Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 5/10/2010 alle 17:31

Il famosissimo romanziere inglese di 'Spy Story' Frederyck Forsyth ha dichiarato che oggi la 'ndrangheta "è più forte della mafia" e che il narcotraffico nel mondo "è totalmente fuori controllo". Ha poi immediatamente aggiunto che spesso i politici possono essere anche 'più devastanti' della 'delinquenza organizzata'. "Come quando Tony Blair trascinò il Regno Unito nella guerra in Iraq, raccontando un sacco di menzogne e rovinando così l' immagine di uno Stato. I politici -ha concluso -possono essere per un Paese peggio dei criminali". C'è del vero in quello che sostiene lo scrittore britannico, ma non mi è altrettanto difficile affermare che queste parole sono del tutto 'fuori misura' ed 'esagerate'. In any case nella stessa 'Grandebretagna' quando si raccontano balle può capitare di essere 'mandati a casa' . E alle nostre latitudini?

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Caro senatore, lavorativamente parlando mi azzarderei a dire che a volte sono i dirigenti (purtroppo la maggior parte di area PD) a essere peggio dei criminali. I criminali, a volte, sanno essere "umani". Purtroppo, non esistono più i capi del personale di area democristiana. Tengono ancora bene quelli dell'UDC. Quelli del PD sono un disastro! Che dobbiamo fare?
Scritto da Ex democristiano il 5/10/2010 alle 18:06
Caro ex-democristiano. Mi sembra che sei un tantino ma solo un tantino esagerato. Noi Pd 'abbiamo le nostre', come si dice e per carità, ma criminali dai.......... con tutta la disponibilità questo non posso passartela proprio!
Scritto da paolo rossi il 5/10/2010 alle 18:11
No alle nostre latitudini, come le definisce Lei, proprio no, sono cose che non capitano e che non capiteranno mai, ne stia certo. Questo è sempre di più il Paese dei pulcinella e lo affermo con la massima simpatia per la maschera partenopea.
Scritto da Un anziano il 5/10/2010 alle 18:14
La politica italiana è anormale. Giorni fa ho sentito che in un'assemblea del PD Lei sosteneva la tesi che sarebbe già molto se il nostro Paese divenisse un Paese normale. Se ricorda intervenni e dissi che condividevo pienamente. Sono stato per diversi anni all' estero per lavoro e non mi sono mai vergognato della mia nazionalità ma, salvo veramente qualche eccezione, negli altri paesi europei il paragone tra cosa pubblica e privata, tra politica e cittadini è un qualche cosa di diretto, semplice, con regole chiare non giornalmente modificabili, e di certo tutto è più trasparente. In più c'è ricambio e non solo generazionale. Non sono marziani e nemmeno dei mostri, sono come noi perdio. Penso, visto che nel suo post si accenna allo scrittore inglese che lo richiama, proprio a Blair. A 44 anni, se non ricordo male, ha fatto il primo ministro a 54 anni ha finito. Ora guadagna un sacco di soldi e fa il relatore in vari convegni mondiali, ma è fuori, dicasi completamente fuori dal circuito politico britannico. I cittadini inglesi non si aspettano di ritrovarselo in prima fila e lui, tanto meno, pensa di riproporsi più o meno riciclato. Pensiamo ai nostri Casini, D'Alema, Veltroni, Fini, Fassino, Marini, Fioroni, Bersani, La Russa, Bindi, Letta, zio e nipote, ecc. ecc. ecc. l'elenco è infinito. Giovani e vecchi che hanno vinto, perso, rivinto e riperso, tanto non pagano mai dazio qualunque siano i loro risultati politici, sono sempre tra i piedi, immobili, inalterabili sempre loro da ventanni e passa sulla scena politica. Sono delle statue. Non ha senso tutto ciò e questo indica una politica sclerotica e malata, indica incapacità di rinnovamento indica, me lo lasci dire, perversione. Sembra che l' Italia goda, infatti, a farsi del male e che male. Ora io non sono per rottamare tutti come afferma il giovane Sindaco di Firenze Renzi ma nemmeno per farmi prendere in giro da tutta questa marmaglia di soloni, saputelli della politica che, in realtà, hanno dimostrato di valere, quando va bene, a corrente alternata.
