Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 15/11/2010 alle 13:24

 La vittoria di Pisapia alle Primarie di Milano non è che l'ultimo segnale del disagio profondo tra il Pd e l' elettorato di sinistra e non solo di sinistra. Se un candidato di questo genere 'collocato' alla nostra 'gauche', raccoglie anche i voti moderati, un pò come hanno fatto in circostanze e situazioni diverse, Vendola in Puglia o Renzi a Firenze che in quelle primarie in terra rossa, sconfisse tutta la nomenclatura del Pd, qualche domanda bisognerà pur farsela. I sondaggi, da prendere con le molle ma da considerare, ci danno a picco e non è certo consolante sapere che forse, in caduta libera il PdL del Premier, sia messo quasi peggio di noi. Evidente oramai la bocciatura di certo 'bipartitismo' di maniera. Mi spiace ribadirlo, non sono il primo della classe ma da tempo lo dico anche alle nostre latitudini: occorre cambiare mentalità, cambiare registro parlare in modo diverso alla gente, aprire spazi veri di partecipazione e di dialogo, pensare per esempio che nelle prossime elezioni amministrative le Primarie non siano solo una fastidiosa ed in fondo 'rinunciabile' possibilità da utilizzare eventualmente nel caso di difficoltà, ma qualcosa di più, qualcosa che segni orizzonti nuovi contro il grigiore di questa politica, rituale, prevedibile, diciamocela tutta: stantia.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 61 commenti -
Caro Paolo, purtoppo questa politica rituale e stantia è l'unica che molti militanti e dirigenti del PD sanno concepire e praticare e sfido chiunque ad indicare un solo circolo, anche nella nostra provincia, in cui sia stato sperimentato qualcosa di nuovo e innovativo. Il limite, prima ancora che culturale, è di mentalità. Riguarda l'approccio feticistico con cui tanti anche ai livelli locali guardano la politica come mezzo per esercitare il proprio potere personale sugli altri.
Scritto da Leonardo C. il 15/11/2010 alle 14:37
Le primarie vanno assolutamente fatte perchè la gente vuole scegliere e non avere il candidato imposto dal PD. A Varese significherebbe scelto a tavolino da Molinari e Cacioppo, con l'alto patrocinio di Marantelli. Gente che assolutamente le primarie non le vuole, che sta facendo flanella per tirare avanti, che non riunisce gli iscritti cittadini se non per questioni formali. Abbiamo delle persone disponibili? Bene. Facciamo le primarie..
Scritto da Un iscritto stanco il 15/11/2010 alle 14:50
Intendiamoci, ho l'età per comprendere che la politica è anche potere, soprattutto se in gioco ci sono posizioni governo. Il problema, però, è quando la politica si riduce al solo esercizio del potere, senza più una direzione di senso, una missione ed un progetto condivisi. Questo è quanto sta accadendo nel PD, i cui dirigenti, dopo la promessa fatta nel 2008 di un partito nuovo, hanno ignorato la "domanda di senso" che proviene dall'elettorato e che altri, invece, hanno saputo raccogliere.
Scritto da Leonardo C. il 15/11/2010 alle 14:51
Le primarie sono la promessa centrale del partito democratico quando è nato. Sappiamo tutti che alcuni dirigenti non le vogliono (gli ex DS) e che nemmeno a Varese i due o tre che guidano il aprtito sperano di riuscire a non farle. Su Varese news ho letto che una donna ha dato la sua disponibilità. La massacreranno quelli del suo stesso partito. Troveranno qaulche esterno da metterle contro e non saranno loro mai a votarla.
Scritto da Pierparolo il 15/11/2010 alle 15:39
Alle primarie per il PD vanno candidate persone che si sa bene come la pensano, che sono consociute, che non sono "di nicchia", che hanno il coraggio delle proprie azioni e che hanno dimostrato di essere fedeli alle idee del centrosinistra (che è appunto centro e sinistra). Vanno candidate persone non prese all'ultimo momento. Ben vengano le donne.
Scritto da Marzia il 15/11/2010 alle 15:43
è chiaro che le primarie abbano esaurito la "spinta propulsiva"...basta vedere in quanti hanno votato a milano..
