e neanche l'avvocatessa Brianza sindaco e assessore. Fate il conto in provincia di Varese e piantatela di parlare di quote rosa, che in realtà non volete le donne da nessuna parte.
Scritto da Occhiodilince il 7/9/2010 alle 00:09
@Fioravanti-Col cavolo che Laura Prati va bene a Tosi e Marantelli.Mica l'hanno proposta loro nella rosa dei nomi,si tratta di una candidatura forte ma indipendente, sostenuta da numerosi iscritti di base che stanno mettendo assieme un progetto comune. Il veto non politico ma tutto personale sul suo nome è posto proprio da Tosi e Marantelli,che non le perdonano la candidatura e l'ottima performance alle regionali.In quanto a donne bisogna sempre diffidare di quelle che rispondono al "Principe".
Scritto da Maria Rossa il 7/9/2010 alle 00:54
Cosa volete da Rossi? Accetterà tutto. Vuole il Pd unitario, ma non unanimistico. Non so cosa vuol dire. Gli vanno la Dadda, la Prati, perchè non Maria Rossa, Mafalda, Martina, Rosangela, Elena? Basta non misurarsi al congresso per non ripetere la fine di Picco Bellazzi, da lui appoggiato alle regionali e arrivato ultimo, cioè sesto su sei.
Scritto da Giacomo il 7/9/2010 alle 09:41
Caro Giacomo, non sei carino. Mi hai dato della 'meretrice' e questo non è bello. Con ordine: Uno: Unitario significa pensare, in questa fase, ad un partito che tenga insieme, prima sui contenuti poi sugli spazi, tutto quello che oggi su muove al suo interno, unanimismo stare tutti insieme per 'galleggiare'. Due: la componente più forte (Bersani) ha il diritto di proporre, proprio in una logica unitaria, dei nomi per la segreteria. (questa la democrazia). Lo ha fatto e, nella fattispecie, le donne proposte sono Erica D'Adda e Laura Prati. Le stimo e le ritengo entrambe adatte a quell' incarico punto. Tre: il peso dell' area che rappresento è in crescita e parte, in provincia, dal quasi 30% dei dati congressuali. Ti fa comodo richiamare il voto regionale ma non c'entra nulla, sono cose diverse; credimi: se confondi i piani potresti avere delle sorprese. Quattro: quando sarà il momento ci misurerà nel partito. C'è chi vincerà e c'è chi perderà. Sono le regole del gioco. Le ho sempre accettate, basta non barare.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2010 alle 10:36
Grazie Senatore, anzi, se me lo consenti: GRAZIE PAOLO ! Con questo post hai provocato commenti che fanno fare un passo avanti alla discussione precongressuale, un passo avanti al partito, un passo avanti alle donne. Altri cento li faranno le donne da sole, ne sono convinto! PS : E’ il commento più breve che io abbia mai scritto, ed è quello che mi piace di più
Scritto da Giovanniderosa il 7/9/2010 alle 11:14
Io sono dell'area Franceschini e ho votato la Bova, perchè il signor Picco Bellazzi non mi ha mai convinto in tre anni in nessuna riunione provinciale: mai un intervento, mai un parere, mai uno scritto....Tra due sconosciuti ho scelto una donna (non mi piaceva la Prati un po' poco dinamica). Eppure sono dell'raea guidata da Rossi, che non ha mai imposto nulla (ed è l'unico...nel partito) e continuo a stare convintamente in quell'area.
Scritto da Un democratico convinto il 7/9/2010 alle 12:55
Ha ragione il Democratico convinto: Picco Bellazzi non ha perso per colpa di Rossi per due ragioni: 1) Rossi non ha usato lo stile "devi votare per" e lo ringrazio 2) l'avvocato Bellazzi ha preso voti (tanti) a Busto perchè è conosciuto, ma nel resto della provincia no. La Prati era già nota perchè partecipa e intervene nel dibattito provinciale, la Bova è consociuta ed è donna. Poi qualcuno (e non Rossi) ha finto di sostenerlo ma diceva di votare altro.....Solo Bellazzi non l'ha capito!
Scritto da Voce della verità il 7/9/2010 alle 13:04
Le donne, grande risorsa del PD, sono ostacolate dall'apparto centrale che ha già deciso chi farà IL segretario provinciale, IL segretario (quello protempore e quello definitivo) a Varese, IL candidato sindaco a Vares (Cacioppo o Mirabelli o, se proprio vogliono perdere male Molinari), Le donne del PD sono due ex comuniste (Prati e D'adda) e una moderata (oprandi). se ci sarà un posto sarà per la D'Adda, stipendiata da Marantelli da anni.
Scritto da La volpe del deserto il 7/9/2010 alle 13:11
Stipendiata da Marantelli (forse Marantelli/Tosi, comunque da loro e non dal partito) la D'Adda e stipendiato da Tosi (prima solo a Varese e ora a Milano e Varese) il signor Mirabelli. Direi che chi riceve un compenso da un politico non sia libero per ovvie ragioni. Vogliamo persone libere e indipendentie i funzioanri facciano i funzionari. So bene che il partito non vuole nè la Prati nè la Oprandi: le donne intelligenti, capaci di opporsi agli uomini danno fastidio.