Scritto da Borghi S. il 5/10/2010 alle 19:07
" I politici -ha concluso -possono essere per un Paese peggio dei criminali" è assai probabile che questa conclusione fosse influenzata dal fatto che l'intervista è avvenuta in casa nostra....L'esagerazione è nella generalizzazione dovuta a "spesso i politici ", abbamo casi di grandi statisti che hanno fatto molto per il loro Paese.Kennedy, Mandela,Ghandi,De Gaulle,Churchill,ultimamente Lula...per quanto ci riguarda certamente Einaudi,De Gasperi, Moro,Berlinguer..
Scritto da Pasquino il 5/10/2010 alle 19:16
Caro "Un Anziano", non mi piace parlare male dell' Italia. Quando lo fanno mi arrabbio ma la definizione di Pulcinella può non piacere, soprattutto ai napoletani, ma è vera e sacrosanta.
Scritto da Mario il 5/10/2010 alle 19:34
Caro Borghi S., il suo commento è durissimo. Pensavo di risponderle mitigando un pò le cose, buttando acqua sul fuoco, ho pensato di dire 'c'è del vero' ma non esageriamo, (come spesso faccio) ho pensato di.......... ma mentre elaboravo un' usuale risposta da pompiere mi sono detto: " E no, quello che sostiene è vero, tragicamente vero e questa verità, meno demagogica di quel che sembra proprio per la sua semplicità, deve comportare un supplemento di riflessione per tutti. A partire da me stesso.
Scritto da paolo rossi il 5/10/2010 alle 19:43
Commento di @Borghi S. e replica di @paolo rossi da leggere, rileggere, meditare. E condividere, in pieno.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 5/10/2010 alle 21:48
E' verissimo, all' estero non sono dei geni, sono normali. Basta parlare con qualche giovane che ha studiato e che ha vissuto e lavorato per un pò di tempo in Europa o nel mondo.Tornano, quando tornano, con un' altra mentalità, più aperta, più moderna, più di più.
Scritto da Miriana il 5/10/2010 alle 22:14
Allora senatore, vorrei scrivere la solita mezza cattiiveria. Ma queste considerazioni, anche quelle del Sig. Borghi, valgono anche per la situazione provinciale e per il PD? Gli Adamoli, i Rossi, i Marantelli, i Tosi e via così non sono anche loro sulla piazza da un pò di tempo? O forse vale anche la qualità ed il lavoro prrodotto da queste persone? Non facciamo demagogia di bassa lega.
Scritto da E.F. il 5/10/2010 alle 22:24
Non si fa demagogia di bassa lega cara E.F. Il problema del rinnovamento è un problema reale, c'è tutto e, perche no, anche nella nostra provincia. Certo che vale la serietà delle persone ed il 'lavoro prodotto', vero anche che vanno offerte occasioni più ampie, che occorre pensare ad una politica diversa e più aperta, che bisogna inglobare nuove e fresche energie, che occorre più ascoltare che pensare di avere 'verità in tasca' da proporre quando non imporre, che bisogna guardare fuori dall' uscio di casa perchè il mondo sta anche, se non soprattutto, lì e non solo fra le nostre, seppur belle, quattro mura. Tutto qui. Difficile e complicato da fare, questo sì, ma dai in fondo facile facile da capire.
