Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 12/10/2010 alle 08:23

 Domani al via le celebrazioni per i 50 anni dalla realizzazione della Scuola Europea a Varese. Auguri di cuore. Nate nei primi anni '50, queste scuole vennero istituite per garantire l' insegnamento in lingua madre, con una significativa apertura all'insegnamento delle lingue straniere, ai figli di dirigenti e funzionari di varie nazionalità, espatriati per lavorare nella nascente Comunità Europea. Alle nostre latitudini questi 'tecnici' lavoravano presso il Centro Euratom di Ispra. Abitavo in una traversa di via Montello, sede di quella scuola, e in quella zona, in via Romans sur Isère, venne edificato un grande quartiere abitato da italiani ma anche da moltissimi tedeschi, francesi, olandesi, belgi, insomma europei. Si respirava un' aria particolare ed era facile fare amicizia con coetanei di varie nazionalità. Nacque nel tempo anche qualche 'amore internazionale', coronato in taluni casi ed in seguito, dalla nascita di bimbi ora quasi trentenni. Poco più giù, in via Marzorati i primi giovani africani studiavano presso il Convitto De Filippi ed erano guardati con curiosità e simpatia dai varesini. Questa la recente storia della mia città, una città aperta, moderna  e speriamo solo temporaneamente offuscata dalla 'cultura degli steccati'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 17 commenti -
Siamo stati una città aperta riconosciuta in tutta Europa. Ora siamo noti per essere una città "razzista e xenofoba" governata da leader che parlano di separazione e diversità Questa è l'opinione che hanno di noi.
Scritto da MAURIZIO il 12/10/2010 alle 09:53
Quella di Varese è stata la prima scuola europea ad essere costituita. Gli studenti africani ospitati al De Filippi erano amici di molti di noi e ben inseriti nella nostra città. L'Ignis ci aveva portati ad essere una città internazionale con quesgli atleti stranieri che giravano per le nostre strade e frequentavano le nostre scuole. Eravamo così ed ora siamo consociuti come i cittadini di una terra razzista.
Scritto da Cinquantaduenne il 12/10/2010 alle 10:39
Vent'anni di governo leghista e siamo tornati al medioevo. Certo che eravamo più all'avanguardia negli anni sessanta.
Scritto da Parola il 12/10/2010 alle 10:44
Varese avrebbe tutte le carte in regola per tornare ad essere quella città accogliente che è sempre stata. Invece gli steccati culturali, linguistici e politici messi dalla Lega hanno causato una involuzione. Ho sentito una sindachessa leghista dire che "l'unità d'Italia" non è mai esistita. Di cose del genere se ne stanno lascuiando correre troppe. La sinistra, il PD varesino dovrebbero avere la voce più grossa e farsi sentire.
Scritto da franca il 12/10/2010 alle 11:14
Ho lavorato a partire dali anni '80 fino ai primi del 2000 in diverse capitali e città europee. Varese era da molti ricordata per le mitiche imprese del basket con la grande Ignis, ma anche per la stessa fabbrica di frigoriferi, per l'aeroporto internazionale di Malpensa e....proprio per la Scuola Europea e per il centro di ricerca Euratom di Ispra. Ricordi che, giro ancora all'estero, si sono con il tempo un pò affievoliti e che rimangono solo in minima parte. Ora purtroppo in diversi, troppi, sono a conoscenza che dalle nostre parti è nato, è vissuto e vive il capo di un movimento politico xenofobo e di destra -proprio in queste terre partorito- che in Italia, unico caso in tutta Europa, sta attualmente al Governo. Questo è quello che attualmente ospita, della nostra bella provincia dei sette laghi, la mente di queste persone.
Scritto da Borghi S. il 12/10/2010 alle 14:23
@Borghi S. Commenti sempre di grande interesse e di profonde considerazioni. E' la gente che vota in un determinato modo che diventa occasione, motivo di ulteriori riflessioni: perchè vota in un certo modo? "Vince perchè interpreta un sentimento diffuso" ha detto Adamoli a Busto, al... "Rimbocchiamoci le maniche". Se la gente finalmente si sentisse davvero rappresentata e "interpretata" nei suoi sentimenti di vita sociale dai partiti! Ora, oggettivamente, lo è? Dal voto parrebbe di no...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 12/10/2010 alle 15:18
Parole sante quelle di Borghi S., poi come ci opportunamente ricordano Legnanesi e Bustocchi è la gente che vota ma, non scordiamolo mai e senza fare paragoni che sarebbero esagerati anche per un antileghista come me, fascismo e nazismo hanno goduto di consenso popolare.
Scritto da Mario il 12/10/2010 alle 17:41
Verissimo senatore, Varese è squalificata dalla politica della Lega che, non giriamoci intorno, è politica xenofoba. Che poi come dicono Adamoli e Marantelli, anche se quest'ultimo si è convertito da due giorni e la cosa mi fa dire va bene e finalmente, la Lega ottiene consensi perchè tocca alcune giuste corde, è sacrosanto e bisogna capire il fenomeno, ma non dimentichiamoci mai che in europa fascisti, nazistelli e autonomisti tipo i padani nostrani, stanno fuori da tutti i governi perchè giustamente sono considerati estremisti e di destra. Bel primato il nostro! Non ho fatto il partigiano per ritrovarmeli tra i piedi.E non si parli a vanvera di autonomismo: la Lega con i cattolici irlandesi del nord, con i baschi e catalani c'entra come i cavoli a merenda. Addirittura in Irlanda si ispirano all' idea socialista che mi sembra lontanuccia da Bossi e c.
