Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/11/2010 alle 14:04

 Tra 'spine da staccare' ed altro la verità è che questo Governo, anche dopo l' ultimo intervento finiano, è alla deriva ed il naufragio è certo. Con una maggioranza in Parlamento senza precedenti, sono riusciti a perdersi per strada, cacciando il Paese in una palude melmosa. La 'rivoluzionaria Lega' è rimasta con un 'pugno di mosche in mano' ed è pienamente corresponsabile dello sfascio. E il nostro Pd? Soprattutto buona volontà, ma non può bastare.Tre segretari nazionali cambiati in pochi anni danno l'idea di una precarietà che non favorisce il corso di un'alternativa praticabile. I sondaggi (che un pochino contano) parlano chiaro sul nostro attuale 'appeal' ma assegnare le responsabilità di questa nostra atrofia politica all' ultimo dei nostri segretari è operazione 'semplicistica e dozzinale'. Crescono a sinistra malumori e sofferenze. Da tempo sostengo che Niki Vendola è riuscito a stabilire un rapporto narrativo ed emozionale con la gente. Scusate se è poco. I 'rottamatori' di Renzi (uno furbissimo) esagerano e vanno sopra le righe ma, oltre ad esistere e comunque la si voglia vedere, sono portatori di un' esigenza di rinnovamento che non merita di essere ignorata.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 34 commenti -
Caro senatore, Vendola è bravissimo, ho avuto modo di sentirlo parlare per un'ora sabato al De Filippi e i Rottamatori hanno ragione sotto molti aspetti ma se devo dirla tutta non affiderei nè al primo e tanto meno ai secondi la guida della sinistra nel nostro Paese. Sono anche loro il prodotto di una crisi più generalizzata. Credo sia utile tener per buono alcune cose che dicono ma questa è altra faccenda.
Scritto da Un anziano il 8/11/2010 alle 14:37
Oh Senatore, sta maturando! Prima era acerrimo nemico di Bersani ed ora, guarda te, quasi quasi me lo difende. Strane metamorfosi.
Scritto da E.F. il 8/11/2010 alle 14:41
Mamma mia che velocità E.F. Mi aspettavi pronta dietro l'angolo. Neanche mezzoretta che ho scritto il post ed eccoti qui a non farmi mancare le tue stilettate. Mantengo riserve non su Bersani uomo e segretario del pd (ricordi, alle primarie si diceva che chiunque sarebbe stato eletto segretario poi tutti lo avremmo sostenuto) ma su un' idea di partito. Credo che in questa fase l'unità debba però prevalere. Spero che tu faccia finta di non capire (perchè ho l'impressione tu sia della partita nel nostro pd e quindi un pizzico furbetta), viceversa per te potrebbe valere quel proverbio spagnolo che recita "parlare di tori non è la stessa cosa che essere nell'arena."
Scritto da paolo rossi il 8/11/2010 alle 14:48
Sull' argomento, con un filo giusto di provocazione proposto nel post di oggi dal Senatore Rossi, consiglierei la lettura su Repubblica a firma Ilvo Diamanti di un articolo dal titolo -Vizi e virtù del partito impersonale-. Merita.
Scritto da Borghi S. il 8/11/2010 alle 15:38
Sbaglierò ma ho l'impressione di un pd fatto di persone perbene ma senza identità, che vive alla giornata e non sa bene dove andare e cosa fare. E' chiaro che la narrazione vendoliana non cambierà da solo il Paese ma ha un pregio: parla al cuore della gente ed a questo livello quando si avverte spontaneismo e sincerità la reazione è sempre positiva. I rottamatori invece rimangono tali, come i loro capi Renzi e Civati gente che critica tutto, disfattisti ed arroganti ma che non propongono mai niente, giovani-vecchi ambiziosi che mirano a sostituirsi ad altri e basta.
Scritto da Marcello il 8/11/2010 alle 16:50
Poche storie, un partito normale deve tenere insieme tutto quello che ha, il vecchio ed il nuovo. Certamente bisogna rinnovarlo anagraficamente e non solo ma dai, pensiamoci bene, uno come Renzi che sostituisce un Massimo D' Alema che, per l'amor di Dio, avrà anche commesso un sacco di errori ma è pur sempre una Ferrari vicino ad una Panda. Voi cosa rottamereste?
