Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 20/9/2010 alle 13:42

 Considero la cosi detta 'Politica del Lingotto' un saldo e fermo riferimento non solo teorico-concettuale; una grande intuizione di Walter Veltroni che, ricordo, a Varese e provincia raccolse oltre l'80% dei consensi. Quest'ultimo, una volta disarcionato (avendo per altro commesso alcuni errori) ha deciso di abbandonare la scena affermando che si sarebbe occupato di Africa e libri. Dario Franceschini, che ne ha raccolto l'eredità sostenendo, come ora, quelle tesi, da vice è stato nominato Segretario Nazionale e poi, dopo le primarie, ha lasciato il posto a Bersani. I queste due fasi l'ex sindaco capitolino è sparito non muovendo un dito nè spendendo una parola che sia una per Franceschini. Ora è rientrato in grande spolvero e, in questo momento di evidente spaccatura nel centrodestra, ha proposto un'iniziativa politica legittima ma, a mio avviso, di rottura per tempi e modalità. Non condivido e sono preoccupato. Stiamo regalando una boccata di ossigeno ai nostri avversari che, ovviamente, ringraziano. Queste le semplici ragioni per cui non ho firmato il documento dei 75 parlamentari veltroniani, supportati da una parte di ex-popolari (Fioroni). Forse non ho avuto convenienza a farlo ma ritengo che un briciolo di coerenza sia giusta ed utile. 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 41 commenti -
Caro Paolo, avanti così. Coerente, trasparente e schietto senza nascondere nulla agli elettori e agli iscritti, anche se, tutti questi non hanno potuto votarti, ma solo votare la lista.
Scritto da guelfo nero il 20/9/2010 alle 14:25
E ha fatto bene Senatore. Le idee anche dentro il Pd devono circolare, muoversi e confrontarsi ma il partito, senza per questo pensarlo come uno strumento del secolo scorso, per essere vincente non solo deve essere compatto ma deve privilegiare se stesso alle questioni interne. Veltroni l'ho votato alle primarie ma ora non lo farei pur ritenendo come lei afferma, la politica del lingotto, come una politica innovativa e giusta. Non mi piace questa iniziativa perchè ci divide in un raro momento di debolezza del PdL. Non vorrei che questi nostri movimentisti stessero aprendo scenari nuovi immaginandosi una possibile terza via. Se fosse così sarebbero veramente disfattisti ed illusi. Non sarebbe però la prima volta che un padre uccide il figlio. E' duro ammetterlo ma non mi sorprende più nulla.
Scritto da Borghi S. il 20/9/2010 alle 14:26
Non si capisce più niente. Veltroni è chiaramente un narcisista. E' verissimo. Quando Fransceschini si è candidato alle primarie dove era il bel Walter? A casa a pensare solo alla vendetta. Il Sindaco Renzi di Firenze non avrà del tutto ragione ma neanche del tutto torto. Dei vecchissimi D'Alema e Veltroni ne abbiamo piene le scatole, loro sono il vero freno al rinnovamento come per dirla tutta anche certi giovani che prima di far politica chiedono che posto potranno occupare. Che schifo.
Scritto da Mario il 20/9/2010 alle 14:38
E' esattamente questione di temi e modi. In questo momento, francamente, non si sentiva la necessità di una spaccatura (ulteriore) nel Partito Democratico. Quanto meno, non pubblica. Ho cercato il suo nome tra i firmatari del documento e sono stato contento di non averlo trovato. Quanto alla politica del lingotto, sapremo mantenerla viva nei prossimi congressi dei circoli della Provincia. Ripartiamo da lì, senza documenti ma con le idee chiare.
Scritto da Fabio il 20/9/2010 alle 14:41
Non ho tempo ora per disquisire su di un argomento importante di questo tipo. Ho solo una cosa da dire e poi mi riprometto di ritornarci. La posizione del senatore Rossi è coerente. La dimostrazione che qualche volta c'è chi non segue il gregge. Per questo lo apprezzo moltissimo unitamente ad Adamoli un' altro politico tutto di un pezzo.
