Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 6/12/2010 alle 16:49

Alcune reazioni, mai abbastanza isolate, alle recenti e tragiche vicende della ragazzina di Brembate o a quelle dei sette ciclisti, in Calabria, travolti ed uccisi da un' auto guidata da un drogato, manifestano in tutta la loro evidente macroscopicità le contraddizioni che vive un Paese come il nostro. Assicurare i colpevoli alle Forze dell' Ordine e reclamare a viva voce che la Giustizia, facendo il suo corso, sia intransigente e severissima nelle sue determinazioni finali: questo e solo questo deve essere il  nostro vero auspicio. Tutto il resto rischia di trasformarsi in cinica ed odiosa strumentalizzazione politica e non; rischia di divenire pericolosa semplificazione. Sfruttare simili episodi significa prendere una scorciatoia che non porta che verso un baratro. Troppo facile sarebbe ricordare Erba, Cogne, Novi ligure, Roma, i boschi intorno a Busto Arsizio. E l' elenco sarebbe interminabile, tutti luoghi dove i protagonisti di nefandezze ed omicidi indicibili sono stati nostri concittadini. L' immigrazione porta con sè negative devianze che si vincono con l' integrazione e con la repressione.  Ma l' una non può fare a meno dell' altra. Al di fuori l' inciviltà.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Una riflessione condivisa anche da me che sono di centrodestra, perchè autentica e non riottosa.
Scritto da Martinelli il 6/12/2010 alle 17:32
Ha ragione: fino a ieri, quando pareva che l'unico implicato nella triste vicenda di Yara fosse un extracomunitario, si sono sprecate parole ingiuriose contro chi è straniero. Oggi, quando si parla di possibile coinvolgimento (non accertato) di due italiani nella vicenda, tutto tace. Siamo troppo abituati alla demarcazione leghista tra chi è "di qui" e chi è "di un'altra parte del mondo" e quindi applichiamo una "giustizia sommaria" che non è costruttiva.
Scritto da Miriana il 6/12/2010 alle 17:39
Non starei solo a parlare di integrazione, parlerei di senso civico che è andato scomparendo.
Scritto da Bini il 6/12/2010 alle 17:48
E' proprio come dici tu caro Paolo. Trattasi di puerile, cinica ed odiosa strumentalizzazione politica. Le forze dell'ordine e la magistratura facciano in pieno il loro dovere ed applichino le leggi con determinazione e giustizia senza accanirsi contro nessuno, sia che siano cittadini stranieri o italiani. Le colpe di ogni uomo non hanno cittadinanza diversa, sono, se ci sono, colpe e basta.
Scritto da Ravani il 6/12/2010 alle 17:53
Argomento complesso e difficile. Certamente condivido quello che il Senatore sostiene efficacemente, in modo quasi graffiante. C'è un problema di contenimento di un flusso migratorio incontrollato ed incontrollabile, anche a questo livello occorre intervenire. Per il resto alcuni Paesi europei insegnano e sono avanti secoli rispetto a noi. Con un pò di umiltà e pur considerando situazioni storiche, politiche, geografiche e culturali differenti, basterebbe fare una cosa: copiare.
Scritto da Borghi S. il 6/12/2010 alle 19:01
Condivido tutto ma il problema di un' eccessiva presenza di extracomunitari clandestini, lo affermo da uomo di sinistra, esiste e va affrontata con serietà e vigore.
Scritto da Mario il 6/12/2010 alle 19:23
Ogni problema va contenuto, anche quello di tanti uomini violenti e dei pedofili, in folto numero presenti anche tra gli Italiani. Pensiamo che si sono scoperti insospettabili quantomeno frequentatori di siti pedopornografici indagando su due omicidi (quello del piccolo Tommy e quello di Garlasco). Non taciamo nemmeno certe vergogne in seno alla chiesa o tra il personale delle scuole o nelle palestre. E' una cultura malata che va snidata, non è un problema di immigrazione.
