Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 24/9/2010 alle 15:56

 Una volta si chiamava 'cinghia di trasmissione'. Definiva in particolare la caratteristica del rapporto 'stretto', strutturale e contenutistico tra il vecchio PCI e la CGIL. Una situazione, seppur edulcorata, che ancora sussiste tra quel sindacato e parte del Pd. Da sempre le altre organizzazioni dei lavoratori, la CISL su tutte, hanno giustamente contestato questo menage che, anche in quegli anni era ovviamente incondivisibile, seppur, in qualche modo, comprensibile. Ma veniamo ai giorni nostri. Raffaele Bonanni, Segretario della CISL (si, quello della cenetta intima a casa del Premier tenuta ai più, fin che si è potuto, nascosta e quello che, con Casini, sogna il grande centro) ha personalmente convinto (uso un eufemismo) alcuni senatori e deputati ex cislini o simpatizzanti, a firmare il documento dei 76 parlamentari a sostegno dell' iniziativa di corrente nel Pd, dell' On. Fioroni e del Walterone ex sindaco capitolino. Grande Bonanni! Ha superato se stesso sradicando un consolidato status quo. Dal rapporto intimo e diretto partito-sindacato a quello più peculiare, specifico e 'sartoriale' tra corrente e sindacato. Ma gesùmio, forse non è solo la tanto vituperata politica a meritarsi una bella 'spolveratina'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 43 commenti -
Parole sante senatore. Che pena Bonanni. Sta brigando in tutti i modi per ricostruire un movimento di centro a guida Casini. Traffica per questo anche con il pidiellino Ministro della Sanità Sacconi, favorisce l'iniziativa di Fioroni e Veltroni che tengono una porta aperta pronti ad uscire dal pd, fa le cenette carbonare con esponenti del centrodestra e con Berlusconi. Ma quando farà l'unica cosa che dovrebbe fare e cioè il sindacalista? Ma in Cisl non si domandano nulla? Va bene uno così?
Scritto da Borghi S. il 24/9/2010 alle 16:49
La Cisl è ora peggio della Cgil che non ha fatto mai mistero di certi rapporti diretti che erano determinati anche da un pensiero politico comune ed unitario. Certamente ci saranno state esagerazioni, momenti deformati, errori ma questa Cisl di Bonanni è penosa. Penso a Pier Carniti ed a sindacalisti di quella pasta che tenevano alto il vessillo dell' autonomia. Oggi con gente così che è pronta alla prima occasione a pappare da qualche altra parte Dio ce ne scampi e liberi. A casa
Scritto da Mario il 24/9/2010 alle 17:28
Posso solo esprimere rammarico per comportamenti di questo tipo. Il Sindacato ha il dovere di confrontarsi con la politica ma, fino a che si hanno responsabilità specifiche, non si può usarla o essere usati in modo, mi duole dirlo, veramente indegno. La Cisl deve tutelare la sua autonomia. Bonanni dovrebbe fare le valigie e presto.
Scritto da cislino il 24/9/2010 alle 17:31
Non facciamo confusione vi prego. Anche a me può non piacere Bonanni e ancora di meno mi piace questa sua poco disinteressata vocazione correntizia e politica. Paragonare però, con la scusa del nostro, la Cisl alla Cgil è sbagliatissimo. La Cisl è sempre stato un sindacato autonomo, poi qualche suo uomo può sbagliare ma noi non abbiamo mai ragionato e soprattutto agito su ordine del partito. Chiaro? Così non si fa sindacato, ed oggi ancora di più di una volta.
Scritto da Cislinovero il 24/9/2010 alle 17:55
Sono un ex-comunista, anzi forse lo sono ancora. Molto semplicemente, penso che un sindacato di sinistra e che sta con i più deboli ci voglia. Cinghia di trasmissione si o no e chi se ne frega. Bella roba la Cisl, ma autonoma dove, con gente appunto come Bonanni che traffica con le correnti politiche per farsi gli affari suoi o di qualche leader di partito. Si vede, e lo dico all'antica, che la Cisl sta con i padroni, cazzo!