Scritto da Miriana il 20/9/2010 alle 14:43
Condivido la sua posizione, Rossi e ritengo questo atteggiamento segno di coerenza, perchè l'80% dei consensi di allora erano persone che credevano e speravano in un partito lontano dalle divisioni interne e raccolto attorno ad alcuni punti solidi: le primarie anzitutto e poi un allargamento alla gente non iscritta.
Scritto da massimo s il 20/9/2010 alle 14:51
Miriana: Rossi ed Adamoli nel Pd mi risulta abbiano litigato. Allora diciamo che ti piacciono due politici del Pd che dicono cose diverse. Erano entrambi popolari ma dopo l'elezione di Rossi al Senato alle primarie Adamoli è passato con Letta per distinguersi dal suo allievo. Al senatore ha detto ciao ciao, arrangiati.
Scritto da E.F. il 20/9/2010 alle 14:53
Anche io credo che Franceschini stia dimostrando di volere costruire un partito che sappia tenere assieme le differenze e condurle a un progetto unitario. Non è il momento delle divisioni.
Scritto da Piero il 20/9/2010 alle 15:25
Cara E.F. non ho molto tempo, lo dico sinceramente, per le tue provocatorie 'amenità'. Comunque: uno: non ho litigato con Adamoli, due: non sosteniamo 'cose diverse', tre: non mi offendo ad essere considerato un suo allievo, anzi un onore (è oltretutto la prova che sono più giovane di lui), quattro: non mi ha mai detto ciao, ciao e, aggiungo che, quando sono stato candidato al Senato, mi ha sostenuto in modo determinante. Un consiglio: fai la brava che è meglio.
Scritto da paolo rossi il 20/9/2010 alle 15:37
Commento telegrafico ! Caro Paolo, hai preso una decisione giusta, saggia, coerente come coerente è stato Franceschini in tutta questa vicenda. Ottima anche la sua intervista a Repubblica TV di questa mattina. Quella è stata una boccata di ossigeno per noi ! Grazie Franceschini ! Grazie Paolo !
Scritto da giovanniderosa il 20/9/2010 alle 15:43
E' vero che Veltroni ci ha fatto sognare a Torino, ma ora deve mettere le sue risorse a far crescere il partito e non creare in questo momento tensioni, pur nel rispetto del dibattito interno. Devi fare anche l'impossibile per evitare spaccature, che noi elettori che abbiamo creduto nel PD non vogliamo.
Scritto da Tina il 20/9/2010 alle 17:31
Rossi non avrà la stoffa di Adamoli ma sembra essere una persona coerente, seria e per bene, non ce ne sono in giro moltissimi. Questa sua ultima scelta lo dimostra. Mi piace la politica, vista l'età unicamente per passione. Non ho interessi e parlo da persona libera. Questa politica è un disastro e non può offrire prospettive concrete ai nostri figli e nipoti. Il Partito Democratico anche per un vecchio moderato come me era una prospettiva interessante. Ora ho dei dubbi ma apprezzo chi porta avanti una battaglia politica con pulizia e onestà. Penso che uscirò quanto prima dall'anonimato perchè anche se può essere scomodo perchè in certi momenti è giusto metterci la faccia. Grazie.