Scritto da Filippo il 6/12/2010 alle 19:45
Posso usare caro Senatore una metafora per parlare della situazione attuale? Bisogna continuamente rammendare una stoffa lacera, sbrindellata dagli strappi e dalle tarme: in sintesi la cultura di valori comuni sani è soppiantata da esplosioni irragionevoli di interessi personali e individuali. Si verifica sia per quanto lei descrive in questo articolo, sia nelle riflessioni di tante altre volte. Cerchiamo allora di ricucire quel tessuto originario, con pazienza.
Scritto da Sarti il 6/12/2010 alle 20:28
Il problema dell'immigrazione va giustamente controllato e il buonismo non serve a nulla. Però tra la rigida e drastica penalizzazione di chi solo perchè straniero è emarginato e una politica dell'inclusione e della tenuta sotto controllo dignitosa....c'è un abisso.
Scritto da Cappellini il 6/12/2010 alle 20:33
La strumentalizzazione politica è nei casi indicati davvero disgustosa perchè si insinua voracemente in drammi familiari e personali che non sono nemmeno lontanamente comprensibili. Molto attenta questa riflessione, che merita approfondimento. E sicuramente vedrà che, proprio perchè incentrata su temi che non interessano qualche polituncolo ma è di grande respiro, sarà ignorata dai graffiatori democratici.
Scritto da Bernardi il 6/12/2010 alle 20:39
se poi si scopre,come pare, che a brembate il marocchino arrestato non c'entra e che in calabria l'altro marocchino senza patente la patente l'aveva lasciata a casa e il drogato puo significare che una settimana fa si era fatto una canna(gli italiani non si fanno canne e in macchina non vanno a90km orari)?come diceva quel tale CHI è SENZA PECCATO.....ma allora il razzismo non c'era
Scritto da angelom il 6/12/2010 alle 21:09
Quel tale ha detto tante cose sagge e utili a tutti. Ad esempio NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE, oppure NON GIUDICARE, oppure AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO, oppure NON SAPPIA LA TUA DESTRA COSA FA LA TUA SINISTRA (senza allusioni politiche), per parlare di: rispetto, attenzione, benevolenza, discrezione e imoltà. Hai ragione Angelom, dovremmo ricordarcene più spesso.
Scritto da A di Vedano il 6/12/2010 alle 21:20
Oggi si parla di cose serie e sono lontani tutti i pungiglioni arroventati... Quando impareranno che anche discutere di politica è una cosa seria e che tutte quelle schifezze verbali dette contro singole persone quando vogliono infierire, alla fine servono solo a fare capire che nel PD c'è una parte (magari esigua) che interpreta ancora la lotta come guerra intestina e che applica i criteri che si usavano nel partito (con volantini e manifesti) anni e anni fa?
Scritto da Severo S. il 6/12/2010 alle 21:27
Paolo,come al solito,sei diretto e schietto, per questo il tuo blog piace,fa discutere e pensare, ad esempio che, italiani o immigrati, si è tutti uomini e donne in carne ed ossa, veri e perciò capaci di atti eroici ma anche di comportamenti nefandi. "La giustizia uguale per tutti" non è uno slogan, è un valore antico - anche se poco di moda negli ultimi anni- un valore da recuperare con passione e applicare con rigore: solo così può vincere la civiltà dell'accoglienza,solidale e multietnica.
Scritto da giovanniderosa il 6/12/2010 alle 23:39
Non dico come è ovvio che non ci sia delinquenza tra gli immigrati, dico però che quando si verifica un delitto efferato si pensa sempre e subito a loro. La soluzione parziale del caso o dei casi è quasi automatica. Penso per esempio ad Erba, poi a Novi Ligure e via fino a ieri, i casi sono decine. E i razzisti pronti come iene sulle "carogne" di queste drammatiche storie.
Scritto da Un anziano il 7/12/2010 alle 08:23
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