Scritto da Antonio B. il 24/9/2010 alle 18:04
Bonanni è solo tornato alle origini. Anche la CISL era la cinghia di trasmissioni della DC ( è nata per questo, salvo uomini a schiena più dritta, Carniti ecc. ) e la UIL altro non era che la cinghia di trasmissione dei socialdemocratici. Ovviamente c'erano momenti più governativi e momenti meno governativi quando si perdeva la faccia ad esserlo. E' giusto che tutti i sindacati aumentino il loro tasso di autononia sia verso i governi, i partiti e perchè no anche verso i padroni.
Scritto da A, Vaghi il 24/9/2010 alle 18:29
Fino a due settimane fa la Cisl andava bene a voi di "Area democratica". Adesso che tutto è saltato in aria perchè Franceschini ha voluto passare in maggioranza col "socialdemocratico vecchio", come lui definiva Bersani , la Cisl è diventata la cinghia di trasmissione. Misere guerre fratricide fra ex popolari.
Scritto da Cislino offeso il 24/9/2010 alle 19:32
Il problema è che non è un iscritto qualsiasi o un dirigente locale di qualche piccola città o provincia: è IL segretario della Cisl a intessere rapporti e apparentamenti con correnti politiche e con la maggioranza di governo. La CIGIL lavora gomito a gomito con la sinistra ma non con tutte le parti della sinistra e anche nel PD ha rapporti solo con l'area di provenienza DS. Almeno a Varese è chiaramente così.
Scritto da Federico il 24/9/2010 alle 19:35
Condivido il parere di Rossi, ma ci terrei anche a sentire il aprere per me autorevole di un cislino doc come Mariuccio Bianchi. Poi magari anche quello di Molinari, dipendente CISL, ex popolare, membro di Area Democratica e attualmente con Franceschini. A proposito perchè Molinari non scrive mai sul blog di Rossi mentre lo fa solo su quello di Adamoli^? Vorrei sentire da lui, segretario cittadino, un SI chiaro sulle primarie vere (non finte di coalizione) dentro il PD.
Scritto da Filantropo il 24/9/2010 alle 19:43
Cislino offeso, se posso permettermi, non farla così facile. Se il problema centrale fosse quello delle piccole lotte intestine fra ex popolari non ci sarebbe, di fatto, da esprimere grande preoccupazione. L'area democratica che, dentro i democratici, fa riferimento a Franceschini e Fassino considera ancora come sbagliata l' idea di un pd socialdemocratico. Si è opposta semplicemente ad un documento politico di rottura ed ad un' inopportuna iniziativa di spaccatura in una fase in cui occorre fare quadrato. Le idee che ci distinguono, come è legittimo in un partito, da quelle di altri rimangono inalterate e sono, per altro, evidenti. Il momento però sollecita senso di responsabilità che non è semplicemente ed in modo sbrigativo traducibile come 'giochetto di potere' e conseguenziale 'passaggio nella maggioranza'. Se poi l' iniziativa di Bonanni ti sembra normale, lineare, coerente o quant'altro, è legittimo. Io esprimo solo la mia totale contrarietà e viva preoccupazione, come si dice, per una modalità di comportamento, da parte del più importante esponente della Cisl, che va ben oltre il suo ruolo di capo sindacale. Sono stato iscritto alla Cisl, non è che vengo dalla luna. Se fossi oggi un suo attivista sarei semplicemente preoccupato ed un poco arrabbiato. Tutto qui.
Scritto da paolo rossi il 24/9/2010 alle 19:46
Da Veltroniano ritengo che la riflessione di Rossi sulla non opportunità del momento di "uscita" del documento e sul bisogno primario di unità è corretta. Tra l'altro lo ringrazio e ringrazio tutti gli esponenti di Area Democratica della nostra provincia, che hanno parlato su questo e sugli altri due blog della questione Veltroni, di essere stati rispettosi della persona e delle idee. Uno stile che onestamente, ammetto, fa loro onore.
Scritto da Angelo il 24/9/2010 alle 19:53
Cislino offeso, scusa il gioco di parole, senza offesa, rassegnati. Il tuo sindacato, come si diceva una volta con uno come Bonanni si chiama sindacato giallo. Un sindacato inoltre che sta più con le maggioranze di governo che con i suoi iscritti che traffica per costruire movimenti politici centristi che, per farla finita, non fa il suo dovere, passo e chiudo.