Scritto da Un anziano il 20/9/2010 alle 17:55
Caro Paolo, sono d'accordo con la tua scelta di non firmare il documento dei 75. Per il resto il messaggio del P.D. percepito dagli elettori non è positivo: che vuol fare Veltroni? E Bersani, al di là del suo buon senso, non potrebbe dirci qualcosa di chiaro e di coinvolgente? E la vecchia nomenclatura perchè non si fa un po' da parte? Tutte domande che amici, non militanti, non iscritti, che voterebbero volentieri per noi mi pongono in continuazione. Io stesso comincio ad essere disorientato.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 20/9/2010 alle 18:03
Vi ringrazio, in particolare 'un anziano' e Mariuccio al quale voglio dire che il disorientamento è di tutti. Anch'io che sto (per ora) a Roma a fare questo bellissimo, privilegiato e difficile mestiere da questo osservatorio fortunato, non sono spesso in grado di offrire 'verità in testa' ed infatti innumerevoli volte sono assalito da mille dubbi ed incertezze. La politica è affare intricato, contorto e complesso. Mi sgomenta la sua poca linearità, mi indignano le scelte unicamente personali, mi demoralizza la mancanza di coerenza perchè spesso mi chiedo quanto anch' io riesca ad esserlo. Credo che qualche volta sia bene sciogliere gli indugi e dire qualcosa di chiaro, forte ed ad alta voce. Con i tempi che corrono non mi pare proprio un gesto eroico ma un comportamento normale. "La normalità a volte può essere più prolifica di una cattiva rivoluzione" per stare nei miei, lo riconosco, un pò pedanti e forse stucchevoli detti Zen.
Scritto da paolo rossi il 20/9/2010 alle 18:12
Sottoscrivo tutto e non ho altro da aggiungere.
Scritto da Adriano il 20/9/2010 alle 18:30
E adesso come farà senatore per ottenere il posto la prossima volta? Visto questa bella legge elettorale a chi si dovrà rivolgere? Non che gli altri siano messi diversamente da lei, comunque dopo questo suo post illuminante con il contorno di tanti amici che la incensano la faranno come minimo santo.
Scritto da E.F. il 20/9/2010 alle 18:45
Sono di sinistra ma pur sempre un cattolico, cara la mia bella (ma penso di no vista tutta sto astio) E.F. Sai chi ci penserà? Ma dai che lo sai, produci uno sforzetto senza scoppiare spargendo cattiveria da tutte le parti: la provvidenza! Per la santità non vorrei esagerare, per ora mi accontenterò di una bella beatificazione. Un passo alla volta.
Scritto da paolo rossi il 20/9/2010 alle 18:50
Caro Paolo, sottoscrivo in toto le tue appassionate riflessioni della 18,12. I detti Zen possono esserti di ossigeno, i muscoli e la forza per "dire qualcosa di chiaro, forte e ad alta voce" devi avere il coraggio di mettercela tu. Noi ti staremo vicini.
Scritto da Ravani il 20/9/2010 alle 18:54
Caro Senatore, eppur la... spina nel fianco appassiona il dibattito, arricchisce la dialettica offrendo un interessante ping-pong di stucchevoli domande e adeguate secche risposte. Lo diciamo da spettatori attenti anche se il tifo è dalla tua parte: le partite difficili, o comunque ostiche, esaltano le qualità dei contendenti. Purchè il "gioco" di chi, ospite, viene a giocare in casa (tua) sia sempre rispettoso delle regole: rispetto assoluto in primis. Ovvio, la nostra è una nota a margine...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 20/9/2010 alle 20:34
Caro Senatore, la sua posizione, prima ancora che condivisibile, per me lo è in parte, è assolutamente chiara. Ho appena letto e notato sul blog di Adamoli, astenendomi dal commentare l'argomento in questione più o meno simile, un vecchio equilibrismo dell' anziano politico democristiano, un pò si un pò no, un colpo al cerchio ed uno alla botte, un si ha ragione Tizio ma anche Caio, ha torto Sempronio però.... anche ragione. Insomma Adamoli è sempre così, sarà anche bravo, fa sempre il maestrino, in parte ne ha titolo, ma non prende mai, per quanto riguarda le faccende interne al PD, posizioni univoche e precise. Questo invece lo fa invece per quello che sta fuori il partito e non è un caso. Tutte le vie sono buone e guai a chiuderle, vanno tenute tutte aperte, poi vedremo dove infilarci. Un vecchio metodo democristiano del quale lui è ancora uno dei massimi interpreti. Il mio parere conta poco e non voglio fare paragoni antipatici ma preferisco la sua, nonostante sia misurata, precisione e trasparenza. E pensare che avete fatto lo stesso percorso politico!! Siete agli antipodi.