Scritto da Un anziano il 12/10/2010 alle 18:22
Bersani da Varese o Busto se no i pd di quella città si incazzano, ha lanciato un messaggio chiaro. Contenuti ma anche, ed era ora, opposizione dura a Berlusconi e in particolare alla Lega. Se Marantelli ha cambiato idea mi va solo bene e sono contento. Non mi si dica però che è sempre stato su queste posizioni perchè non è vero. Mi rallegro se ci ha ripensato, ora voglio vederlo in azione perchè lui è uno con i suoi difetti ma quando si muove è un panzer.
Scritto da Adriano il 12/10/2010 alle 18:36
Non mi piacciono i commenti che vanno fuori tema anche se qualche volta è onestamente capitato anche a me. Non mi interessa di Marantelli ora antileghista e prima no. L' argomento di oggi dovrebbe volare sopra certe polemiche di partito. Noto, poi magari arrivano 100 commenti, che certe questioni serie richiamano poco interesse e per qualcuno rappresentano unicamente un pretesto per regolare conti interni e questo, scusate, non va bene oltre e non essere corretto anche nei confronti del senatore che mi sembra molto meno polemico di come qualcun altro lo vuole far passare.
Scritto da Marcello il 12/10/2010 alle 18:47
@Mario. Certo, "fascismo e nazismo hanno goduto di consenso popolare" ma non di sostegno elettorale, libero e democratico: non hanno mai potuto votare, quelli! Qui invece il sostegno, libero e democratico, viene esercitato: se non si ha il sostegno è perchè la gente non si sente rappresentata e vota chi interpreta il suo sentire. Sta ai partiti renderci credibili. Ci è davvero piaciuto quell'invito: "Rimbocchiamoci le maniche!", per poter capire davvero i sentimenti della gente Si deve fare!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi (2) il 12/10/2010 alle 20:50
Non è così cari Legnanesi e Bustocchi. In Italia il famoso listone formato da fascisti, liberali e destra moderata nel 1924 ottenne il 65% circa dei consensi ed in Germania il partito nazionalsocialista, nel 1933 raccolse ben il 44% dei consensi. Questa la storia, purtroppo.
Scritto da Mario il 12/10/2010 alle 21:39
Varese ha tutte le carte in regola per essere considerata una moderna ed aperta città europea. La sua storia, la sua collocazione ed anche gran parte della sua gente lo dimostrano chiaramente. Certo la posizione dell' orticello chiuso ed arroccato, delle rivendicazioni localistiche e stop, tipico della cultura politica leghista, aiuta pochissimo, anzi è una bella remata in senso contrario.
Scritto da Fabio il 12/10/2010 alle 22:15
Condivido gran parte dei commenti su questo post. L'ho già detto, non scrivo sotto dettatura marantelliana, ma questa storia del leghista di sinistra o rosso è una bufala sollevata da chi nutre invidia per il fatto che il nostro deputato, fra tutti, è il più attivo e conosciuto anche a livello nazionale. Non basta, ma entriamo qualche volta nei reali contenuti politici. Dialogare con la Lega mantenendo saldamente le proprie convinzioni e cercare di capire perchè raccoglie un evidente consenso cercando anche di non emularla ma di utilizzare questi meccanismi significa essere una sua imitazione?? Mi sembra un'analisi veramente sbrigativa e rozza.
Scritto da E.F. il 13/10/2010 alle 08:46
Il PD ha un grosso limite: persone che non capiscono che la vita di un partito è fatta da tante gente (alcuni anche molto riservati e umilmente dietro le quinte) e il PD non è Marantelli, ma è motlo di più. Io per esempio non lo reputo il migliore. Eppure sono miltiante e attivamente presente. E credo che sia sbagliato fare classifiche e ritenere gli altri invdiosi. Di che?
Scritto da G P il 13/10/2010 alle 09:32
@Mario 21:39. Certo, all'inizio, come hai ben detto tu prima di noi, quei règimi hanno goduto di consenso popolare. Ma DURANTE i règimi nessuno ha mai potuto dire che non era (più) d'accordo o, anzi, contrario! Ora, per immensa "grazia", c'è la possibilità (anche piuttosto frequente) di cambiare idea (e quante volte il consenso popolare ha liberamente cambiato colore!): era il senso del nostro intervento. Quindi, nonostante tutto, evviva - sempre - la democrazia che è libertà.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 13/10/2010 alle 10:22
Ho un ricordo molto positivo degli ospiti africani di don Pigionatti al De Filippi: venivano spesso nel negozio di fotografo di mio papà e raccontavano storie belle di vita e abitudini dei loro paesi. Studenti che, assieme agli europei che frequentavano la Scuola europea e ai giocatori della squadra di basket, hanno dato a Varese una bella impronta internazionale. La stessa che oggi offrono tanti studenti e giovani stranieri nelle nostre scuole.
Scritto da Luisa Oprandi il 13/10/2010 alle 23:50
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