Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 21/11/2010 alle 09:46

Credo di aver assunto nel pd un atteggiamento di 'ascolto' nei confronti, da un lato, del vendolismo (che è fenomeno politico per noi interessante ma esogeno al Pd) e dall' altro nei confronti dei 'rottamatori' (fenomeno, questo, endogeno al Pd). Entrambi esprimono un disagio nei confronti della politica del nostro partito e non solo; entrambi chiedono un rinnovamento di metodo, contenuti e uomini. Con le dovute distinzioni, come ho già avuto modo di dire, sono i due rovesci della stessa medaglia. Prendiamo quello che c'è di buono: nuova modalità di approccio con la politica, espressione di un cambiamento utile e necessario, entusiasmo e passione. Cosa non va bene? Ho letto dell' incontro recente indetto dai rottamatori varesini. Nulla contro l' iniziativa che, come tale, è sempre arricchimento politico. Lo affermo con la disponibilità a capire e con l' interesse di sempre, ma l' impressione di impatto è, lo confesso, altalenante, sospesa tra il timore della nascita di un ulteriore e consueta corrente politica, con i suoi limiti e le sue tradizionalissime deformazioni e un' iniziativa che ha come unico e pedissequo obiettivo la 'distruzione' del Pd, rifuggendo, perchè privati dal loro stesso dna, il confronto politico. E  questo, scusate, non mi piace.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 38 commenti -
Questa volta senatore si sbaglia. Apprezzo la sua attenzione e anche il suo equilibrio, come accetto anche le critiche ma dire che questi rottamatori non propongono e distruggono solo non è obiettivamente vero. Chi era presente in città l' altro giorno ha visto e sentito tutto, chi non c'era legga i resoconti giornalistici. Proposte ne sono state fatte e molte. Capisco perfettamente, e non parlo di lei e forse nemmeno di Alessandro Alfieri, che il resto del pd varesino abbia paura, ci si dovranno abituare. Del resto chi fino ad ora ha condotto una vita politica anonima come il pd provinciale e varesino difronte a chi vuole cambiare non può che temere e chiudersi. Così come sono e come si muovono non stanno più nella storia.
Scritto da Un rottamatore PD il 21/11/2010 alle 10:56
"Rottamiamo i rottamatori" questo potrebbero essere lo slogan. Battute a parte per quanto mi riguarda considero con attenzione i due piccoli-grandi fenomeni politici. Mentre però Vendola oltre ad esprimere un crescente disagio, come si dice oggi, lo interpreta con una proposta politica, i rottamatori di Renzi sono sterili, urlano, si dimenano ma non costruiscono nulla perchè non ne hanno la capacità. Sono modaioli, bravi ad usare certi strumenti della moderna comunicazione ma tutto finisce lì. Vero che sono il rovescio di una stessa medaglia ma la loro è una facciata scolorita e già consumata. Una comparsata che porterà qualche beneficio all' ambiziosissimo e brillante sindaco di Firenze o a quell' altro Civati di Milano. Il resto è destinato a dissolversi non appena i capi si piazzeranno. Ho visto che anche a Varese si stanno muovendo, vedremo ma non è che questi rottamatori all' ombra del Sacro Monte potranno fare diversamente dai loro due capi nazionali. Anche qui vedrete: quando due o re di questi rivoluzionari si piazzeranno il fenomeno si sgonfierà. Qualche compagno mi ha fatto il nome di chi sta dietro questi ragazzi. Sono un vecchio brontolone fuori dai giri, forse come molti con i miei anni presuntuoso ma, ho risposto, dopo aver sentito quei nomi, ho capito tutto. Quella di Vendola è invece una vicenda politica seria e diversa, che io per formazione e storia politica non posso condividere, ma che ha una sua consistenza forte e radicata che non è e non potrà essere ignorata nè liquidata facilmente come invece ritengo sia giusto fare con questi rottamatori e distruttori degli altri e di sè stessi.
Scritto da Un anziano il 21/11/2010 alle 11:11
Senatore non stia in mezzo al guado. O si sta con i rottamatori o si sta con il Partito.
Scritto da E.F. il 21/11/2010 alle 11:30
Credo che il "rottamatore" sia nel giusto, il PD varesino e provinciale deve rompere le vecchie logiche e cominciare, finalmente a pensare che forse potrebbe essere una possibilità e non una chimera. Bisogna parlare alla società, alle città che andranno al voto, proporre modelli di amministrazione nuovi dove gli eletti siano veri interlocutori, puntuali ed efficienti, dei cittadini e non funzionali a questa o a quella lobby: del mattone o dei commerci.