Scritto da roberto il 15/11/2010 alle 15:50
Non dobbiamo avere paura delle primarie, perché significherebbe avere paura di confrontarci col nostro popolo, e temere lo strumento che abbiamo inventato noi stessi. Credo che a Varese vadano fatte, ci sono le condizioni per farle, purché siano vere e aperte, un'occasione di confronto al nostro interno e soprattutto con gli elettori. I fatti di Milano non fanno altro che rimarcare l'enorme differenza tra il pensiero di certi dirigenti e quello della maggioranza dei nostri elettori.
Scritto da Marco Regazzoni il 15/11/2010 alle 15:51
Scegliere il candidato sindaco con le votazioni primarie è segno di grande apertura, di disponibilità, di capacità di interpretare i cambiamenti sociali e culturali. Mi rammarico quando sento dire che vanno rifiutate, perchè questa posizione è segno di una volontà di ripristinare, riproporre e non modificare gli schemi mentali che sono appartenuti a un vecchio modo di fare politica. Sono inoltre favorevolissimo alla candidatura di donne alle primarie del PD.
Scritto da Livio Ghiringhelli il 15/11/2010 alle 15:56
Le primarie hanno ancora una spinta propulsiva. Solo che si capiva che tutti i candidati erano stati scelti dal "politik bureau"....e la gente di queste messinscene è stufa. Candidate la gente che autonomamente si propone e vedete come cambia la musica.
Scritto da massimo il 15/11/2010 alle 16:00
E bravo il preside Ghiringhelli, più moderno e aperto di altri con quarant'anni di meno. Doveva fare lei il segretario cittadino a Varese professore, mi creda, oppure una donna. Ma non si è nemmeno discusso....proprio per garantire alla componente DS che le primarie NON si sarebbero fatte, al massimo solo con un candidato scelto da loro. Il probelma è tutto lì.
Scritto da Francesco il 15/11/2010 alle 16:06
Rossi, Adamoli e Alfieri sono per le primarie. Se non si faranno capiremo tutti che vale invece la parola di Marantelli e Tosi che non le vogliono. Ma primarie nel vero senso della parola, con gente che dice "io ci sto" e non un candidato del Pd scelto a tavolino. Dubito che i capi del PD cittadino si oppongano a Marantelli.
Scritto da classe 1986 il 15/11/2010 alle 16:09
@pierpaolo: forse non te ne sei accorto ma, su Varesenews, hanno fatto delle primarie on line cui hanno partecipato più di 2000 persone. Le ha vinte Emiliano Cacioppo. La donna cui ti riferisci è arrivata dietro a lui. Quanto al fatto che le primarie non sarebbero volute dai dirigenti ex DS, ti segnalo che, a Varese, il segretario cittadino è Roberto molinari (ex Margherita)
Scritto da maria il 15/11/2010 alle 16:09
Le donne caro prof. Ghiringhelli dovranno sbrigarsela da sole. Ma siccome sono toste le voteremo. Non le aiuterà mai il partito, soprattutto quei misogeni di Varese. Ma le aiuterà la gente. Mettetele in campo. Anche io preferirei che fosse lei il segretario cittadino: è più giovane del ceto dirigente attuale.
Scritto da Un suo ex di Pavia il 15/11/2010 alle 16:12
Caro senatore, credo che le primarie di Milano dimostrino un fatto ormai incontestabile: il partito che si presenta alle primarie con più di un candidato perde. Boeri, sostenuto dal PD, ha perso perchè una parte del PD, non ha accettato la candidatura di Boeri e ha votato Onida. Mi auguro che, a Varese, il PD faccia tesoro della lezione e si presenti alle primarie con un unico candidato sostenuto da tutto il partito.
Scritto da bruno il 15/11/2010 alle 16:15
l'ex Margherita del cittadino ora è allienato con Marantelli. Perchè ha capito che il PD vero è quello, il Pd di derivazione DS, mentre le margherite contano ben poco.