Scritto da Adriano il 24/9/2010 alle 20:05
Condivido il parere di Angelo e confermo che Rossi, Oprandi, Mariuccio Bianchi e qualche altro esponente di AD sono stati in questa occasione, ma sempre direi, educati e rispettosi, anche a fronte di attacchi e giudizi sulla loro persona. Al tempo stesso ne apprezzo la chiarezza nel dire le cose e le loro posizioni. Si espongono, non si nascondono dietro anonimati vari, palesano il riferimento al Lingotto, Franceschini e Fassino ma con lealtà e rispetto degli altri.
Scritto da PA. Brini il 24/9/2010 alle 20:18
Basta criticare il senatore Rossi, Molinari l' Oprandi, che è veramente brava insieme alla Prati e tutto quel gruppo. Sono un vecchio PCI iscritto al PD, non sto con loro perchè alla mia età si sta con il partito e basta ma sono gli unici che ci dicono cosa pensano e cosa fanno mentre gli altri totalmente muti. Tosi è una sfinge, il Daniele, che se ne guarda bene da raccontare i suoi movimenti, prima stava con Fassino poi è passato con Veltroni poi dietro a Franceschini dopo, visto che gli ultimi due hanno perso, subito in braccio a Bersani, che pena è il più ambiguo di tutti anche perchè l'è semper drè a cur dietro Bossi e Maroni, l' Adamoli è bravo, un ex DC che rispetto molto anche se è un pò troppo equilibrista, Alfieri non lo conosco bene ma mi sembra preparato. Anche il Tarricco il futuro segretario sembra una persona per bene. C'è un pò di tutto anche gente in gamba ma ripeto perchè quelli che esprimo con coraggio le opinioni sono i primi a essere tartassati? Bisogna farsi sempre gli affari propri e stare zitti per andare bene? Mi tocca dire che in questo partito la lealtà non è di casa.
Scritto da Un anziano il 24/9/2010 alle 20:49
Questa non la sapevo, o sui giornali non c'era o mi è sfuggita.Grazie per l'informazione e per la tua chiara presa di posizione.Condivido l'opinione di Antonio B.Un sindacato che sta con i più deboli in maniera decisa è indispensabile.Rimane il fatto che quando la CGIL era la cinghia di trasmissione del PCI, i lavoratori avevano dei punti di riferimento e non votavano Lega contro i loro stessi interessi.Il Labour in Inghilterra fuziona così, trae dalle sue stesse fila i candidati al Parlamento.
Scritto da Pasquino il 24/9/2010 alle 20:58
Detta in parole povere io non ho mai condiviso questa "autonomia" del sindacato.Autonomia da che?Dai rappresentanti del popolo?(Almeno si spera).Ma vogliamo capire che le contrattazioni nel campo del lavoro non avvengono tra uguali?Il "padrone"comanda ed il lavoratore subisce...allora perchè rinunciare ad avere alleati in Parlamento in grado di legiferare in difesa dello Statuto dei lavoratori (sia sempre benedetto Smuraglia!)e dei loro diritti civili, umani, sociali?So di essere minoranza ma..
Scritto da Pasquino il 24/9/2010 alle 21:04
I rapporti tra il sindacato e i partiti sono un problema nel momento in cui le posizioni degli uni e degli altri non sono chiare. La Cisl, se sta con il centrodestra di Berlusconi, tradisce il fatto stesso di essere a tutela dei lavoratori, perchè questo centrodestra è padronale e monocratico e nei confronti dei lavoratori usa la scure di Brunetta e la lama d'acciaio di Tremonti. Oltre al fatto che la Lega come alleata chiede di non essere "in un mondo di eguali".
Scritto da Bernasconi P. il 24/9/2010 alle 21:14
Pretendere che un dipendente Cisl dica cosa ne pensi del segretario nazionale è folle. Sarebbe come chiedere a Mirabelli di dire cosa ne pensa del suo datore di lavoro Tosi e di quel che fa. O approva o è dura. Oppure di dire a Bertocchi cosa pensa di Alfieri suo datore di lavoro o a qualche persona stipendiata da un politico (cosa ne pensa di quel politico. O usa l'anonimato (come capita) o tace, altrimenti approva e basta.
