Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 5/6/2011 alle 20:35

 E' appena finita Varese-Padova ed i biancorossi hanno sfiorato il sogno. Non voglio parlare di una partita combattuta dai nostri con tutte le forze a disposizione e con le giuste intensità, non voglio parlare di quella sfiga che si è abbattuta oggi sullo strapieno catino del 'Franco Ossola', (tre tiri del Padova e tre goal) nè di un arbitraggio così così, voglio parlare del mio Varese, della sua annata eccezionale, unica ed irripetibile. Di una squadra costruita con poco e niente, la meno ''ricca di tutta la serie B e quella che 'paga' di meno i suoi giocatori, una squadra che ha goduto di un Presidente intelligente e discreto, una dirigenza a partire da Luca Sogliano che merita solo elogi e da un gruppo di ragazzi splendidi guidati da un grande e combattivo Mister Sannino. Grazie, avete fatto riconciliare la città con il calcio, riattivato una passione sopita ma ancora forte, provocato emozioni. Questa sera il tifoso è amareggiato, triste ma riconoscente all' infinito e speranzoso per il futuro. Quando ero bambino con il Varese in A, non si poteva andare tutte le domeniche allo stadio con papà, tempi in cui Ameri e Ciotti  davano i risultati alla radio solo nel secondo tempo, allora me ne andavo sui tornanti  del Montello (abitavo da quelle parti) dove si vedeva solo la curva nord. Dalle urla della gente e dallo sventolio delle bandiere mi immaginavo il risultato, tornavo di corsa a casa e con il fiatone ed il cuore in gola, accendevo quella scatola in attesa di trovare un riscontro, pieno di ansia e di amore per i miei colori. Ecco stasera ho provato ancora quelle forti emozioni, nostalgia per i tempi andati e rammarico per un risultato che era alla nostra portata e chissà se avremo ancora l' opportunità di ottenere.  

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 20 commenti -
Caro senatore, con tutti i problemi che abbiamo e viviamo lei scrive queste cose per, come diceva mia mamma, -22 stupidi che corrono dietro una palla più uno in giacchetta nera che sta a guardare?-
Scritto da E.F. il 5/6/2011 alle 22:04
@ Cara E.F. Si.
Scritto da paolo rossi il 5/6/2011 alle 22:18
@ E.F. pur essendo di altri ideali, ho apprezzato queste poche, sincere e belle parole. saremo pur pieni di problemi , ma penso che tutti possiamo fermarci per un ora, per uno sport, per un emozione , per un sogno per poco non realizzato. forse si potrebbe partire proprio da qui per unire e migliorare il nostro paese, da un solo apolitico amore per dei colori, quelli della nostra provincia. e che sia il basket, l'hockey o il calcio, penso sia giusto rendere giustizia a quegli undici giocatori in
Scritto da Luca Vanzetto il 6/6/2011 alle 00:23
In questo momento in cui il calcio vive l' ennesima porcheria, la partita di ieri del Varese è stata un inno allo sport. La squadra bosina ha fatto quello che ha potuto e merita di uscire tra gli applausi. Lo merita anche per un campionato che, visti i mezzi a disposizione, doveva essere da Cenerentola e che invece è stato da principessa. Il rammarico cresce quando quando ci si mette di mezzo una dea bendata che si è girata dall' altra parte. A @E.F. non rispondo quasi mai volentieri e me ne scuso con l' interessata ma, come si suol dire, in questo caso mi tocca. Il calcio puo' piacere o meno ma solleva un interesse popolare così vasto e così intenso da divenire fenomeno di massa che sol per questo dovrebbe indurre, se non ad attenzione, a rispetto. E i giochi come la competizione si sa, cara E.F., hanno segnato fin dalle origini la vita dell' uomo. Ripeto nella fattispecie il calcio puo' non piacere, ha le sue storture ma l' acidità della tua battuta a caldo non è solo fuori luogo, indica una perfidia senza limiti. Non mi piace offendere nessuno, non è nel mio stile ma sinceramente consiglio alla nostra amica, che evidentemente ha dei problemi piuttosto seri, di farsi aiutare da qualche esperto.
Scritto da un anziano il 6/6/2011 alle 08:49
Non sempre i più meritevoli, che spesso tra l' altro partono da condizioni svantaggiate, raggiungono l' alloro. A volte capita anche in politica. Bisogna insistere e crederci anche se l' amaro è sempre sgradevole da deglutire. Comunque ho apprezzato molto la sensibilità del suo intervento, anche se si parla di calcio.
Scritto da piero ribolzi il 6/6/2011 alle 09:31
Non amo in particolare il calcio ma quest'anno ho seguito i risultati del Varese. Al punto che un caro amico mi ha trascinato ieri al campo di gioco per vedere questa importante partita. Non entravo in uno stadio da quasi quarat'anni ma devo dire che mi sono prima divertito, poi arrabbiato ed infine, anche grazie alle sue parole senatore, emozionato.
Scritto da Borghi S. il 6/6/2011 alle 10:13
Non vorrei essere fraintesa. Sicuramente non sono simpatica e dico e scrivo cose sgradevoli. Forse non mi so trattenere ma è quello che mi esce. Dico quello che penso. L' anonimato consente queste libertà? Boh, ma qui ho letto di peggio. Non per compensare ma per avallare quello che sopra ho sintetizzato apprezzo, pur odiando il calcio, il passaggio finale del post , quello nel quale sono descritte e richiamate le sensazioni del Senatore bambino, brevi e pregevoli.
