Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 28/1/2011 alle 10:21

 Rimango affezionato all' idea delle Primarie. Un modo aperto per e di 'far politica', una disponibilità alla 'sana contaminazione'. Come sostengo da tempo non ne evoco un uso 'dogmatico e paraocchiato' ma un utilizzo intelligente. Effettivamente un Partito prima delle Primarie, o per lo meno contestualmente, dovrebbe pensare a contenuti e programmi anche se a nessuno può sfuggire, finanche banale sostenerlo, che sono soprattutto la 'tipologia', lo 'spessore' e la 'qualità' del candidato a fare, in un' elezione amministrativa, la vera differenza. Richiamarle a gran voce è dunque comprensibile se però il tutto non rimane un' operazione di semplice cosmesi e/o unico elemento della propria azione politica. In quel caso si confeziona solo uno slogan e si da lo start ad una fastidiosa litania. Utilizzo ed esito delle Primarie, possono essere controversi. Recentemente, a Bologna, son state come si suol dire, 'elemento alquanto positivo', a Napoli hanno prodotto un 'detestabile boomerang mediatico e non'. Il beneficio è comunque oggettivo ma non deve trasformarsi in elemento di ulteriore divisione a sinistra e occasione di insana conflittualità richiamante i capponi di renziana memoria.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 26 commenti -
Primarie o non primarie a Varese e provincia il centrosinistra perderà ovunque. Rassegnatevi.
Scritto da Pontida il 28/1/2011 alle 11:00
Mi lasci dire che lei inizialmente era sparato per le primarie perchè questo era il modo per lanciare a Varese la sua candidata Luisa Oprandi (che forse voterei) e ora, visto che il PD non ha altro e magari sarà candidata per mancanza di concorrenza , sulle primarie lei sembra più defilato. Sbaglio? Almeno per una volta mi risponda.
Scritto da E.F. il 28/1/2011 alle 11:15
Mi lasci dire Rossi quello che penso come varesino. Per far bene alle prossime elezioni e cercare di vendere dura la pelle alla Lega ed al centrodestra occorre avere intanto un buon programma. Ho avuto modo di leggere quello del PD è buono ed aperto a vari contributi. Poi se il candidato sindaco è scelto dalle primarie o meno non mi interessa, conta la sua qualità, contano le sue caratteristiche. Il nome, che lei per primo ha fatto, di Luisa Oprandi rappresenta un' ottima possibilità. Se c'è altro va bene ma che esca subito, non c'è tempo per trastullarsi. La professoressa Luisa è stimata dentro ma soprattutto fuori al Pd ed è donna, particolare quest' ultimo non tanto marginale. Varese non ha mai avuto un Sindaco del gentil sesso e con la nuova legge elettorale mai un candidato a Sindaco signora o signorina che sia. Guardate che questo non è solo elemento di novità formale.Rimango convinto convinto che l' ingiustamente vituperata segreteria cittadina del partito democratico, criticata in modo gratuito ne terrà conto e allora qualche frettoloso detrattore dovrà mangiarsi le scemenze che ha detto e scritto.
Scritto da Un anziano il 28/1/2011 alle 11:28
Ti ho quasi sempre risposto E.F., anche quando scrivevi cose ben più gravi, provocatorie o, se permetti la presunzione, 'stupide', rispetto a quelle riferibili al tuo commento di oggi. Sulle primarie mi sono sempre espresso con chiarezza e non ho cambiato idea di una virgola, idem per quanto riguarda la possibile candidatura del centrosinistra a Sindaco di Varese di Luisa Oprandi, quindi che dire se non........... ciao.
Scritto da paolo rossi il 28/1/2011 alle 11:45
Le primarie sono un grande strumento di partecipazione ma non possono essere isolate da altro,: ho letto questa affermazione della stessa Oprandi sulla Provincia di mercoledi o martedi. La condivido pienamente, soprattutto perchè l'apertura dovrebbe essere ampia ma anche su altre cose. Il PD sta rendendo noto il programma ma bisognerebbe anche dare la possibilità ai cittadini di essere parte di una lista civica, non di quella del partito, in appoggio allo stesso candidato.
