Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 19/1/2011 alle 08:23

Luca Sanna è l'ultima vittima tra i nostri nostri militari impegnati in quella che appare più una guerra che una missione di 'semplice controllo territoriale' (non si può definire 'di pace'). Oggi sui giornali l' ennesima tragica notizia dal fronte, che fino a poco tempo fa avrebbe occupato grandi spazi, è offuscata dalle vicende che hanno coinvolto il Premier. Quando queste morti si susseguono rischiano di essere risucchiate, o quanto meno ridimensionate, dal tritatutto mass-mediatico che si regge su regole ferree ed in fondo spietate. Ormai troviamo tutti questo 'stato delle cose' come 'normalità'. Non si tratta di misconoscere fatti e situazioni molto gravi sul piano politico (mi riferisco al bunga-bunga), ma di ribellarsi all' esagerazione e finanche alla morbosità che accompagna la divulgazione di queste notizie. Lo dico da avversario politico che trova questi avvenimentii detestabili. La 'sfilata fotografica' sulla stampa, corredata dalla sintesi di intercettazioni e dichiarazioni varie, di queste ragazze alla loro giovane età già vistosamente 'siliconate', cancella il suo cinismo intrinseco per far posto alla tristezza.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 21 commenti -
Siamo davvero lontani da ogni dignitosa interpretazione non solo della politica, ma anche dell'informazione. E' cambiata certamente l'esigenza di fondo e cioè quella di fare della cultura e del giornalismo un servizio alla collettività e alla libertà di opinione .
Scritto da Miriana il 19/1/2011 alle 11:22
l'Italia è il paese del risorgimento e della resistenza.L'Italia è diventato il paese della politica senza valori e senza ideali,della degenerazione dell'eiica pubblica e della convivenza civile.Deldeclino economico,delle ideologiesecessioniste.Degli scandali,dei conflitti personali inconcludenti e dei conflitti d'interessi mai conclusi. Tratto da NON è IL PAESE CHE SOGNAVO di Carlo Azeglio Ciampi
Scritto da lo stato delle cose il 19/1/2011 alle 12:33
Nulla da aggiungere, condivido su tutta la linea.
Scritto da Borghi S. il 19/1/2011 alle 14:35
Questo, una volta tanto se posso permettermi di dire così, è un ragionamento equilibrato che aiuta tutti a ragionare con obiettività senza cancellare le colpe degli uni nè annullare le ragioni comprensibili degli altri. Berlusconi è in ogni caso responsabile dal punto di vista politico, per quanto riguarda il resto sarà la magistratura a verificare. Poi non è provocatorio lamentare un uso un pò troppo ad orologeria della giustizia.
Scritto da Destramoderata il 19/1/2011 alle 14:53
Senatore ha ragione ma il Berlusca rimane il nemico politico n. 1. Occorre un partito più unito e determinato. Adesso il tema dominante è elezioni sì o elezioni no. Leggo che Adamoli sta cambiando idea ora è favorevole al voto immediato. Alla base ci sono sicuramente ragioni politiche anche se credo, e scusi l'acidità, che le farebbe volentieri le scarpe. Non può certo farle a Marantelli. Del resto eravate insieme ed avete fatto la stessa esperienza politica poi, guarda caso, dopo che Lei è stato eletto al Senato si è sempre smarcato politicammente da Lei. Non credo sia un caso.
Scritto da E.F. il 19/1/2011 alle 15:10
Cara E.F. sarò un ingenuo ma non credo, in tutta sincerità, che le cose stiano in questo modo.
Scritto da paolo rossi il 19/1/2011 alle 15:14
Al di là di altre considerazioni che mi sembrano forzate, cara signora E.F. è evidente che Berlusconi rimane il pericolo politico n. 1. Subito dopo, o forse appaiato, c'è Bossi con la sua Lega. Detto questo mi pare interessante l' osservazione del senatore che esula da un discorso prettamente politico/partitico e più si riferisce al tenore ed alla qualità della comunicazione che nel nostro Paese vive anch'essa una crisi radicata. Il termometro di una malessere che manifesta uguali deformazioni.
Scritto da Un anziano il 19/1/2011 alle 15:55
Tutte le ragioni di questo mondo nel suo intervento. Non colpevolizziamo però più di tanto i media, che hanno certo le loro belle responsabilità. La gravità della situazione sta tutta nei comportamenti pubblici ma anche privati del Cavaliere e dei suoi sottoposti. Anche la lega, da questo punto di vista, è bene che si prenda le sue colpe che sono enormi. Mi auguro che gli elettori del nord lo riconoscano senza esitazioni.
Scritto da Adriano il 19/1/2011 alle 16:17
La stampa e la comunicazione vivono la stessa crisi generalizzata che attraversa il nostro paese. Questo non vuol dire però che tutta la politica o la stessa comunicazione possono essere messi, in modo indistinto, sullo stesso piano.