Scritto da Fabio il 20/9/2010 alle 21:16
Franceschini non sarà un genio ma è stato onesto, serio, coerente e.....vero oppositore a Berlusconi ed a Bossi. Ha sostenuto l' idea di Veltroni che, come una bella femmina oltraggiata, aveva annunciato al mondo intero il suo mezzo ritiro dalla politica. Adesso si capisce perchè era mezzo. Dopo che si sono ben cucinati il nostro ex segretario, Walterone è ricomparso come se nulla fosse prima con una lettera agli italiani poi ricostruendo la sua corrente insieme all' ex dc Fioroni.. Bruttissimo.
Scritto da Giorgio il 20/9/2010 alle 21:49
Veramente il PD mi sembra una banda di autolesionisti. Vanno bene le discussioni interne, i dibattiti e tutto quello che si vuole ma uscire con un'iniziativa pubblica e di neocorrente in questo momento di difficoltà della Pdl sapendo poi il risalto che la stampa ed i media avrebbero dato, significa non solamente sparare sulla Croce Rossa ma sul proprio basso ventre e con depravato gusto masochistico.
Scritto da Davide il 20/9/2010 alle 21:53
Pur sostenendo idee di partito in alcuni aspetti diversi, al tempo delle primarie per il segretario nazionale, era chiara un'idea: chi avrebbe vinto sarebbe stato il segretario di tutti e tutti si sarebbero riconosciuti nel PD guidato da quel segretario. La posizione di Rossi è, a mio avviso, coerente con l'impegno di allora e di oggi a superare le differenze nell'ottica unitaria di rafforzare il partito. Approvo questa ennesima prova di onestà intellettuale, indispensabile in questo momento.
Scritto da Luisa Oprandi il 20/9/2010 alle 23:53
Non c'è che dire. Non firmare quel documento politico è stato un atto coerente e giusto. Il PD ha bisogno di confronto interno vero sui contenuti ma soprattutto deve ma sarebbe il caso di affermare, dovrebbe fare opposizione ad un Governo inefficiente ed anche diviso. Sull' idea del Lingotto, anche se enfatizzata a dismisura, ci si può stare. Se oggi Veltroni pensa ad un' altra cosa ha cambiato posizione lui, se inoltre pensa di realizzare un nuovo partito o movimento al centro sbaglia ancora di più e sconfessa le sue stesse convinzioni. Bisogna andare avanti senza paura perchè la coerenza la gente la percepisce al volo. Poi occorre fregarsene un pò di certe critiche e soprattutto girare al largo da chi continuamente impartisce lezioni di bon ton politico. Gente brava nella predica dal pulpito ma appena rientrano in sacrestia tornano ad essere se stessi, quelli veri.
Scritto da Maria il 21/9/2010 alle 08:28
Caro Fabio, se commenti anche sul mio blog forse ci intendiamo di più e ci conosciamo meglio. Nel 2008 avevo preso una posizione netta contro il "lingotto" strappando dolorosamente con gli ex popolari. L'anno scorso ho votato Bersani. Sono decisamente con lui ma ho trovato eccessiva la sua reazione a Veltroni. Quando ho delle osservazioni da fare, anche a chi comanda, non mi tiro indietro. Mi impegno in politica anche oggi che non ho nessuna carica. Non mi sembra poco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/9/2010 alle 10:39
Beh, chiamare onestà intellettuale la convenienza mi sembra un po' troppo. Se lei firmava il documento di Veltroni, si isolava ancora di più. E mi sembra già ben isolato. La Oprandi dimostra di essere insicura a seguirlo. Mi manca la mia commentatrice preferita, ma non faccio il nome perchè è innominabile, ma la seguo sull'altro blog che è più democratico.