Scritto da Buon senso il 24/9/2010 alle 21:18
Scusa Senatore Paolo Rossi ma il tuo amico Roberto Molinari Segretario del PD di Varese non è anche un esponente della Cisl?
Scritto da E.F. il 24/9/2010 alle 21:19
Scusate, ma cosa pensa Molinari delle primarie a Varese lo ha dichiarato oggi sulla Provincia. Ha detto che deciderà il partito, cioè LUI assieme a Cacioppo, Mirabelli, Conte, Galimberti. Gli altri dovranno tacere. Nè mi meraviglierei che si proponesse proprio lui come candidato "scelto dal partito" oppure uno di quelli elencati. Io sono un iscritto e chiedo che sia data possibilità a tutti di esprimerci e di candidarci. Altrimenti è peggio del PCI anni sessanta.
Scritto da uno del Circolo di Masnago il 24/9/2010 alle 21:26
Carissima E.F. sei sempre, lasciamelo dire, 'vuota e perfida'. Roberto Molinari, e non starebbe a me precisare ma non fa nulla, non è un esponente e tanto meno sindacalista della Cisl, ma un dipendente di quella organizzazione. Tra l'altro lavora, fuori provincia. Non credo ci sia altro da aggiungere e penso di aver pienamente soddisfatto la tua finta, palese e soprattutto 'maligna' curiosità. Bye.
Scritto da paolo rossi il 24/9/2010 alle 21:31
Sono simpatizzante di Area Democratica e ho partecipato ad un paio di riunioni del gruppo, che definisco aperte, produttive e democratiche. Molinari in quella sede gioca il ruolo di leader subito dopo Rossi. Il contenuto della lettera di oggi sulla Provincia è l'esatto contrario di quanto sostengono in AD e di quanto sostiene Rossi e gli altri. Mi sento preso in giro e chiedo a te, Rossi, di farmi capire. Molinari da che parte sta?
Scritto da Un amico il 24/9/2010 alle 21:34
Guarda Circolo di Masnago che sei fuori tema, se vuoi parlare delle primarie aspetta il momento giusto e non agitarti a vuoto.
Scritto da UN AMICHETTO il 24/9/2010 alle 21:38
Si chiama partito democratico e stiamo andando verso forme sempre più evidenti di gestione tra pochi intimi! La candidatura di un dirigente interno ha senso che sia unitaria ma nella amministrative è assurdo. Ha ragione Veltroni a questo punto scusate, perchè ci stanno prendendo in giro dopo avere detto tutti (Tosi, Alfieri, Adamoli, Rossi) che ci saranno le primarie, adesso uno se ne esce bel bello e dice il contrario.
Scritto da Iscritto Varese il 24/9/2010 alle 21:38
Rossi hai fatto una bella capriola e ti sei trovato in maggioranza con Bersani. Leggi quello che scrivevi su di lui qualche settimana fa. Lascia fuori il sindacato da questa polemica fra ex popolari.
Scritto da Uno di Area democratica il 25/9/2010 alle 00:17
Lasciate fuori i sindacati dalle vostre beghe. Abbiamo già i nostri problemi molto seri. Siate più responsabili.
Scritto da Sindacalista Cgil il 25/9/2010 alle 08:43
Caro uno di Area Democratica, confermo integralmente e nel dettaglio quello che ho detto sul Partito nei mesi scorsi. Evitare di dividere il Pd non significa rinunciare alle proprie idee. Capisco, in ogni caso, che per chi vive la politica schematicamente il concetto sia difficile, anzi alieno. I fatti dimostreranno il contrario. Inoltre a lui ed all' amico della Cgil dico. I Sindacati non sono intoccabili e vivono anche loro le contraddizioni di tutti. Il tema del rinnovamento, poi, li riguarda in pieno. L' atteggiamento di chi, rinchiuso nella cittadella, si sente intoccabile è, di fatto, falsamente protettivo. Il comportamento di Bonanni poi, nello specifico e nel caso in essere, è ampiamente criticabile. I primi a rendersene conto dovrebbero essere proprio i sindacalisti che nella in maggioranza, essendo a volte anche loro casta, preferiscono sorvolare od annacquare. Più facile prendersela con la politica, sputtanata e meretrice. "Lasciate stare il Sindacato e tornate alle vostre beghe di cortile" è un grido di comprensibile appartenenza ma, nella sostanza fuorviante e manifesta semplicemente un atteggiamento di conservazione.