Scritto da Marino il 28/1/2011 alle 12:27
Le primarie non sono obbligatorie, ma la chiarezza sì! Prendiamo il caso di Varese. A settembre Roberto Molinari sul blog di Adamoli dichiarava “continuano i contatti con SEL e IDV per definire, insieme, il percorso di avvicinamento alle "primarie" per la scelta del candidato (23/09/2010)”; ed ancora “Per quanto riguarda il PD varesino siamo per fare primarie vere e che diano ampia scelta ai nostri concittadini. (29/9/2010)”. Sono trascorsi quattro mesi, ci troviamo a poche settimane dall’inizio della campagna elettorale ed ancor oggi si continua a parlare di primarie che quasi sicuramente non si svolgeranno. Ma è il caso di continuare a prendersi in giro? Che senso ha tutto questo tempo perso? Non era forse il caso di concentrare da subito le energie e le iniziative sulla candidatura di Luisa Oprandi in modo da promuoverne l’immagine e la conoscenza presso gli elettori varesini? Luisa sarà sicuramente molto apprezzata da chi già la conosce, ma il problema elettorale è conquistare il consenso al di fuori del recinto (sempre più ristretto) dell’elettorato di centrosinistra. E quando si pensa di farlo? A Varese la strada è già in salita, ma, così facendo, vincere diventa una missione impossibile.
Scritto da Leonardo C. il 28/1/2011 alle 13:40
A Varese ora (situazione ben diversa da tre o due mesi fa) è meglio non fare le primarie. Lo dico da "uno vicino ai rottamatori" perchè il PD ha talmente perso credibilità in città che le primarie si ritorcerebbero contro il/la suo/a candidato/a. Sanno bene quelli di SEL che il PD debole è in città, perchè non si è mosso, i segretari di circolo (tranne Luisa O.e Matteo A.che propongono qualcosa di concreto) sono fermi....Molinari e Cacioppo sono tentennanti. Troppo deboli.
Scritto da faby il 28/1/2011 alle 13:42
Non si danno consigli agli avversari ma, lo sostengo da uomo moderato che non ha mai e dico mai votato a sinistra, per mille ragioni siamo in molti stufi di una Lega che ha promesso molto e poco mantenuto e, in questo interminabile ciclo, ha amministrato molte nostre città con mediocrità dove ha fatto bene. Se ci fosse un' alternativa credibile nel centrosinistra molti elettori della mia area di appartenenza elettorale un pensierino ce lo farebbero ma così...............
Scritto da Destramoderata il 28/1/2011 alle 13:57
Molinari secondo me capisce che la candidatura di una donna (per la prima volta in Varese) è un biglietto da visita eccellente. Per di più la donna è intelligente, aperta, vicina al mondo giovanile e dei loro genitori (sa comunicare benissimo ai giovani e questo lo garantisco) ma anche attenta ai settori deboli della società (i poveri) da anni. Sa bene il dialetto e ama la varesinità (ma a differenza della Lega la usa per unire e non per dividere)
Scritto da A(mico) A(nonimo) il 28/1/2011 alle 13:59
...Lo capisce ma deve tenere assieme i pezzi e cioè Marantelli che una donna in gamba, per di più mdoerata e vicina al mondo cattolico, non la vuole (tace da mesi e questo è un grande indice di insensibilità politica, disamore la le vicende della città e un modo per giustificarsi alla fine), ma anche il caro anziano della poltiica che da ogni parte di celebra.
Scritto da Faby il 28/1/2011 alle 14:06
Molinari che ha tentennato sino a ora ha capito che non può mettere il PD in posizione ancora più debole di quello che in questi tre anni si è "conquistato". Luisa va bene, soprattutto a tanta gente che voterebbe un consigliere comunale di SEL o del PDL o di UDC e un sindaco come lei. Non sarebbe così con Marantelli (che forse sarebbe sostenuto dalla Lega mna non dal mondo cattolico riformista) o con Adamoli (che alla generazione dei trentenni e quarantenni e ventenni....dice poco).
Scritto da Piero il 28/1/2011 alle 14:12
Questa è la sinistra, senatore. magari generosa, un poco intellettuale, menosa e solidale, sensibile ma soprattutto conflittuale e rissosa. Un partitino di sinistra si può dividere e controdividere e dividere controdividere ancora in mille rivoli. Dall' altra parte ringraziano sentitamente e soprattutto, alla fin della fiera, comandano. Cambiare qualcosina no?
Scritto da Mario il 28/1/2011 alle 14:14
Intanto faccio i complimenti alla Luisa perchè ha saputo resistere senza intervenire mai, di fronte a blog che l'hanno demolita, ben sapendo chi era (del PD) che faceva questo "lavoretto sopraffino su ordinazione". Brava per la moderazione degli interventi sulla stampa, brava per essere soprattutto sempre stata presente in città, anche in tante situazioni di grande semplicità, a lavorare per i nostri rioni e la nostra città.
Scritto da Ele il 28/1/2011 alle 14:17
Lei Rossi è capace davvero di non usare i soliti tatticismi: dice quel che pensa, non si trincera dietro posizioni autoelogiative, non lascia gli altri costantemente in posizione di servaggio. La sua chiarezza è sempre molto apprezzata e la sua spontaneità pure. Chi è costruito si vede, a tanti livelli.