Scritto da chiaroscuro il 15/11/2010 alle 16:34
D'accordo sul fatto che il PD si schiera contro ogni sua donna. La Prati ha dovuto fare da sola la campagna per le regionali e dava fastidio ai big ex diesse. Ma ve lo siete dimenticato? E Molinari sta boicottando la Oprandi e non la vuole a Varese. Questo è il partito democratico a favore delle quote rosa. Donne si, ma silenziose, mai pensanti o poco pensanti, subalterne.
Scritto da Serena il 15/11/2010 alle 16:39
Le primarie servono a riacquistare credibilità.
Scritto da Federico il 15/11/2010 alle 16:42
@chiaroscuro: Molinari è della stessa area politica del senatore (te lo può confermare lui stesso) e credo meriti di grande rispetto perchè, a differenza di quanto capita in questo blog, ci mette sempre la faccia.
Scritto da giorgio il 15/11/2010 alle 16:44
Visto che Cacioppo e Oprandi hanno preso tutti e due (più o meno) oltre 700 voti nel sondaggio di Varesenews e Marantelli 200, ragionate gente, ragionate. Guardate che Fontana e Clerici (i primi due del centrodestra ne han presi molto meno). Ma cosa aspettate che la gente vota persone semplici, normali, che sono dentro la città, che la vivono?
Scritto da Giorgio il 15/11/2010 alle 16:46
@serena: permetti una domanda? Ma, secondo te, chi ha favorito la candidatura di Luisa Oprandi in Consiglio provinciale? Proprio quel Roberto Molinari che sembra starti tanto antipatico. Perché, ora, improvvisamente, dovrebbe incominciare a boicottarla?
Scritto da pietro il 15/11/2010 alle 16:51
Mi sembra che si stia facendo tanta polemica per nulla. Nessun dirigente, in primis Marantelli, Tosi, Molinari si è espresso contro le primarie. Sul sostegno alle donne: La Oprandi è stata eletta consigliere provinciale sostenuta da tutto il partito. Ho la vaga sensazione che siano partite le solite "bordate" autoreferenziali tutte interne al PD. Perchè si sa, l'avversario politico e in casa, non è la lega o il PDL... Che tristezza!
Scritto da giovanni il 15/11/2010 alle 16:57
Non sono di Varese e non conosco le persone citate. In generale, dal mio punto di vista e un pò per esperienza diretta, do ragione al signor Giorgio. La nebbia si sta diradando. Le persone si vogliono riconoscere in qualcuno "normale", "semplicemente concreto". Soprattutto nei Comuni. Soggetti che appartengono all'area di pensiero del "buon senso" e con la rete di contatti nella stessa area. Per un progetto e consenso duraturi. Una signora con queste caratteristiche è ottima.
Scritto da FrancescoG. il 15/11/2010 alle 17:03
Vorrei porre una domanda: è vero che si è dimesso anche il "rottamatore di Varese" vice segretario regionale del PD Alfieri?
Scritto da ghibellino bianco il 15/11/2010 alle 17:59
Le primarie non sono obbligatorie ma solo nel caso si possa proporre un candidato di grande ed indiscussa qualità e capacità attrattiva, viceversa come ho già avuto modo di sostenere, muovono le acque, consentono di essere presenti sul territorio con un' importante iniziativa politica prima della vera e propria campagna elettorale. Non condivido l' idea di piazzare un 'unico candidato di partito alle primarie, una scelta bulgara, come si dice. Senza esagerare, per non creare dispersione di voti e consensi, penso almeno a due o tre candidati affinchè questa consultazione possa essere vera ed autentica, altrimenti l' effetto negativo potrebbe essere veramente ed ancor di più, penalizzante.
Scritto da Borghi S. il 15/11/2010 alle 18:14
Ma piantiamola di dire che ci sono uomini che favoriscono le donne. Non è così. Questo discorso maschilista fatto da una donna è assurdo. Le donne si devono autoproporre (vedi Laura Prati ) per essere elette. Gli uomini le mettono in compiti di rappresentanza ma non apicali di governo. E' brutto, ma è così. La Oprandi e le altre due donne sono state candidate alle provinciali solo perchè Varese era perdente da 20 anni.
Scritto da un collega di partito il 15/11/2010 alle 18:26
@pietro. Molinari non ha proprio favorito nessuno. Sei male informato.