Scritto da paolo rossi il 25/9/2010 alle 09:11
Uno di Area democratica, se è vero che lo sei, prima di parlare delle capriole di Rossi e dei suoi dovresti guardarti in giro. Non condivido l' opinione che la sua sia tale ma anche se lo fosse almeno ne parla e ne scrive prendedosi le sue responsabilità. E Marantelli che ha fatto zitto zitto il giro di tutto il partito? Anche Adamoli nel tempo ha fatto scelte diverse nel pd ma anche lui le ha sempre motivate pubblicamente. Questione di classe e di onestà intellettuale e questione di origini altro che. E Tosi? Era legato a Fassino ed è passato con Bersani, lecito ma ha spiegato qualcosa in giro? Ah già è vero lui era al di sopra delle parti. Figuriamoci tutti muti come i pesci, queste sono esclusivamente questioni private, il popolo degli iscritti va tenuto nell' ignoranza ed è meglio che non sappia un bel niente. A umma umma dicono in alcune zone del sud. Noi vecchi ex democristiani ci porteremo dietro un sacco di difetti ma anche gli ex comunisti non scherzano e si trascinano intanto tutta la loro proverbiale omertà. Fanno esattamente come gli altri ma non si dice, non solo non sta bene, è più comodo. E' meglio trafficare tenendo spenta la luce, complimenti vivissimi.
Scritto da Un popolare il 25/9/2010 alle 11:49
E' da tempo che vorrei chiederlo. Visto i vostri fastidiosi dissidi, le guerre nascoste e quelle aperte, visto le incompatibilità personali e politiche ma per quale ragione avete fatto un partito insieme. Non era meglio nel centro-sinistra rimanere come prima con una forza di sinistra vera e con un' altra di centro ed uniti in un' alleanza ma ognuno in fondo libero ed autonomo?
Scritto da E.F. il 25/9/2010 alle 12:17
Non voglio apparire come maestrino, cara E.F., ma vedi quando ti disinquini e liberi da 'cattiveria gratuita' lasciando da parte la provocazione poni, come nel caso, un quesito vero ed interessante. Quella del pd è stata una scommessa anche se in politica non sarebbe il caso di definirla in questo modo. Forse abbiamo accellerato un processo che era però nelle cose, forse abbiamo dato per scontato che storie diverse ed identità distinte di provenienza fossero più facilmente amalgamabili intorno ad un nuovo soggetto politico, quel che è però vero ed oggettivo è che questa situazione di difficoltà si sta con il tempo, la volontà e la pazienza, superando. Con il Pd si è messo in campo un soggetto politico che potrà innovare la politica italiana, ne sono fermamente convinto. Che la strada sia ancora in salita si vede, che ancora stancamente ci stiamo portanto dietro uno strascico di 'passati nobili ma un tantino 'ingombranti' è altrettanto vero, ma a me pare che questo sforzo lasci intravedere un futuro, e lo dico io che sono sempre pessimista, positivo e praticabile. A volte nella vita come in politica alcune utopie si possono realizzare e trasformare in realtà. Anche il nostro dibattito interno è faticoso, duro e costellato da riverberi a volte dolorosi ed antipatici, ma, in fondo, questa voglia e questa passione che porta ad una discussione anche accesa, è e rimane segno di vitalità politica e tutto ciò è assai utile e confortante lasciandoci intravedere scenari futuri praticabili e decisamente più rosei.
Scritto da paolo. rossi il 25/9/2010 alle 14:07
Caro sindacalista Cgil, col tuo buon senso nan capirai mai le lotte fra Franceschini e Fioroni. Finché Bonanni era con Franceschini nessun problema, anzi. Adesso apriti cielo. Di solito ha ragione chi non corre dal vincitore, quindi Fioroni.