Scritto da Mario il 19/1/2011 alle 19:33
L’Italia non è un paese per giovani: ce lo dicono le statistiche sull’occupazione, la ribellione dei giovani ricercatori, le lotte dei giovani studenti, le morti sul fronte Afghano di troppi giovani spinti lonatno da casa soprattutto per necessità economiche . E oggi ce lo dice, a tinte fosche, una vicenda (su cui per pudore non insisterò) che non calpesta solo la dignità delle donne, ma anche dei tanti uomini che in loro trovano piena affermazione della propria personalità e del proprio interiore equilibrio. Io mi auguro che questa vicenda faccia finalmente comprendere a tutti la necessità di voltar pagina, iniziare una nuova storia, per una nuova Italia, libera dall’ipoteca del berlusconismo, arricchitosi in queste ultime settimane di nuovi disvalori.
Scritto da giovanniderosa il 19/1/2011 alle 19:41
Caro senatore, sbaglierò ma la sua risposta laconica non cancella quello che le ho in giornata scritto. Per altro Adamoli sul suo blog, ad una mia richiesta di chiarezza su il tema in discussione, ha argomentato il tutto da democristiano di lungo corso. Diciamo che ci ha girato alla larga ma rispetto alla mia provocazione che tirava in ballo direttamente Lei non ha speso una parola per smentire. Occhio Senatore i peggiori nemici a volte sono gli amici più stretti, del resto voi democristiani questo lo sapete benissimo.
Scritto da E.F. il 19/1/2011 alle 19:44
Cara E.F. ammesso e non concesso che tu possa avere ragione credo che la pratica da te amabilmente descritta nel commento che gentilmente hai voluto 'donarci', non sia riferibile solo agli ex-democristiani. E' alquanto diffusa e riguarda, come ben sai, la politica a 360 gradi. Anche alle nostre placide latitudini.
Scritto da paolo rossi il 19/1/2011 alle 19:51
Ho scritto sul suo blog raramente, ma lo leggo spesso. Ora mi fa specie il fatto che, sullo stesso tema (il bunga bunga e i suoi risvolti), in un altro blog un esponente del PD si esprima improvvisamente a favore delle elezioni anticipate che sarebbero la fine decretata del PD stesso, perchè ad ora segnerebbero solo una nuova sconfitta. Mi chiedo quanto dentro questo partito non siano le scelte personali (gli obiettivi dei singoli) a dettare la linea.
Scritto da effe il 19/1/2011 alle 20:54
Trovo che quanto E.F. ha scritto sul blog di Adamoli (sono andato a leggermelo) sia realistico. Io che vivo abbastanza vicino al PD, pur senza esserne iscritto, ho sentito da compagni proprio questa cosa e cioè che Adamoli sta preparandosi per scalzarla in una candidatura al senato, dicendo anzi che è merito suo (di Adamoli) se lei è li. Per il PD oggi alle elezioni è meglio non andare, lo capiamo tutti e mi meraviglia che un politico di lungo corso non veda quel che la gente comune vede bene.
Scritto da Bernardi il 19/1/2011 alle 21:28
Le vicende di Berlusconi obbligano tutti coloro che sono all'estero PRIMA a parlare del Sire e DOPO dell'Italia. Siamo considerati un popolo di gente che si piega al potere della cialtroneria.
Scritto da Fede il 19/1/2011 alle 21:43
Difatti ha ragione Senatore, i problemi sono tutti offuscati dalle vicende personali del premier che, spero che tutti lo capiamo bene, ci gode un mondo ad essere sempre e comunque al centro dell'attenzione di tutti.
Scritto da Franchi il 19/1/2011 alle 21:46
Non guardate solo a casa nostra, ma prima vedete la trave che avete voi nell'occhio. Avete tante primedonne (tutti uomini però) , persone che non vanno avanti in una logica comune ma che cercano spazi per sè. Per esempio vorrei sapere quante altre volte Marantelli dopo che è andato in carcere con le televisioni e i giornalisti al seguito ci è andato ancora? Lei mi è simpatico e la reputo intelligente e senza arie.
Scritto da Ric il 19/1/2011 alle 21:51
(vedo che effe ha scritto alle 20 passate) Meno male che su questo sito si partecipa anche di sera. Allora le dico anche io che ha ragione, che le donnicciole del capo del governo sono diventate il problema più importante e lasciamo perdere quello che invece sta a cuore alla gente. Fanno apposta a tenere basso il livello delle discussioni così dietro le nostre spalle fan quello che vogliono.
Scritto da Marino il 19/1/2011 alle 21:56
Questa situazione si può definire in un unico modo: decadenza.
Scritto da Marcello il 20/1/2011 alle 08:20
Ha ragione Marcello. La decadenza però deriva dal fatto che non esiste alcuna formazione in chi fa politica, pochi parlano di ideali, tutti solo di obiettivi e strategie. Invece il tessuto ideale è alla base di ogni scelta nel sociale e nella poltiica.
Scritto da Pierpaolo il 20/1/2011 alle 09:01
ideali? Ma se anche i giovani in politica ormai si schierano con delle persone e non con valori, cosa pensiamo di ottenere? Mi fa molta paura questo stato di cose che purtroppo non è diffuso solo nel centrodestra.
Scritto da Giorgino il 20/1/2011 alle 09:23
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