Scritto da emmebi il 28/1/2011 alle 14:20
Sono un elettore varesino di sinistra sconcertato per le divisioni in atto nel centrosinistra ma ancor di più per l'atteggiamento di SEL. Nessuna proposta politica e solo richiesta delle primarie questa è la cifra della loro azione politica. Niente poi contro la loro candidatura di Rocco Cordi, uomo sicuramente onesto e preparato, ma sono 35 anni che è sulla piazza, un nome nuovo no? Ma non potevano dare una mano anche loro a quelli che nel pd sostengono l' Oprandi, questo si un volto veramente nuovo ed espressione, come si diceva una volta, della società civile?
Scritto da sinistra e dignità il 28/1/2011 alle 14:30
Certo le primarie non sono il fine ma il mezzo. Nel caso di Varese il mezzo per costringere questo imbarazzante Pd (ed in primis il suo segretario Molinari) ad un uscire dal chiuso delle elucubrazioni mentali (che finora non hanno portato a nulla se non figuracce).
Scritto da Carlo F. il 28/1/2011 alle 16:03
(...segue) Le primarie sarebbero lo strumento per avviare un dialogo nel centrosinistra. C'è il rischio che SEL e IDV vadano da soli: sarebbe una tragedia. Ma cosa si aspetta? La sconfitta? Niente di quello promesso da Molinari (vedi le citazioni di Leonardo C.) è stato fatto. Le primarie allora potrebbero coprire le incapacità dei dirigenti del Pd. Ma lei Rossi fa enunciazioni di principio e non si esprime sul punto: perché? E’ in imbarazzo nel contestare il suo amico Molinari?
Scritto da Carlo F. il 28/1/2011 alle 16:03
Caro Carlo F., non mi pare di essere uno che fa enunciazioni di principio. Quello che avevo da dire sull' argomento in essere, e con estrema chiarezza, l' ho detto e ridetto pubblicamente. Forse ti sarà sfuggito. Mi scuso per la presunzione ma sono altri, forse, che non si sono fino ad ora espressi con sufficiente chiarezza.
Scritto da paolo rossi il 28/1/2011 alle 21:39
Senatore sarò franco.Ma avete visto la segreteria cittadina?e quelle dei circoli??la smettiamo di dare addosso a Molinari,pochi avrebbero fatto meglio ma tanti avrebbero fatto peggio.Detto questo,sono cinque anni che si sa che si votava nella primavera del 2011 e non avere candidato,programma definito e alleanze a febbraio è per me motivo di profonda delusione,arrivederci al 2016.
Scritto da Paolo Di Lauro il 28/1/2011 alle 23:30
credo ci voglia più rispetto del lavoro e di chi ci mette da anni la faccia.Molinari dopo la sconfitta del 2006 si dimise e fu l'unico.Purtroppo dopo non ne ha imbroccata più una ("aiutato" da Caciappo) e sono sicuro trarrà le conclusioni subito dopo il magro risultato elettorale.per questo a lui va la mia solidarietà e simpatia.
Scritto da a. guarini il 28/1/2011 alle 23:47
Le primarie fatte come sono state fatte a Napoli hanno significato una cosa: c'è gente che non conosce la nazione. Primarie possono essere un buon strumento, ma se le si vuol salvare, le si ragionino meglio. SEL continua a chiedere primarie, sempre, al PD. Nel suo statuto la parola primarie non compare. Il mantra da fastidio.
Scritto da FrancescoG. il 29/1/2011 alle 11:01
Le Primarie non si possono ritenere utili solo quando assicurano un risultato scontato. Il loro valore si realizza se producono una sana competizione fatta di proposte alternative a confronto dove devono prevalere quella più condivise. Necessitano di un processo che deve prevedere perlomeno sei mesi ed in questi sei mesi i candidati devono incontrarsi sul territorio confrontandosi di fronte ad elettori e simpatizzanti della propria area di riferimento. Pilotarle le rende senza senso e illusorie.
Scritto da Alessandro Milani il 29/1/2011 alle 12:15
Signor Milani lei ha ragione anche se credo si debba sempre privilegiare un programma alle modalità di scelta del candidato sindaco (cosa che rimane importante). Voi e SEL continuate a menarla sulle primarie come se fossero la risoluzione di tutto. Come sciacalli cercate solo di parlar male del PD per recuperare voti ai democratici. Ha ragione il senatore, come i capponi di Renzo. Per quanto riguarda le proposte sulla città siete zero. La verità è che siete anche voi il prodotto di una crisi. Poi magari io voterò Cordì, ma quello sarà un voto personale. Non voterei mai Adamoli come sindaco di Varese anche se ne riconosco le capacità, potrei votare Marantelli, se abbassasse un pò la cresta, potrei forse pendere in esame il voto per l' Oprandi che è una donna in gamba anche se non ha la mia stessa formazione politica, ma per il resto, lasciamo perdere. Certo è che voi dell 'Idv la fate facile sparacchiate a salve, avrete anche qualche consenso giustizialista, ma siete quattro gatti come classe dirigente. Facile così fare i primi della classe. Mi sono dilungata troppo.