Scritto da Un collega Cisl il 25/9/2010 alle 14:13
Al 'collega Cisl' vorrei dire, anche se non si è direttamente rivolto a me, che per sua sfortuna conosco bene e nei dettagli la situazione ed i rapporti politico-personali che lui descrive. Le cose non stanno così. Bonanni non è 'mai stato con Franceschini' (giacchè quest'ultimo, per il capo della Cisl, ha sostenuto e sostiene tesi politiche non condivisibili) ma semmai con Fioroni, e da tempo. L' idea politica di Bonanni è quella di ricostruire un grande centro, altro che pd, e, insieme a Casini ed altri, sta lavorando in questa direzione cercando di recuperare truppe anche tra i moderati 'democratici' (appunto Fioroni in particolare). Non c'è, in tutto ciò, nulla di male. Dico solo che non condivido politicamente e non mi sono mai piaciuti (e nella storia ce ne sono stati diversi e 'da tutte le parti') quei sindacalisti che, non tanto fanno o si occupano anche di politica, ma che, prima di esercitare il loro lavoro, si 'impastano' in essa. Dopo l'esperienza nel sindacato e cessate le responsabilità, facciamo pure la politica e le scelte che vogliono (Lama, Carniti, Benvenuto, Conferati, D' Antoni ecc. ecc.) Bonanni per l'appunto ed invece mi pare faccia parte della schiera degli attivi politicamente durante il suo mandato sindacale. Strano che a molti cislini vada bene così, e giuro non lo affermo provocatoriamente.
Scritto da paolo.rossi il 25/9/2010 alle 14:27
Rossi con una capriola s'è trovato comodo comodo in maggioranza. Ma di lui m'interessa molto poco, quasi niente. M'interessa di Franceschini. Non vorrei che rovinasse la maggioranza di Bersani contro cui ha sparato ad alzo zero fino a ieri.
Scritto da Un Pd convinto il 25/9/2010 alle 16:36
Proprio un commento da democratico convinto caro pd convinto: Ma va là amico mio che Franceschini darà una mano anche a gente saldamente in maggioranza come te. Ne avete un gran bisogno, sembrate traballanti. D'Alema ed il suo scudiero Bersani tutte le volte che sentono il nome di Veltroni se la fanno sotto anche perchè se il loro puntello è gente come la Bindi, che per avere spazio è pronta a tutto e Letta, che è melenso come lo zietto del PDL, hanno poco da dormire sonni tranquilli.
Scritto da Un pidiarciconvinto il 25/9/2010 alle 17:33
Beh, signor o signorino Pd convinto, quasi niente è meglio di niente. In tempi di magra può bastare.
Scritto da paolo rossi il 25/9/2010 alle 17:44
Condivido chi ha detto che Rossi e Adamoli hanno sempre chiarito le loro posizioni, anche quando hanno ricevuto attacchi. Invece Tosi non si sbilancia di un millimetro e non spiega mai nulla, Marantelli fa quello che vuole e se ne frega che tutto il suo partito non voglia avere rapporti con la Lega. Anzi sta già trattando per un posto "di rilievo" quando finirà il mandato. Mirabelli e Cacioppo sono ex DS a vita, Molinari ora è di AD ma obbedisce a Marantelli. Meno male che abito a Gorla
Scritto da Emilio P. il 25/9/2010 alle 18:22
Il problema del centro è annoso: pensiamo al ruolo dell'UDC: a Roma attacca Berlusconi e la Lega non li vuole. Ma in provincia è tutto un amore solido! Campiotti, saldamente ancorato alla sua poltrona di assessore provinciale (a proposito che mestiere fa nella vita che non lo so?)e due consiglieri UDC nella maggioranza hanno giurato di stare benissimo con la lega e il PDL. Anche in comune a Varese (Ibba, filpolestinese, Morello e Navarro) pare che il legame duri....esempio di "poltornite!
Scritto da Cucu il 25/9/2010 alle 18:29
Scusi se chiedo, ma come fa un giovane a esprimere la propria candidatura a sindaco o a consigliere comunale di Varese? A chi si deve rivolgere? Lo dico al mio portavoce di Circolo oppure ci sarà una pubblica riunione nella quale chi voglia esprimerà il prorpio nome?
