Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 19/12/2010 alle 13:16

 E' morto Mario 'un barbone' e utilizzo, per farmi capire, anch'io un termine che indica quel tipo di persona ma non una persona. Mi devo quindi scusare a prescindere. E' morto di stenti, di freddo, di incuranza; è morto in una città in cui non manca opulenza già da giorni tutta protesa nei suoi riti e nelle sue celebrazioni 'pagane', perchè quelle religiose hanno oramai un significato di 'tradizionale contorno' e tutto finisce lì. Risparmio a me stesso prima che agli altri la tiritera dei ricchi e dei poveri, di quello che vediamo e di quello che non vediamo, di quello che vogliamo vedere e di quello che non vogliamo vedere. C'è gente che ha bisogno. La maggior parte di noi, per fortuna e ci mancherebbe pure, non dicono "e chi se ne frega" ma, per mille ragioni comprensibile o meno, tendiamo a rimandare a procrastinare. Viviamo in una società ingiusta in cui la solidarietà è fatto eccezionale, ammirevole anche se poi se ne occupano sempre gli altri. La civile Varese è senza un dormitorio pubblico perchè di certo una città con un sito così al propio interno non fa chic. Proprio stamane sentivo due signore sotto i portici che si dicevano "sono disperata, non ho ancora fatto i regali e mi riduco sempre all'ultimo". Nulla, ovviamente, contro queste signore, ma ho pensato a Mario ed al mio egoismo.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 45 commenti -
Senatore, questo è un post di estrema importanza, forse il più importante perchè è direttamente diretto alla coscienza, al cuore e alla mente di ciascuno di noi, esseri umani in mezzo a fratelli, concreti e reali, in carne ed ossa, con sentimenti, pensieri, affetti. amore... Umanità e Fraternità, sempre, comunque, dovunque: è la dignità di sentirci tutti PERSONE, creature. Buon Natale, con immensa tristezza.
Scritto da Rosella e Carlo il 19/12/2010 alle 13:53
Nei periodi di feste per ricorrenze "religiose" da qualche anno anche noi, nel nostro piccolo, facciamo digiuno o pasti assolutamente frugali, regali di estrema sobrietà ed essenzialità... e quanto risparmiato, in danaro, viene devoluto in beneficenza. Piccole, insignificanti cose, certo meglio di niente. Ma se ci fosse una diffusa e coerente cultura di concreta solidarietà umana e civile, indipendentemente da credi religiosi o politici e filosofie... Utopia?
Scritto da L. & B. il 19/12/2010 alle 14:04
Questa volta senatore tanto di cappello per il suo intervento anche se, rispetto ad una vicenda del genere, l'unica cosa che può provocare è uno stringimento del cuore.
Scritto da E.F. il 19/12/2010 alle 14:39
Che i senza tetto vadano aiutati non c'è il minimo dubbio. Che se certa politica, mi si lasci dire, di sinistra ogni volta che avvengono fatti tragici di questo genere si permetta sempre di fare del moralismo, è veramente deprimente.
Scritto da Destramoderata il 19/12/2010 alle 16:03
Senza polemica nè provocazione Destramoderata ma qui, oltre tutte le opinioni possibili ed immaginabili, quello che c'è di veramente deprimente è solo il tuo commento.
Scritto da paolo rossi il 19/12/2010 alle 16:13
Le lacrime di Madre Maddalena e Madre Carla, accorse oggi nella stanza dell'obitorio a salutare Mario, il prendergli la mano fredda per un ultimo fraterno saluto, l'attenzione di portare indumenti puliti per vestire la sua spoglia...valgono tutti i nostri commenti. E' la solidarietà che si fa concreto amore per tante persone sole e che porta a sentirli familiari alla propria vita.
Scritto da Luisa Oprandi il 19/12/2010 alle 21:28
Apprezzo molto la sua proposta di un dormitorio pubblico, meglio dire di una casa di accoglienza dove sia possibile, regolamentandone l'accesso, che chi è nell'indigenza abbia un riparo. Possibile che si debba sempre arrivare ai casi estremi di morti in solitudine e per assideramento per prendere delle decisioni?