Scritto da E.F. il 6/6/2011 alle 10:20
Suvvìa, @E.F., una nota di sano, passionale, sentito, tifo sportivo calcistico non guasta affatto! Anche nelle pieghe della "seriosità" delle vicende politiche. Soprattutto per l'importanza di quell' avvenimento. E poi, e solo per un sorriso, qui si parla di "partite" e soltanto per una lettera non si si parla di "partiti"...
Scritto da Netiquette il 6/6/2011 alle 10:32
Bravo Senatore. Da lariano doc, anche se vivo nel varesotto, non posso essere tifoso del Varese ma ho apprezzato il suo commento piacevole e commovente.
Scritto da Adriano il 6/6/2011 alle 10:49
Bello il post, ieri è stata scritta una splendida pagina della storia dello sport varesino, comunque si andata. I rottamatori ora daranno la colpa della sconfitta del Varese al Senatore o agli ex DS?
Scritto da LELE il 6/6/2011 alle 11:14
Ogni post è libera espressione di sensazioni di un giorno, un momento; magari è frutto di una frase, una lettura, un incontro. Chi fa demagogia spicciola, come in questo caso E.F, ha solo voglia di essere sempre il giudice degli altri. Ma poi questa signora ha spesso e volentieri difeso a oltranza Marantelli....e allora, perdoni anche a qualcun altro - diciamo a oltre 8mila varesini - di avere per un giorno tifato la loro squadra....!
Scritto da Giovan Battista di Biumo il 6/6/2011 alle 13:49
Grazie a questo grande e sfortunato, perchè di sfortuna si deve parlare, Varese ma grazie anche a lei per le sue belle parole.
Scritto da Marcello il 6/6/2011 alle 15:11
il mio è un parere personale. Nonostante tutto quello di bello e meno bello si legge su un blog, il suo però mantiene una, a volte eccessiva, ma comunque positivissima genuinità e libertà. Non voglio fare paragoni stupidi ed impropri ma da altre parti questo non avviene, tutto impacchettato, tutto preordinato e guai andare contro in modo vivace alle idee del manovratore Dimenticavo: forza Varese.
Scritto da Mario il 6/6/2011 alle 15:29
Grazie anche a lei Senatore vecchio (si fa per dire, è riferito alla militanza calcistica) ultras varesino.
Scritto da boys varese il 6/6/2011 alle 15:37
Ma come senatore Rossi, Lei così compostino, equilibrato e dolce ,ultras di una squadra di calcio? Non mi dica che anche lei era uno di quei frequentatori violenti che frequentavano e che tuttora frequentano gli stadi come se fossero in guerra.
Scritto da E.F. il 6/6/2011 alle 15:46
Grazie Senatore per questo bel post.
Scritto da MIrella Colombo il 6/6/2011 alle 21:31
Il day after del Varese.Sannino al Siena;Sogliano al Palermo aspettiamo altri movimenti franosi... Un progetto si sgretola in barba al pubblico ritrovato e ad una passione risvegliata e vibrante. Il calcio è l'immagine della società:una vetrina mediatica per le ambizioni di pochi, distanti dai bisogni della gente comune . 9000 cittadini qualunque che chiedevano cose normali :una passione da condividere,una bandiera da sventolare...I leader del calcio come certi leader politici?
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 6/6/2011 alle 22:24
@Andrea Bortoluzzi, condivido la 'spietata' e sintetica analisi. Non voglio giustificare chi se ne va anche se si puo' parzialmente 'comprendere' entrando dentro la logica del professionismo: nel calcio come in tutti gli altri mestieri. Chi di noi rinuncerebbe oggi a guadagnare di più, a fare carriera, a sfruttare un' occasione e via discorrendo per l' attaccamento ad un valore ed ad un ideale? Certo che qualcuno in giro c'è ma, ahimè, una minoranza della minoranza. Rimane l' amaro in bocca.
Scritto da paolo rossi il 7/6/2011 alle 08:09
"Chi di noi rinuncerebbe oggi a guadagnare di più, a fare carriera, a sfruttare un' occasione e via discorrendo per l' attaccamento ad un valore ed ad un ideale?" Caro Senatore,sembra il programma di vita del multimilionario nostro Presidente del Consiglio..... Forse ,senza scomodare gli ideali,il vecchio adagio latino: "est modus in rebus", potrebbe riuscire utile alla bisogna. Buon lavoro! E ...Forza Varese!
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 7/6/2011 alle 11:13
"Chi di noi rinuncerebbe oggi a guadagnare di più, a fare carriera, a sfruttare un' occasione e via discorrendo per l' attaccamento ad un valore ed ad un ideale?" Spesso è un lusso e quindi per pochi,. I fortissimi che nascono, crescono e si affermano in una società, dalla quale sono ben pagati. Messi, Totti, Del Piero, Maldini. Poi ce ne sono nel calcio minore. Nelle "terre di mezzo" è più raro. Chi lascia una squadra dalla quale ha ricevuto molto (e dato), soffre sempre.
Scritto da FrancescoG. il 8/6/2011 alle 16:35
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