Scritto da Mario il 8/11/2010 alle 17:14
Vendola scalda i cuori.Potrebbe essere candidato Premier? No, ricompatterebbe,forse,solo la Sinistra:bella cosa ma insufficiente per andare al Governo.I rottamatori: dicono una parte di verità,il resto è furbizia. A proposito, prima di fare il sindaco il giovane Renzi che faceva? Lavorava in fabbrica o faceva il Presidente della provincia?
Scritto da Bernardo il 8/11/2010 alle 17:23
Bisogna tornare a parlare con spontanea passione politica alla gente comune. Solo se ci si rivolge con un tono appassionato e sincero si può risvegliare in loro la voglia di impegnarsi su progetti di chiari di cambiamento. Non si deve avere paura di semplificare troppo argomenti per loro natura complessi.Le persone non sono dei politici ma semplicemente individui che capiscono quando gli si argomenta con spontaneismo e chiarezza, senza usare l'odiato politichese.
Scritto da Ravani il 8/11/2010 alle 17:25
Tra Fini e Berlusconi è un bel disastro, questo è vero. La Lega ha fatto di tutto per portare a casa il federalismo e non è lontana da quell' obiettivo. Di sicuro ha dovuto accettare condizioni difficili, ha vissuto contraddizioni, ma la meta era troppo importante. Se viceversa il presuntuoso PD con tutta la divisione che c'è nel centrodestra è, visti i sondaggi, al 24% vuol dire che quel progetto politico è fallito. Rimangono i voti della vecchia sinistra, quasi tutti concentrati in Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e poco altro, territori dove vige un sistema di potere che ben conosciamo.
Scritto da Un leghista moderato il 8/11/2010 alle 17:27
Noi che abbiamo imparato a conoscere la politica con tangentopoli e il debito pubblico e che oggi troviamo la classe dirigente del Paese occupata a discutere di bunga bunga e società offshore. Noi che nonostante quello che abbiamo visto, fin da bambini, crediamo nel bene comune, nella cosa pubblica, nell'impegno civile.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:23
Noi che ci siamo riuniti a Firenze per ritrovare le parole della speranza. Noi che abbiamo voglia di incrociare i nostri sogni e non solo i nostri mouse. Noi che crediamo che questo tempo sia un tempo prezioso, bellissimo, difficile, inquietante, ma sia soprattutto il nostro tempo, l'unica occasione per provare a cambiare la realtà. Noi.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:24
Noi vogliamo gridare all'Italia di questi giorni meschini, alla politica di questi cuori tristi, al degrado di una solitudine autoreferenziale, che si può credere in un'Italia più bella.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:25
Sì, noi crediamo nella bellezza, che forse non salverà il mondo, ma può dare un senso al nostro impegno. La bellezza dei nostri paesaggi, delle nostre opere d'arte, delle nostre ricchezze culturali, certo. Ma soprattutto la bellezza delle relazioni personali, la bellezza di andare incontro all'altro privilegiando la curiosità sulla paura, la bellezza di uno stile di vita onesto e trasparente.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:25
Da Firenze, patria di bellezza, ci mettiamo in gioco. Senza pretendere posti, senza rivendicare spazi, senza invocare protezioni. Senza chiedere ad altri ciò che dobbiamo prenderci da soli. Ci mettiamo in gioco perché pensiamo giusto che l'Italia recuperi il proprio ruolo nel mondo. Ci mettiamo in gioco perché non vogliamo sprecare il nostro tempo. Ci mettiamo in gioco perché abbiamo sogni concreti da condividere.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:25
Vogliamo rispondere al cinismo con il civismo. Alla divisione con una visione. Alla polemica con la politica. E vogliamo farlo con la leggerezza di chi sa che il mondo non gira intorno al proprio ombelico e con la serietà di chi è capace anche di sorridere, non solo di lamentarsi.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:27
Da Firenze, laboratorio di curiosità, vogliamo provare a declinare il coraggio contro la paura, condividendo un percorso di parole e di emozioni, di progetti e di sentimenti perché la prossima fermata sia davvero l'Italia. Un’Italia che oggi riparte dalla Stazione Leopolda, la Prossima Italia.