Scritto da Filippo il 25/9/2010 alle 18:32
STATUTO PD - CAPO IV - Articolo 18. (Elezioni primarie per le cariche monocratiche istituzionali) 1. I candidati alla carica di Sindaco, Presidente di Provincia e Preside nte di Regione vengono scelti attraverso il ricorso alle primarie di coalizione. 3. Nel caso di primarie di coalizione, gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale. 4. Qualora non si svolgano primarie di coalizione, si procede con le primarie di partito, a meno che la decisione di utilizzare un diverso metodo, concordato con la coalizione, per la scelta del candidato comune non sia approvata con il voto favorevole dei tre quinti dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente. 5. Nel caso di primarie di partito, la candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia e Presidente di Regione può essere avanzata con il sostegno del dieci per cento dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, ovvero con un numero di sottoscrizioni pari almeno al tre per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale 7. Non si svolgono le elezioni primarie di coalizione o di partito nel caso in cui, nei tempi prescritti dal Regolamento, di cui il comma 2, sia stata avanzata una sola candidatura alla carica oggetto di selezione. Tale candidatura diventa automaticamente quella del PD alle elezioni. QUESTO IN SINTESI- Per maggiori dettagli: http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=54548
Scritto da Maria Rossa il 26/9/2010 alle 00:40
Grazie, ma appunto uno che si volesse candidare, in quale sede deve dirlo e come fa ad avere a disposizione i nominativi del 10% degli iscritti? Altrimenti è come dire che solo il segretario cittadino o la direzione cittadina, che conoscono i nomi e hanno gli elenchi, possono candidarsi. Vorrei dal signor Molinari a questo punto una risposta chiara. Entro che data e in quale sede e con quali modalità ci si può candidare.
Scritto da Filippo il 26/9/2010 alle 13:45
Senatore, voglio intervenire ancora sull' argomento, per dire che la Cisl sembra proprio intoccabile. In pochi, fra gli intervenuti hanno criticato Bonanni. I cislini, io ero un vecchio PCI-CGIL con tanto di cinghia di trasmissione, che hanno sempre vantato la loro autonomia e libertà su noi comunisti intruppati, inquadrati, ideologici, settari e potrei star qui fino a stanotte, trovano che il comportamento del loro capo sia normale e giusto, e allora giù a prendersela con i politici. Sparano anche loro sulla Croce Rossa e dimostrano di essere uomini senza attributi. Invece di dire la loro vi consigliano di lasciare stare il sindacato e di occuparvi del presunto vostro schifo interno. Fanno schifo loro.
Scritto da Un anziano il 26/9/2010 alle 19:20
Leggo numerose critiche ad Area Democratica. Anch'io non posso che registrare un totale incoerenza. Rossi è convintamente pro-primarie. Molinari non si capisce se è a favore o meno perchè per lui conta solo il risultato più vantaggioso per lui. Rossi è contro Bonanni. Molinari ne è dipendente e non dice niente. Qualcuno mi chiarisce la posizione di questi due signori? Sono confuso.
Scritto da Marco il 27/9/2010 alle 12:23
Caro Marco, capisco le difficoltà. Io ti posso dire semplicemente, senza aver l'assurda pretesa di convincerti, che non firmare un documento politico, con dentro per altro anche alcuni contenuti positivi, in questa fase, non significa 'cambiare opinione' ma opporsi ad un gesto di possibile rottura (almeno così mi è sembrato). Questo non significa nè buttarsi tra le braccia di Bersani, nè abiurare 'il Lingotto', l'idea di partito-aperto, le primarie ecc. tutti riferimenti che per me rimangono e rimarranno assolutamente saldi e fondamentali. Su Bonanni parlo per me. Non sono contro di lui, che per altro non fa formalmente politica dentro il Pd, non mi è piaciuto il suo atteggiamento, anzi per dirla meglio, 'il suo fare'. Tutto qui. Mi sembrava giusto esplicitarlo con chiarezza.
Scritto da paolo rossi il 27/9/2010 alle 13:49
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