Scritto da Rik il 15/11/2010 alle 18:31
Mi spiace deluderti 'Un collega di partito' ma io, e lo affermo forse con presunzione, le donne nel Pd le ho sempre agevolate o, per lo meno, ho sempre tentato di farlo. Non sarà sufficiente, lo ammetto, c'è ancora molto da fare, anche questo è vero, ma non mi pare di essermi mai, come si dice, 'tirato indietro'.
Scritto da paolo rossi il 15/11/2010 alle 18:35
Sono fedele idealmente e concretamente alla proposta originale del Pd e quindi alle primarie e al partito aperto. Riconosco che c'è ancora qualche resistenza a proposito, ma una attenta lettura della realtà ci dice che il modo di vivere la politica da parte dei cittadini è cambiato e la gente si aspetta il diritto di potere scegliere. Le primarie pertanto sono un momento di democrazia ormai irrinunciabile, a mio avviso.
Scritto da Luisa Oprandi il 15/11/2010 alle 18:48
@paolorossi- Guardi che io non mi riferivo al fatto che non ci sia qualcuno che sostiene le donne. Anzi so bene, leggendo il suo blog, che lei è uno di questi. Mi riferivo al fatto che si dica che Molinari abbia favorito la candidatura di una donna in consiglio provinciale. E' questa idea che se le donne fanno qualcosa è solo perchè qualche uomo glielo concede, che proprio è fuori luogo. Mi spiace ci sia stato un malinteso. ma certi modi di fare qualcuno dei vostri li manifesta e non li nascodne. Diteglielo.
Scritto da Un collega di partito il 15/11/2010 alle 18:58
Da Milano è arrivato un segnale chiaro. Il PD non può più continuare con questa linea politica attuata da Bersani, è ora di cambiare se non vogliamo perdere sempre più consensi.
Scritto da Fabrizio M il 15/11/2010 alle 21:52
Ma la supersponsorizzata Oprandi è la stessa persona che è segretaria di circolo, responsabile provinciale comunicazione (fino a qualche tempo fa), consigliera provinciale, vicepresidente del Consiglio provinciale .... Ma quante poltrone vuole questa signora? Il PD non ha altre donne?
Scritto da antonia il 16/11/2010 alle 09:41
Tanti commenti si riferiscono alla realtà locale fra diatribe e critiche e consensi; normale e spontaneo... ma il tema centrale proposto costruttivamente dal blog va ben oltre e propone riflessioni più a vasto raggio che coinvolgono a pensare davvero a "nuovi orizzonti contro il grigiore di questa politica, rituale, prevedibile, diciamocela tutta: stantìa". E' la gente stessa, la gente normale, che fa opinione pubblica, a sentire da molto tempo questo desiderio di idealità di tutta la politica.
Scritto da Carlo Antonio A. il 16/11/2010 alle 11:29
Signora Antonia, proprio non capisco. Una volta che nel Partito c'è una donna attiva, preparata e capace ecco che puntualmente viene stroncata. Sapesse che ruoli di potere sono quelli elencati da lei per dire che l' Oprandi è un concentrato di incarichi politici. Che bel modo avete di procedere. Avanti così non si va da nessuna parte e ve lo dice uno che ha qualche anno di impegno e militanza sulle spalle.
Scritto da Un anziano il 16/11/2010 alle 14:57
@antonia. La ringrazio cara Antonia perchè con la sua domanda mi consente di chiarire e puntualizzare alcune cose. Ha ragione io sono stata eletta segretaria di circolo in Varese 3. Però è bene sapere che, ad inizio dell'estate, ho scritto una lettera congiunta a R.Molinari (segretario cittadino) e S. Tosi (segretario provinciale) dicendo che, a mio parere, il ruolo di segretario avrebbe dovuto, alle sucessive nomine, essere ricoperto da un'altra persona iscritta....