Scritto da alessia il 8/11/2010 alle 19:28
Mi piace questo tuo entusiasmo Alessia, mi piace quello che scrivi, mi piace perchè mi sembra di scorgere dietro queste parole forza, pulizia, rigore, voglia di cambiare, aria fresca. Ti ringrazio di cuore per questo bel contributo.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2010 alle 23:40
Mi spiace, lo voto ma vedo male il PD. Si trova in mezzo e rischia di essere schiacciato. Da una parte l' eloquenza e lo charme di Vendola più incantatore di serpenti che bravo ma comunque sia uno che piace, dall' altra la durezza antiberlusconiana di Di Pietro che qualche voto per questo riesce a raggranellarlo, al centro, per i moderati, anche per quelli che ora votano partito democratico, Fini, Rutelli e Casini una certa attrazione la suscitano. Il PD che è un pò socialdemocratico un pò no, un pò riformista ma non troppo, un pò vecchio con i D'Alema un pò nuovo con i Renzi un pò di qui un pò di là.
Scritto da Adriano il 9/11/2010 alle 08:27
Sette-katiusce-sette (così definisce qualcuno i commenti altrui) da parte di @alessia per una cannonata di ottimismo, tra narrazione e rottamazione. Come non condividere il suo entusiasmo?
Scritto da Rosella e Carlo il 9/11/2010 alle 08:48
La voglia di rinnovamento non è per forza rivoluzione. E' capacità di avere menti aperte, che non si arroccano su posizioni stantie. E' il coraggio di scegliere e non sempre e solo quello che fa comodo a pochi. E' la libertà di esserci e di lasciare che gli altri ci siano e stiano bene dentro questo partito. E' l'entusiasmo di essere davanti alla gente non con il volto spento ma con un sorriso vero. Non sono giovane macontinuo a crdere che qualcuno le cose le cambierà.
Scritto da Miriana il 9/11/2010 alle 08:54
Grazie Alessia. Penso che tutte le attuali evoluzioni politiche dimostrino l'interesse per una politica diversa. Nel PD c'è gran potenziale. Purtroppo in molti non hanno assimilato i contenuti fondanti: difficile proporre politiche se, ogni volta, si deve mediare sotto ricatto. Fino a quando l'identità non sarà chiara, non si navigherà. Credo che l'identità sia stata resa fosca quando si poteva chiarire, ovvero a cavallo delle ultime elezioni politiche. Renzi ed altri: è importante ci siano.
Scritto da FrancescoG. il 9/11/2010 alle 11:03
Renzi è stato eletto sindaco in un comune che avrebbe vinto anche la sua nonna. Civati eletto in regione vuole rottamare ma non l'ho mai (e di giornali ne leggo..) visto mettere in difficoltà Formigoni. come direbbe un ex allenatore dell'Inter..mi sembra che costoro abbiano zeru tituli..Sbaglio?
Scritto da bernardo f. il 9/11/2010 alle 11:18
Ma chi sono questi rottamatori? A livello locale sono trentenni/quarantenni, alcuni semplici, altri presuntuosi che pensano che la società sia composta solo dai ceti colti, dai ricercatori, dai liberi professionisti. Se li incontri in paese cerchi di cambiare strada perché alcuni sono snob. Il rottamatore Matteo Renzi ha dovuto sottoporsi al ballottaggio in una città come Firenze dove la sinistra vinceva da sempre. Addirittura per sconfiggere Giovanni Galli che era il portiere della nazionale e non aveva mai fatto politica. Va a finire che preferisco parlare con un giovane della Lega, magari più semplice (non sono tutti rozzi) che con un giovane del PD. La presunta superiorità culturale della Sinistra è dura a morire. Saranno belli gli entusiasmi di @Alessia però sono parole come quelle di Vendola.
Scritto da Ex democristiano il 9/11/2010 alle 12:04
Non ho visto Alessia tra le foto dei giovani varesini a Firenze.