Scritto da cesare chiericati il 21/11/2010 alle 11:38
Ammetto che la parola "rottamazione" non mi piace se applicata alla politica. Tuttavia, il cambio di passo ora ci deve essere. Nei circoli il rinnovamento si fa largo a suon di discussioni politiche, talvolta dure. Altrove, logiche "obsolete" continuano a ritmare la vita politica del PD. I "rottamatori" sono figli di alcune strozzature dettate da vecchi accordi. Che provocano gravi mal di pancia. Non enfatizziamo il fenomeno ma, dici bene, ascoltiamo e facciamo nostre le proposte.
Scritto da Fabio Zagari il 21/11/2010 alle 11:41
I rottamatori varesini sono persone che, fino ad oggi, si sono distinte per la loro totale assenza nella vita interna del partito. Quando c' è da lavorare non si sono mai visti: festa della Schiranna,gazebo, volantinaggi, riunioni.... Compaiono solo quando ci sono posti da rivendicare. Vedrete che Civati, che non è nemmeno riuscito a farsi eleggere consigliere comunale a Casciago, pretenderà di candidarsi anche a Varese. Mi auguro che nella selezione delle candidature prevalga il merito.
Scritto da daniele il 21/11/2010 alle 11:49
I rottamatori sarebbero il nuovo che avanza? Sarzi Amadè ex segretario cittadino dei DS che, nel 2002, aveva quasi portato i DS all'estinzione (8,2%); Macchi, ex segretario provinciale dei repubblicani, che non ha lasciato alcun rimpianto dietro sè.; Civati,trombato alle elezioni di Casciago; Catone che, a Solbiate Olona, alle ultime elezioni amministrative, ha portato il PD alla "vetta" del 9% . Credo che nessuno di questi personaggi sia in grado di dare lezioni a nessuno.
Scritto da ugo il 21/11/2010 alle 11:55
Condivido molti dei commenti di oggi anche se alcuni sono forse un pò troppo 'incentrati' sulle persone. A E.F. voglio solo dire che non scrivo in ostrogoto, credo di essere stato chiaro. Ci tengo al mio Partito soltanto non credo di esserne un semplice tifoso chiuso ed intransigente, tutto qui. Il tema del rinnovamento c'è tutto, i metodi per realizzarlo possono divergere. Non si tratta quindi di stare di qui o di là perchè stiamo tutti, o dovremmo stare tutti, dalla stessa parte. Poi sul come si sta e come ci si muove dentro un partito si può discutere. Ripeto non mi piacciono gli attacchi unicamente distruttivi, demagogici e fine a se stessi ma con questo non posso certo dire e non dirò mai che i temi sollevati siano trascurabili o, peggio ancora, inesistenti.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 12:19
Rottamiamo prima Molinari che fa danni. E poi Rossi, che fa finta di fare il rivoluzionario con le primarie e, poi, per un piatto di lenticchie si mette insieme a tutti gli altri su un candidato unico per la segreteriza. Due cose del tutto contraddittorie. Questo è il mio programma.
Scritto da Luca il 21/11/2010 alle 12:30
Caro Luca, io non sono mai stato e non sono un rivoluzionario, nè mi atteggio ad esserlo. Dico quello che penso. Di certo non mi sono mai venduto (e credimi ho avuto alcune buonissime occasioni per farlo, altro che un piatto di lenticchie). Comunque sia se il problema fossi io sono pronto a farmi da parte. Temo, e non per particolari meriti che non ho, che la questione non sia così semplice.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 12:38
Caro Luca ho capito chi sei, fai sempre gli stessi errori di battitura anche quando scrivi con altri pseudonimi ,e qualche volta, forse, con il tuo vero nome. Semplicemente sei un pò contraddittorio, sei per la strategia della tensione, fare casino per il casino. Speri di guadagnarci? Lascia stare e continua a far politica seriamente che è meglio visto che hai buone possibilità da giocarti.
Scritto da L' anonimo indagatore il 21/11/2010 alle 12:53
Dimenticavo: non confondete Molinari con Rossi. Fanno politica insieme da tanti anni, sono formalmente nello stesso gruppo dentro il pd ma sono come il diavolo e l' acquasanta.