Scritto da Ex democristiano il 21/9/2010 alle 11:45
Se c'è una persona che ha reso non democratico il blog è appunto la sua commentatrice preferita che ha espresso giudizi anche pesanti a livello personale sugli altri in più sedi. A me non manca. Anche lei mi pare un po' presuntuoso: addirittura legge insicurezza a seguire Rossi in un commento di 3 righe di Luisa Oprandi? ma forse ora è lei. Luisa, il bersaglio, dopo che sono stati attaccati Molinari e Rossi più volte. A rendere il blog antidemocratico non è Rossi ma chi agisce anonimamente dall'esterno. Chiaro a tutti, comunque il meccanismo.
Scritto da Filippo il 21/9/2010 alle 13:46
Signor ex democristiano (che della peggiore DC ha ancora molto e quindi è poco ex) ogni motivo è buono vero? Ma una che dice che apprezza la coerenza di Rossi le sembra indecisa a seguirlo? Ma poi presumo che una donna intelligente non "segua" nessuno, ma scelga cosa fare. Si liberi dei vecchi concetti....
Scritto da Pietro il 21/9/2010 alle 13:50
Ieri sera alla riunione della direzione provinciale (la famosa assemblea di oltre 90 persone) hanno parlato, tra gli altri, Erica D'Adda e Augusto Airoldi. La prima era tra i nomi della cosidetta "rosa di proposte" e il secondo ha dichiarato di essere stato frotemente invitato dai circoli a candidarsi ma di avere scelto altrimenti. Sulle foto della conferenza stampa di sabato, che ha presentato la candidatura di Taricco, ho visto a sostenerlo (continua)
Scritto da Luisa Oprandi il 21/9/2010 alle 14:36
Caro ex-democristiano. Non sono tenuto a giustificarmi, e non è questo il senso del mio commento, mi pare comunque corretto risponderti. Non sono un eroe nè politico particolarmente coraggioso. Ho però, questo sì, la presunzione di essere intellettualmente corretto. La scelta che ho fatto è intanto convinta ma, dal punto di vista dei miei interessi, assolutamente più difficile e tutta in salita. Questa la pura verità.(seppur ovviamente la mia)
Scritto da paolo rossi il 21/9/2010 alle 14:40
Roberto Caielli e Laura Prati che erano sempre nella rosa dei cinque candidati. Significa che costoro hanno fatto la scelta di sostenere Taricco e di ritirare la prorpia candidatura. Quindi da un lato Airoldi ha fatto scelte motivate, Prati e Caielli anche. Non so se Aspesi e la D'Adda fossero a loro volta sostenitori di Taricco e solamente non potessero essere presenti. Se quindi non hanno presentato la candidatura avranno avuto delle ragioni valide
Scritto da Luisa Oprandi il 21/9/2010 alle 14:41
Sarò anche una "anima candida" come mi dice Mafalda, ma personalmente credo che chiunque avesse voluto avrebbe potuto candidarsi. Personalmente e in situazioni pubbliche avevo sentito almeno due o tre volte una persona giovane dire che lo avrebbe fatto, così come era abbastanza data per sicura la candidatura di un altro valido politico del sud della provincia. E fino a mercoledi c'è ancora tempo.
Scritto da Luisa Oprandi il 21/9/2010 alle 14:50
La volontà di destabilizzare la sua posizione e di ridimensionare il suo blog, caro Rossi, è evidente. Difatti attaccano persone a lei politicamente vicine e, mi pare di capire, sue amiche da anni, come Molinari e la Oprandi. Se invece guarda il blog di Tosi è pulitissimo, nessun commento e nessun riferimento ai suoi amici Marantelli, Mirabelli, Cacioppo. Alfieri il blog non ce 'ha. Peccato!!!! Avremmo potuto capire meglio.....