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:02
...magari un/una giovane....Ho poi detto che però sarei stata a disposizione qualora non ci fosse stato proprio nessuno. A quella lettera nessuno dei due destinatari ha risposto. Siamo arrivati alle nomine dei nuovi sergetari e nessuno del circolo di Varese 3 era disponibile, nessuno si è candidato. Sono stata coerente con quanto avevo detto e mi sono mess a disposizione. Quindi credo che parlare di poltrone è incontestabile. Nel circolo Varese 3 sono presenti anche
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:07
...sono presenti anche perosne che avrebbero potuto bene guidare il circolo (cito solo F. Mirabelli, N. Milana, L, Conte, M.Regazzoni, N. Bianchi. F. Palermo......). Quindi faccio il segretario di circolo per questo motivo. Passiamo al consiglio provinciale, dove mi è stato chiesto di candidarmi (nel 2008) in quanto "collegio perdente" dal momento che da 20 anni non c'era un solo candidato eletto (di nessun paritto, tranne Bordonaro l'anno prima per via dei resti)
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:10
Sa benissimo il segretario cittadino di Varese di allora (R. Molinari) che io ho sempre detto che avrei preferito candidarmi alle prosisme (2010) elezioni amministrative e che avrei lasciato la candidatura ad altri, che lo desiderassero,. Anche in quel caso nessuno era disponibile (almeno così mi è stato detto) e quindi mi si chiedeva di candidarmi perchè nel collegio ero almeno una persona conosciuta. Ho ribadito che personalmente avrei preferito essere candidata nelle liste delle comunali, ma
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:13
..anche in quel caso mi è stato chiesto di farlo come "servizio". Tuite e tre le donne candidate (oltre a me Elisabetta Cacioppo e Rossella Dimaggio) hanno ottenuto consensi ma, per una questione numerica, siamo stati eletti Di Toro e la sottoscritta. Il fatto di essere vicepresidente del cons provinciale...è solo un ruolo (non una poltrona) che consiste nel guidare il cosniglio quando non c'è Luca Macchi. Il ruolo spetta di diritto alla minoranza
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:16
...e siccome in consiglio tutti gli assessori (tranne una nominata in seguito) erano uomini, i gruppi di minoranza hanno assegnato a me questo compito. Prima era G. Ballardin del PD il vicepresidente del consiglio provinciale, sempre membro di minoranza. Invece il ruolo di referente della comunicazione era un compito che ho svolto dall'inizio del Pd ad ora e che ha consistito nell'organizzare alcune iniziative( penso a tutti gli incontri culturali della festa della Schiranna con scrittori etc...
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:20
e ad altri fatti come il giornalino etc...). Ma non sono mai stata nel direttivo provinciale , nell'esecutivo provinciale o altro. E proprio in occasione delle nomine della attuale direzione ho nel corso di un incontro di Area Democratica proposto 3 donne che reputo in gamba (per tre città della provincia) oltre a un uomo (per Varese). Spero, cara Antonia, con questo di averti chairito come mai mi sia capitato di ricoprire due ruoli (nel circolo e in provincia). Ma certo è che se facessimo questo ragionamento tout court allora
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:24
...non dovremmo avere avuto un candidato alla Provincia che era già sindaco ( e che peraltro è una persona molto in gamba e un bravo amministratore), a Saronno avrebbero dovuto rinunciare a nominare assessore una persona bravissima che però è già in consiglio provinciale, nemmeno Di Toro dovrebbe fare il segretario di circolo (Varese 2 e credo per le mie stesse ragioni) e il cosnigl prov. . Lo stesso Taricco essendo vicesindaco non dovrebbe fare forse il segretario provinciale? O Tosi non avrebbe potuto candidarsi
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:26
..alla regione perchè già segretario provinciale? O Alfieri avrebbe dovutoforse dimettersi prima dell'esito delle votazioni regionali dal consiglio comunale cittadino? O Molinari non avrebbe dovuto candidarsi in comune perchè segretario cittadino? O Mirabelli, essendo refernete degli enti locali, non potrebbe sedere in consiglio comunale? La ringrazio comuqnue Antonia per avermi permesso di potere dire che, se domani stesso qualcuno volesse fare il segretario di circolo al mio posto...... . Grazie
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 15:30
Grazie per il chiarimento, cara Luisa, e per la riflessione che indirettamente mi hai consentito di fare.