Scritto da Borghi S. il 19/12/2010 alle 21:38
Quanta solidarietà in tante persone che nell'anonimato portano abiti per i più disagiati, offrono alimenti a lunga conservazione, donano offerte di ogni entità....Ha ragione senatore, c'è attenzione e responsabilità tra i nostri concittadini, ma sono le amministrazioni che non pensano a strutture stabili, forse danno dei contributi, ma non basta.
Scritto da Massimo il 19/12/2010 alle 21:41
Mi piacerebbe sapere quanti di voi che parlate avete mai fatto qualcosa per queste persone....
Scritto da Curioso il 19/12/2010 alle 21:49
@Luisa Oprandi. E lei come fa a sapere quello che ha scritto? E' poesia per commuovere?
Scritto da Un "amico" pungente il 19/12/2010 alle 21:51
Una signora perbene l'altra sera passando da via Luini ha commentato che è indecorosa quella fila di gente davanti a un cancello a chiedere da mangiare. Mi sono vergognata che fosse mia amica, ma dentro la sua pelliccia il freddo si sente poco (sebbene si lamentasse di gelare) e purtroppo non è la sola a pensarla così.
Scritto da Varesina il 19/12/2010 alle 22:01
In attesa di scelte amministrative concrete per i senzatetto, devo dire che è una bella iniziativa quella che fate annualmente di raccolta di indumenti e coperte. Non sono del vostro schieramento politico ma sinceramente dico che almeno ci pensate.
Scritto da Enrica il 19/12/2010 alle 22:09
E ora questo signor Mario è conosciuto da tutti perchè la stampa ha dato risalto alla sua vita di stenti attraverso la sua morte. Ma noi varesini dove eravamo prima? Siamo ciechi e sordi troppo spesso.
Scritto da Inquieto il 19/12/2010 alle 22:17
Le due suore davanti alla sua salma all'obitorio: concordo con chi lo ha scritto che quello è il gesto che vale più di tante parole.
Scritto da Fede il 19/12/2010 alle 22:23
Eppure ci sono tante, tantissime persone che nel silenzio, nel nascondimento, con semplicità ed efficienza, nell'anonimato più assoluto, offrono, si danno da fare... e non parlano mai, neppure fanno commenti, come li facciamo noi, per dire, o criticare, o plaudire... Fanno, punto e basta, senza guardare in faccia a nessuno.
Scritto da L. & B. il 19/12/2010 alle 22:33
@Un amico pungente. In ospedale, nella sala d'attesa, oggi ho incontrato le due suore di cui si parla. Nessuna poesia quindi, è solo la sua durezza che le fa sorgere dubbi.
Scritto da Emme il 19/12/2010 alle 22:38
@.L&B. Hai veramente ragione, ma anche parlarne ha il suo valore. Non importa se qualcuno critica, qualcuno plaude. I fatti silenziosi e le parole non sono così distanti, se servono, come spero, a fare in modo che la città si accorga di chi è nel bisogno e risponda concretamente. I fatti, tanti, importanti e fondamentali, rischiamo di non vederli o di fingere di non saperli. Che la morte di Mario sia un monito per tutti.
Scritto da Nottambulo il 19/12/2010 alle 22:51
Ma siamo sicuri che tutti quelli che vanno alla mensa della Brunella o di via Luini hanno realmente bisogno? Non voglio fare critiche ma essere realista.
Scritto da Un "amico" pungente il 19/12/2010 alle 22:55
C'è qualcuno davvero più "pungente" del freddo glaciale di queste notti e questo gelo, nemmeno malcelato, fa più danni delle temperature polari. Il gesto silenzioso delle due suore, come quello dei tanti nascosti volontari e cittadini solidali secondo le proprie possibilità di tempo e di mezzi di cui parlava L&B, è una ricchezza davanti alla quale dobbiamo solo dire "grazie". Sia alla loro generosità, sia a chi soffre ed è affidato al buon cuore di pochi e all'indifferenza di molti.
Scritto da Nottambulo il 19/12/2010 alle 23:40
Il dormitorio pubblico? A Varese non lo faranno mai, troppo indecoroso, magari troppo "pericoloso" e, se anche lo facessero, avrebbe le limitazioni solite e alle quali siamo abituati, cioè "solo per varesini". E' una mia idea, mi auguro che possa non essere così, ma temo di non sbagliarmi.