Scritto da Maria il 7/9/2010 alle 13:24
Mirabelli di lavoro ha fatto quello di essere a disposizione del partito per scrivere ai giornali, far einterventi, commentare i fatti. E' inutile che paragonate la sua mole di interventi con quelle degli altri. Tutti glòi altri lavoravano e lavorano da altre parti e non sono al computer tutto il giorno. ma piantatela di esserre ciechi. Ha ragione Alfieri e Bassano: gli stipendiati non sono liberi. Lo pensiamo in tanti, nel aprtito, ma contro Tosi e Marantelli tanti han paura di andare.
Scritto da La volpe del deserto il 7/9/2010 alle 13:27
Mi pare che l'argomento siano le donne e non l'amico Mirabelli...Allora: l'indignazione avrebbe dovuto esserci (e condivido qualche commento in tal senso) davanti allo spettacolo senza dignità di 500 ragazze ai piedi del dittatore libico. Vespa semplicemnte da "lacchè" si adegua allo stile del padrone. Gliele abbiamo lasciate passare, noi Italiani, proprio tutte: dalla disoccupata ironicamente invitata a sposare il Piersilvio, alla Bindi offesa perchè non rispondente alla sua idea (continua)
Scritto da Luisa Oprandi il 7/9/2010 alle 15:46
di bellezza femminile, alle pacche su sederi vari, ai commenti in pubblico sempre finalizzati a valorizzare il popò o il seno di una donna e mai la testa. Gli abbiamo lasciato via libera, mentre avremmo dovuto, noi Italiani, difendere la dignità di noi stesse se donne, e delle proprie donne, amiche, sorelle se uomini. Ora fai bene Paolo a richiamare la mancanza di rispetto di Vespa; fai bene perchè ci siamo abituati, assuefatti e non ci saremmo (continua)
Scritto da Luisa Oprandi il 7/9/2010 alle 15:49
nemmeno accorti o avremmo fatto "spallucce" e via che si riparte. Invece dobbiamo fermarci, pensare e dire che il femminile è altro. Assieme ad altre donne, di ogni cultura, provenienza, partito, religione, estrazione sociale... abbiamo fondato VIAROSA proprio per raccontare con garbo e sensibilità la ricchezza del femminile nel nostro territorio. Diversi uomini ci hanno chiesto di potere parteciapre. Certo che si, con grande piacere.
Scritto da Luisa Oprandi il 7/9/2010 alle 15:53
Grazie, caro @Giovanni per le parole e per l’invito che mi hai fatto nell’altro post. Come ho già avuto occasione di scriverti, sono certa che ci conosceremo. Non dubitare. Riguardo a questo post, non vorrei intaccare il tuo mito Paolo (io sono ancora saldamente ancorata all’altro mitico Paul, il polipo) ma secondo me il senatore, in tema congresso provinciale, voleva stare in sordina ancora per qualche giorno. Credo sia stato il primo commento (quello di @Ex democristiano) a dare la stura.
Scritto da Mafalda il 7/9/2010 alle 19:28
Che il senatore volesse semplicemente soffermarsi su Vespa e sull’eventuale mercificazione del corpo femminile? Che, detto da me che sono donna, Vespa non ha poi fatto una cosa così tanto grave. Ha tentato malamente di fare un po’ il brillantone. Certo, la stonatura c’è ma la violazione della dignità femminile è ben altra cosa. Almeno la Avallone ha dovuto subire “solo” lo sguardo compiaciuto di Vespa. Roberta Serdoz, moglie di Marrazzo, nonché le sue tre giovani figlie hanno dovuto subire molto
Scritto da Mafalda il 7/9/2010 alle 19:31
di più dopo la scoperta delle trasgressive e degradate frequentazioni del marito e padre. Che dire poi della sofferenza della moglie di Sircana? Scusate se guardo sempre in casa nostra ma è per allenarmi a non essere troppo ipocrita nel pensare che queste cose riguardano solo il “padrone e i suoi lacchè” (come scrive @L.Oprandi). Se i difetti di Berlusconi fossero “solo” il suo gallismo, potremmo sopportarlo simpaticamente. 500 ragazze hanno deciso di incontrare Gheddafi? Benissimo, chi glielo
Scritto da Mafalda il 7/9/2010 alle 19:32
impedisce? Possiamo contestare la loro Weltanschauung? No, è bene che si rendano conto da sole della vacuità della loro vita. @Democratico convinto. Condivido il tuo commento. I candidati che vogliamo devono dimostrare passione per la politica e disponibilità a “lavorare” per il bene comune. In mancanza di questi due requisiti, è bene lasciare il campo ad altri, meglio se non “eredi”, a maggior ragione se “di sangue” (tranne nel caso quest’ultimi possiedano i suddetti due requisiti).
Scritto da Mafalda il 7/9/2010 alle 19:33
A parte i soliti commenti anonimi che insultano, di fatto, le persone (non c'è bisogno di utilizzare epiteti basta denigrarli come purtroppo ogni tanto avviene) ritengo comunque ci sia dissenso e dissenso, anonimato ed anonimato, critica e critica. Chiedo espressamente a tutti di esprimere liberamente il proprio pensiero ma di evitare considerazioni 'tagliate giù con il falcetto'. Grazie. A Mafalda solo una precisazione. Naturalmente ho preso spunto da un episodio sgradevole, quello di Vespa, non fra i più gravi ed eclatanti rispetto al tema in essere. Ho semplicemente approfittato dell' episodio (che ha avuto un certo eco) per parlare di donne.
Scritto da paolo rossi il 7/9/2010 alle 19:44
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