Scritto da paolo rossi il 5/10/2010 alle 22:31
Stasera a Ballarò ho seguito il documentario su Licata e il "sindaco fantasma".Al di là della vicenda politica che ha dell’incredibile, quello che mi ha colpito è lo scenario del paese che pareva tratto pari pari dal film “Sedotta e abbandonata”con la Sandrelli, film (ho controllato) del 1964. Nessuna donna intervistata o inquadrata,né credo giovani,solo maschi adulti, sospettosi e diffidenti se non omertosi. Certamente la Sicilia e il sud d’Italia non è solo questo ma è anche questo. Abbiamo un terzo del Paese dove non esiste la legalità completa , dove corruzione, mafia sono un tutt’uno con le istituzioni e dove l’arretratezza culturale fa da brodo di coltura a queste distorsioni della democrazia.Non bastasse il cancro si è esteso anche al nord con infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e amici conniventi nelle istituzioni. Credo in questo consista l’”anormalità” del nostro Paese e che il semianalfabetismo, la teledipendenza disinformata,la mancanza di controllo da parte degli elettori su ciò che “fanno gli eletti” e la scarsa consuetudine alla legalità siano zavorra e freno allo sviluppo del Paese e conseguenza del cattivo strapotere dei politici.Sono d’accordo con Renzi “rottamiamo”,ma prima questa generazione di parlamentari che ha convissuto lietamente con inciuci e “conflitto di interessi”deve avere la capacità (data l’esperienza) di mettere in piedi un governo di transizione capace di farci almeno risalire in parte dal pantano in cui ci hanno e ci siamo cacciati!!
Scritto da Maria Rossa il 6/10/2010 alle 01:47
Maria Rossa hai pienamente ragione, soprattutto sulla condizione femminile che, come è evidente non è semplicemente affare del sud. Da quelle parti del nostro Paese è solo più evidente e più marcata. Anche il problema annoso del meridione rimane irrisolto. Certamente il nostro laborioso settentrione vive le sue contraddizioni ma l' Italia è a due velocità. Penso a cosa sono riusciti a fare i tedeschi dell' ovest dopo la caduta del muro. Hanno avuto grandi difficioltà e mille guai ma ce l'hanno fatta. Non sono dei marziani diceva qualcuno ma soprattutto, e questo è il vero vantaggio, non vivono l'infiltrazione mafiosa che la nostra bella Italia subisce al nord, al centro come al sud. Infiltrazione che è inanzitutto culturale poi economica, sociale e come sappiamo, politica. Sono pessimista perchè non vedo neanche un bricciolo di cielo azzurro.
Scritto da Adriano il 6/10/2010 alle 08:34
Non 'vedere nemmeno un bricciolo di cielo azzurro', carissimo Adriano è una bellissima espressione seppur di una 'tristezza infinita'. Eppure quel ritaglietto di azzurro c'è per davvero ed è rappresentato dalle migliaia e migliaia di cittadini che fanno per intero il loro dovere, che ragionano con la loro testa, che analizzano, che sono onesti dentro, che pagano le tasse, che si impegnano nel lavoro, nella loro vita, nel volontariato, che educano i loro figli secondo principi 'sani e puliti', che 'non mollano l'osso' o la 'presa' che dir si voglia, anche quando l'angoscia sembra prevalere. Lo so e capisco bene che chi sta 'con il sedere al caldo', questi discorsi li può fare con più serenità e chi, invece, è quotidianamente assediato dai problemi economici e non, è più in difficoltà è, in modo automatico e naturale, votato alla rabbia.Questa cattiveria èuna forza dirompente che può squarciare ilcielo nero. Facile da dirsì e meno da farsi? Non c'è dubbio ma guai a rinunciare e la politica, la nostra politica, se ha ancora un senso, può è deve fare molto. Ci dobbiamo credere, fino in fondo, non solo per la nostra dignità o per quella dei nostri figli ma per quella di tutte quelle persone che soffrono, che non sono tutelate, che sono 'subalterne'. Oltre 3 milioni sono i 'poveri' nel nostro Paese, come tutta la città di Roma. Far finta di non vedere che esiste la 'città dei poveri' o colpevomente 'dimenticarsene', ecco questo sarebbe veramente un grave ed imperdonabile crimine, il più grave, il più odioso.
Scritto da paolo rossi il 6/10/2010 alle 08:52
"Commento di @Borghi S. e replica di @paolo rossi da leggere, rileggere e meditare. E da condividere, in pieno", di ieri: Ok, ma suggeriscono di essere espliciti e ben precisi: da condividere in pieno la replica E il commento. Grazie.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi (2) il 6/10/2010 alle 12:39
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