Scritto da Francesco il 19/12/2010 alle 23:43
Il pensiero del signore "pungente" è purtroppo molto diffuso e quasi quasi è come dire che piuttosto che dare da mangiare a cento che hanno realmente fame, è meglio non darlo a nessuno per paura di includere anche uno o due che potrebbero approfittarne. Fa rabbrividire un simile modo di pensare.
Scritto da A.G. il 19/12/2010 alle 23:47
Caro Paolo, ho appreso da poco la notizia della morte di “Mario”, questa notte, a una settimana dal Natale !Non ha importanza se quanto scrivo, qui sul tuo blog, l’ho scritto anche su quello di Tosi e su FB, non formalizziamoci, badiamo alla sostanza! Paolo, anche per Mario, per la sua morte discreta; anche per Mario, a cui si addice bene l'etichetta di "moderato", come ce l'ha spiegata Bersani l'11 dicembre,ti invito a chiedere alla segreteria provinciale del PD di non "cincischiare" più su chi mettere in pista per la carica di Sindaco a Varese. Nel centrosinistra ci sono già due candidature di tutto rispetto ( Rocco Cordì e Luisa Oprandi ) c'è bisogno di una terza, di una quarta candidatura ? NO, c'è bisogno di un programma condiviso che ribalti i valori oggi prevalenti in Lombardia e nel paese. Nella ricca Varese,ma anche nelle più povere città della "settima potenza mondiale" non si può e non si deve morire di fame o di freddo ! Non ho dubbi. Per me i nomi di Rocco , che conosco da almeno 20 anni, e di Luisa che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare a sufficienza in quest'ultimo anno in cui ho ritrovato la voglia di occuparmi ancora di politica, sono più che sufficienti per avviare il percorso delle primarie. Un percorso che non può non passare attraverso un ricco dibattito prima ancora che sui nomi in campo, sui Valori di cui Rocco e Luisa sono portatori e di cui intendono farsi promotori. E la Vita, la Vita di Mario, “morto di freddo e fame “ vale mille volte più dei nostri tatticismi. Non cincischiamo oltre, rischiamo di far calare dentro di noi il freddo della morte dei Valori, il freddo del calcolo e del cinismo politico.
Scritto da giovanniderosa il 19/12/2010 alle 23:52
Il secondo commento, quello di L&B, ed altri molto sentiti rendono onore alla dignità della persona scomparsa di cui si parla nel post, che include una proposta concreta (il dormitorio) e si allarga a una riflessione sul nostro modo di pensare, senza escludere tanti nostri limiti, dai quali lei stesso non si esenta. La parte finale le fa molto onore.
Scritto da M.F il 19/12/2010 alle 23:55
@giovanniderosa. Ho capito lo spirito costruttivo del suo commento e la motivazione positiva del suo allargamento alla politica. Mi auguro solo che, al solo accenno alla parola "primarie" o ai nomi delle persone che lei cita, non si scateni il solito putiferio di coloro che usano i blog solo per fare chiasso politico anche di basso livello. Fino ad ora (ed è notte) hanno taciuto, spero che per rispetto della situazione non inizino ora.
Scritto da Nottambulo il 20/12/2010 alle 00:07
La parte conclusiva del post mette in risalto, se mi permette di dirlo, una modestia che non è da tutti. A fronte di tanti autoelogi che spesso i politici fanno, di esaltazioni del proprio operato, di diffusione della propria sapienza o presunta tale, di "consigli" e mail puntuali per indicarci la strada della conoscenza, finalmente uno che (non è la prima volta) dice di essere un "comune essere mortale", che sbaglia a volte.
Scritto da Democratico il 20/12/2010 alle 00:17
La ringrazio per avere detto con immediatezza e semplicità quel che avrei detto io.
Scritto da G.A. il 20/12/2010 alle 00:57
Concordo con il commento di MB.