Scritto da Loredana N. il 9/11/2010 alle 12:07
È servizio la parola magica. Servizio e condivisione, e il senatore è sempre più acuto nel provocare bei dibattiti. Siamo stanchi di protagonismo e di divisioni. Non ne posso più di vedere Fioroni, Veltroni (la mia vera grande assoluta delusione), Marini e tanti altri. Ma sarei ancor meno contento di vederli rottamati per vedere di più Renzi e Civati. C'è bisogno di unità e di visioni e progetti. Aggiungerei anche di responsabilità. Molti di questi "nuovi" inizino a far bene il loro lavoro
Scritto da Marco G. il 9/11/2010 alle 12:20
Caro Paolo, il problema del PD è rappresentato dal tacito patto in base al quale una generazione di ex funzionari di partito e di dirigenti politici tiene saldamente in mano il controllo del partito, impedendo il ricambio degli uomini ed il rinnovamento dei metodi e delle idee. Lo abbiamo visto in occasione del congresso e lo si può verificare passando in rassegna i nomi di quanti attualmente occupano posizioni di rappresentanza negli organi interni e nei cda di enti, aziende e fondazioni.
Scritto da Leonardo C. il 9/11/2010 alle 14:44
Nel PD la capacità di “stabilire un rapporto narrativo ed emozionale con la gente” si è esaurita con il Veltroni dei tempi del Lingotto. Ad essa è subentrato il cinico calcolo degli equilibri e dei rapporti di forza interni al partito, che nel tempo comportano quali conseguenze l’atrofizzarsi della disponibilità all’ascolto, l’autoreferenzialità ed una limitata capacità d’interpretare gli eventi. Il problema, però, non è anagrafico e la soluzione non è la rottamazione delle persone, ma, come ha detto la Serracchiani, la contaminazione delle idee ed il superamento definitivo delle cordate e dei blocchi di potere che minano il confronto interno e la stessa crescita del PD.
Scritto da Leonardo C. il 9/11/2010 alle 14:45
@Ex democristiano. E quindi?
Scritto da Carlo Antonio A. il 9/11/2010 alle 15:25
Sono d'accordo con te, senatore. Sia su Vendola sia su Renzi (ed il lombardo Civati). Non mi piace la parola rottamatori, ha un significato negativo. Io li chiamo rinnovatori, ed il partito ha un grande bisogno di rinnovarsi. E chi volesse andare a vedere i video del meeting di Firenze troverebbe anche molte proposte nuove, concrete e innovative per il PD. Altro che privi di contenuti. E quando si arriva al 24% dei consensi vuol dire che va molto male e bisognera' pur cambiare qualcosa. O no?
Scritto da Riccardo Demaria il 9/11/2010 alle 15:47
Preciso. Non è che io condivida integralmente il Vendolapensiero, non è che consideri oro colato e del tutto pertinente ciò che sostengono i Renzi e Civati boys, detto questo non mi piace lo sbrigativo atteggiamento di chi, anche se non soprattutto nel pd, liquida tutto in malo modo e con inaccettabile presunzione, sbrigativamente, senza porsi nemmeno una mezza domanda, senza chiedersi se c'è un pò di verità nelle tesi sostenute da queste persone. Di Alessia, in particolare, mi piace, come ho già scritto, la pulizia, l'entusiasmo, la voglia di cambiamento perchè le sue non sono semplicemente delle idee, sono sentimenti.
Scritto da paolo rossi il 9/11/2010 alle 15:53
Capisco tutto Senatore ma la politica si fa soprattutto con i fatti e non con i sentimenti.
Scritto da E.F. il 9/11/2010 alle 16:09
E qui ti sbagli E.F., ti sbagli di brutto.
Scritto da paolo rossi il 9/11/2010 alle 16:14
Renzi non rottama: appassiona e comunica. Chi era a Firenze e lo segue credo abbia una idea di partito nuova, magari diversa ma si sente profondamente del PD. Io sono così, e così sono gli amici che anche in Provincia condividono questa esperienza. Oltre le appartenenze. Conoscendoti, so di trovare in te un interlocutore attento e aperto al confronto. Confronto leale e costruttivo.
Scritto da Simone De Clementi il 9/11/2010 alle 18:36
Il Pd è bloccato, questa la mia convinzione. Le sue due anime, la prima una specie di evoluzione dei ds, l'altra un soggetto miscelato ed autenticamente nuovo, difficilmente potranno convivere, per lo meno in una prima lunga fase.
Scritto da Mario il 9/11/2010 alle 22:00
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