Scritto da Rik il 21/9/2010 alle 14:56
Che differenza c'è tra la direzione provinciale e l'esecutivo?
Scritto da Giovane il 21/9/2010 alle 15:12
La direzione è un'assmblea di oltre 90 persone (presenti circa meno della metà ogni volta). L'esecutivo è un gruppo di vertice di sette o otto persone, che si riunisce col segretario e prende alcune decisioni fondamentali. Se riesci da solo a capire la differenza.....!!!!
Scritto da Rex il 21/9/2010 alle 15:16
Ma nel PD sono sicure le primarie sia per i candidati sindaco di Busto, Gallarate e Varese che per i parlamentari? Questo è un argomento che a noi elettori interessa molto. Non ci tirate fuori dal cilindro il solito politico di vecchia data (indipendentemente dall'età) perchè la gente c'è, solo che alcuni capoccia precludono la strada a tutti.
Scritto da Fiorenzo il 21/9/2010 alle 19:52
Forse le cose mi sono più chiare. Ho capito che i candidati a segretario provinciale erano delle persone disponibili che hanno poi scelto tra di loro il signor Taricco. Che ce ne possono essere altri di candidati senza limitazioni e che non ci sono veti. Ma mi dica che senso ha una direzione di 90 persone? Però se è così e le decisioni sono messe ai voti è una bella cosa, in fondo. Non ho capito cosa è l'esecutivo.
Scritto da Nottambulo il 21/9/2010 alle 23:22
Le primarie hanno garantito che ci sono, sui giornali e sui blog, Tosi, Molinari, Cacioppo. Poi le vuole da sempre Rossi e anche Alfieri nella sua campagna elettorale le ha promosse. Ci mancherebbe altro che adesso dicessero di no, che facessero delle cose finte, che scegliessero iuno dei soliti che fanno politica da decenni, che facessero finta di mettere qualcuno sapendo di perdere o che tirassero fuori il libero professionista di turno. Tutto ciò che la gente non vuole.
Scritto da Nottambulo il 21/9/2010 alle 23:27
@Fiorenzo- http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/producer.aspx?t=/pd/partito.htm Statuto PD per candidature vedere Capo IV-art.18 e 19. LE PRIMARIE sono vincolanti (salvo diverso accordo di coalizione) nel caso di candidati Sindaci,Pres.di Prov e Pres. di Regione.Molto più aperta l'interpretazione di primarie per Parlamentari, art.19 da stabilirsi con apposito Regolamento di volta in volta ,alle quali può supplire una non ben definita "ampia forma di consultazione democratica".Vox populi dice di un forte orientamento alle primarie anche in questo caso, soprattutto se permane il “porcellum”.Chiediamole a gran voce …
Scritto da Maria Rossa il 22/9/2010 alle 01:42
Grazie Rossi per la tua coerenza, evidentemente hai saputo accudire anche a Roma l'idea di UNITA' anticipata in qui a Varese.Veramente i nostri elettori non ne possono più di queste BEGHE tra dirigenti! Qualcuno al di là della difesa del bipolarismo mi sa dire qual'è il progetto politico dei 75? Se si faranno le primarie di coalizione (il popolo le vuole),qualsiasi PAPA NERO è libero di candidarsi previo un congruo numero di firme a sostegno, almeno così quelle trascorse.Ricordate gli outsider?
Scritto da Maria Rossa il 22/9/2010 alle 01:55
@Zen-"La normalità a volte può essere più prolifica di una cattiva rivoluzione" In verità caro Rossi l'esperienza mi ha portato a constatare che non esistono "rivoluzioni buone" tutt'al più utili, ma a quale prezzo? Sempre troppo alto.Naturalmente non sto parlando di insurrezioni contro le dittature che a volte obbligano al bagno di sangue.Meglio davvero la normalità portata avanti con fatica giorno dopo giorno.Io non credo alle scorciatoie politiche..
Scritto da Pasquino il 22/9/2010 alle 02:05
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