Scritto da Un anonimo indagatore il 21/11/2010 alle 12:57
Scusate, vi fermo subito. I commenti al post di oggi stanno rischiando di prendere la 'quasi solita piega' con attacchi alle persone e poche proposte. Qualsiasi critica politica è accettabile, anche se dura, gli attacchi personali molto ma molto meno, anzi per niente.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 13:05
Ma il rottamatore Natalino Bianchi è quello che se ne andò dai DS perchè non condivideva la nascita del PD? E ora viene a dare lezioni? Ma per favore!!!
Scritto da maria il 21/11/2010 alle 13:07
Maria, ma parlo a vanvera?
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 13:16
Una rissa fra piccoli politici e piccoli uomini che disonora il PD. Al vostro cospetto diventa un grande anche Tosi.
Scritto da Un incazzato con voi il 21/11/2010 alle 13:46
Si caro Rossi, parli a vanvera perchè dici una cosa e ne fai un'altra. A Verese non esisti e fai criticare Marantelli dai tuoi amici. Pensa piuttosto a Molinari...
Scritto da Pd schifato il 21/11/2010 alle 13:54
Caro 'un Pd schifato'. Sul fatto che dico una cosa e ne faccio un 'altra non mi pare proprio ma le opinioni si rispettano e io lo faccio. Che io spinga qualcuno a criticare Marantelli significa due cose in fondo contraddittorie. Una che sono uno che conta molto (e come dici non è vero) due che c'è in giro gente che si fa manipolare e questo non lo credo. Stimo Daniele Marantelli, lo conosco da 30 anni e non ho altro da aggiungere. Comunque i tuoi sono solo insulti. Dubito tu sia capace di un ragionamento politico.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 14:18
Ma perchè Tosi dovrebbe essere una specie di minus? Caro 'incazzato con voi' datti una sciacquata di faccia prima di scrivere corbellerie.
Scritto da paolo.rossi il 21/11/2010 alle 14:21
Insomma queste critiche che fanno anche a lei non devono nè sorprenderla nè farla arrabbiare, come immagino avvenga. Sono stupidità ed invidiose cattiverie che non mi pare abbiano alcun substrato politico. Sto a quello che sento e a quanto ho potuto registrare a qualche incontro pubblico dove Lei era presente, oltre che a qualche riunione alla quale ho partecipato. Sto alle cose, per altro varie e diverse, che il suo blog puntualmente e con vivo interesse ci propone. Non mi piace questa politica fatta di insulti, cattiverie, attacchi personali. Il modo più diretto per far perdere il PD e Il modo peggiore per fare politica.
Scritto da Borghi S. il 21/11/2010 alle 14:29
Caro Ugo, se a Solbiate Olona esiste il Partito Democratico lo si deve proprio a quel gruppetto di volenterosi che prese il 10%. Prima del Partito Democratico, a Solbiate Olona, erano presenti UdC, Forza Italia e Lega Nord. Del centrosinistra non c'era traccia, nè di DS nè di Margherita. L'8% che è mancato rispetto ai risultati del Pd è confluito in una lista civica, che poco tempo fa dichiarava "i bambini un po' tonti possono fare a meno dell'insegnante di sostegno". Saluti.
Scritto da stefano catone il 21/11/2010 alle 15:07
Ciao Paolo, ma che succede, perché questi commenti velenosi? Mi mettono il dubbio che ci sia un clima molto teso nel partito, datevi una calmata amici, il dibattito e il dissenso non possono diventare livore.
Scritto da Un amico non iscritto il 21/11/2010 alle 15:47
Caro 'Un amico non iscritto' mi è facile darti ragione. Qui si ragiona poco e ci si insulta molto, segno non solo di semplice nervosismo, segno piuttosto di pericolosissima deriva.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 15:54
Caro Stefano Catone , Lei sa che non è vero: a Solbiate Olona, negli anni scorsi, esistevano i DS che, da soli, prendevano più del PD oggi. Le dice niente il nome di Marinella Magnoni?Se l'8% che manca al PD è confluito in una lista civica, di chi è la responsabilità politica, visto che il segretraio locale è Lei? Visto che lei si schiera tra i rottamatori perchè non chiede di rottamare anche se stesso? Comodo dare sempre le responsabilità agli altri senza assumersi le proprie.