Scritto da A.G. il 16/11/2010 alle 16:05
Mi pare di capire che le questioni dei doppi incarichi le tirano in ballo solo quando vogliono....E poi guardiamo prima a quelli che ricoprono lo stesso incarico o gli stessi icnarichi da anni e anni......
Scritto da Filippo il 16/11/2010 alle 16:10
Signora Oprandi potrà anche aver ragione, ma insomma non mi sembra il caso di scrivere polpettoni di questo genere. Mi sembra che Lei sia come l' ineffabile Mafalda e cioè alquanto prolissa. Poteva essere un pò più concisa, noi donne certi difetti dovremmo lasciarli agli uomini. Mi viene un dubbio. Magari Mafalda è un suo pseudonimo.
Scritto da E.F. il 16/11/2010 alle 16:12
Cara signora Oprandi si prepari a questo e altro perchè la demoliranno proprio quelli del suo partito. Io la conosco perchè sono un genitore del Manzoni e so quello che ha fatto per mia figlia e per tanti altri ragazzi. So quanto lavora con serietà e quanto sia capace di tenere distante la sua attività politica da quella educativa. Non voto PD ma conosco alcuni dei varesini del partito. Una donna che ragiona la ostacoleranno. Ne prefrirebbero una che non ha autonomia intellettuale e di scelta.
Scritto da Genitore il 16/11/2010 alle 16:15
@E.F. Ha ragione e mi scuso. Credo sia la prima volta che capiti che prenda un lungo spazio e, visto che a tutti gli altri è stato lasciato passare il "peccato veniale" se non ripetuto.... peto veniam. Ho preso spazio solo perchè mi pareva utile spiegare, visto che la questione di Antonia toccava ambiti differenti. Grazie
Scritto da Luisa Oprandi il 16/11/2010 alle 16:20
Oh...non avevo detto che Mafalda non sono io.
Scritto da Luia Oprandi il 16/11/2010 alle 16:24
No...Mafalda è più chiara, molto più chiara di capelli....dell'Oprandi. Non so E.F. se fai l'ingenuo ( o ingenua) o se stai sollevando polvere apposta.... Si sa che Mafalda non abita a Varese città.
Scritto da Curiosone il 16/11/2010 alle 16:35
Se le Antonie e le E.F pensano che alla Luisa cedano i nervi di fronte ai commenti si sbagliano proprio di grosso e non la conoscono. E si vede bene da come gestisce il match che avete innescato. Andrò a sentirla forse da Raffo stasera. Fino ad ora di brava c'è stata solo una donna nel salotto culturale di MdpR a parlare di città. Gli altri (uomini) han parlato solo di architettura, case da ristrutturare, strade da costruire....Le donne sono su un altro piano di riflessione.
Scritto da Amalia il 16/11/2010 alle 16:42
Patetici questi uomini che fanno finta di essere donne..
Scritto da malcom X il 16/11/2010 alle 16:45
Rimane il problema politico, la oprandi ha già un ruolo importante in provincia di varese (dal 2008). Sarebbe giusto che continuasse a fare il suo lavoro e sponsorizzasse per il Comune di Varese un altra donna invece di fare sempre campagna su di se. Questo marcherebbe la distanza dagli uomini, troppo spesso attenti solo a se stessi. Il pd ha bisogno di allargare le maglie, non concentrare su poche persone troppi incarichi.
Scritto da enrica il 16/11/2010 alle 17:02
Il problema si pone solo perchè è una donna. Se aveste chiesto a tutti gli altri di starsene fuori dagli incarichi, capirei. Qualcuno ha osato chiederlo a Tosi o a Alfieri o a Adamoli dopo tanti incarichi, o a Molinari che da anni ricopre gli stessi ruoli? Qualcuno chiede a Aspesi o lo ha chiesto alla Prati (vicesindaco, assessore e candidata alle regionali) ? No, vale solo adesso per una persona che fa il consigliere provinciale di minoranza....Ma dai...