Scritto da E.F. il 29/1/2011 alle 12:55
Leggendo qualche commento si consolida in me l' idea che, effettivamente, a sinistra del Pd (IDV incluso) ci sia un bel po' di appannamento politico. La verità è che da quelle parti, da molto tempo per quanto riguarda la sinistra varesina, sono sempre stati divisi, soprattutto per piccole e grandi rivalità personali. Che diano ora lezioni al PD mi sembra sfacciato. Io sono della vecchia guardia, non rinnego il mio passato ma sono meno conservatore di loro. Con Vendola si sono dati una spolveratina di nuovo ma gratta gratta riconosco il vecchio stile chiuso dei compagni di una volta. Rocco Cordì è un comunista stimato ma scegliere lui per un' avventura elettorale di questo genere dimostra miopia politica, sopravvento della tradizione ed incapacità di guardare fuori dall' orto. Meglio così per il PD democratico, rissoso, diviso e bistrattato ma serio, sì serio nonostante tutto, con un suo percorso con dei suoi contenuti, con il suo programma, con il suo non urlare ma proporre. Ci vuole tempo ma la gente capirà, ne sono convinto. Unico neo, e l'ho già detto, è la questione del nome (delle primarie ho già riferito nell' altro mio commento) del candidato sindaco. Troppo incertezze, troppo attesa su di un Adamoli che non ne vuole sapere, su di un Marantelli che ha in mente altro, e su nient'altro. Allora, e insisto, ma questa Oprandi non può essere presa in considerazione? Lo ripeto mi sembra una buona candidatura, percorribile e nuova. Io ho ridetto la mia e, ripetendomi ancora in questo caso, ho fiducia nei nostri dirigenti cittadini a partire dal segretario Molinari. Fino ad ora troppo spesso insultati, lasciati soli. Lasciamoli ancora lavorare qualche giorno, (ma pochi perchè siamo troppo sotto al voto) sono certo che sapranno fare bene.
Scritto da Un anziano il 29/1/2011 alle 13:12
Caro un anziano, ti illudi proprio scusa se te lo dico con estrema franchezza. L' Oprandi non la vogliono e dopo che è stata sostenuta dal senatore Rossi ancora di meno. Quei due avranno anche i loro difetti ma sono persone ed anime libere nel partito. Dicono quello che pensano, hanno un minimo di coraggio politico (quello che manca agli altri leader democratici) sono persone oneste, sono diversi dalla media dei dirigenti politici varesini. Poi ripeto a Rossi le scarpe le vogliono fare in molti. Il no all' Oprandi è per colpire anche lui. Bella roba, otterrano una reazione imbufalita da parte del Senatore che persona tanto cheta in fondo non è e allo stesso tempo perderanno l'unica vera candidata per il PD che potrebbe realizzare un ottimo risultato elettorale. Sciocchi, presuntuosi ed autoreferenziali. Al senatore dico: mandali a quel Paese. All' Oprandi: cambia partito ed al simpatico un anziano: non si fidi del duo da Vares.
Scritto da Un rottamatore vero il 29/1/2011 alle 18:57
Io capisco e sono certo che il centrosinistra possa proporre candidature anche migliori di quella di Luisa Oprandi. Questa però rimane ed è una opzione più che buona. Quello che sgomenta è che non ci sono sul tavolo altre proposte e, nonostante ciò, l' unico obiettivo che sembrano avere Molinari e Cacioppo è dire di no alla possibile candidatura- Oprandi. Ma in questi anni dove erano questi signori? Se oggi non sono in grado di fare proposte una ragione ci sarà pure. Chiediamocelo. E il loro leader massimo prezzemolo- Marantelli? Chi propone l' insuperabile, il più bravo, il leader nazionale Daniele? Nessuno, nessuno e nessuno. Gran bel parolaio e gran bel venditore di fumo. Poi adesso che chè bisogno del suo sommo sapere, della sua straordinaria ed impareggiabile forza, sparito, pluff. Tosi poi non pervenuto, un altro desaparecidos. Questa è tutta una dirigenza da mandare a casa. Salvo lei ed Alfieri, mentre anche Adamoli è un altro buono solo per se stesso e presuntuoso come non mai. All' atto pratico gli attributi non si vedono. Ripeto tutta una dirigenza da mandare a casa ed in fretta, per il bene del PD, per il bene del centrosinistra, per il bene della politica varesina.
Scritto da Un Pd arrabbiato il 30/1/2011 alle 16:00
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