Scritto da ugo il 21/11/2010 alle 16:19
Caro Ugo, nutro una profonda stima per Marinella, che è stata candidato sindaco a metà anni '90. Purtroppo, per impegni personali, ha dovuto dimettersi dalla carica di consigliere di minoranza poco dopo l'elezione. Le responsabilità politiche le ho tutte. C'è stato il Congresso cittadino e sono stato rieletto con i voti favorevoli anche di coloro che sono confluiti nell'altra lista civica. Vi erano confluiti su e giù nel 2005, quando il Pd non esisteva ancora.
Scritto da stefano c. il 21/11/2010 alle 17:39
La questione è molto più complessa di come lei cerca di descriverla, non si può esaurire in così pochi caratteri e credo che difficilmente interesserà i lettori di questo blog. Se vorrà scrivermi sarò lieto di spiegarle meglio. Il mio indirizzo mail è stefanocatone(chiocciola)gmail.com. O, al limite, la invito a ripercorrere tutte le tappe che hanno portato alla nostra scelta su www.pdsolbiateolona.blogspot.com. Dovrà andare un po' indietro nell'archivio. Saluti.
Scritto da stefano c. il 21/11/2010 alle 17:44
Ultima precisazione, poi mi eclisso :) Marinella Magnoni ottenne l'8,96% dei consensi.
Scritto da stefano c. il 21/11/2010 alle 17:54
Caro Paolo, quanto ai commenti, astiosi (e forse invidiosi): meritano qualche risposta? Forse non andrebbero nemmeno pubblicati. Ugo e Daniele, se ne hanno la dignità, mi scrivano a andreacivati@gmail.com. Alle stupidaggini non do pubblicitá.
Scritto da Andrea Civati il 21/11/2010 alle 21:47
Il tuo post invece merita risposta. Sai bene che ciò che proponiamo non é una corrente, anche perché avremmo potuto farla tempo fa, come legittimamente ha fatto ad es. la 'tua' Area Democratica. I propositi sono diversi e comunque positivi. Vogliamo coinvolgere energie e competenze che stanno nella cittá. È questa distruzione? Ma quale pericolo c'è? Mi sembra al contrario un occasione, se il partito la sfruttasse. La disponibilità al confronto c'é: manca purtroppo la disponibilità l'"interlocutore". 
Scritto da Andrea Civati il 21/11/2010 alle 21:49
Caro Andrea. se in qualche maniera io posso essere ritenuto 'interlocutore', eccomi a disposizione. Per il resto non ho espresso critiche distruttive nè demonizzato la vostra iniziativa ma solo manifestato qualche perplessità. Infine sul fatto o meno di pubblicare certi commenti anonimi effettivamente riconosco di essere stato fino ad oggi un pò troppo permissivo. Pensavo di concedere la massima libertà anche a chi non si firma. Devo riconoscere che qualcuno se ne approfitta anche se i più 'sfruttano' questa possibilità con equilibrio e garbo. Farei fatica a rinunciare all'intelligente commento di qualche anonimo.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2010 alle 23:32
Paolo, ti ringrazio della disponibilità che spero di sfruttare. So bene che il tuo intento era propositivo; ciò che spero è che anche la nostra iniziativa sia intesa nello stesso senso. Perchè, come abbiamo detto Sabato con una battuta, "siamo gli unici a minacciare di rimanere nel Pd".
Scritto da Andrea Civati il 22/11/2010 alle 10:13
La situazione politica italiana è ignorante. Non si sono ne tempo ne energie per il lusso di litigare e di personalizzare. Siamo rompiballe di noi stessi. Chiediamo un governo d'emergenza e, allo stesso momento, non andiamo d'accordo tra noi. Come facciamo ad essere credibili? Dopo la guerra tutti si misero d'accordo su regole comuni e basi fondative (la Costituzione). Siamo in un nuovo dopoguerra. In tanti siamo stanchi della "solita messa". Ma soprattutto è stanca la gente: ascoltiamola.
Scritto da FrancescoG. il 22/11/2010 alle 10:50
Caro Rossi, mi chiedo cosa significhi assumere "un atteggiamento di ascolto", se poi il proprio giudizio (espresso su quali basi?) oscilla tra "il timore della nascita di una ulteriore e consueta corrente" e "un'iniziativa che ha come unico e pedissequo obiettivo la distruzione del PD". Questo, scusami, sembra semmai un atteggiamento di chiusura. Noi il PD lo vogliamo cambiare e non distruggere. Siamo ostinati e tenaci, nel PD ci vogliamo rimanere, e, chissà, forse il problema è proprio questo.