Scritto da Un collega di partito il 16/11/2010 alle 17:08
Io sono del circolo Varese 3 e confermo che Luisa ha fatto il segretario ridicendo prima che avrebbe lasciato il posto a qualcun altro. Ma nessuno si è reso disponibile. Uno perchè farà il segretario cittadino a breve, altri perchè non hanno tempo, altri per mille motivi. Ve la state prendendo inutilmente con la persona che è sempre disponibile. Che pena!. E magari siete anche persone del PD.
Scritto da varese3 il 16/11/2010 alle 17:17
Certo che sono del PD. Anche se spergiureranno di no. Te lo garantisco, caro circolo 3.
Scritto da Uno del PD provinciale il 16/11/2010 alle 17:18
caro "collega di partito" non rispondi al problema. Concentrare troppi incarichi su poche persone è errato. Sarebbe un segnale di discontinuità e di apertura se la Oprandi invece di fare campagna su se stessa aiutasse qualche altra donna. Che gli uomini sbaglino è evidente, se le donne vogliono prendere piede in qualsiasi partito devono giocare diversamente, invece si comportano peggio degli uomini, annullandosi a vicenda.
Scritto da enrica il 16/11/2010 alle 17:24
Vorrei contribuire alla discussione spostando il dibattito – prettamente autoreferenziale – verso un’altra storia da raccontare, quella di milioni di italiani che vivono le loro vite ogni giorno, lavorando o cercando di lavorare, avviando un’impresa, aiutando i figli a fare i compiti e lottando con la bolletta del gas troppo alta. Ora sono speranzosi e ora spaventati per il futuro . Le loro vite sono piene di contraddizioni e ambiguità. E poiché la politica sembra parlare così poco di quello che stanno passando – ben sapendo che oggi la politica è un affare e non una missione, e quello che viene spacciato per dibattito è poco più che spettacolo – si chiudono in se stessi, via dal rumore, dalla rabbia e dalle ciance senza fine. Un Governo che rappresenti davvero questi italiani – che sia davvero al loro servizio – richiederà un diverso tipo di politica, che rifletta le nostre vite così come vengono realmente vissute. Non dovrà essere preconfezionata, pronta all’uso. Dovrà essere costruita basandosi sul meglio delle nostre tradizioni e tenendo conto degli aspetti più oscuri del nostro passato. Avremo bisogno di capire come siamo arrivati a essere quelli che siamo, a questa terra di fazioni in guerra, e avremo bisogno di ricordare A NOI STESSI, a dispetto delle nostre differenze, quanto condividiamo: SPERANZE E SOGNI COMUNI, un legame che non si spezzerà.
Scritto da GIUSEPPE CALDERAZZO il 16/11/2010 alle 18:25
Con le primarie il partito devolve alla sua base il compito di scegliere i candidati; è una logica che comporta dei rischi ma va accettata. L'affidabilità del candidato non è necessariamente legata al partito più importante della coalizione. Che c'è di male? Il problema vero è l'alleanza: il bipolarismo penalizza per ragioni storiche e culturali la sinistra mentre il PD voleva essere un soggetto nuovo: E' così? Qual'è la sua cultura, il suo progetto, la sua analisi, la sua identità? Parliamone!
Scritto da Massimo il 16/11/2010 alle 21:18
Presidente del PD cittadino è la Di Maggio, Presidente del PD provinciale è la Prati. La prima è anche nella direzione provinciale e probabilmente candidata consigliera alle prossime comunali, la seconda già anche vicesindaco, assessore e recente candidata alle regionali. Il problema della Oprandi è che è l'unica donna impegnata seriamente nel PD cittadino non di provenienza DS e sul blog di Rossi questi attacchi alla sua area e a chi non è di formazione diessina o comunista sono all'ordine del giorno.
Scritto da MF. il 17/11/2010 alle 04:54
Una cosa sola prima di scappare a prendere il treno: il fatto che una componente del partito NON voglia le primarie passa anche attraverso la demolizione delle persone che invece le sostengono da sempre. Quindi nel novero di chi sta "gongolando" per gli attacchi a Luisa o molte altre volte a Rossi, mettiamoci pure anche questo aspetto non secondario.
Scritto da MF il 17/11/2010 alle 05:08
Sottoscriviamo in pieno il commento di @Giuseppe Calderazzo.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi e co. il 17/11/2010 alle 08:00
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