Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 28/3/2011 alle 17:57

 Il Partito Democratico sta vivendo tutta una serie di problematicità ma non è alla frutta. Mettere insieme storie ed identità diverse sul tavolo di un 'nuovo riformismo' e miscelare provenienze distinte dentro questo nuovo contenitore non è stato facile e l'operazione, per così dire, non è stata di certo fallimentare, soprattutto non si è ancora conclusa. In un ambito politico in cui si discute, ci si confronta e si dialoga, la metabolizzazione è forse più lenta e complessa ma, alla fine, risulta essere più utile ed efficace, per esempio, rispetto alla proposizione di nuovi soggetti politici costruiti in laboratorio in maniera 'personale' e 'veriticistica'. Il momento che stiamo attraversando non è di certo semplice ma nemmeno drammatico. L' idea del Presidente dei Deputati Pd Dario Franceschini di richiamare e sollecitare ad un impegno rinnovato e diretto 'i mille talenti italiani' non è una semplice boutade politica, l' ennesima piccola-grande trovata, ma una precisa volontà di riprendere nuove energie civiche per sanare una politica sempre più vecchia, sempre più statica e prevedibile. Ne abbiamo bisogno tutti, a sinistra come a destra passando per il centro, a Roma come a Milano, a Varese come ad Agra.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 16 commenti -
Mi pare che la sinistra ed il Pd chiacchierino molto ma che, al di là dei tanti riformismi più evocati che altro, propongano un' alternativa politica antica e superata dalla storia.
Scritto da Destramoderata il 28/3/2011 alle 18:30
Caro Senatore, i Partiti, al loro interno, già possiedano una dose di civismo. I dirigenti delle tante organizzazioni politiche, non provengono dalla luna e non sono solo e tutti funzionari di partito, ma hanno occupato od occupano ruoli significativi e diversi nella società. Quella che è cambiata è la rappresentanza. Una volta i partiti, seppur da angolazioni ideologiche diverse, rappresentavano, anche per una certa consistenza, la società, oggi, essendo più che altro dei club, hanno annacquato questa caratteristica. Va recuperata partendo però dall' idea di fondo che politica e società civile non sono mondi separati e separabili. Sembra scontato affermarlo ma, se ci pensiamo, non lo è più e da tempo. Nella proposta di Franceschini c'è forse un pizzico di fumo ma, sinceramente, non guasta e la sollecitazione mi sembra alquanto utile.
Scritto da Un anziano il 28/3/2011 alle 18:39
Inutile girarci in giro, rappresentate la conservazione più retriva.
Scritto da Pontida il 28/3/2011 alle 18:44
Bisogna che i partiti si aprano alla società civile. Le primarie, già demolite e sotterrate, avevano quel significato e quella utilità ma chi governa il Pd non vuole correre rischi e pretende di comandare senza rotture di scatole il proprio manipolo di iscritti. Gravissimo errore. Penso invece ad un partito leggero, aperto, duttile e non ai vecchi carrozzoni funzionali fino agli anni '80 ma oggi inattuali, superati ,inutile e deleteri. All' estero i partiti mi sembrano anche lì difettati ma sono di certo più eterei.
Scritto da Borghi S. il 28/3/2011 alle 19:59
Per esempio io penso che nelle competizioni elettorali amministrative, accanto ai partiti tradizionali, la presenza di alcune liste civiche che appoggiano questo o quel candidato, possano recuperare un un impegno prezioso che senza questa presenza andrebbe a disperdersi.
Scritto da Piero Ribolzi il 28/3/2011 alle 20:04
Ma per l' amor di dio ma quali talenti. Finchè nel vostro partito anche a livello locale avete gente e parlamentari che fanno figure vergognose con le iene e poi corrono alle iniziative della lega strisciando alla corte di re Bossi, caro senatore le dico con il cuore: dove volete andare.
Scritto da sinistravera il 28/3/2011 alle 20:11
Ecco bene, fatelo in fretta perchè avete sui mille chilometri da recuperare.
Scritto da Un rottamatore il 28/3/2011 alle 20:19
Pontida lascia perdere, proprio uno come te che da lezioni di progressivismo, non mi pare il caso. Poi oggi è lunedì mi pare che Zelig vada in onda il venerdì sera. Ciao ciao.
Scritto da E.F. il 28/3/2011 alle 20:22
L'ho scritto anche sul blog di Adamoli che non incoraggia certo ai pettegolezzi. Ma quel che ci vuole ci vuole. Ho visto l'on. Macchietta a Besozzo sabato scorso. Fa proprio ridere.
Scritto da Bossiano doc il 28/3/2011 alle 21:19
Ma caro Bossiano doc, l' on. Macchietta, quando vi serve, lo usate e come.....
Scritto da Una rottamatrice il 28/3/2011 alle 23:43
Lasciamo perdere Bossiano doc, l' on. Macchietta è un dolore vero ed intenso per tutta la sinistra varesina.
Scritto da sinistravera il 28/3/2011 alle 23:52
L' On. Macchietta avrà anche sbagliato, anzi ha sicuramente sbagliato, sarà anche un poco presuntuoso, anzi lo è di sicuro, ma non si possono così sbrigativamente dimenticare o addirittura cancellare, anni di impegno, di dedizione alla causa della sinistra e del territorio varesino. Ripeto io non condivido la sua apertura alla Lega e le sue sbruffonate però non mi sembra il caso di esagerare.
Scritto da Mario il 29/3/2011 alle 00:01
O il Pd diventa espressione politica certamente della sua dirigenza e dei suoi militanti ma anche dei suoi elettori o il rischio vero è quello di proporre un modello organizzativo e politico superato. Occorre mettere in campo apertura e disponibilità reale, viceversa il senso di una nuova ed adeguata organizzazione politica viene meno o sparisce del tutto.
Scritto da Piero il 29/3/2011 alle 14:32
Oggi tutto è immagine e può essere che questa storia dei mille talenti funzioni. Preferisco però puntare ad un pd concreto e chiaro sui problemi emergenti e, a questo livello, mi pare ci siano divisioni, anche a livello locale. Faccio un esempio: i rapporti con la lega. Se ne parla ufficialmente dentro il pd? Quale è la linea? Quella del superattivo, anche troppo visti certi risultati, filoleghista Marantelli o quella del restante tre quarti del pd varesino? E' un errore sorvolare e far finta di niente sull' argomento. Un errore che si pagherà anche elettoralmente.
Scritto da Marcello il 29/3/2011 alle 14:50
Non faccio l' avvocato difensore di Marantelli perchè non ne ha bisogno ma definirlo "Macchietta" è veramernte offensivo rispetto al lavoro positivo e continuo che quest' ultimo da tanti anni realizza sul territorio. Che sia sempre più scomodo il nostro Daniele? Ne sono certa.
Scritto da E.F. il 29/3/2011 alle 15:05
Senti E.F., nessuno misconosce i meriti di Marantelli, solo che se fosse un po' meno presuntuoso sarebbe meglio intanto per lui poi per il Pd. E' un buon politico che cade nel ridicolo quando si atteggia a superman.
Scritto da Un iscritto pd il 29/3/2011 alle 21:22
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