Scritto da Natalino Bianchi il 23/11/2010 alle 09:29
Rispondo a Fabrizio "maria" Mirabelli: nel 2003 mi sono dimesso solo dalla tua segreteria. È vero che nella lettera inviata a te, Cosetta Dabalà e Manolo Marzaro, esprimevo le mie riserve sulla nascita del PD. Ma poi ho sempre rinnovato l'iscrizione ai DS (conservo la tessera autografata da Fassino). Poiché solo gli sciocchi non cambiano mai idea, nel momento peggiore (ottobre 2008) ero in strada a raccogliere le iscrizioni al nuovo partito. Perché io ho l'abitudine di metterci faccia e nome ...
Scritto da Natalino Bianchi il 23/11/2010 alle 10:03
Paolo, ho esitato a postare questo mio commento perché mi sembrava di percepire una nota stonata rispetto all’attenzione che solitamente esprimi, e che ti appartiene, per tutti i fermenti che vivificano il dibattito nel nostro partito e nel centrosinistra. Mi riferisco a quel giudizio “sospeso tra… “ che dai della riunione degli amici varesini di “prossima fermata Varese” chiudendo il tuo post: ”sospesa tra il timore della nascita di un ulteriore e consueta corrente politica, con i suoi limiti e le sue tradizionalissime deformazioni e un' iniziativa che ha come unico e pedissequo obiettivo la 'distruzione' del Pd rifuggendo, perchè privati dal loro stesso dna, il confronto politico. E questo, scusate, non mi piace.” Ho seguito in diretta streaming buona parte della convention di Renzi e Pippo Civati alla Leopolda e non ho sentito quella piazza estranea all’idea di PD che Area Dem propugna: dinamico, aperto, mai arroccato sul passato, sempre in atteggiamento di ascolto e di dialogo. Credo anch’io che oggi “prossima fermata Italia “ e la sua gemmazione varesina non siano una “corrente” e neppure un’ “area” , sono qualcosa che non riesco a definire, ma mi sembra vita, una vita sostanzialmente nuova a cui si aggrappa anche qualcosa di vecchio, nel tentativo di non morire. Ma questo è fisiologico, è un fenomeno che caratterizza ogni nuovo movimento: attenzione quindi a “non gettare, col pannolino sporco, anche il bimbo che avvolge”. Al netto delle solite polemiche pretestuose e dei soliti insulti più o meno espliciti e più o meno censurabili, devo dire che mi piace più il tono che caratterizza la chiusura della discussione (se si sta chiudendo) che non il suo inizio, e questo grazie proprio al dialogo diretto che si è creato tra Andrea e Paolo. Ascoltare e parlarsi , questo è segreto ! Qui mi sembra che sia iniziato e son convinto che si tratta di “rose” e quindi fioriranno !
Scritto da giovanniderosa il 23/11/2010 alle 13:53
Cari Giovanni e Natalino. Capisco che in politica sia meglio, molto meglio, avere in tasca verità e certezze (non lo dico ironicamente) ma io sono fatto così. Se un atteggiamento politico non mi convince interamente, se sono un pò perplesso, se condivido alcune cose ed altre meno, lo dico sinceramente, lo manifesto a costo di passare per un indeciso. Tra il nero ed il bianco la via giusta non è il grigio, questo è vero. Diciamo che le vostre esortazioni e la vostra rispettabilissima opinione mi aiuterà a produrre un utile supplemento di riflessione. Per questo vi ringrazio di cuore.
Scritto da paolo rossi il 23/11/2010 alle 14:35
L'invito che sento di farti è quello di partecipare alla nostra iniziativa con un tuo contributo, con la tua idea e la tua parola su Varese e il suo futuro. Mi sembra il modo migliore di dimostrarti lo spirito costruttivo di "Prossima fermata Varese".
Scritto da Natalino Bianchi il 23/11/2010 alle 15:10
Penso di doverti rassicurare...caro Senatore. O intimorire, dipende dai punti di vista. Non vogliamo distruggere il PD. Noi ci rimaniamo dentro...Eccome! Non siamo una corrente...troppo poco...rappresentiamo un'area...chi ha fatto politica come te sa cosa significa. A presto. PS. Se siamo così insignificanti, perchè preoccuparsi? Beh, credo che sia meglio capire un po' di più. Buon lavoro. Simone
Scritto da simone il 24/11/2010 alle 13:33
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