Scritto da un amico giovane il 20/12/2010 alle 01:03
A Varese un dormitorio sarà possibile solo se non ci sarà più la Lega a governare, altrimenti possiamo solo fare finta di ipotizzarlo, perchè l'idea di creare dei luoghi per chi "non si sa da dove venga e chi sia" farebbe montare la solita questione della sicurezza. Poi ci sono i mariti che in casa pestano le moglie e parlano italiano o dialetto, poi ci sono i figli che ammazzano i genitori per l'eredità, ma l'unico problema sociale sarebbe spostato sui senza tetto.
Scritto da Un cittadino il 20/12/2010 alle 01:10
A Varese un dormitorio sarà possibile solo se non ci sarà più la Lega a governare, altrimenti possiamo solo fare finta di ipotizzarlo, perchè l'idea di creare dei luoghi per chi "non si sa da dove venga e chi sia" farebbe montare la solita questione della sicurezza. Poi ci sono i mariti che in casa pestano le moglie e parlano italiano o dialetto, poi ci sono i figli che ammazzano i genitori per l'eredità, ma l'unico problema sociale sarebbe spostato sui senza tetto.
Scritto da Un cittadino il 20/12/2010 alle 01:10
La Varese chic? Che si crede chic...
Scritto da Renzo P. il 20/12/2010 alle 09:26
Pensavo fossero conclusi i commenti al post molto veritiero, ma vedo che è possibile scrivere ncora. Anche io ho riletto più volte la parte terminale di questa riflessione, nella quale io come lei mi riconosco.
Scritto da Paolo E. il 20/12/2010 alle 09:29
Adesso, da quando se ne parla, in tanti si chiedono "ma chi era? qual era? Ah si, me lo ricordo...". Fino a ieri forse non ci si è mai interessati, anzi si passava alla larga. Non dico dal signor Mario che era educatissimo e sempre in giro a piedi e ultimamente in bibcicletta, ma da tanti clochard scappiamo, li guardiamo riottosi rimpiangendo le "città belle dove barboni e gente a vendere fiori ai semafori non ce ne sono".
Scritto da Elisa il 20/12/2010 alle 09:39
Una persona sola come ce ne sono molte, che non vediamo e rispetto alle quali anche l'amministrazione glissa (18 posti leggo sul giornale a disposizione in via Maspero che sono ritenuti sufficienti).La Provincia invece quanto stanzia per questi casi? Quanto aiuta i comuni per queste emergenze? Il costo di certe manifestazioni potrebbe essere devoluto, non le pare?
Scritto da Donata il 20/12/2010 alle 11:23
Ho letto che Fontana e Navarro insistono nel dire che il centro di via Maspero è sufficiente. La morte di un senzatetto e le condizioni di molti altri mi pare che dicano esattamente il contrario. Ma è gratuito o si paga? Come è possibile conoscere le condizioni per accedervi? Esiste un sito dove informarsi?
Scritto da Varese 2010 il 20/12/2010 alle 13:01
Condivido l'esigenza di un centro di accoglienza, come ho letto su La provincia, con docce e comfort essenziali. Non basta dire "i posti ci sono" in via Maspero: è la cultura della solidarietà e della apertura anche da parte della amministrazione che bisogna valorizzare e diffondere.
Scritto da Varesino il 20/12/2010 alle 13:12
Circa 70 milioni di euro in palio per il superenalotto!!! Non sarebbe ora di pensare a qualche "sistema" per stornare a cadenze regolari , fondi da utilizzare per evitare questi ed altri drammi sociali ???
Scritto da g.v.59 il 20/12/2010 alle 14:23
Il richiamo alla solidarietà concreta, tangibile, reale diventa un obbligo morale per ogni persona. Che enorme contraddizione con quanto si vede in questi giorni di acquisti natalizi! Una frenesìa che coinvolge e sconvolge... eppure quanti Mario accanto a noi, prossimi a noi, spesso dignitosamente nascosti, in disparte, disoccupati, senza futuro... Dicono che Lui è nato povero, è vissuto povero, è morto povero e noi Lo festeggiamo (davvero?), sì davvero, nella povertà, certo, ma dei cuori!
Scritto da Rosella e Carlo e colleghi il 20/12/2010 alle 15:08
Da oltre tre anni gli davo la cena. Ciao Mario :-) P.S. @Amico pungente, anche Luisa glielo dava, a lui come a molti altri... tu dov'eri?
Scritto da Pietro il 20/12/2010 alle 16:54
Caro "amico pungente", desidero caldamente invitarti a venire a vedere con i tuoi occhi la situazione in Via Luini, tutte le sere. Siamo partiti con 55/60 coperti e siamo ormai a oltre 150... Sicuramente qualcuno approfitta della situazione, ma ti garantisco che per farlo si deve essere proprio allo stremo... Facile criticare senza sapere: si cade in quel "radical chic" peggio di "quel falso chic della città" descritto dal Senatore...
Scritto da Pietro il 20/12/2010 alle 17:15
Correggetemi pure se sto scrivendo una fesseria: dall’articolo comparso su varesenews io ho capito che il signor Mario ha quattro figli. Ho capito male io o il giornalista si è espresso male? I quattro figli li ha oppure no? Perché in caso affermativo tutto questo buonismo che significato ha? Il caso umano doloroso rimane però non parliamo più di povertà ma della famiglia. O della scelta di libertà di quest’uomo che non voleva dipendere dai figli. Ma non facciamoci venire la carie ai denti. Per procurare la carie i legnanesi e bustocchi sono imbattibili. Mi sa che la loro mano destra non sa mai quello che fa la sinistra. Va beh non voglio fare polemica, torniamo all’argomento: se il signor Mario non ha i figli, massacratemi pure tutti, vi autorizzo. Se invece li ha, finiamola qui e incorniciamo questi 37 commenti. Comunque hai fatto bene a trattare l’argomento in generale. Sei genuino e si vede.
Scritto da Ex democristiano il 20/12/2010 alle 17:33
@Nottambulo,grazie per il commento,e per la corretta interpretazione. Credo averlo fatto sia stato molto opportuno.
Scritto da giovanniderosa il 20/12/2010 alle 23:57
Vorrei precisare, per evitare odiosi equivoci, che a Varese il volontariato c'è e funziona e in città ci sono tante persone generose ed attive che si impegnano meritevolmente per i più bisognosi. Varese non è diversa poi da altre realtà, non è, dunque, 'messa peggio di altri'. Vivo però la sensazione, che ovviamente non riguarda il meraviglioso mondo del volontariato, che su questi argomenti anche alle nostre latitudini ci sia una colpevole indifferenza e questo fatto ci deve semplicemente far riflettere. C'è molto da fare. A partire, per quanto più da vicino mi riguarda e coinvolge, dalla politica.
Scritto da paolo rossi il 21/12/2010 alle 08:53
@Ex democristiano. Fare e cercare di propugnare e seminare sensibilità di altruismo non è certo procurare la carie ai denti. Ci scusi tantissimo se le abbiamo dato questa impressione. Forse è meglio non dire più nulla e metterci anche noi nella foltissima schiera dei silenti. Buon Natale.
Scritto da L. & B. il 21/12/2010 alle 14:55
Il precetto evangelico "Non sappia la tua mano destra quello che fa la tua mano sinistra", poichè la carità autentica non ama il clamore ma è donazione, generosità, amore. In tal senso, egregio @Ex democristiano ci si procura la carie? Non abbiam ben compreso il significato del suo commento 17:33. Ma fa lo stesso: l'essenziale è dare una mano, destra o sinistra, a fare qualcosa di buono e di bene. Senza apparire.
Scritto da Impegnati nel Volontariato il 21/12/2010 alle 18:53
Salve , qualcuno ha notato finalmente ciò che accede ma se per notare ciò che vediamo e non vogliamo vedere serviva la morte di Napolitano Antonio Mario, non sò quanto ne valesse lo scotto, nessuno meritava e merita una fine del genere tanti sono e saranno i Mario ma tutti continueranno a far finta di non vederli ! Lo conoscevo bene benissimo troppo bene ha scelto quella vita ha rifiutato ogni aiuto non sò che dire pensare di tutto ciò sono sconvolta . Una futura famiglia clochard di varese
Scritto da katja il 21/12/2010 alle 22:58
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